GOVERNO LOCALE E BENE COMUNE Percorso di riflessione e confronto con le comunità locali in vista delle elezioni amministrative cittadine A cura di: Nando Pagnoncelli - Ipsos 6 marzo 2014 1. Struttura e andamento della popolazione Italia: serie storica popolazione residente 1961-2013 Le principali tendenze in 150 anni di storia italiana: la popolazione del Centro-Nord è triplicata; quella del Sud è solo raddoppiata, a causa delle forti migrazioni verso il Nord; tra il 1980 e il 2000 la popolazione è rimasta stabile numericamente, ma strutturalmente è molto cambiata (forte invecchiamento) nell’ultimo decennio la crescita delle regioni settentrionali è ripresa grazie all’immigrazione Fonte: Serie storiche Istat fino al 2001, ricostruzione intercensuaria Istat 2002-2011 e Demoistat 2012-2013 3 Variazione % della popolazione nei comuni del Nord 1961-2011 33,9 - var.% Lombardia 22,5 - var.% Nord 19,8 - var.% Italia Fonte: elaborazioni su dati Istat (Censimento 1961 e rilevazione annuale sulla popolazione residente al primo gennaio 2011). 4 Popolazione residente nel Nord Italia dal 1871 al 2011 All’inizio del 2011 la popolazione della Lombardia ammonta a quasi 10 milioni di abitanti, in crescita di quasi 900.000 unità rispetto al dato del 2001 (+9,8%) e di circa due milioni e mezzo di unità dal 1961 (+33,9%). Si tratta di una crescita demografica che, tanto nel lungo periodo, quanto negli ultimi anni, non conosce uguali nelle regioni settentrionali ad esclusione del Trentino Alto Adige (+31,9%). Fonte: elaborazioni su dati Istat (Censimenti popolazione e abitazioni fino al 2001 e rilevazione annuale sulla popolazione residente Demo-Istat al 2011). 5 La transizione demografica Fonte: New Security Beat 6 Comune di Bergamo: i principali dati territoriali e demografici Superficie territoriale 39,67 kmq Poplazione residente 115.072 Densità di popolazione 2.901 ab/kmq Famigliea 53.748 Componenti per famigliaa Residenti in convivenze b 2,1 1.811 Convivenze b 75 a) Non sono comprese le convivenze. I dati sono tratti dal censimento 2011 b) Per l’Istat è un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena ecc Saldo naturale: differenza tra numero di nati e di morti; Saldo migratorio: differenza tra numero di trasferimenti di residenza in entrata e in uscita dal Comune; Saldo demografico: somma degli effetti di saldo naturale, saldo migratorio e saldo per rettifiche anagrafiche Note: dati al 2012 Fonte: Dati Censimento della popolazione e Demoistat Nati 1.015 Morti 1.409 Saldo naturale -394 Trasferimenti da altro comune 3.692 Trasferimenti dall'estero 1.137 Trasferimenti per altro comune 3.693 Trasferimenti verso l'estero Saldo migratorio interno Saldo migratorio estero 456 -1 681 Saldo per rettifiche post censuarie -588 Saldo demografico -302 Il saldo naturale negativo è ampiamente coperto dal saldo migratorio positivo. Il saldo demografico sarebbe positivo se non fossero stati cancellati molti residenti in seguito a rettifiche post censuarie effettuate sulle anagrafi. 7 Il censimento e le anagrafe: le differenze tra le fonti sui residenti Attraverso il Censimento della popolazione si determina la popolazione legale. Pertanto quando escono i risultati defintivi del censimento le anagrafi comunali devono adeguare il loro dato a quello censuario. Questo significa che vengono estromessi dalle anagrafi i residenti non presenti al censimento e vengono invece aggiunti i residenti non presenti in anagrafe ma presenti nel censimento. Tuttavia molte volte le persone non trovate risiedono effettivamente in quel comune, o in alcuni casi vengono registrate erronamente in un comune mentre in realtà si sono trasferite altrove. Questo produce soprattutto nelle immediatezze del censimento una serie di revisioni anagrafiche posteriori che danno vita a reinserimenti d’ufficio di residenti erronamente cancellati e, viceversa, di cancellazione d’ufficio di persone erronamente registrate come residenti in un certo comune. A Bergamo il saldo del 2012 di queste due fattispecie (iscrizioni e cancellazioni d’ufficio) ha prodotto un saldo negativo di 588 persone. Ovvero Bergamo si trova in un anno 588 persone in meno a causa di movimenti fittizzi: queste persone infatti non si sono effettivamente spostate durante il 2012, ma molto probabilmente lo hanno fatto negli anni prcedenti. Va detto che questo numero è decisamente ridotto rispetto ad altre realtà comunali, soprattutto quelle di grandi dimensioni, in cui questo saldo può superare le 100 mila unità. 8 Comune di Bergamo: la popolazione residente 1961-2013 Baby boom Crollo fecondità, trasferimenti verso la cintura urbana Stranieri Fonte: elaborazioni Ipsos su dati comune di Bergamo 1961-1981, ricostruzione intercensuaria Istat 1982-2011, Demoistat 2012-2013 9 Comune di Bergamo: la popolazione residente 1993-2013 Anno Residenti 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 114.302 114.438 114.454 114.445 114.467 114.550 114.031 114.148 113.345 112.875 111.980 112.077 113.947 113.722 112.574 112.172 112.818 113.858 115.213 115.374 115.072 Dal 2004 fino ad oggi la popolazione residente è sostanzialmente cresciuta; Questo aumento è dovuto al saldo migratorio (differenza tra numero di immigrati ed emigrati); Il trend crescente del saldo migratorio si spiega soprattutto con la contrazione delle emigrazioni di questi anni e non con un aumento delle nuove iscrizioni anagrafiche; Il boom degli ultimi 10 anni è dovuto soprattutto alla popolazione straniera. 10 Comune di Bergamo: popolazione per quartiere nel 2013 (1) Quartiere Boccaleone Borgo Palazzo Campagnola Carnovali Celadina Centro Città Alta Colli Colognola Grumello Longuelo Loreto Malpensata Monterosso Redona San Paolo San Tomaso Santa Caterina Santa Lucia Valtesse Valverde Villaggio Sposi Non codificato Totale residentiarea (kmq) Area in % 3.275 2,28 5,7% 8.643 1,39 3,5% 2.793 2,22 5,6% 3.399 0,68 1,7% 9.159 2,03 5,1% 16.938 2,30 5,8% 2.753 0,74 1,9% 2.555 8,50 21,4% 5.033 2,90 7,3% 1.613 1,90 4,8% 4.115 1,50 3,8% 7.181 0,92 2,3% 4.507 0,70 1,8% 6.179 2,35 5,9% 6.437 1,95 4,9% 4.749 0,58 1,5% 7.017 1,06 2,7% 6.251 0,82 2,1% 3.689 0,63 1,6% 5.572 2,12 5,3% 3.128 0,99 2,5% 4.029 1,09 2,7% 29 0,02 0,1% 119.044 39,67 100% Fonte: Rielaborazione Ipsos su dati Comune Bergamo Densità popolazione 1.436 6.218 1.258 4.999 4.512 7.364 3.720 301 1.736 849 2.743 7.805 6.439 2.629 3.301 8.188 6.620 7.623 5.856 2.628 3.160 3.696 1.450 3.001 13 Comune di Bergamo: popolazione per quartiere nel 2013 (valori assoluti) Quartiere residenti Boccaleone 3.275 Borgo Palazzo 8.643 Campagnola 2.793 Carnovali 3.399 Celadina 9.159 Centro 16.938 Città Alta 2.753 Colli 2.555 Colognola 5.033 Grumello 1.613 Longuelo 4.115 Loreto 7.181 Malpensata 4.507 Monterosso 6.179 Redona 6.437 San Paolo 4.749 San Tomaso 7.017 Santa Caterina 6.251 Santa Lucia 3.689 Valtesse 5.572 Valverde 3.128 Villaggio Sposi 4.029 Non codificato 29 Totale 119.044 Fonte: Rielaborazione Ipsos su dati Comune Bergamo stranieri 375 1.861 396 759 1.900 2.910 163 167 814 382 399 1.517 1.233 605 538 537 1.606 1.091 347 565 349 436 3 18.953 0-5 172 516 167 231 486 885 88 101 249 70 180 339 233 265 295 222 407 308 183 248 140 204 1 5.990 18-30 438 1.089 340 419 1.293 2.084 322 353 679 230 504 797 601 874 752 613 941 701 406 677 374 517 2 15.006 over 65 622 1.712 448 744 1.785 3.829 645 647 1.235 332 1.010 2.112 1.053 1.536 1.513 1.180 1.492 1.609 1.147 1.386 745 727 4 27.513 14 Comune di Bergamo: popolazione per quartiere nel 2013 (percentuali) Quartiere Boccaleone Borgo Palazzo Campagnola Carnovali Celadina Centro Città Alta Colli Colognola Grumello Longuelo Loreto Malpensata Monterosso Redona San Paolo San Tomaso Santa Caterina Santa Lucia Valtesse Valverde Villaggio Sposi Totale stranieri 11,5 21,5 14,2 22,3 20,7 17,2 5,9 6,5 16,2 23,7 9,7 21,1 27,4 9,8 8,4 11,3 22,9 17,5 9,4 10,1 11,2 10,8 15,9 Fonte: Rielaborazione Ipsos su dati Comune Bergamo 0-5 5,3 6,0 6,0 6,8 5,3 5,2 3,2 4,0 4,9 4,3 4,4 4,7 5,2 4,3 4,6 4,7 5,8 4,9 5,0 4,5 4,5 5,1 5,0 18-30 13,4 12,6 12,2 12,3 14,1 12,3 11,7 13,8 13,5 14,3 12,2 11,1 13,3 14,1 11,7 12,9 13,4 11,2 11,0 12,2 12,0 12,8 12,6 over 65 19,0 19,8 16,0 21,9 19,5 22,6 23,4 25,3 24,5 20,6 24,5 29,4 23,4 24,9 23,5 24,8 21,3 25,7 31,1 24,9 23,8 18,0 23,1 15 Comune di Bergamo: residenti per genere e per età Età Maschi Femmine Totale Rapporto di mascolinità % 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90 e oltre 2.534 2.562 2.678 2.693 2.683 2.637 3.068 3.684 4.269 4.668 4.181 3.400 3.226 2.882 2.901 2.276 1.721 936 343 2.399 2.512 2.537 2.679 2.609 2.687 3.129 3.937 4.626 5.136 4.445 3.844 3.884 3.692 3.854 3.340 2.980 2.172 1.268 4.933 5.074 5.215 5.372 5.292 5.324 6.197 7.621 8.895 9.804 8.626 7.244 7.110 6.574 6.755 5.616 4.701 3.108 1.611 51,4 50,5 51,4 50,1 50,7 49,5 49,5 48,3 48,0 47,6 48,5 46,9 45,4 43,8 42,9 40,5 36,6 30,1 21,3 Totale 53.342 61.730 115.072 46,4 • • • La componente maschile è maggioritaria fino ai 20 anni. Dopo questa età, il rapporto cambia; Le cause principali sono la maggior mortalità maschile e la tendenza all’emigrazione più alta. Negli ultimi anni si è verificato un forte flusso in ingresso di donne straniere Note: - rapporto di mascolinità: percentuale del numero di maschi sul totale maschi e femmine per ogni fascia d’età. Fonte: Demoistat 1-1-2013 16 Comune e provincia di Bergamo: residenti per età (%) Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 • La popolazione del capoluogo in proporzione è un po’ più vecchia di quella della provincia • Il peso degli over 65 è pari a 24,6% nel comune contro il 18,7% della provincia • Questo dato è del tutto simile a quello degli altri centri storici del nord in cui la popolazione giovane tende ad andare a vivere nella cintura urbana per un serie di ragioni (tra cui quelle economiche sono importanti) 17 Comune di Bergamo: famiglie per numero di componenti (%) Nr di famiglie: 53.748 Il 58 % delle famiglie del Comune di Bergamo sono composte da due o più persone. Il 42% delle unità familiari del Comune di Bergamo è composto da famiglie unipersonali. Se si passa a considerare invece il totale dei residenti, la quota di chi vive da solo è pari al 22%. Fonte: dati Censimento 2011 18 Le famiglie del comune: confronto 2001 - 2011 2011: 53.748 famiglie 2001: 48.870 famiglie Numero componenti 1 3 5 2 4 Più di 5 In un decennio è molto cresciuta la componente di famiglie unipersonali, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione. Fonte: dati Censimento 2001 e 2011 19 Confronto tra provincia e comune: famiglie e numero di componenti Provincia: 443.924 famiglie Comune: 53.748 famiglie Numero componenti 1 3 5 2 4 Più di 5 La distribuzione provinciale evidenzia una proporzione molto più bassa di famiglie unipersonali. Questo dipende in gran parte dalla particolare concentrazione di anziani nei capoluoghi di provincia e per questa ragione aumenta la probabilità di trovare famiglie di un componente. Fonte: dati Censimento 2011 20 2. L’invecchiamento della popolazione La popolazione italiana per età 9,0 7,9 8,0 8,1 7,9 ITALIA 18-34 anni: 17,1% 18-34 anni: 19,6% 65 anni e oltre: 23,6% 65 anni e oltre: 20,3% 6,8 6,7 7,0 COMUNE BG 6,1 6,3 5,7 6,0 5,2 5,0 4,7 4,7 4,7 5,0 5,1 4,8 4,2 4,0 3,2 3,0 1,9 2,0 0,8 1,0 Fonte: Istat, dati al 1 gennaio 2011 90+ 85-89 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 0,0 22 Comune di Bergamo: over 65 e 80 sulla popolazione totale Over 65 Genere Over 80 Va Incidenza % Va Incidenza % Maschi 56.717 19,8 3.050 5,4 Femmine 64.420 27,2 6.493 10,1 121.137 23,7 9.543 7,9 Totale Nota: residenti all’1-1-2013 Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 23 Italia e comune di Bergamo: la piramide dell’età ITALIA COMUNE BG 90+ 85-89 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 3.000.000 90+ 85-89 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 2.000.000 1.000.000 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 6.000 4.000 2.000 Fonte: Italia: Istat, dati al 1 gennaio 2011; comune di Bergamo: Bergamo in cifre 2011, dati al 1 gennaio 2012 0 2.000 4.000 6.000 24 L’evoluzione della piramide dell’età italiana: dal 1950 al 2100 Fonte: United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2011): World Population Prospects: The 2010 Revision. New York 25 L’evoluzione della piramide dell’età nigeriana: dal 1950 al 2100 Fonte: United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2011): World Population Prospects: The 2010 Revision. New York 26 L’evoluzione della piramide dell’età cinese: dal 1950 al 2100 Fonte: United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2011): World Population Prospects: The 2010 Revision. New York 27 Numero medio di figli per donna in età fertile Il tasso di fecondità della Lombardia negli ultimi dieci anni ha superato quello italiano. La forte ripresa regionale del numero medio di figli per donna è dovuta in buona parte alla maggior presenza di donne straniere e al loro livello di fecondità più elevato di quello delle italiane. Genere Nati con almeno un genitore straniero % Tft italiane Tft straniere 2004 2012 2004 2012 2004 2012 Lombardia 13,6 28,7 1,21 1,29 2,81 2,56 Prov MI 11,5 29,8 1,22 1,29 2,32 2,48 Prov BG 14,6 30,0 1,30 1,33 3,41 2,76 Prov BS 21,4 35,2 1,23 1,25 3,39 2,61 8,4 20,1 1,26 1,29 2,61 2,37 Italia Fonte: serie storiche Istat e dati Demoistat Va detto anche che negli ultimi anni il tasso di fecondità delle donne straniere si sta fortemente contraendo soprattutto al nord. Questo fenomeno è dovuto soprattutto ad un cambio nel tipo di immigrazione femminile in Italia: da ricongiungimento familiare a immigrazione per lavoro. 28 La popolazione italiana nel 2050 La popolazione residente crescerà, ma di poco: secondo lo scenario centrale, la popolazione aumenterà fino circa ai 62 milioni nel 2037, per poi ridursi a 61,5 nel 2050. Quella “italiana” sarà un cocktail. Anche se non nella stessa misura dappertutto: la quota di stranieri (escludendo quelli che hanno ottenuto la cittadinanza italiana) crescerà dal 7% attuale al 17% nel 2050. Gli stranieri saranno circa il 25% della popolazione del Nord-Ovest, meno del 3% nelle Isole. Un paese di anziani: nel 2050 gli ultra 65enni supereranno il 30% della popolazione, dal 20% attuale – e gli ultra 80enni cresceranno dall’attuale 5,8% al 15%. Il sistema di welfare così come è pensato oggi sarà ancora finanziariamente sostenibile? L’invecchiamento della popolazione non può essere più pensato solo in termini di maggiori servizi di cura. Bisogna anche ripensare la città e i servizi sulla base di una fetta di popolazione che ha esigenze molto eterogenee. 29 L’invecchiamento della popolazione: 3 sfide La scarsità di risorse umane per il sistema produttivo: in particolare si stima che fra 10 anni e per 10 anni andrà in pensione circa un milione di persone all’anno (i figli del baby boom), mentre al contempo potranno entrare nel mercato del lavoro solo 500mila italiani. Esiste un problema di sostenibilità della finanza pubblica nel contesto del patto di stabilità e di convergenza delle politiche economiche in ambito comunitario. La riduzione della base imponibile conseguente all’uscita dal mercato del lavoro della generazione del baby-boom, l’aumento della spesa per le pensioni e l’assistenza sanitaria, fanno aumentare il debito pubblico e minano la sostenibilità del bilancio dello Stato. La maggiore longevità e la sopravvivenza dei grandi vecchi rappresentano un problema per i sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine e rendono necessario il contenimento della domanda di tali servizi attraverso la promozione di stili di vita compatibili con un sano invecchiamento. 30 3. L’immigrazione Saldo annuo della popolazione straniera in Italia 2002-2012 Regolarizzazione Bossi-Fini Entrata della Romania in UE Effetto fittizio post censuario Il flusso in entrata in degli stranieri in questi ultimi anni non è stato omogeneo. I due momenti di maggior flusso sono stati il 2003-2004 con la regolarizzazione contenuta nella Bossi-Fini e l’allargamento dell’Ue nel 2007-2008 con l’ingresso della Romania. L’ aumento del saldo nell’ultimo anno è in buona parte fittizio. La popolazione degli anni precedenti è ricavata dalle ricostruzioni intercensuarie mentre la popolazione 2012 è ricavata dalle anagrafi che sottostimano notevolmente il dato degli stranieri usciti dal paese. Fonte: ricostruzione intercensuaria Istat 2002-2011, Demoistat 2012 32 Il censimento, le anagrafi e gli stranieri Il dato della popolazione fornito dal censimento e quello fornito dalle anagrafi presentano alcune discrasie. Il censimento normalmente sottostima il dato effettivo della popolazione in quanto non vengono trovate molte persone che in realtà sono effettivamente residenti, mentre le anagrafi sovrastimano tale dato in quanto le persone che trasferiscono la propria residenza spesso non vengono cancellate dal comune di provenienza. Perciò il dato della popolazione che esce dal censimento normalmente è molto inferiore a quello fornito dalle anagrafi. Siccome la popolazione rilevata nel censimento è quella legale, le anagrafi si devono adattare al dato censuario. Questo significa che i dati precedentemente forniti dalle anagrafi perdono di validità. Per ovviare a questo problema l’Istat a fini statistici fornisce una ricostruzione intercensuaria dei dati delle anagrafi, in maniera tale da rendere tutte le fonti omogenee. Perciò i dati demografici che vanno dal 2002 al 2011 sono normalmente provenienti da ricostruzioni intercensuarie e quindi ripuliti da tutti gli errori presenti nelle anagrafi. Dal confronto tra il dato originalmente prodotto dalle anagrafi tra 2001 e 2011 e il dato di ricostruzione intercensuaria dello stesso periodo è emerso che una grossa percentuale di stranieri considerati come residenti in realtà non era più presente nel nostro paese. Il problema principale è individuabile nei trasferimenti all’estero degli stranieri: quando uno straniero che risiede in Italia si trasferisce in un’altro paese solamente una volta su dieci viene cancellato dall’anagrafe del comune italiano di provenienza. Questo significa che tutti i dati anagrafici prodotti dal 2012 fino al prossimo censimento molto probabilmente sconteranno questo problema e quindi la quantità di stranieri residenti risulterà sovrastimata rispetto al dato reale. 33 Gli stranieri in Italia % stranieri Italia 7,4 Lombardia 10,5 Provincia BG 10,9 Comune BG 13,8 In Italia sono presenti circa 4.387.721 cittadini stranieri. A questi vanno aggiunti i cittadini irregolari: secondo l’Ocse fra i 500-750 mila ma una stima precisa è difficile. La concentrazione degli stranieri è maggiore al nord in quanto vengono attratti dalle maggiori opportunità lavorative Fonte: Istat, Movimento e calcolo annuale della popolazione straniera residente e struttura per cittadinanza 34 La percentuale di cittadini di origine straniera Fonte: dati Demoistat all’1-1-2013 35 La crescita della popolazione straniera dal 2003 al 2013 per provincia Residenti stranieri all'1-1 Provincia Saldo Tasso di variazione % 03-08 08-13 03-13 2003 2008 2013 2003 2008 2013 Varese 26.041 52.657 70.566 26.616 17.909 44.525 102,2 34,0 171,0 Como 15.902 33.189 46.573 17.287 13.384 30.671 108,7 40,3 192,9 2.671 5.994 8.417 3.323 2.423 5.746 124,4 40,4 215,1 137.932 245.372 358.321 107.440 112.949 220.389 77,9 46,0 159,8 Sondrio Milano Bergamo 36.444 83.130 119.612 46.686 36.482 83.168 128,1 43,9 228,2 Brescia 59.194 124.693 163.029 65.499 38.336 103.835 110,7 30,7 175,4 Pavia 12.179 33.887 51.018 21.708 17.131 38.839 178,2 50,6 318,9 Cremona 13.091 28.813 40.901 15.722 12.088 27.810 120,1 42,0 212,4 Mantova 18.293 37.882 52.894 19.589 15.012 34.601 107,1 39,6 189,1 Lecco 9.526 20.022 27.205 10.496 7.183 17.679 110,2 35,9 185,6 Lodi 6.507 17.195 24.335 10.688 7.140 17.828 164,3 41,5 274,0 18.202 40.987 65.792 22.785 24.805 47.590 125,2 60,5 261,5 367.839 304.842 672.681 103,3 42,1 189,0 Monza e Brianza Lombardia 355.982 723.821 1.028.663 Quasi ¼ dei cittadini stranieri italiani sono residenti in Lombardia. La popolazione straniera in regione è quasi triplicata negli ultimi dieci anni, passando da 356 mila a 1 milione e 29 mila circa. Il ritmo di crescita è stato po’ più intenso fino al 2008 e poi è leggermente calato. In provincia di Bergamo la popolazione straniera è aumentata in maniera maggiore rispetto alla media regionale, ma in altre province la crescita è stata molto più evidente (Pavia, Lodi e Monza). Fonte: ricostruzione intercensuaria Istat 2003 e 2008, Demoistat 2013 36 Provincia di Bergamo: residenti stranieri al 2001 e al 2011 2001 2011 Bergamo Bergamo % di stranieri al 2011 % di stranieri al 2001 Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Treviglio oltre 11 (2) da 8 a 11 (3) da 5 a 8 (25) da 2 a 5 (128) fino a 2 (86) Fonte: dati Istat Treviglio oltre 11 da 8 a 11 da 5 a 8 da 2 a 5 fino a 2 (76) (49) (45) (43) (31) 37 Stima degli irregolari nella provincia di Bergamo Nota: il dato dei residenti non tiene conto delle ricostruzioni intercensuarie e quindi risulta sovrastimato Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità. La crescita della popolazione straniera nel comune di Bergamo Comune Bergamo Anno Provincia Bergamo Totale % stranieri Stranieri Totale % stranieri 2003 4.607 111.980 4,1 36.444 983.074 2004 5.910 112.077 5,3 48.712 2005 8.305 113.947 2006 Lombardia Totale % stranieri 3,7 355.982 9.073.637 998.918 4,9 7,3 61.011 1.016.496 9.121 113.722 8,0 2007 9.114 112.574 2008 Italia Totale % stranieri 3,9 1.464.663 57.130.506 2,6 441.237 9.157.211 4,8 1.854.748 57.495.900 3,2 6,0 549.272 9.276.620 5,9 2.210.478 57.874.753 3,8 68.076 1.027.161 6,6 607.679 9.341.231 6,5 2.419.483 58.064.214 4,2 8,1 73.254 1.036.595 7,1 655.071 9.393.968 7,0 2.592.950 58.223.744 4,5 9.832 112.172 8,8 83.130 1.049.752 7,9 723.821 9.469.841 7,6 3.023.317 58.652.875 5,2 2009 11.194 112.818 9,9 94.545 1.064.483 8,9 792.418 9.545.515 8,3 3.402.435 59.000.586 5,8 2010 12.665 113.858 11,1 100.669 1.073.157 9,4 845.826 9.600.951 8,8 3.648.128 59.190.143 6,2 2011 14.581 115.213 12,7 108.686 1.082.550 10,0 906.184 9.663.872 9,4 3.879.224 59.364.690 6,5 2012 15.387 115.374 13,3 113.114 1.086.890 10,4 952.295 9.700.881 9,8 4.052.081 59.394.207 6,8 2013 15.833 115.072 13,8 119.612 1.094.062 10,9 1.028.663 9.794.525 10,5 4.387.721 59.685.227 7,4 Stranieri Stranieri Stranieri Nel comune di Bergamo la presenza degli stranieri è più alta che nell’intera provincia. Questa tendenza è del tutto simile a quella evidenziata in gran parte delle provincie del Nord e del Centro. Sebbene non abbiano una connotazione esclusivamente urbana, i flussi migratori avvenuti recentemente in Italia hanno privilegiato i comuni di grandi dimensioni. Fonte: ricostruzione intercensuaria Istat 2003-2011, Demoistat 2012-2013 39 Comune di Bergamo: la % di donne sul totale degli stranieri Residenti stranieri Maschi Femmine Totale % Femmine 2001 2.326 2.273 4.599 49,4 2002 2.305 2.257 4.562 49,5 2003 2.296 2.311 4.607 50,2 2004 2.945 2.965 5.910 50,2 2005 4.034 4.271 8.305 51,4 2006 4.402 4.719 9.121 51,7 2007 4.330 4.784 9.114 52,5 2008 4.683 5.149 9.832 52,4 2009 5.348 5.846 11.194 52,2 2010 5.968 6.697 12.665 52,9 2011 6.623 7.958 14.581 54,6 2012 7.080 8.307 15.387 54,0 2013 7.214 8.619 15.833 54,4 Anno Fonte: Censimento 2011, ricostruzione intercensuaria Istat 2002-2011, Demoistat 2012-2013 La percentuale di donne straniere nel comune di Bergamo è andata continuamente crescendo. Già dal 2002 il numero di donne straniere aveva superato quello degli uomini anche in virtù delle due fasi dell’immigrazione femminile: - una prima fase è quella della ricongiunzione familiare una seconda fase è quella dell’immigrazione femminile per lavoro. 40 Comune di Bergamo: età di stranieri e italiani 2003-2013 Stranieri Italiani Gli stranieri sono mediamente molto meno anziani degli italiani. Nel 2013 il numero di cittadini italiani over 65 nel Comune di Bergamo era pari al 28,2% contro il 2,1% degli stranieri. Aumenta tra gli stranieri la proporzione delle persone in età 40-64, crescita trainata soprattutto dalla componente femminile. Fonte: dati Ricostruzione intercensuaria Istat 2003 e Demoistat 2013 41 Comune di Bergamo: la popolazione 0-14 Il peso degli stranieri va aumentando tra i giovani, soprattutto in ragione di un più elevato livello di fecondità delle donne straniere rispetto a quelle italiane Fonte: dati Demoistat all’1-1-2013 42 Nazionalità di provenienza dei cittadini di origine straniera La graduatoria secondo la presenza rimane immutata rispetto a quella dello scorso anno. La metà di tutti i residenti stranieri è rappresentata solo da cinque nazioni: Bolivia, Romania, Marocco, Ucraina ed Albania. Le due comunità più presenti nel comune di Bergamo sono la boliviana e la rumena; a livello provinciale le due più numerose sono quella marocchina e rumena. La quota prevalente di immigrati originari dalla Bolivia è da collegare al gemellaggio tra la Diocesi di Bergamo e l’Arcidiocesi di Cochabamba. Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 43 4. Dinamiche demografiche e servizi: esempio della scuola Comune di Bergamo: iscritti alle scuole dell’infanzia Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 45 Comune di Bergamo: iscritti alle scuole primarie Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 46 Comune di Bergamo: iscritti alle scuole secondarie Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2012 47 Comune di Bergamo: residenza degli studenti iscritti al 1°anno GLI ASPETTI SOCIO-DEMOGRAFICI SONO DETERMINANTI PER STABILIRE LE POLITICHE DI GESTIONE DI SERVIZI E L’ORGANIZZAZIONE DEI FLUSSI. LA SCUOLA E L’UNIVERSITA’ NE SONO UN ESEMPIO. Fonte: Comune di Bergamo, Bergamo in cifre 2011 48 Alunni stranieri per ordine scuola e provincia – a.s. 2012/13 Alunni con cittadinanza non italiana Province e regioni Per 100 iscritti Secondaria I Secondaria II grado grado Infanzia Primaria 23.540 5.025 9.024 5.221 4.270 13,9 15,3 16,0 15,1 9,5 Varese 13.444 2.783 4.747 2.970 2.944 10,4 11,3 11,5 11,7 7,6 Como 8.456 1.866 3.096 1.998 1.496 10,3 11,0 11,2 11,7 7,5 Lecco 5.130 1.248 1.789 1.124 969 10,4 12,5 11,3 11,5 7,1 Sondrio 1.681 404 575 395 307 6,3 7,9 6,8 7,3 4,0 Milano 73.288 16.166 25.727 15.785 15.610 13,3 14,7 13,9 14,3 10,8 Brescia 32.720 7.031 12.678 7.142 5.869 17,4 19,0 20,2 18,4 11,9 Pavia 9.662 2.093 3.477 2.096 1.996 14,0 15,9 15,4 14,7 10,4 Lodi 4.916 1.176 1.795 1.012 933 14,8 17,8 16,9 15,5 9,9 Cremona 8.375 1.931 2.928 1.746 1.770 16,5 19,9 18,9 17,8 11,3 Mantova 10.314 2.570 3.902 2.357 1.485 18,5 21,7 21,0 20,2 10,8 Lombardia 191.526 42.293 69.738 41.846 37.649 13,7 15,2 15,0 14,7 10,0 Italia 786.630 164.589 276.129 170.792 175.120 8,8 9,8 9,8 9,6 6,6 Bergamo Totale Infanzia Primaria Secondaria I Secondaria II grado grado Totale Fonte: Miur, Servizio Statistico, Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano – a.s. 2012/13, ottobre 2013 49 5. Contesto economico L’andamento dell’economia mondiale dal 2000 Fonte: stime e proiezioni Fmi Gennaio 2014 • Il 2009 è l’annus horribilis della recente crisi economica, il Pil mondiale fa registrare una flessione. • Il volume complessivo di scambi commerciali di beni e servizi aveva subito una flessione pari al -10,6%. • Il 2010 invece è un anno di forte ripresa con il Pil che cresce del 5,2%, un livello pari a quello del 2007. • Dal 2011 il Pil e gli scambi a livello mondiale subiscono un nuovo rallentamento dovuto soprattutto alla crisi dell’Eurozona che perdura fino al 2013 54 Il Pil nelle principali economie avanzate Tra la fine del 2011 e il II trimestre 2012 il Pil ha arrestato la sua crescita in alcune economie avanzate appartenenti all’Area euro. Spagna e Italia sono entrate in recessione e hanno dato cenni di miglioramento solo negli ultimi trimestri del 2013. Note: per il Pil valori concatenati con anno base 2005 in milioni di euro; per produzione industriale valori indice 2005=100 Fonte: Eurostat 56 Distanza dai valori pre-crisi nell’area Euro Picco pre-crisi Area Trimestre Valore III trim 2013 Distanza da picco % Pil (Milioni di Euro) Area Euro (18) I trim 2008 2.198.516 2.133.446 -3,0 Francia I trim 2008 454.517 453.446 -0,2 Germania I trim 2008 607.303 623.124 2,6 III trim 2007 374.372 340.202 -9,1 Spagna I trim 2008 248.693 230.356 -7,4 Gran Bretagna I trim 2008 501.880 491.926 -2,0 Italia Produzione industriale (Indice 2010=100) Area Euro (18) I trim 2008 113,6 100,2 -13,4 Francia I trim 2008 115,1 98,4 -16,8 Germania I trim 2008 110,4 106,8 -3,6 III trim 2007 120,6 91,1 -29,5 Spagna II trim 2007 128,1 90,1 -38,0 Gran Bretagna IV trim 2007 111,0 96,4 -14,6 Italia In termini di Pil solo la Germania ha raggiunto i valori massimi del 2008. Nelle maggiori economie europee l’indice della produzione industriale al III trimestre 2013 risulta ancora molto lontano dai valori precrisi. Note: per il Pil valori concatenati con anno base 2005 in milioni di euro; per produzione industriale valori indice 2005=100 Fonte: Eurostat 57 Le componenti del Pil Componenti (var %) 2010 2011 2012 2013 2014 1,7 0,5 -2,5 -1,8 0,7 12,6 0,8 -7,4 -2,7 2,7 Consumi delle famiglie 1,5 -0,3 -4,2 -2,4 0,2 Investimenti fissi lordi 0,6 -2,2 -8,3 -5,2 2,2 11,4 6,2 2,0 0,0 3,0 Pil Importazioni totali Esportazioni totali La flessione del Pil del 2010 e del 2013 è da imputarsi alla caduta delle componenti della domanda interna. L’export si è mantenuto in sostanziale buona salute per tuto il periodo, rendendo di fatto la crisi meno pesante di quello che avrebbe potuto essere. Nota: dati destagionalizzati, corretti per gli effetti di calendario e concatenati; stime 2013-2014. Fonte: elaborazioni su dati Istat (ottobre 2013), Banca d’Italia (gennaio 2014). 58 La produzione industriale nella provincia di Bergamo Fonte: elaborazioni su dati Camera di Commercio Lombardia e Italia • La produzione industriale in provincia di Bergamo ha sofferto la crisi più della media regionale • Tuttavia nel 2013 la ripresa di questo indicatore è stata decisamente più pronunciata a livello provinciale 59 Produzione industriale provinciale 4° trimestre 2013 Bergamo nell’ultimo trimestre ha fatto registrare la terza miglior crescita provinciale Fonte: Camera di Commercio Bergamo 60 Demografia d’impresa: saldo tra imprese create e cessate Anno Iscritte Cessate Saldo 2011 6.312 5.498 814 2012 5.881 5.909 -28 2013 5.862 5.884 -22 • • • Fonte: Infocamere Imprese La crisi ha sicuramente colpito il tessuto imprenditoriale provinciale ma le nuove imprese create negli ultimi due anni hanno quasi colmato il numero delle cessate. Va detto che molte imprese tra le nuove sono cooperative o consorzi. Visti i dati sull’occupazione le nuove imprese sono di dimensioni più ridotte di quelle cessate 62 Demografia d’impresa: saldo per settore Numero imprese Saldo Var % 09-11 11-13 09-13 09-11 11-13 09-13 Settori Agricoltura Manifattura Altro industria 2009 2011 2013 5.267 5.242 5.082 -25 -160 -185 -0,5 -3,1 -3,5 11.964 11.750 11.289 -214 -461 -675 -1,8 -3,9 -5,6 79 40 119 24,1 9,8 36,3 -0,4 -5,9 -6,3 328 407 447 Costruzioni 20.721 20.628 19.421 -93 -1.207 -1.300 Commercio 19.233 19.562 19.837 329 275 604 1,7 1,4 3,1 Trasporti 2.369 2.337 2.329 -32 -8 -40 -1,4 -0,3 -1,7 Ristorazione 5.110 5.392 5.614 282 222 504 5,5 4,1 9,9 Comunicazione 1.762 1.838 1.797 76 -41 35 4,3 -2,2 2,0 Credito 1.950 2.010 2.098 60 88 148 3,1 4,4 7,6 Attività immobiliari 6.138 6.337 6.362 199 25 224 3,2 0,4 3,6 Attività professionali 3.178 3.330 3.360 152 30 182 4,8 0,9 5,7 Servizi alle imprese 1.892 2.081 2.190 189 109 298 10,0 5,2 15,8 Istruzione 278 364 380 86 16 102 30,9 4,4 36,7 Sanità 421 522 536 101 14 115 24,0 2,7 27,3 Attività di intrattinemento 826 932 960 106 28 134 12,8 3,0 16,2 3.976 4.189 4.199 213 10 223 5,4 0,2 5,6 450 153 29 -297 -124 -421 1.211 -1.144 67 Altre attività Non classificate Totale Fonte: Infocamere 85.863 87.074 85.930 • I settori più colpiti da un punto di vista produttivo sono stati l’agricoltura, le costruzioni e la manifattura. • Aumenta il numero di imprese nei settori del credito, servizi alle imprese (possibili esternalizzazioni), l’istruzione e sanità private. -66,0 -81,0 -93,6 1,4 -1,3 0,1 63 Il mercato del lavoro • Il quadro del mercato del lavoro nazionale ha subito un repentino peggioramento a partire dagli ultimi mesi del 2011. • Il numero di disoccupati ha superato i 3 milioni nel III trimestre 2013 • Dall’inizio della crisi si sono persi 1 milioni di posti di lavoro Note: dati destagionalizzati Fonte: elaborazioni su dati RCFL Istat 64 Occupati e disoccupati in provincia di Bergamo • Nell’ultimo anno sono aumentati sia gli occupati che i disoccupati. Questo significa che molte persone che non erano presenti nel mercato del lavoro hanno cominciato a cercarlo. In molte famiglie colpite dalla crisi più di un componente ha dovuto mettersi alla ricerca di nuove entrate per affrontare la contrazione del reddito principale (perdita lavoro, riduzione orari, ecc.). • La crescita del numero di occupati nel 2013 nasconde un calo dell’industria e una discreta crescita dei servizi Fonte: Forze lavoro Istat 65 Tasso di occupazione 15-64 a Bergamo e in Lombardia • La crescita del numero di occupati si riflette anche sulla crescita del tasso di occupazione • In generale la Lombardia nell’ultimo anno ha leggermente incrementato il proprio tasso di occupazione, in controtendenza con il livello nazionale che invece continua a contrarsi Fonte: Forze lavoro Istat 66 Reddito pro capite dal 2008 al 2011 Area Reddito (milioni €) Popolazione Reddito pro capite 2008 2011 var % 2008 2011 var % 2008 2011 var % Comune Bergamo 2.207 2.202 -0,2 112.172 115.213 2,7 19.675 19.113 -2,9 Provincia Bergamo 14.609 14.899 2,0 1.049.752 1.082.550 3,1 13.917 13.762 -1,1 Lombardia 147.730 150.453 1,8 9.469.841 9.663.872 2,0 15.600 15.569 -0,2 Italia 704.598 722.164 2,5 58.652.875 59.364.690 1,2 12.013 12.165 1,3 • Il reddito pro capite nel Comune cala tra 2008 e 2011 per l’effetto congiunto di un leggero calo del reddito e della crescita della popolazione. Nella classifica dei comuni italiani passa dal 27-esimo posto al 44 (su 8092 comuni) • Il reddito pro capite diminuisce anche in provincia e in Lombardia anche se in maniera contenuta. Questo contrasta con il dato italiano complessivo in crescita. • Il reddito pro capite del Comune è molto più elevato della media provinciale: questo è dovuto al fatto che nei comuni capoluogo normalmente c’è una maggiore concentrazione della ricchezza. Fonte: Demoistat e Ministero dell’economia su dichiarazioni Irpef 67 Povertà relativa Area Lombardia Italia Incidenza di povertà relativa familiare % 2007 2008 2009 2010 2011 2012 4,8 4,4 4,4 4,0 4,2 6,0 11,1 11,3 10,8 11,0 11,1 12,7 • Il dato della povertà relativa si è mantenuto pressoché costante fino al 2011, dopodiché in un solo anno l’incidenza è sensibilmente aumentata. Se fino al 2011 l’effetto della crisi era stato lenito in qualche modo da risparmi accumulati, contratti a breve termine e ammortizzatori sociali, dal 2012 per molte famiglie uno di questi sostegni viene a mancare. • Questa dinamica è presente in quasi tutte le regioni italiane. Fonte: dati Istat 68 6. Contesto socio culturale Residenti del comune di Bergamo: ricoveri ospedalieri Numero ricoveri 2008-2013 Tipologia ricoveri 2008 Ordinari acuti Day hospital acuti Altro Totale Ricoveri per 100 residenti 2009 2010 2011 2012 saldo var % 14.999 15.069 14.648 14.224 13.766 -1.233 -8,2 5.163 4.722 4.250 4.214 2.995 -2.168 -42,0 224 193 414 418 394 170 75,9 20.386 19.984 19.312 18.856 17.155 -3.231 -15,8 18,2 17,7 17,0 16,4 14,9 • Il numero dei ricoveri diminuisce nel tempo così come la percentuale dei ricoveri rispetto al numero di residenti. • Questa tendenza è presente quasi ovunque in Italia ed è un riflesso dell’attività di deospedalizzazione e di una conseguente razionalizzazione delle attività di cura e assistenza. Fonte: dati ALEEAO Atlante Lombardo Epidemiologico ed Economico dell'Attività Ospedaliera 70 Comune di Bergamo: visitatori ai musei civici Fonte: Bergamo in cifre 2012 73 Comune di Bergamo: spettatori al Donizetti Fonte: Bergamo in cifre 2012 74 Comune di Bergamo: flussi turistici 2007-2011 • Nonostante il numero di arrivi nel 2011 sia aumentato rispetto al 2010 il numero di presenze è diminuito segno che arrivano in città più turisti ma che si fermano molto meno tempo negli alberghi. Nota: le presenze sono date dal numero di notti trascorse in città dai turisti Fonte: dati Bergamo in cifre 2012 75 Grande Bergamo: flussi turistici 2011-2012 Fonte: dati Osservatorio Turistico della provincia di Bergamo 76 6. Le attese dei cittadini bergamaschi L'agenda delle priorità – Problemi nazionali (Base casi: totale campione) 0% 20% 40% 60% Occupazione e lavoro 100% 82% Situazione politica, instabilita' politica 48% Economia, sviluppo economico, competitivita' 30% Sanita', assistenza sanitaria, ospedali 12% Tasse, imposizione fiscale Immigrazione extracomunitaria 80% 11% 10% Finanze, disavanzo, debito pubblico, risanamento finanziario 9% Criminalita', violenza, sicurezza dei cittadini 9% Il costo della vita, l'inflazione, il potere d'acquisto 8% Scuole e asili 7% 78 L'agenda delle priorità – Problemi di Bergamo (Base casi: totale campione) 0% 20% 40% Occupazione e lavoro 60% 80% 100% 44% Traffico, viabilita' 26% Criminalita', violenza, sicurezza dei cittadini 14% Economia, sviluppo economico, competitivita' 13% Trasporti pubblici di superficie 13% Situazione politica, instabilita' politica 11% Manutenzione, stato delle strade 9% Inquinamento e ambiente 9% Immigrazione extracomunitaria 6% Servizi sociali 6% 79 L'agenda delle priorità secondo i bergamaschi aggregazione per aree tematiche (Base casi: totale campione) PROBLEMI NAZIONALI 3% 18% 32% 90% Occupazione e economia Sicurezza e immigrazione 8% Mobilità Ambiente Welfare 16% 18% 21% 45% PROBLEMI DI BERGAMO 49% 80 L'agenda delle priorità in ITALIA secondo i bergamaschi - aggregazione per aree tematiche (Base casi: totale campione) PROBLEMI NAZIONALI 3% 18% 32% 90% Occupazione e economia Sicurezza e immigrazione 8% Mobilità Ambiente Welfare 3% 9% 32% 3% BENCHMARK ITALIA* 92% 81 I problemi locali - aggregazione per aree tematiche (Base casi: totale campione) BERGAMO 21% Welfare 45% 49% 18% Sicurezza e immigrazione 16% Ambiente Mobilità Occupazione e economia 25% 8% 15% 30% BENCHMARK ITALIA* 52% *Fonte: banca dati Ipsos 82 Il giudizio sulla qualità della vita a Bergamo (Base casi: totale campione) molto positivo (voti 8-10) negativo (voti 4-5) Bergamo Comuni 100250mila ab. Lombardia Benchmark Italia positivo (voti 6-7) Delta non sa Positivo (voti 6-10) – negativo (voti 1-5) molto negativo (voti 1-3) 27% 60% 22% 41% 28% 27% 46% 22% 43% Fonte: Ecoloab 19% 22% 12% 1% 74% 10% 26% 7% 48% 12% 31% 83 Il giudizio su alcuni aspetti legati alla qualità della vita a Bergamo (base casi: totale campione) molto positivo (voti 8-10) positivo (voti 6-7) La raccolta differenziata dei rifiuti non sa negativo (voti 4-5) 50% L’offerta culturale e la promozione del turismo 33% 27% Cura della città (monumenti, strade, verde) 24% La pianificazione dello sviluppo urbano (Piano del governo del territorio, sistemazione di aree vuote..) 12% 37% La mobilità (traffico, viabilità, trasporti pubblici) 11% 40% La possibilità di muoversi in bicicletta (piste ciclabili, bikesharing, sicurezza...) 11% L’inquinamento 10% Fonte: Ecoloab 41% 37% 4% 21% 45% 35% 4% 21% 50% 13% 9% 13% 46% Le politiche sociali il supporto alle fasce deboli (disabili, bisognosi, ecc.) Le iniziative rivolte ai giovani molto negativo (voti 1-3) 5% 27% 35% 33% 32% 8% 12% 15% 18% 34% 31% 14% 11% 84 Il giudizio su alcuni aspetti legati alla qualità della vita a Bergamo (base casi: totale campione) Prevalgono i negativi Delta Giudizio positivi – giudizi negativi 66% La raccolta differenziata dei rifiuti Cura della città (monumenti, strade, verde) 48% L’offerta culturale e la promozione del turismo 48% Le politiche sociali il supporto alle fasce deboli (disabili, bisognosi, ecc.) 23% 4% Le iniziative rivolte ai giovani La mobilità (traffico, viabilità, trasporti pubblici) 3% L’inquinamento 3% La pianificazione dello sviluppo urbano (Piano del governo del territorio, sistemazione di aree vuote..) La possibilità di muoversi in bicicletta (piste ciclabili, bikesharing, sicurezza...) Fonte: Ecoloab 2% -4% Prevalgono i negativi 85 Quale aspetto è più migliorato negli ultimi anni? (Base casi: totale campione) 33% La raccolta differenziata dei rifiuti 23% L'offerta culturale e la promozione del turismo 13% Cura della citta' (monumenti, strade, verde) 6% La possibilita' di muoversi in bicicletta 5% La mobilita' (traffico, viabilita', trasporti pubblici) L'inquinamento 4% Le politiche sociali il supporto alle fasce deboli 4% 3% Le iniziative rivolte ai giovani La pianificazione dello sviluppo urbano 2% Nessuno Fonte: Ecoloab 7% 86 Quale aspetto è più peggiorato negli ultimi anni? (Base casi: totale campione) 26% La mobilita' (traffico, viabilita', trasporti pubblici) 17% L'inquinamento 12% Le iniziative rivolte ai giovani 10% Le politiche sociali il supporto alle fasce deboli Cura della citta' (monumenti, strade, verde) 7% La possibilita' di muoversi in bicicletta 7% La pianificazione dello sviluppo urbano 7% L'offerta culturale e la promozione del turismo La raccolta differenziata dei rifiuti Nessuno Fonte: Ecoloab 5% 4% 5% 87 Il gradimento puntuale delle proposte di Ecolab Base casi: totale campione gradirei molto (voti 8-10) gradirei abbastanza (voti 6-7) non sa Realizzare la fermata "Ospedale" della tratta ferroviaria Bergamo - Seriate gradirei poco (voti 4-5) gradirei per nulla (voti 1-3) 79% Sperimentazione di un "last minute market: alimenti in scadenza a prezzi scontati 77% "Temporary lab": affido per brevi periodi ad associazioni degli spazi abbandonati 68% 13% 3%2% 16% 4%2% 22% 6% 2% Mappare le associazioni di volontariato e pubblicizzare le loro attività 67% Navetta gratuita per Città Alta 67% 20% 7% 5% Permettere ai bambini di giocare nei cortili 67% 19% 9% 4% 10% 3% Creazione di cartelli segnaletici per i monumenti della città Trasporto pubblico notturno Acquistare biglietti bus o parcheggi con lo smartphone Potenziamento del servizio di bike-sharing 28% 57% 29% 52% 49% 48% 2% 3% 30% 28% 34% 11% 10% 5% 9% 9% 3% Può dirmi se fosse il Sindaco quale realizzerebbe… per prima per seconda Sperimentazione di un "last minute market: alimenti in scadenza a prezzi scontati 27% Realizzare la fermata "Ospedale" della tratta ferroviaria Bergamo - Seriate 2% 2% Base casi: totale campione 9% 15% 7% 3% Acquistare biglietti bus o parcheggi con lo smartphone non sa 10% 4% 2% 8% 11% 5% Potenziamento del servizio di bike-sharing 8% 11% 7% Mappare le associazioni di volontariato e pubblicizzare le loro attività 13% 9% 13% Navetta gratuita per Città Alta 8% 16% 16% Affido per brevi periodi ad associazioni degli spazi abbandonati Creazione di cartelli segnaletici per i monumenti della città 17% 19% Trasporto pubblico notturno Permettere ai bambini di giocare nei cortili per terza 7% 5% 4% 8% 7% 5% 5% 6% 11% La classifica delle proposte da realizzare 60% 52% 50% 48% 40% 33% 32% 30% 30% 20% 10% 0% Sperimentazione di un "last Realizzare la fermata Trasporto pubblico notturno Affido per brevi periodi ad minute market: alimenti in "Ospedale" della tratta associazioni degli spazi scadenza a prezzi scontati ferroviaria Bergamo - Seriate abbandonati Permettere ai bambini di giocare nei cortili 60% 50% 40% 30% 27% 18% 20% 16% 13% 13% 10% 2% 0% Navetta gratuita per Città Alta Mappare le associazioni Creazione di cartelli di volontariato e segnaletici per i pubblicizzare le loro monumenti della città attività Base casi: totale campione Potenziamento del Acquistare biglietti bus o servizio di bike-sharing parcheggi con lo smartphone Non sa 7. Contesto elettorale Comune di Bergamo: trend elettorale 2005-2013 Trend elezioni Liste Reg 2005 Pol 2006 Pol 2008 Com 2009 Eur 2009 Reg 2010 Pol 2013 Reg 2013 2,4 2,5 3,1 6,7 23,8 2,0 2,4 7,4 23,8 1,7 3,4 28,4 4,7 2,2 0,2 1,7 2,1 0,8 28,6 10,5 2,1 Rc - Com.Italiani Sinistra e Libertà Italia dei Valori Partito Democratico Civiche CS Altri CS 7,1 6,8 2,0 27,5 2,0 27,7 5,6 31,3 6,3 7,8 1,6 3,3 21,4 12,1 2,8 Totale area di CS 42,9 44,3 41,3 42,1 40,8 37,7 33,8 45,9 Udc/Monti 5,4 7,5 5,4 3,3 5,5 5,7 16,6 4,4 Totale area Centro 5,4 7,5 5,4 3,3 5,5 5,7 16,6 4,4 Popolo della Libertà Lega Nord La Destra Civiche CD Altri CD 36,2 13,8 36,6 10,1 30,2 19,9 1,7 33,4 18,4 0,8 31,9 21,9 17,0 11,0 0,4 12,7 11,8 1,7 1,5 1,2 26,2 14,9 0,5 9,3 0,9 Totale area di CD 51,7 48,2 53,0 51,7 53,8 2,8 Movimento 5 Stelle Fare + Altri 0,3 2,9 Totale altri 0,3 2,9 TOTALE LISTE 100,0 100,0 100,0 100,0 2,4 10,7 2,4 53,7 30,8 37,5 2,9 15,0 3,8 9,8 2,5 2,9 18,8 12,3 100,0 100,0 100,0 1,1 100,0 Nota regionali 2013: il risultato di Udc è dato dalla somma dei risultati di Udc e Lombardia Civica; il risultato della Lega Nord è dato dalla somma di Lega Nord e Tremonti 92 – 3L; il risultato di Rc-Com. Italiani corrisponde al risultato di Etico a Sinistra. Elezioni politiche 2013: confronto risultato Bergamo e Italia Liste Partito Democratico Sel Centro Democratico Altri CS Totale coalizione Il Popolo della Libertà Lega Nord Fratelli d'Italia La Destra Altri CD Totale coalizione Scelta Civica Unione di Centro Futuro e Libertà Totale coalizione Movimento 5 Stelle Fermare il Declino Rivoluzione Civile Altri BERGAMO 28,4 3,4 0,2 32,0 17,0 11,0 2,0 0,4 0,4 30,8 15,2 1,0 0,3 16,5 15,0 3,6 1,7 0,4 ITALIA 25,4 3,2 0,5 0,4 29,5 21,6 4,1 2,0 0,7 0,8 29,2 8,3 1,8 0,5 10,6 25,6 1,1 2,3 1,7 Totale 100,0 100,0 Votanti 81,2 75,2 93 Comune di Bergamo: elezioni politiche e regionali 2013 risultati per aree (%) Risultato elezioni politiche 2013 Liste Risultato elezioni regionali 2013 Camera Senato Partito Democratico Sel Centro Democratico Altri CS 28,4 3,4 0,2 30,9 2,9 0,2 0,1 28,6 2,1 Totale coalizione 32,1 34,1 45,9 Il Popolo della Libertà Lega Nord Fratelli d'Italia La Destra Altri CD 17,0 11,0 2,0 0,4 0,1 17,0 12,4 1,9 0,3 1,1 12,7 11,8 1,5 Totale coalizione 30,5 32,7 37,5 Scelta Civica Unione di Centro Futuro e Libertà 15,2 1,0 0,3 15,1 4,4 Totale coalizione 16,6 15,1 4,4 Movimento 5 Stelle Fermare il Declino Rivoluzione Civile Altri 15,0 3,6 1,7 0,6 12,9 2,7 1,1 1,3 9,8 2,5 100,0 100,0 100,0 Totale 15,2 11,5 94 8. Key points Key points -1 La città di Bergamo ha vissuto negli ultimi decenni profonde trasformazioni in molti settori socio-economici. Le principali tendenze evidenziate sono le seguenti: Bilancio demografico | L’andamento della popolazione a Bergamo è stato influenzato principalmente da tre eventi: crescita per il baby boom dagli anni ‘60, calo degli abitanti per l’abbandono delle aree urbane tipico della metà degli anni ’70 e una recente ripresa a partire dal 2000 grazie all’ingresso di cittadini stranieri. Attualmente sia che si guardino i dati del comune che quelli del censimento, Bergamo ha circa 12mila abitanti in meno che negli anni ‘70. A certe condizioni, come vedremo, questo può rappresentare un problema di equilibrio delle finanze comunali. Invecchiamento | La popolazione cittadina è invecchiata molto negli ultimi decenni, sia per ragioni legate alla speranza di vita più alta sia per le condizioni economiche che portano le giovani coppie a vivere fuori dalla città. Sono in decisa crescita anche le persone che vivono da sole. Queste tendenze impongono alle amministrazioni pubbliche di dover riprogettare i servizi e di trovare una soluzione sia al problema (o all’opportunità) rappresentato dalla popolazione anziana sia al disequilibrio contributivo dovuto alla minor presenza all’interno delle mura cittadine di popolazioni in età attiva. 96 Key points -2 Immigrazione | La crescita della popolazione e la tenuta del tasso di natalità sono stati garantiti dalla presenza di cittadini stranieri. L’immigrazione ha cambiato il profilo sociodemografico di molti quartieri della città, soprattutto nella fascia sud, e delle scuole. Un dato preoccupate è legato al basso tasso di scolarità dei ragazzi immigrati. Crisi economica | La crisi economica ha colpito in maniera forte anche la provincia di Bergamo incidendo, in modo particolare settori trainanti come manifattura e edilizia. Rispetto al 2009, il saldo demografico aziendale registra segni di ripresa e soprattutto la nascita di molte società nel settore dei servizi, caratterizzate spesso però da dimensioni molto ridotte se non addirittura ditte individuali. Mercato del lavoro | Negli ultimi 2 anni la crisi economica ha avuto ripercussioni sull’occupazione. Il mercato del lavoro nella provincia di Bergamo ha tenuto di più e meglio rispetto ad altre realtà del Paese, ciononostante dal 2011 si assiste a una netta crescita dei disoccupati che sono sostanzialmente raddoppiati in soli 2 anni. Nell’ultimo anno sono aumentati sia gli occupati che i disoccupati. Questo significa che molte persone che non erano presenti nel mercato del lavoro (donne) hanno cominciato a cercarlo per ragioni economiche. 97 Key points -3 Povertà | Tra il 2008 e il 2011 il reddito pro capite nel Comune è diminuito per l’effetto congiunto di un leggero calo del reddito e della crescita della popolazione. Nella classifica dei comuni italiani, Bergamo è passata dal 27-esimo posto al 44 (su 8092 comuni). Nuove opportunità | Di fronte alla difficoltà di alcuni settori economici si parla spesso di un lancio di Bergamo come polo di attrazione turistica e culturale, anche in virtù della presenza di uno scalo aereo importante come quello di Orio al Serio. I dati finora registrati evidenziano come questa risorsa sia tutto sommato ancora poco sfruttata. 98 Key points -4 Percezioni | I bergamaschi percepiscono la propria città come un contesto in cui la qualità della vita è molto alta. Rispetto al passato è migliorata molto la raccolta differenziata e l’offerta culturale mentre sono nettamente peggiorati traffico, viabilità e livello di inquinamento. Attese | Le priorità dell’agenda politica sono state stravolte dalla crisi economica che, sia a livello locale sia a livello nazionale, ha portato il tema dell’occupazione e del lavoro al centro delle richieste e dei pensieri dei cittadini. I bergamaschi in questo aspetto sono del tutto simili ai cittadini del resto del Paese. Quadro elettorale | In vista delle prossime elezioni comunali il quadro politico sembra molto fluido e appare difficile dire se a maggio sarà riconfermato Franco Tentorio o se il centro-sinistra possa tornare a governare Palazzo Frizzoni. Le due coalizioni partono sostanzialmente alla pari. Difficile stimare il ruolo che potrà recitare il Movimento 5 Stelle, che alle ultime elezioni ha avuto una performance meno brillante a Bergamo rispetto al resto del Paese. 99