La società è stata costituita nel 1997 per promuovere, attraverso l’attivazione di risorse private e finanziamenti regionali, nazionali e comunitari ed una mirata politica di marketing territoriale, la valorizzazione produttiva delle aree dismesse ex Sir di Lamezia Terme ( 420 ettari) mediante la localizzazione sull’area di nuove iniziative da parte di PMI locali e calabresi e gruppi imprenditoriali nazionali ed internazionali, nonché il rilancio e lo sviluppo economico e sociale di Lamezia Terme e del suo comprensorio. L’attività della società ha riguardato inizialmente la gestione, in qualità di Soggetto Responsabile, di due Patti Territoriali per complessivi 60 milioni di euro di contributi a valere su circa 60 iniziative imprenditoriali. La società ha acquistato nel dicembre 2000 dal Comitato Liquidatore Sir, per 19 miliardi di lire oltre Iva, 428 ettari di aree industriali dismesse dell’agglomerato industriale di Lamezia Terme e contestualmente ha ceduto alla Biofata spa, per 7,7 miliardi di lire oltre Iva, 167 ettari per la realizzazione di un investimento nel settore agroindustriale finanziato mediante un Contratto di Programma. Le principali attività sviluppate hanno riguardato in particolare l’acquisizione delle aree ex Sir, l’opera di bonifica dell’area dal materiale ferroso esistente, l’alienazione dei lotti per le imprese richiedenti, l’avvio della fase di infrastrutturazione, la gestione dei due patti territoriali. Gli Azionisti hanno voluto affidare alla Lamezia europa SpA, al di là delle attività a termine, un ruolo di lungo periodo di soggetto al servizio dello sviluppo locale. In questa ottica ed al fine di perseguire gli interessi pubblici per cui è nata, con spirito di servizio e collaborazione con tutti gli attori dello sviluppo locale, la società Lamezia europa vuole continuare ad operare con l’obiettivo di contribuire in maniera fattiva e concreta allo crescita del territorio lametino. Sulla base dell’art. 5 dello Statuto Sociale l’attività della LAMEZIAEUROPA S.p.A. è volta al perseguimento delle seguenti finalità: elaborazione e realizzazione di programmi e interventi diretti al recupero ed alla reindustrializzazione dell'area ex Sir di Lamezia Terme, al ripristino ed alla valorizzazione produttiva degli immobili di proprietà, alla creazione e potenziamento di infrastrutture dirette a favorire sull’area nuovi insediamenti produttivi da parte di gruppi imprenditoriali operanti a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, alla predisposizione di tutti i servizi necessari, facilities, attrezzature tecnologiche, beni mobili o immobili, sedi e spazi operativi, da mettere a disposizione delle imprese insediate nell’area o operanti sul territorio lametino, e più in generale finalizzati allo sviluppo socio economico dell'area, con particolare riguardo allo sviluppo di nuove attività imprenditoriali volte a creare nuove opportunità occupazionali ed alla promozione, realizzazione e gestione di infrastrutture territoriali di interesse regionale e produttive di reddito in settori strategici per il territorio lametino quali tra gli altri quello fieristico e congressuale, turistico, agroindustriale, dei servizi legati alla logistica, ai trasporti ed alle nuove tecnologie, anche attraverso l’individuazione, il reperimento e l’utilizzo integrato di risorse finanziarie pubbliche e private. La società “Lamezia Europa” è soggetto Responsabile del Patto Territoriale Lametino finanziato dal Ministero del Tesoro nel Gennaio 1999 per un complesso di 94,3 miliardi. Dall’ Ottobre 2001 la società è anche Soggetto Responsabile del Patto Territoriale Agrolametino, specializzato nel settore dell’ agricoltura,finanziato dal ministero del Tesoro nel 2001 per un importo di 9,2 miliardi . Nel 1965 venne istituito il consorzio Consaer con lo scopo di costruire un nuovo aeroporto che potesse essere collegato con l'Autostrada A3, la ferrovia Tirrenica Meridionale e il porto di Gioia Tauro, per questo motivo venne scelta un'ampia area pianeggiante nei pressi di Lamezia Terme.Lo scalo venne inaugurato nel giugno del 1976 e nel dicembre successivo la compagnia aerea Itavia cominciò ad effettuare voli di linea verso Roma-Ciampino, Milano-Linate, Catania e Palermo ll porto di Gioia Tauro, a nord di Reggio Calabria, è il più grande terminal per trasbordo del mar Mediterraneo[1], e il principale scalo commerciale marittimo situato in provincia di Reggio Calabria.Il gestore del terminal contenitori del Porto di Gioia Tauro è la società Medcenter Container Terminal S.p.a, Il porto inoltre fa parte dell'operazione Container Security Initiative (CSI) degli Stati Uniti per il controllo dei porti da parte di personale specializzato statunitense per i traffici in direzione americana. Potrebbe iniziare a far parte anche del programma Megaport, insieme al Porto di Genova Le origini progettuali del porto di Gioia Tauro sono riportabili alla confusa situazione politicoprogrammatica determinatasi in Calabria all'inizio degli anni settanta che prevedeva l'assegnazione delle sede del capoluogo della costituenda regione a Catanzaro. L'area costiera della Piana di Gioia Tauro, tradizionalmente coltivata ad agrumi e ad oliveti, venne designata come sito adatto ospitare il porto del progettato polo siderurgico di Reggio Calabria (che sarebbe divenuto il quinto centro siderurgico italiano ma che non fu mai realizzato). Il progetto era stato elaborato come misura compensativa rispetto alla mancata assegnazione della sede del capoluogo di regione da parte della città in seguito ai Fatti di Reggio. Dette soluzioni sul momento venivano ritenute importanti, ma fuorvianti rispetto a problemi generali e strutturali della regione.