Comune Capofila San Benedetto del Tronto Acquaviva Picena Campofilone Carassai Cossignano Cupra Marittima Grottammare Massignano Monsampolo del Tronto Montalto delle Marche Montefiore dell’Aso Monteprandone Pedaso Ripatransone REGIONE MARCHE Regione Marche Azienda Sanitaria Unica Regionale Zona Territoriale n. 12 Arion Study Visit 2006-2007 L’esperienza dell’Unità di Strada Sabrina Petrelli Coord. UNITA’ DI STRADA Progetti di rilievo regionale in materia di dipendenze patologiche (FNLD - D.G.R. n.2176 del 10/12/2002) Un Servizio di promozione del benessere e di informazione sugli effetti e sui rischi legati all’assunzione di sostanze psicotrope Premesse concettuali L’outreach work è nato negli anni ’90 come intervento fortemente innovativo per far fronte a quelli che sono stati definiti i “nuovi stili di consumo” di sostanze psicotrope nella popolazione giovanile. Viene così definito un uso di massa di sostanze ritenute pericolose sulla base delle evidenze e/o dalla legislazione vigente, ma attraverso forme, contesti, ed atteggiamenti caratteristici di consumi leggeri. Nuovi Stili di Consumo Gli NSC non sono espressione di emarginazione o di gravi psicopatologie di base, ma prodotto di consumo “normale” all’interno di vite compatibili con una quotidianità dall’apparenza comune. Caratteristiche esattamente speculari al profilo di coloro che accedono ai Servizi. Consumatori problematici di sostanze: Sostanza: eroina e cocaina con gravi problemi di dipendenza Fascia di età: alta Sesso: maschi in prevalenza Consumatori occasionali di sostanze: Sostanza: alcool, nicotina e cannabis, seguiti dalla cocaina in maniera saltuaria e per modulare l’umore Fascia di età: bassa Sesso: maschi in prevalenza ma tendenza verso la parità Quindi esiste un alto numero di consumatori (occasionali ma anche problematici) che non utilizza il Servizio pubblico e che da questo non viene intercettato. NSC • Da qui la scelta di spostare il setting degli interventi da contesti più “istituzionali” e formali, a luoghi ed eventi giovanili significativi per la maggiore concentrazione di comportamenti di uso ed abuso di sostanze psicoattive (discoteche, rave party, eventi, piazze, feste in discoteca, etc….), una molteplicità di luoghi del consumo, luoghi e momenti dedicati allo svago, di notte, ossia negli spazi e nei tempi in cui i servizi sono chiusi. L’Unità di strada Nel 2004, i 14 Comuni che compongono l’Ambito Sociale di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con l’STDP (il servizio della ASL) decidono di avviare l’Unità di Strada, un servizio co-finanziato dalla Regione Marche come programma di rilievo regionale. Essa si propone di: promuovere una cultura del benessere attraverso un’azione di costante monitoraggio del consumo di sostanze e di comunicazione tempestiva sugli effetti e sui rischi legati al loro abuso esercitare un’azione di sensibilizzazione rivolta alle istituzioni locali, alle famiglie, agli operatori sociali, al mondo del volontariato, ai gestori dei locali e dei luoghi del divertimento, affinché sia potenziata l’azione preventiva orientare le politiche attive per un utilizzo sano e corretto del tempo libero ed i comportamenti individuali verso scelte consapevoli e sane Metodologia di intervento Verso i destinatari diretti l’UDS realizza le sue azioni attraverso: il contatto diretto e l’osservazione in un setting specifico quale i luoghi del divertimento e della aggregazione giovanile grazie ad una postazione mobile denominata INFOPOINT l’individuazione di codici comunicativi innovativi ed interattivi che prevedono tempi e modalità di trasmissione dei messaggi molto veloci ed accattivanti (Messaggio caldo/freddo? Sicuramente corretto) la relazione non giudicante in grado di incidere sulle rappresentazioni sociali e sulle opinioni che i destinatari hanno sedimentato sulla base delle esperienze dirette o indirette di sperimentazione/consumo saltuario/abuso di sostanze L’introduzione di concetti valoriali significativi (responsabilità, scelta consapevole, benessere…) che incidano sulle scelte relative al divertimento ed allo svago da contrapporre alla logica dello sballo Metodologia di intervento Sui sistemi l’UDS agisce attraverso: una metodologia di “lavoro di rete” e la connessione con istituzioni, agenzie e organizzazioni significative del territorio… la realizzazione di ricerche e di campagne sociali la ricerca di un proficuo rapporto di collaborazione con il mondo del nightclubbing e degli imprenditori della notte (e del divertimento in generale) per creare insieme una rete di protezione (protocolli) Destinatari Diretti Popolazione giovanile Referenti adulti significativi Indiretti Popolazione complessiva Giovani di età compresa tra i 14 e 29 anni (18.000 ca), di provenienza dell’Ambito Territoriale 21 che frequentano i luoghi di aggregazione formali ed informali del divertimento (CAG, discoteche, pub, chalet, concerti…) Figure significative che operano nei contesti sociali e del divertimento quali: operatori sociali e giovanili, volontari, gestori dei locali e luoghi del divertimento, facilitatori sociali (esperti public relation e di immagine..) Sistemi sociali in generale: famiglie, scuole, mondo del lavoro, associazionismo, volontariato etc… Azioni Dall’avvio del progetto (19 aprile 2004), l’UDS ha avviato: • Una ricerca presso i Centri di aggregazione dell'Ambito 21 per individuare i luoghi del divertimento più frequentati; • Campagne di comunicazione con produzione di slogan, materiale informativo, materiale promozionale del servizio, coinvolgimento dei mezzi di informazione (spot alla radio, comunicati alla stampa locale); • Uscite con postazione INFOPOINT nei luoghi del divertimento informale dei giovani dove vengono offerti materiali informativi, distribuiti gadgets con slogan preventivi, proposti test interattivi (es. etilometro, test riflessi etc…) • Avvio di trattative per la realizzazione di Protocolli con Operatori del Mondo della Notte e consegna materiali ai negozi • Valutazione dei risultati conseguiti e rilascio di Report periodici. Contact card Ogni persona che si avvicina all’Infopoint deve compilare una Contact Card - riportata sotto - dove vengono richieste informazioni socio-anagrafiche e abitudini di consumo di sostanze psicotrope (incluso l’alcol) nell’arco della vita e nell’ultimo anno (dato piu’ attendibile e meno distorto dal fattore tempo). età___________ _sesso M F in quale città vivi?______________________________ _studi o lavori? studio lavoro studio e lavoro sono disoccupato _il tuo titolo di studio? licenza elementare diploma media inferiore diploma media superiore laurea o diploma universitario _sei già stato al nostro Infopoint? Si No _ conosci l'Unità di Strada? Si No,solo ora _ la ritieni utile? Si No _hai mai sperimentato una di queste sostanze? marijuana/hashish Si Si, negli ultimi 12 mesi No ecstasy Si Si, negli ultimi 12 mesi No acido/LSD Si Si, negli ultimi 12 mesi No eroina Si Si, negli ultimi 12 mesi No cocaina Si Si, negli ultimi 12 mesi No sostanze dopanti Si Si, negli ultimi 12 mesi No ketamina Si Si, negli ultimi 12 mesi No anfetamina Si Si, negli ultimi 12 mesi No popper Si Si, negli ultimi 12 mesi No smart drugs Si Si, negli ultimi 12 mesi No alcool Si Si, negli ultimi 12 mesi No Non so valutare Dati di progetto luglio – dicembre 2004 • L’Uds ha avuto dal 2004 n° 3870 contatti complessivi di cui n°3.308 con il target (19.804 persone dai 14 ai 29 anni –16,7%) • La fascia di età raggiunta va dai 10 ai 55 anni ma il 65,69% dei soggetti è tra i 14 ed i 24 anni • Maschi nel 64,1%, età media 20 anni • La metà del campione studia anche se il 33,1% è già inserito nel mondo del lavoro, il 12,2% studia e lavora. Alto il livello di scolarizzazione • Le uscite sono state 122; 6.551 i gadgets distribuiti finora, 15.956 gli opuscoli inf.vi Il rapporto tra la popolazione target raggiunta e le sostanze psicotrope • I dati che abbiamo raccolto si riferiscono a valori assoluti desunti dalla contact card dalle quali sono stati estrapolati i dati che riguardano solo la popolazione target (13 - 29 anni); • Le percentuali si basano su dati riferiti dai giovani e quindi, nonostante il rispetto dell’anonimato e lo stile informale degli operatori, possono essere falsati. Tuttavia essi sono pur sempre indicativi del fenomeno; • Il dato si riferisce alla sperimentazione di sostanze nell’arco della vita (long life experience) e nell’ultimo anno, non necessariamente al consumo problematico. Sperimentazione sostanze (incluso alcol) La nostra sorpresa è stata di avere da subito frequenze di consumo più elevate tra le sostanze legali (alcol e nicotina ma anche popper ) rispetto a quelle illegali (cannabis e cocaina) Sperimentazi one LSD/ac ido Canna bis Cocai na Dopi ng Ecsta sy Eroi na Ketam ina Pop per Sm. drug Alcool Nicotin a Durante l'arco della vita 11,21% 53,53 % 25,39 % 10,6 9% 16,20 % 7,75 % 9,02% 24,5 8% 11,59% 78,93% 61,04% 3,01% 18,23 % 7,5% 2,69 % 4,95 % 2,59 % 2,22% 6,09 % 3,36% 19,30% 14,31% Nell'ultimo anno Sperimentazione sostanze ps x occupazione Tutte le sostanze sono piu’ usate dagli studenti, che tuttavia è anche la tipologia più rappresentata nel campione (la metà) Sperimentazione ultimo anno Studio Lavoro Studio e lavoro Disoccupato Alcool 9,56 5,57 2,78 1,44 Cannabis 8,27 6,16 2,78 1,04 Cocaina 2,66 2,88 1,33 0,54 Nicotina 7,32 3,90 2,00 0,98 Sperimentazione sostanze ps x sesso Le % si avvicinano maggiormente nel caso dell’alcol e alla nicotina 12,00% 12,04% 8,55% 7,42% 6,13% Maschi 5,65% 5,37% 1,96% Cannabis Cocaina Alcool Nicotina Femmine L’Alcool Dopo aver valutato i dati, abbiamo deciso di esplorare meglio la relazione tra i giovani che incontriamo nei luoghi del divertimento e l’alcol, la sostanza risultata piu’ consumata, così come confermato dall’ESPAD* Grazie al Servizio Tossicodipendenze della Asl, abbiamo a disposizione un etilometro che proponiamo all’uscita dal locale insieme alla compilazione di una speciale Contact Card. Sono disponibili i risultati schede somministrate dopo l’etilometro *European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs /ESPAD (progetto europeo d’indagine nelle scuole/ESPAD) realizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che nel periodo che va dal 1999 al 2002 rileva un trend in crescita per ciò che riguarda il consumo di alcool (86% nel 1999 ; 89% nel 2002) che si conferma come la sostanza maggiormente utilizzata dai giovani italiani……. Scheda etilometro Data______________Luogo_________________________Operatori________________________________________ SCHEDA DI RILEVAZIONE ETILOMETRO n. Età Sesso Risultato Poi guidi? 1 m f Sì No 2 m f Sì No 3 m f Sì No 4 m f Sì No 5 m f Sì No 6 m f Sì No 7 m f Sì No 8 m f Sì No 9 m f Sì No 10 m f Sì No Cosa hai bevuto e quanto? Dati scheda etilometro N° schede: 522 contatti Dati rilevati presso persone che si sono offerte volontariamente durante le uscite nei luoghi del divertimento (spesso con la consapevolezza di avere valori sballati) Età media: 24,43 Fascia di età più frequente: 20/24 anni (36,8%) Età massima: 42 Età minima: 14 anni Maschi 85,2% Risultati/luogo di somministrazione Il 44,64% risulta essere entro il limite legale tuttavia alcune persone hanno tassi elevatissimi, fino al 4%, soprattutto nelle discoteche ma anche nei bar o pub, luoghi solitamente più trascurati da attività di prevenzione Tipologia di luogo CAG Eventi pubblici 0 0,01/0,5 0,51/1,00 1,01/1,5 1,51/2,00 2,01/2,5 2,51/3,00 3,01/3,5 3,51/4,00 3 3 1 1 Concerti 2 10 11 6 2 31 Discoteche 12 51 35 31 20 6 3 1 1 160 Pub 14 47 35 15 6 2 1 Chalet 1 3 4 6 1 Bar 10 42 28 14 7 6 1 1 120 16 108 Total 39 157 113 72 36 14 5 2 1 439 Classe età/classe risultato I dati più elevati si riferiscono alle fasce di età piu’ alte anche se cominciano a registrarsi anche nei giovanissimi (il 34,56% di giovani della prima fascia di età è sopra lo 0,5) 0 0,01/0,5 0,51/1,00 1,01/1,5 1,51/2,00 2,01/2,5 2,51/3,00 3,01/3,5 3,51/4,00 15/19 10 43 16 10 2 81 20/24 13 53 48 22 15 7 4 162 25/29 5 26 19 26 8 3 30/34 6 21 23 11 9 2 35/39 3 11 6 2 1 2 40/44 2 3 1 1 1 1 1 1 89 1 73 25 9 Total 39 157 113 72 36 14 5 2 1 439 Risultato/sesso Le femmine sono poche in proporzione ma presentano anch’esse tassi molto elevati di alcol nel sangue. Tuttavia il 32,81% delle donne è sopra lo 0,5 contro il 59,09% dei maschi. 0 0,01/0,5 0,51/1,00 1,01/1,5 1,51/2,00 2,01/2,5 2,51/3,00 3,01/3,5 3,51/4,00 Maschio 29 124 99 68 32 14 5 2 1 374 Femmina 10 33 13 4 4 64 Total 39 157 113 72 36 14 5 2 1 439 Guidare/classi di età 100% 80% 60% No 40% Si 20% 0 0, 01 /0 ,5 0, 51 /1 ,0 0 1, 01 /1 ,5 1, 51 /2 ,0 0 2, 01 /2 ,5 2, 51 /3 ,0 0 3, 01 /3 ,5 3, 51 /4 ,0 0 0% Oltre lo 0,5% di alcolemia, la percentuale di guidatori diminuisce e questo è positivo mentre stupisce il fatto che chi ha le percentuali più elevate di propensione alla guida, presenta un tasso di alcolemia elevatissimo. Conclusioni Dai dati che abbiamo raccolto si possono trarre alcune conclusioni: Scompare la discoteca come luogo centrale dove bere, alcuni dati si riferiscono addirittura a luoghi che dovrebbero essere molto protetti o a bar dove i giovani – soprattutto nei centri piccoli passano gran parte del loro tempo libero I dati più rilevanti e preoccupanti si riferiscono a fasce d’età più elevate ma sempre nel target Dati IPSAD (2002-15/44 anni) Il consumo di bevande alcolicheregistra che, complessivamente, il 79,7% ha bevuto alcolici negli ultimi 30 giorni, comportamento prevalentemente “maschile” (l’88,6%) e “adulto” (l’uso di alcolici è proprio del 76,3% dei 15-24enni, mentre tra i 35-44enni lo è per l’81,6%). Le femmine sono meno presenti nei luoghi del divertimento e considerate le % interne, hanno minore prossimità con l’alcool che va aumentando Inizia una propensione a non guidare nelle fasce di età più giovani Che fare? Tornando alla metodologia di intervento, dobbiamo chiederci ora se, a fronte dei dati che sono emersi, le strategie messe in atto siano le più adeguate. Ciò che gli adulti considerano come rischio o come comportamento razionale non sempre viene visto allo stesso modo dai giovani che anzi percepiscono alcuni comportamenti come prestigiosi e differiscono temporalmente e spazialmente il rischio legato a tale comportamento (non capita a me…non capita ora…non capita qui….). Quanto incide l’informazione che facciamo sui comportamenti a rischio? Non è una scusante…ma le strategie di intervento devono mettere in conto tempi di assimilazione molto lenti dei messaggi e la preferenza dei giovani ad apprendere tramite l’esperienza (…preferisco provare…una sostanza o un comportamento) piuttosto che leggere un depliant informativo. E allora è una partita persa in partenza? E’ persa in partenza? No: -l’informazione che viene data è “corretta” ossia non mediata da altri interessi (economici in primis…) -I codici di linguaggio sottendono una intenzionalità educativa verso la consapevolezza e la responsabilità ma non in maniera giudicante per cui aumenta la probabilità di una comunicazione significativa nei luoghi e nei tempi dei giovani Come dire che se da sola l'informazione non basta, la RELAZIONE diretta con i soggetti (e non con l’oggetto sostanza) da parte dell’operatore, diventa lo strumento più efficace per incidere sui comportamenti. Grazie per l’attenzione