La seconda crisi e il tema del debito pubblico Massimiliano Serati Università Carlo Cattaneo – LIUC Aprile 2014 Quale origine per la seconda ondata di crisi? • I FONDAMENTALI ECONOMICI: – La cattiva gestione dei conti pubblici unitamente a… – …i modesti ritmi di crescita economica e al.. – … ricorso “malato” ai circuiti del credito.. – ..e infine le troppe asimmetrie europee – Nuovamente gli squilibri globali – Nuovamente i prezzi delle materie prime • LE QUESTIONI ISTITUZIONALI E DI GOVERNANCE: – Le scelte della BCE – La mancanza dell’Unione Fiscale accanto a quella monetaria – La credibilità politica • I FATTORI SCATENANTI – Gli attacchi speculativi sui titoli del debito – La questione dei CDS – I “nemici” esterni 2 APRIAMO UNA PARENTESI LA “QUESTIONE” DEBITO PUBBLICO 3 IL TEMA DEL DEBITO PUBBLICO • • • • Il debito pubblico non è buono o cattivo in sè; Bt = (DEBITOt/PILt) La principale causa di creazione di debito è una cattiva gestione della componente fondamentale (primaria) dei conti pubblici. Ossia il Dt = SALDO DI BILANCIO PRIMARIOt/PILt = (USCITEt – ENTRATEt)/PILt Il debito comporta oneri, ossia ha un proprio costo (medio) = Rt = (SPESA PER INTERESSIt/DEBITOt) La possibilità di sostenere gli oneri del debito dipende dalla capacità del sistema di creare ricchezza Gt = CRESCITA DEL PIL Bt = Dt + (1+ Rt)/(1+ Gt) Bt-1 Dt > 0 e Rt < Gt DEBITO SOSTENIBILE ITALIA ANNI ‘70 Dt > 0 e Rt > Gt ITALIA ANNI ’80/’90 E OGGI DEBITO ESPLOSIVO Dt < 0 e Rt > Gt SOSTENIBILE SE BASSO ITALIA ANNI ’90/’00 Dt < 0 e Rt < Gt DEBITO SOSTENIBILE BREVI PARENTESI ‘90 •Effetti di trascinamento e composizione del debito 4 La questione fondamentale: la sostenibilità del debito pubblico DebtDebt is not is sustainable (explosive) (stability in equilibrium) is(decreasing) depending on the past level of debt DebtSustainability is sustainable (rt-gt) dt >0 <0 5 Debito pubblico / PIL (%) 2008-2013 I mercati non sono poi così “cattivi” Fonte: Eurostat European Union (27 countries) European Union (25 countries) Euro area (17 countries) Euro area (16 countries) Belgium Denmark Germany Ireland Greece Spain France Italy Netherlands Austria Portugal United Kingdom 2002 60.4 60.6 68.0 68.1 103.4 49.5 60.7 31.9 101.7 52.6 58.8 105.1 50.5 66.2 56.6 37.5 2003 61.9 62.2 69.2 69.2 98.4 47.2 64.4 30.7 97.4 48.8 62.9 103.9 52.0 65.3 59.2 39.0 2004 62.3 62.6 69.6 69.7 94.0 45.1 66.3 29.4 98.6 46.3 64.9 103.4 52.4 64.7 61.9 40.9 2005 62.9 63.3 70.2 70.3 92.0 37.8 68.6 27.2 100.0 43.2 66.4 105.4 51.8 64.2 67.7 42.5 2006 61.6 62.1 68.6 68.7 88.0 32.1 68.1 24.5 106.1 39.7 63.7 106.1 47.4 62.3 69.3 43.4 2007 59.0 59.6 66.3 66.4 84.1 27.1 65.2 24.8 107.4 36.3 64.2 103.1 45.3 60.2 68.3 44.4 2008 62.5 63.2 70.1 70.2 89.3 33.4 66.7 44.2 113.0 40.2 68.2 105.7 58.5 63.8 71.6 54.8 2009 74.8 75.5 79.9 80.0 95.8 40.6 74.4 65.1 129.4 53.9 79.2 116.0 60.8 69.5 83.1 69.6 2010 80.0 80.7 85.3 85.4 96.0 42.9 83.0 92.5 145.0 61.2 82.3 118.6 62.9 71.9 93.3 79.6 2011 82.5 83.2 87.2 87.4 98.0 46.5 81.2 108.2 165.3 68.5 85.8 120.1 65.2 72.2 107.8 85.7 8 Quale origine per la seconda ondata di crisi? • I FONDAMENTALI ECONOMICI: – La cattiva gestione dei conti pubblici unitamente a… – …i modesti ritmi di crescita economica e al.. – … ricorso “malato” ai circuiti del credito.. – ..e infine le troppe asimmetrie europee – Nuovamente gli squilibri globali – Nuovamente i prezzi delle materie prime • LE QUESTIONI ISTITUZIONALI E DI GOVERNANCE: – Le scelte della BCE – La mancanza dell’Unione Fiscale accanto a quella monetaria – La credibilità politica • I FATTORI SCATENANTI – Gli attacchi speculativi sui titoli del debito – La questione dei CDS – I “nemici” esterni 9 COSA E’ SUCCESSO? (I) • Il circolo vizioso che si autoalimenta tra stato dell’economia, incertezza, avversione al rischio • Il Satellite sonda esce dall’orbita • La sua direzione è “imprevedibile” (effetto aspettative) 10 COSA E’ SUCCESSO? (II) Le Banche europee 1.si liberano dei titoli di Stato italiani (e le extraeuropee di quelli europei..), 2.depositano liquidità presso la Banca Centrale europea, 3.depositano fondi presso Banche americane • Fuga dall’Euro • Crollo fiducia • Carenza di liquidità e Credit Crunch • Crescita del Premio al rischio e del Costo medio del debito 11 COSA E’ SUCCESSO? (III) La questione della credibilità politica e valutaria, europea e “di paese” • Ridurre l’incertezza politica e recuperare credibilità negli USA oggi farebbe crescere la produzione industriale del 4% e creerebbe 2.5 milioni di posti di lavoro in 18 mesi (Baker et alii, 2011; Measuring Economic Policy Uncertainty) 12 Diavolo…ancora lui… • Alcuni paesi europei hanno già oltrepassato il punto di non ritorno della propria crisi finanziaria e nel 2012 saranno obbligati a varare una ristrutturazione obbligata del loro debito pubblico. 22/11/2011 13 Ancora i prezzi delle materie prime Estate 2011 AGLI SHOCK NEGATIVI DAL LATO DELLA DOMANDA SI AGGIUNGE UN MACRO SHOCK NEGATIVO DAL LATO DELL’OFFERTA 14 Attacchi speculativi, CDS e l’ossessione dello spread 15 GLI ESITI (I) 16 GLI ESITI (II) • RECESSIONE TECNICA • • • • DISOCCUPAZIONE CROLLO INVESTIMENTI FISSI CALO DEI CONSUMI AUMENTO PRESSIONE FISCALE 17 La reazione dell’Europa I. II. III. • • • IV. • • • Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose, finisci per cambiare le cose. (Cioran). Prima di invocare misure straordinarie (ri)orientiamo quelle ordinarie: verso una BCE con atteggiamento più espansivo. La soluzione dei nostri problemi si trova nel cuore dell’uomo (Albert Einstein) Recuperare lo spirito europeista e rivedere ruoli, mandati e compiti delle istituzioni europee per rafforzare e rendere più democratico il governo dell’Europa: dal metodo intergovernativo alla Commissione Europea Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero (Albert Einstein). Le misure straordinarie Una BCE nuova Acquistare titoli di Stato dei paesi dell’area Euro: il grande bazooka Creazione di un debito comune europeo: gli Eurobond (garanzie?) Aggiramento della clausola di no bail out della BCE e assistenza finanziaria con nuovi strumenti non convenzionali: Recuperare credibilità e rigore Il Fiscal compact: Il vincolo del pareggio di bilancio e riduzione di Debito/PIL in Costituzione Il Six Pack (con meccanismo di scoreboard) La nascita dell’Europa fiscale, Economica e Finanziaria 18 Alcuni strumenti “non convenzionali” della BCE: torna il LTRO • Due tranche di interventi vengono condotte : – il 22 dicembre 2011, quando 523 banche hanno partecipato all'asta LTRO richiedendo 489.2 miliardi di euro; – il 29 febbraio 2012, quando 800 banche hanno partecipato all'asta LTRO, richiedendo 529.5 miliardi di euro. Alcuni strumenti “non convenzionali” (V) Il programma anti-spread OMT: Outright Monetary Transaction • • • • • • • Programma di acquisto di bond funzionale a raggiungere il mandato prioritario della stabilità dei prezzi (consentito in base all’Art 18 dello Statuto” del Sistema Europeo delle Banche Centrali). Lo scopo del programma anti-spread è quello di assicurare (in particolare gli investitori) che la politica monetaria della Banca Centrale Europea riesce a raggiungere l’economia reale di tutti i Paesi dell’Eurozona. Le OMT sono “uno strumento di politica monetaria non convenzionale, ma necessario, a fronte delle attuali circostanze eccezionali in cui versano i mercati finanziari”. Il programma è illimitato, ma non incondizionato: la BCE acquisterà bond sovrani solo se i governi rispetteranno condizioni rigorose. La banca “in nessuna circostanza” ricorrerà alla sua capacità di stampare moneta, poiché violerebbe l’articolo 123 del trattato sul funzionamento dell’UE, che proibisce alla banca di monetizzare il debito degli stati. Infatti la Banca Centrale Europea comprerà dagli investitori sul mercato secondario e non dai governi. In linea con l’atteggiamento tradizionale della BCE, gli acquisti avverranno soltanto per titoli di Stato a maturazione compresa tra 1 e 3 anni. La BCE protrarrà il programma di acquisti OMT fintanto che i paesi manterranno le condizioni strettamente necessarie affinché possa essere attivato il programma di aiuti attraverso l’accesso al European Financial Stability Facility (EFSF) e al European Stability Mechanism (ESM). 21 Alcune misure «fiscali»: Il Fiscal Compact