ISTITUTO SUPERIORE DI TECNICHE INVESTIGATIVE
DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Relazione tenuta presso l’ Ordine
degli Avvocati
Torino, 12 maggio 2012
Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri
L ‘ INTERVISTA COGNITIVA
P.E.A.C.E.
Capitano Biagio Fabrizio Carillo ufficiale
addetto ufficio addestramento e studi
dell’Istituto Superiore di tecniche2
investigative dell’Arma dei Carabinieri
Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri
• efficace tecnica sviluppata
all’inizio degli anni ottanta da
Geiselman e Fisher
• scopo
migliorare
l’accuratezza
completezza
resoconti testimoniali
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cardine dell’intervista cognitiva consiste nel
ricercare strategie di recupero del ricordo guidato
scopo è migliorare quella parte della memoria a
lungo termine organizzata in episodi specifici
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Differenza ricordo /
memoria
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• Dopo
aver
esaminato
le
modalità con le
quali è possibile
facilitare
la
testimonianza
saranno illustrate le
tecniche
per
ottenere le migliori
informazioni che il
testimone
è
in
grado di fornire
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Presentazione
Si accoglie il teste, si cerca di stabilire un
rapporto sereno e di fiducia informandolo
sulle modalità su cui si baserà l’intervista
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Tecniche di recupero guidato
L’intervistatore presenta sinteticamente
tali tecniche e incoraggia il teste ad usarle
nei momenti di maggiore difficoltà.
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Gli effetti positivi variano in relazione al tipo di
evento da rievocare,
maggiormente efficace sembra essere nella
rievocazione di eventi con una struttura non
prevedibile e con una serie di azioni che si
susseguono velocemente
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può essere usata solo con intervistati che
accettino di cooperare
richiede più tempo dell’intervista standard e
buone capacità cognitive dell’intervistatore,
in termini di memoria, attenzione e
flessibilità
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•Intervistatore deve :
•Ascolto attivo
•Ascolto partecipante
•Creare condizioni
empatia
•Pazienza
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L’intervista
cognitiva si basa
su due principi
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Il ricordo è composto da
numerosi elementi e l’efficacia di
una
tecnica
di
rievocazione
dipende dal grado in cui gli
elementi del contesto ricreato da
tale tecnica sono strutturalmente
simili a quelli del ricordo da
recuperare
a)
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b) Esistono diverse vie per raggiungere il
ricordo dell’evento:
le informazioni che non sono recuperabili
attraverso un certo percorso di rievocazione
possono diventare tali attraverso un’altra
strada
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L’ I.C. prevede quattro componenti:
•Ricostruzione ambientale del contesto e dello stato
psicologico vissuto al momento dell’evento
•Richiesta di riferire qualsiasi dettaglio si ricordi
dell’evento (come in quella strutturata)
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•La rievocazione libera dell’evento da
punti diversi di partenza
•La richiesta di raccontare
cambiando prospettiva
il
fatto
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Vi è stata inserita un’ulteriore strategia
cognitiva: l’attivazione di immagini mentali
specifiche
dell’evento,
nonché
strategie
relazionali
per
favorire
il
rapporto
intervistatore-intervistato e minimizzarne lo
stato ansioso
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FASI
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Primo racconto libero necessario per la
costruzione
del
rapporto
con
l’intervistato. Richiesta di riferire tutto
ciò che ricorda senza tirare ad
indovinare
1.
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2. Intervento dell’intervistatore per aiutare
solo con domande aperte alla ricostruzione
mentale da parte del testimone del luogo in
cui fu commesso il reato e di ciò che egli
faceva e pensava prima che accadesse il fatto
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3. Secondo racconto facilitare la narrazione,
da parte dell’intervistato, nel modo che gli è
più congeniale, di ciò che si ricorda, senza
essere mai interrotto
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Richiesta all’intervistato di
formarsi immagini specifiche
(I.C.R.)
4.
22
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5.
Formulazione
da
parte
dell’intervistatore di domande relative
all’immagine creata
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Ulteriori narrazioni cambiando prospettiva
partendo da momenti diversi (ad es. dalla
fine dall’inizio, dal mezzo) e da diversi punti
di vista (ad es. il fatto visto da un altro
soggetto) o da un evento particolarmente
saliente.
6.
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L’impiego elettivo dell’I.C. riguarda i casi di reati
gravi dalle dinamiche complesse (omicidi, rapine,
violenze sessuali, gravi incidenti, strage, attentati
di vario tipo, sequestri di persona, ecc.) dove è
importante reperire dai testimoni oculari anche i
più piccoli dettagli, soprattutto se sussistono
problemi legati al recupero mnestico.
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La percentuale di risposte corrette ottenuta con
l’I.C. è in media del 58% in più rispetto a
quella ottenuta con un’intervista standard.
Inoltre non si è riscontrato un aumento
significativo delle informazioni errate e delle
confabulazioni.
La percentuale media dell’accuratezza è circa
del 90%
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L’INTERVISTA CONTESTUALIZZATA
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Questa
tecnica
presuppone
che
l’intervistato sia riportato sul luogo
dell’evento in un tempo successivo al fine
di aiutarlo nel ricordo dei fatti.
E’ una specie di intervista cognitiva con
sopralluogo (è diversa dall’esperimento
giudiziario)
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Durante l’attività investigativa può essere
necessario intervistare un possibile testimone
non su un episodio specifico, ma su un periodo
di tempo molto ampio che può coprire mesi o
anni:
Vittime di sequestri di persona
Testimoni di giustizia
Vittime di sette
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Rappresentazione dei fattori cognitivi e meta-cognitivi che possono influire sulle diverse
fasi del processo testimoniale.*
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Fattori influenzanti
la testimonianza
Effetti sull’accuratezza della testimonianza
Impianto di false
memorie
Studi ispirati dal dibattito sull’autenticita` delle memorie di abusi sessuali subite
durante l’infanzia dimostrano che e` possibile ricordare qualcosa che non e` mai
avvenuto. Significativamente, i ricordi di eventi reali risultano piu` chiari, ma non
necessariamente piu` dettagliati dei falsi ricordi Fattori che influiscono sul
recupero.
Indizi per il
recupero
(retrieval cues)
Si tratta di quegli aspetti dell’ambiente fisico e cognitivo che possono favorire il
processo di recupero. Gli indizi per il recupero sono tanto piu` efficaci
nell’aumentare la quantita` di memoria tanto maggiore e` la sovrapposizione tra
informazione presentata nel momento del recupero e informazione codificata.
Rispetto alla raccolta di una testimonianza, e` importante notare che gli indizi
per il recupero non migliorano l’accuratezza e che quindi, quando l’accuratezza
e` prioritaria rispetto alla quantita` , non dovrebbero essere forniti.
Contesto
Si riferisce al contesto fisico in cui la codifica ha avuto luogo. Per estensione
puo` comprendere anche lo stato mentale e lo stato corporeo associato al
momento della codifica. In assenza di retrieval cues piu` specifici, ricreare il
contesto fisico in cui la codifica ha avuto luogo puo` favorire il recupero
dell’informazione in termini in quantita`
Processi
ricostruttivi
Come possono influire sulla codifica, cosı` le nostre conoscenze sul mondo
possono influire sul recupero dell’informazione. E` dimostrato, per esempio, che
assumere, al momento del recupero, la prospettiva del ladro oppure quella del
derubato nel rievocare un furto favorisce il recupero di informazioni rilevanti in
una prospettiva piuttosto che nell’altra.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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Rappresentazione dei fattori cognitivi e meta-cognitivi che possono influire sulle
diverse fasi del processo Istituto
testimoniale.*
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Fattori influenzanti
la testimonianza
Effetti sull’accuratezza della testimonianza
Ripetute narrazioni
e rievocazioni
dell’evento
Spesso le persone riflettono su cio` che hanno visto, raccontano cio`
che hanno visto a se stessi o ad altri. Questi processi possono influire
sulla memoria. Effetto sulla quantita` : e` dimostrato che semplicemente
testare un ricordo migliora la quantita` di memoria per le informazioni
che sono oggetto del test, peggiorando al tempo stesso la performance
di memoria rispetto a quelle informazioni che dal test sono escluse (RIF,
retrieval induced forgetting). Effetto sull’accuratezza: semplicemente fare
domande a proposito di eventi che non si sono verificati aumenta la
probabilita` che quegli eventi siano ricordati come realmente occorsi.
Informazioni
successive alla
codifica
dell’evento
Si tratta delle informazioni a cui il testimone accede dopo la codifica
dell’evento e che possono influenzare il ricordo dell’evento stesso. E`
dimostrato che informazioni fuorvianti postevento possono influenzare
negativamente l’accuratezza dell’informazione riportata. Le informazioni
relative ai dettagli tendono ad essere piu` vulnerabili ad informazioni
fuorvianti postevento rispetto al ricordo del nucleo dell’evento.
Inizialmente, si pensava che l’informazione post-evento venisse
sovrascritta all’informazione originale e che l’informazione originale
semplicemente andasse perduta. Studi successivi hanno dimostrato che
l’effetto dell’informazione post-evento puo` essere temporaneo o
comunque ridotto attraverso una manipolazione degli indizi forniti nella
fase di recupero.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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Rappresentazione dei fattori cognitivi e meta-cognitivi che possono influire sulle
diverse fasi del processo Istituto
testimoniale.*
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Fattori che influiscono sull’immagazzinamento
Passaggio del tempo
dalla percezione
dell’evento
La quantita` del ricordo viene maggiormente compromessa nell’arco
delle prime 4 settimane dalla codifica, successivamente il ricordo
dell’evento va incontro ad un deterioramento piu` lento e graduale. Gli
effetti del passaggio del tempo sull’accuratezza tendono ad essere
variabili. Mentre alcuni studi hanno osservato un decremento
dell’accuratezza col passare del tempo, altri studi suggeriscono che
l’accuratezza sia relativamente stabile.
Organizzazione
gerarchica
E` dimostrato che esiste un livello ottimale a cui gli oggetti/eventi sono
categorizzati. Questo livello, che e` quello intermedio, e` anche quello
a cui gli oggetti/eventi sono ricordati. In particolare dopo molto tempo, i
testimoni tendono a ricordare gli stimoli a livello intermedio. Il
testimone di un incidente stradale ricordera` , per esempio, che ad
essere coinvolta nell’incidente era una macchina e non, piu`
genericamente, un veicolo (livello sovraordinato). Lo stesso testimone
potrebbe tuttavia non essere in grado di richiamare alla memoria la
marca e il modello della macchina coinvolta (livello subordinato).
L’organizzazione gerarchica influisce sulla quantita` determinando una
perdita di informazione. In termini di accuratezza, l’effetto puo` essere
quello di una distorsione: quando l’informazione e` inizialmente
codificata a livello sovraordinato, il testimone tendera` comunque a
riportarla a livello intermedio, integrando l’informazione codificata con
conoscenze precedenti e/o informazioni post-evento.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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Rappresentazione dei fattori cognitivi e meta-cognitivi che possono influire sulle
Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri
diverse fasi del processo Istituto
testimoniale.*
Fattori influenzanti
la testimonianza
Effetti sull’accuratezza della testimonianza
Processi costruttivi
Si riferiscono all’effetto della conoscenza precedente sulla codifica
dell’informazione. La conoscenza precedente aumenta la quantita`
di informazione ricordata, ma puo` avere un effetto distorsivo
sull’informazione stessa. E` dimostrato, per esempio, che la
percezione di una partita di calcio e` sistematicamente distorta in
favore della squadra per cui si tifa.
Stress e stati emotivi
L’influenza dello stress sulla percezione e` stata inizialmente
rilevato da Yerkes e Dodson gia` nel 1908. E` dato ormai acquisito
che lo stress ed altri stati di stimolazione emotiva migliorano le
performance percettive fino ad un punto critico dopo il quale la
codificazione peggiora (Hilgard, Atkinson R.C., Atkinson R.L.,
1975). Quando la stimolazione e` bassa, ad esempio appena
svegli, alcuni messaggi sensoriali possono non essere percepiti, la
performance ottimale coincide generalmente con livelli moderati di
stress. Il punto di stimolazione ottimale varia a seconda della
complessita` della codifica e dell’operazione sensoriale, piu`
l’operazione e` complessa, piu` la qualita` della stessa verra`
influenzata negativamente dall’azione dello stress.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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Rappresentazione dei fattori cognitivi e meta-cognitivi che possono influire sulle
diverse fasi del processo Istituto
testimoniale.*
Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri
Distintività
dell’evento
La distintivita` o salienza dell’evento target influisce positivamente
sulla quantita` e accuratezza dell’informazione riportata: i soggetti
tendono a ricordare piu` informazioni e piu` accuratamente
quando attribuiscono un’importanza personale all’evento target.
Attenzione allocata
Aumentare il carico attenzionale di una scena aumentando, per
esempio, il numero degli agenti, riduce la quantita` di memoria e
diminuisce l’accuratezza.
Intenzionalità della
memorizzazione
Si riferisce alla differenza tra il soggetto che codifica uno stimolo
sapendo di doverlo poi rievocare (codifica intenzionale) e il soggetto
che che non sa di dover poi sostenere un test di memoria (codifica
accidentale).
Diversi studi hanno dimostrato che la quantita` di memoria e`
migliore quando la codifica e` intenzionale. La codifica accidentale
ha effetti negativi in particolare rispetto alla localizzazione spaziale e
alla combinazione di caratteristiche quali la forma e il colore. In
presenza di piu` oggetti di colore e forma diversi, il testimone puo`
per esempio, ricordare correttamente di aver visto un oggetto di
colore rosso, ma attribuire il colore all’oggetto sbagliato.
Profondità di
elaborazione
Il testimone che ha avuto occasione di elaborare semanticamente
cio` che ha visto ricordera` piu` informazioni, ma avra` difficolta` a
distinguere
tra
informazioni
osservate
e
informazione
generate/attivate da processi connessi all’interpretazione dell’evento.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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Rappresentazione dei fattori
e di
meta-cognitivi
che possono
influire
sulle
Istitutocognitivi
Superiore
Tecniche Investigative
dell’Arma
dei Carabinieri
diverse fasi del processo testimoniale.*
Fattori influenzanti la testimonianza
Fattori sull’accuratezza della testimonianza
Fattori che influiscono sulla codifica
Durata dell’esposizione
La testimonianza tende ad essere tanto piu`
accurata quanto piu` l’esposizione e`
prolungata. Il
prolungarsi dell’esposizione
influisce positivamente anche sulla quantita` di
informazioni riportate.
Fattori influenzanti la testimonianza
Effetti sull’accuratezza della testimonianza
Qualità percettiva dell’evento
Accuratezza
e
quantita`
aumentano
all’aumentare
della
qualita`
percettiva
dell’informazione codificata. Studi empirici
dimostrano,
per
esempio,
che
la
testimonianza perde la propria accuratezza
quando le condizioni di illuminazione sono
insufficienti (Busey e Loftus, 2007). In visione
notturna, si ritiene che una persona non possa
essere riconosciuta con certezza quando si
trova a piu` di 10-11 metri di distanza. In
condizioni di illuminazione ottimali, questa
distanza aumenta fino a 40-50 metri.
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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I sintomi della menzogna*
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Segnali RITENUTI
Segnali REALMENTE
INDICI DI MENZOGNA INDICI DI MENZOGNA
Comportamenti non Verbali: (VISIVI)
↓Sguardo verso l’interlocutore
↑Sorrisi
↑Gesti di adattamento
↑Toccamenti labbra
↑Toccamenti colletto (eterosessuali)
↑Toccamenti dita (donne/omosessuali)
↑Sudorazione mani
↑Stato di agitazione
↑↓Movimenti mani/dita**
↑Se il soggetto e` nervoso per la paura di
essere scoperto
↓Se il soggetto deve compiere uno sforzo
cognitivo per mantenere la coerenza delle
risposte.
↑↓Movimenti piedi/gambe**
○
●
●
○
○
○
○
○
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
Legenda: ↑:aumento; ↓:diminuzione; ●: presenza; ○:assenza; **risultati controversi: il parametro varia a seconda della situazione
in cui si trova il soggetto
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
I sintomi della menzogna*
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51
Segnali RITENUTI
Segnali REALMENTE
INDICI DI MENZOGNA INDICI DI MENZOGNA
Comportamenti non Verbali: (VISIVI)
↑Se l’individuo e` teso e per scaricare tale
tensione della situazione impiega
il movimento di tali arti.
↓Se i movimenti rallentano e si irrigidiscono
perche´ le domande che gli vengono poste
sono sempre piu` specifiche ed implicano
un impiego maggiore del canale cognitivo.
↑Movimenti braccia
↑Movimenti corpo
↑Sguardo ostile
↑Dilatazione delle pupille
↑Battito palpebre
↑Ammiccamenti
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
○
○
○
○
Legenda: ↑:aumento; ↓:diminuzione; ●: presenza; ○:assenza
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI
C) EMOTIVO
D) RIFLESSIVO
DELLE INFORMAZIONI
ELABORAZIONE
A) ESPLORATIVO
B) INTUITIVO
Esplorativo
Riflessivo
Intuitivo
Riflessivo
Esplorativo
Emotivo
Intuitivo
Emotivo
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Scopo
Adattare
soggetto
l’intervista
Fare
1/4
Non fare
al Prima
dell’intervista Iniziare l’intervista con
formarsi idea su capacità atteggiamento distratto
linguistica e cognitiva;
accertarsi che il significato Alla fine messa in scena di Limitarsi
alla
sola
che si dà alle parole sia lo quanto ha detto.
testimonianza verbale.
stesso che dà intervistato
Non
influenzare
resoconto.
il Iniziare l’intervista con un Iniziare
free recall: chiedere di ponendo
descrivere con parole fatti.
proprie
ciò
che
è
accaduto.
l’intervista
domande sui
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I sintomi della menzogna*
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53
Segnali RITENUTI
Segnali REALMENTE
INDICI DI MENZOGNA INDICI DI MENZOGNA
Comportamenti vocali: (UDITIVI)
↑Tono di voce
↑Tono di voce lagnoso
↑Tempo di latenza
●
○
●
●
●
●
↓Velocità dell’eloquio
↑Esitazione dell’eloquio
↑Numero di frasi brevi
↓Numero di frasi pronunciate
↓Riproduzione di conversazione *CBCA
↓Dettagli uditivi *R.M.
↑Lunghezza delle pause
↑Descrizione di scambi interattivi *CBCA
↑Correzioni spontanee *CBCA
●
●
○
○
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
○
○
○
Legenda: ↑:aumento; ↓:diminuzione; ●: presenza; ○:assenza; *R.M. criteri tratti dal Reality Monitoring; *CBCA: criteri tratti dal CBCA
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
I sintomi della menzogna*
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Segnali RITENUTI
Segnali REALMENTE
INDICI DI MENZOGNA INDICI DI MENZOGNA
Comportamenti non Verbali: (VISIVI)
↑Toccare se´ stessi
↑Gesticolare
↑Gesti per enfatizzare quanto si dice
↑Movimenti testa
↑↓Cenni col capo**
↑Se le domande non creano ancora
un clima di assoluta tensione.
↓Se il ritmo delle domande assume un ritmo
incalzante ed il soggetto deve compiere uno
sforzo cognitivo maggiore.
↑Movimenti spalle
↑Cambi di postura
●
●
●
●
○
○
○
○
●
● ○**
●
●
○
○
Legenda: ↑:aumento; ↓:diminuzione; ●: presenza; ○:assenza; **risultati controversi: il parametro varia a seconda della situazione
in cui si trova il soggetto
*Guglielmo Gulotta, Breviario di Psicologia Investigativa, Giuffrè Editore, Milano, 2008
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