Introduzione al corso MECCATRONICA/TAI 2009 Tecnologie di Automazione Industriale Automazione: Controllo di processi automatici Produzione sia di beni che di servizi con un asservimento del processo ad una supervisione di tipo elettronico/informatico Obiettivo: minimizzare costi di prodzione, tempi di approntamento, personalizzazione dei prodotti, controllo automatico della qualita` adattare I volumi di vendita della produzione, produrre piu` dispositivi con la stesso attrezzaggio. Sistemi di controllo di processo La produzione industriale oggi avviene tramite sistemi integrati per il controllo della produzione, in grado di ottimizzare le fasi di produzione, verificare I risultati del processo produttivo (PCS o Process control System). Questi sistemi sono gestiti da un controllore di pianificazione per la produzione (MES: Manufacturing Execution System) ovvero un sistema di gestione delle risorse aziendali (ERP: Enterpise Resources Planning) Computer Integrated Manufacturing Nei moderni sistemi di gestione industriale tutte le attivita` di produzione sono monitorate dal singolo dispositivo fino al comportamento della azienda intera; Azienda Stabilimento Area Vi sono diversi ordini di controllori ed asservimenti: Reparto/Cella Unita` operatrice • Top-Dow, in grado cioe’ di creare I sottocomandi per I livelli inferiori; • Di controllo di livello • Bottom-up, in grado di riassumere I risultati verso I livelli superiori; Attuatori e sensori Dispositivi Meccanici Tecnologie per l’Automazione Industriale ESEMPI DI SISTEMI INTEGRATI Pallettizzatori/Posizionatori Nastri / Taglierine Lavatrici / Filler Macchine di lavorazione: CNC, Contornatrici, fresatrici, torni, dentatrici, scanalatrici, sabbiatrici, scanalatori, … Meccatronica Il termine Meccatronica appare per la prima volta in un documento di una compagnia giapponese (La Yasakawa Electric company) verso la fine degli anni sessanta. Il termine era stato composto dalle parole meccanica ed elettronica ad indicare che lo sviluppo di questi sistemi richiede una conoscenza integrata e simultanea di entrambe le discipline. Vi è in questa disciplina una profonda differenza dai dispositivi elettro-meccanici nel fatto che con questi ultimi si intende definire la realizzazione di particolare dispositivi meccanici il cui movimento viene generato da fenomeni fisici di natura elettrica. Nella meccatronica è invece l'elettronica ad essere il legante di riferimento. Questi dispositivi asservono es integrano sempre di più componenti elettroniche nei sistemi meccanici fino a divenire considerati parte integrante degli stessi. Meccatronica Lo sviluppo della meccatronica si può intendere come un processo “evolutivo” delle tecniche di progettazione e controllo moderne. Lo sviluppo dapprima di microcomputer, poi di computer embedded ed infine di microcontrollori ha infatti rivoluzionato il modo di intendere le logiche di controllo consentendo ad un tempo di concepire e realizzare schemi di controllo molto complessi Modelli teorici matematici possono oggi essere implementati in maniera quasi completa all’interno di sistemi di controllo Evoluzione dei sistemi di controllo Macchina di Watt Embedded controller Ad oggi sono state fornite decine di definizioni differenti di meccatronica Fukada e Harashima nel 1996: “Meccatronica sono quei sistemi che presentano una integrazione sinergica di ingegneria meccanica, elettronica e sistemi di controllo intelligenti”. Riteniamo questa definizione di particolare importanza in quanto mette in evidenza come le tre componenti fondamentali che costituiscono sistemi meccatronici non siano una subalterna all'altra ma richiedano una considerazione equivalente e bilanciata nelle varie fasi di progettazione. Si pensi ad esempio alla progettazione di un lettore per dischi rigidi oppure di compact disk, sarebbe inimmaginabile che chi progetta l'elettronica non tenga in considerazione specifiche problematiche meccaniche (come le prestazioni elettriche dei motori), oppure di controllo. MECCATRONICA: Progettazione Integrata Approccio Meccatronico Approccio Meccatronico Vantaggi nell’automazione industriale: Flessibilita’ Vantaggi: Retroazione e qualita` Vantaggi: Integrazione con soluzioni tradizionali Vantaggi: networking Ed ancora Cambio prodotto, formato Basso costo aggiornamento Meccanica minimale Regolazioni software Un elegante esempio del ruolo della meccatronica nello sviluppo dei sistemi moderni è offerto dall'ambiente automobilistico, rispetto agli anni cinquanta dove la presenza di elettronica a bordo non era richiesta, via via nel corso degli ultimi trent'anni un numero sempre più considerevole di componenti elettroniche sono state integrate. L'uso di queste componenti permette infatti non solo di raggiungere prestazioni sempre più spinte e vicine ai limiti “fisici” del modello fisico da controllare piuttosto che a quelle del meccanismi di controllo, ma anche di verificare il corretto funzionamento delle parti senza richiedere ad un intervento esterno di aprire la “scatola” per comprendere cosa non funziona dentro al meccanismo. L'elettronica dentro i veicoli ha avuto una continua evoluzione: lo spinterogeno si è col tempo trasformato da un albero di distribuzione meccanico ad un sistema elettronico di rilevamento della posizione e chiusura dei circuiti relativi in grado di provocare l'accensione delle miscele nei cilindri. Ben presto anche il carburatore, l'elemento meccanico in grado di miscelare aria e benzina, e di controllare il flusso di miscela da mandare ai cilindri, veniva sostituito dalla iniezione elettronica. L'iniezione elettronica ha dimostrato ben presto un progresso notevole rispetto l'approccio classico, la riduzione di parti meccaniche in movimento, soggette ad usura, depositi, vibrazioni, ha ridotto notevolmente sia i guasti dei dispositivi che semplificato le tecniche di manutenzione. L'iniezione elettronica era realizzata tramite una serie di sensori di posizione per l'albero a camme, i pistoni, il flusso d'aria, e l'acceleratore, mentre un microcontrollore dedicato determina il tempo di apertura delle valvole. Non solo evoluzione dei sistemi esistenti ma anche innovazione: I primi sistemi che ne risultarono furono i sistemi per il controllo elettronico della frenata (Automatic Braking System, ABS) ed il sistema per il controllo elettronico della accelerazione (Traction Control system, TCS). Il primo in grado di relazionare le velocità di relazione dei pneumatici con l'accelerazione rilevata da sensori a bordo, e quindi in grado di modulare la pressione del circuito idraulico in maniera da evitare il bloccaggio delle ruote, il secondo (introdotto all’inizio degli anni 90) in maniera opposta regolava l'iniezione elettronica per evitare lo slittamento delle gomme durante fasi di accelerazione troppo spinta. Approccio Meccatronico Alcuni di voi, quelli che hanno autovetture di più recente costruzione si saranno resi conto dell'introduzione ormai in tutti i veicoli di un “computer di bordo”, una sorta di visualizzatore di molte delle componenti di stato del veicolo: dalla velocità corrente al consumo istantaneo, dal limitatore di velocità, al contachilometri elettronico. Il motivo di questo cambiamento è dovuto soprattutto al fatto che in questi ultimi venti anni, di pari passo al processo di generazione di nuovi servizi controllati elettronicamente all'interno della vettura, vi è stata una spinta di “accentramento ed integrazione” dell'elettronica di modo che gli stessi sensori possano essere utili a più di un servizio contemporaneamente. L'uso combinato di questi sensori/attuatori, insieme alla ricerca nei fenomeni fisici che essi controllano ed ai meccanismi di ottimizzazione ha permesso oggi di ottenere da questi veicoli prestazioni estreme, come per il più recente “common rail”, che consente ai motori diesel di consumare circa la metà dei motori a benzina offrendo ad oggi le stesse prestazioni in termini di potenza Un ascensore può considerarsi un sistema meccatronico? I primi modelli di ascensore, erano una specie di carrucole evolute azionate tramite forza umana e/o animale, essi venivano usati sopratutto nell'edilizia come sistemi montacarichi per trasportare i pesi in alto. Successivamente, i motori elettrici hanno fatto la loro comparsa già dagli anni '40 ed i primi ascensori furono introdotti verso la metà degli anni '50. Si può dire, in tempi non sospetti per la Meccatronica. Nessuno allora avrebbe osato pensare che questi sistemi potessero essere considerati sistemi meccatronici. Ed in effetti è così, gli ascensori, almeno quelli stile anni '50 non sono sistemi meccatronici: l'apertura delle porte viene realizzata con dei dispositivi di sblocco meccanico all'arrivo al piano, un selettore elettrico permette di combinare i punti di attacco e stacco per la partenza e l'arrivo della cabina, non vi sono in sostanza nessun particolare accorgimento elettronico e/o digitale per ottimizzare ed informatizzare il processo. Se questo è vero per i primi ascensori, fino alla fine degli anni settanta, lo stesso non può dirsi per gli ascensori moderni. Oggi un sistema di prenotazione elettronica delle fermate permette di definire il percorso ottimo che deve eseguire la cabina. Un sistema di controllo elettronico dell'accelerazione permette di percorrere nei grattacieli oltre centinaia di piani in pochi secondi senza costringere i passeggeri a sensazioni sgradevoli di vuoto nello stomaco. Sistemi di sicurezza elettronica consentono di auto-diagnosticare problemi di sospensione e frenare la cabina verso l'uscita più vicina. Si può dire sicuramente che i moderni ascensori sono il frutto di un approccio meccatronico al problema del trasporto. Confronto vecchio nuovo Presentazione organizzazione del corso TAI MECCATRONICA Premesse Il corso 2009/2010 mutua elementi del corso di Tecnologie di Automazione Industriale con elementi di Meccatronica Il corso sara` strutturato in tre parti: Introduzione (1 Lezione) Moduli didattici (mutuati) – Esercitazioni (miste) Progettini (personalizzati) Organizzazione di un sistema Automatica / Meccatronico Nel corso affronteremo in maniera, talvolta sequenziale, talvolta parallela una serie di argomenti correlati allo sviluppo di sistemi meccatronici. Lo scopo di questo approccio non è quello di fornire una conoscenza onnisciente di tutte le tipologie di risorse e componenti utili per la Meccatronica, bensì quello di impostare un approccio di base, teorico sperimentale, per consentire lo sviluppo futuro di dispositivi meccatronici. TAI Misura: (Avizzano) • Elementi di misura e probabilita` (Avizzano) • Sensori per Grandezze meccaniche: forza, velocita’ accelerazione, posizione, laser… (Paolo) • Sensori per Pressione, portata, livello (Massimo) • Sensori di temperatura (Massimo) Elettronica (Tripicchio) • Condizionamento segnali: amplificazione, filtri, traslatori, potenza (a meta*, Paolo) • Elementi di logica digitale* • Realizzazione elettronica* Esercitazioni (Tripicchio/Satler) • • • • • Modellazione di sistemi dinamici simulink Modellazione di sensori e attuatori Modellazione di schemi di controllo Programmazione di microcontrollori Modellazione integrata elettronica/informatica MECCATRONICA Modellazione (Avizzano) •Elementi di fisica per la modellazione* •Approcci bottom up e top down* •Caratteristiche di sistemi tempo continui* •Equivalenze* •Modellazione di comportamenti ibridi (Macchine a stati)* Realizzazione (Avizzano, Satler) •Simulink e codice oggetto* •Dal continuo al digitale* Elementi di elettromeccanica (Satler) •Il motore DC* •STEP motor* •Elettroniche di controllo (lineari e digitali)* Elettronica e microcontrollori (Avizzano, Tripicchio) •Architetture di calcolo* •Interfacce di input* •Interfacce di output* Aspetti di rete e comunicazione •Connessioni digitali: three state, pull up, pull down •I2C, CAN, SPI* •RS232*, TCP/IP* •ISA*, IPC (InterProcess Communication)* Riferimenti corso Carlo Alberto Avizzano [email protected] Emanuele Ruffaldi Massimo Satler [email protected] [email protected] [email protected] Francesca Farinelli [email protected] Paolo Tripicchio LEZIONE 1: INTRODUZIONE E RICHIAMI DI FISICA ROTAZIONALE Leggi fondamentali della Dinamica F = dQ/dt Che per masse costanti diventa F = mA … le formule sono importanti ma bisogna ricordarsi di usare sempre lo stesso sistema di riferimento altrimenti non funzionano: MKS Come rappresentare in Simulink un sistema MASSA MOLLA? F = -Kx = m A … apriamo simulink e scopriamo I blocchi lineari Algebra Generatori E scopes Vale anche in nDimensioni (MUX e DEMUX) Sistemi che ruotano? Massa ruotante Definizione di Momento intorno a un asse M=Fr Definizione di velocita` angolare Equazioni del moto Sistemi che ruotano? Ed ora? Le equazioni precedenti erano lineari per cui possiamo sovrapporre gli effetti Sistema di punti materiali: Vale anche in caso di un corpo rigido continuo: Si crea il concetto di momento di inerzia Momenti Notevoli - Le soluzioni le trovate su Wikipedia Il momento di inerzia è una grandezza fisica utile per descrivere il comportamento dinamico dei corpi in rotazione attorno ad un asse. Tale grandezza tiene conto di come è distribuita la massa del corpo attorno all'asse di rotazione e dà una misura dell'inerzia del corpo rispetto alle variazioni del suo stato di moto rotatorio. Il momento d'inerzia ha due forme, una forma scalare I (usata quando si conosce l'asse di rotazione ) e una forma, più generale tensoriale che non necessita della conoscenza dell'asse di rotazione. La forma scalare I può essere calcolata per ogni asse dalla forma tensoriale usando il doppio prodotto scalare Massa in caduta libera attaccata a una molla Pari a un momento costante esercitato su di una puleggia Modellazione matematica dei problemi F Primo problema: modellazione X=F P1 = 1000 g cm2 P2 = 4000 g cm2 R1 = 0.05 m R2 = 0.1 m M = 200 g Trasmissioni Rigide Effetto delle trasmissioni rigide: Esiste un vincolo cinematico tra I corpi in oggetto, per cui potremo assumere R1 TH1 = R2 TH2 = X M1/R1 = F = M2/R2 Linearita` del sistema I vincoli cinematici sono lineari (X,TH1, TH2) I vincoli dinamici sono lineari (M1, F, M2) Le equazioni dei singoli corpi sono differenziali lineari MI ASPETTO UN SISTEMA LINEARE ! Potremo quindi scrivere F = m A (equazione del corpo rigido) M1 = I Alfa1 (equazione della 1a puleggia) M2 = I Alfa2 (equazione della 2a puleggia) E per il principio di sovrapposizione: F+M1+M2 = m A + I Alfa1 + I Alfa2 SBAGLIATO ! Osservazione Le grandezze in gioco non sono omogenee: 1Kg + 1gr == 2Kg == 2gr NO!!! 1Kg + 0.001Kg == 1.001Kg OK 1000gr+1gr = 1001 gr Per noi varra` sempre lo stesso E quindi F+M1/R1+M2/R2 = mA+ (I1 A/R1)/R1+ (I2 A/R2)/R2 A (m+ I1/R1^2 + I2/R2^2) = F A = F / (m+ I1/R1^2 + I2/R2^2) Osservazioni I sistemi meccanici (lineari e rotazionali 1DOF possono essere ridotti a sistemi equivalenti con masse aggiunte) Dimensionalita` degli addendi (la dovremo ritrovare sempre) Rispetto delle relazioni fondamentali Non linearita` nei parametri non alterano la linearita` della struttura (non vero in generale)