preghiamo insieme Signore, nostro primo educatore e Maestro, aiutaci a comprendere che il contatto visivo è una delle più potenti vie di educazione, che i nostri occhi parlano più forte della nostra voce perché sono il canale attraverso il quale trasmettiamo i nostri pensieri, le nostre emozioni. la rabbia, la tristezza, lo sdegno, il disprezzo, la freddezza, ma anche il calore, la tenerezza, l’accoglienza, la gioia, la speranza, il conforto, l’amore. Aiutaci a guardare ogni alunno come un figlio per potergli dire guardandolo: "Tu esisti per me, tu sei entrato nei miei pensieri, nei miei affetti". Aiutaci a guardare con arte i nostri bambini e bambine, i nostri ragazzi, le nostre ragazze, cestinando gli sguardi sbagliati, per scegliere esclusivamente, gli sguardi buoni. Aiutaci a non avere uno sguardo poliziesco che tacchina in continuazione la persona senza mai lasciarla libera di muoversi, di uscire, di giocare. Aiutaci ad avere occhi che mirano più a convincere che a farsi ubbidire. Liberaci da occhi indifferenti che possono azzerare quella grande forza cosmica che è la voglia di vivere! Perché è come dire: "Tu sei nessuno" e tagliano le radici alla vita! Donaci uno sguardo buono, che è quello sguardo generoso che vede nella persona dell’alunno ciò che nessuno vede, che vede i cambiamenti impercettibili e si adatta alla sua crescita. Donaci uno sguardo ottimista, incoraggiante e luminoso, che dà valore alla persona e tifa per lei. Donaci occhi che "ti bruciano l'anima e ti entrano dentro come la luce esce dagli angeli". Donaci i tuoi occhi, Signore.