PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2013-2014
INDICE
•
PREMESSA: criteri ed indirizzi generali per l’elaborazione del POF
•
ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE E DEI BISOGNI
•
MISSION DELL’ISTITUTO
•
RAPPORTI CON LE REALTA’ TERRITORIALI
•
DIRIGENZA E STAFF DI DIREZIONE
•
SITUAZIONE SCOLASTICA
•
PLESSI SCOLASTICI
•
POPOLAZIONE SCOLASTICA
•
RISORSE PROFESSIONALI
•
RISORSE STRUMENTALI
•
FATTORI DI QUALITA’ E DATI INFORMATIVI
•
OFFERTA FORMATIVA: OBIETTIVI GENERALI
DEL PROCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI
•
CRITERI METODOLOGICI
•
SCELTE ORGANIZZATIVE E SERVIZI
•
CONTINUITA’ FRA I TRE ORDINI DI SCUOLA
•
CALENDARIO SCOLASTICO
•
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI
•
SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO IN PERIODI DIDATTICI
•
INCONTRI ED ORGANI COLLEGIALI
•
TEMPI DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
•
Modalità organizzative
•
Modalità educative e didattiche
•
ORGANI DI GOVERNO
•
ORGANI COLLEGIALI:
Consigli di intersezione e di interclasse, Collegio dei docenti, assemblea ATA,
Consiglio di Istituto, Giunta esecutiva
•
R.S.U. (Rappresentanza Sindacale Unitaria)
•
FUNZIONE DOCENTE ( Attività di programmazione –
Attività aggiuntive alla funzione docente - Funzioni
strumentali )
•
FUNZIONE AMMINISTRATIVA E AUSILIARIA:
Segreteria, Amministrazione ed organizzazione degli uffici
•
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO , DEL D.S.G.A. E DEGLI UFFICI DI
SEGRETERIA
•
ORGANIGRAMMA DEI DOCENTI
•
LA SCUOLA DELL’INFANZIA, LA SCUOLA PRIMARIA,
LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
•
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
•
ASSEGNAZIONE DELLE DOCENTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA ALLE SEZIONI
•
SOSTEGNO SCUOLA DELL’INFANZIA
•
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL’INFANZIA
•
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA ALLE CLASSI CON INDICAZIONE
DEGLI AMBITI E DELLE DISCIPLINE
•
SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA
•
INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
•
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA
•
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLE
CLASSI CON INDICAZIONE DEGLI AMBITI E DELLE DISCIPLINE
•
Ampliamento dell’offerta formativa :
PROGETTI SPECIFICI DELL’ISTITUTO,
PROGETTI REALIZZATI CON FINANZIAMENTI DEI PON
•
INTERVENTI PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE
DI ALUNNI STRANIERI
•
INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI O AFFETTI DA PATOLOGIE
CHE IMPEDISCANO LORO UNA REGOLARE FREQUENZA A SCUOLA.
•
INIZIATIVE PER IL RECUPERO, IL SOSTEGNO, IL POTENZIAMENTO E
L’ORIENTAMENTO
•
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
•
NUOVE TECNOLOGIE E LIM
•
STRUTTURE DELLA SCUOLA
•
PREVENZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
•
AUTOANALISI ED AUTOVALUTAZIONE
( Valutazione nella Scuola dell’Infanzia, nella Scuola Primaria, nella Scuola
secondaria di I grado e Valutazione di Istituto )
•
PIANO FINANZIARIO
•
TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI
COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 30 -10 - 2013
Approvazione dei progetti
di ampliamento dell’offerta formativa
e
di quelli redatti dagli incaricati delle
funzioni strumentali al Pof
Progetto Amico Libro
•
Referente: ins. Teresa Sergi
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
Obiettivi
AMICO LIBRO
Promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado
SERGI TERESA
Gli alunni di scuola secondaria di primo grado, di scuola primaria e
dell’infanzia del l’Istituto, le loro famiglie, i docenti,
- accrescere nei giovani l’amore per la lettura e per il libro quale compagno di
vita e di viaggio;
- promuovere la riflessione su di sé e sui valori della società e della persona;
sollecitare viaggi nel passato, nel futuro, in realtà spaziali diverse, nella storia
di un popolo, di un paese, di un continente e allargare così la consistenza del
proprio essere;
- accrescere le capacità linguistiche, comunicative ed espressive che
permettano ai giovani di esplicitare il proprio io e di entrare in contatto con
l’altro;
sviluppare le capacità critiche e un pensiero libero, creativo e democratico;
- recuperare l’esercizio della lettura come valore in sé e come peculiarità
dell’uomo e dell’esistenza;
- promuovere l’apertura delle scuole al territorio, alle biblioteche comunali e
provinciali.
Promuovere negli alunni la motivazione alla lettura e al piacere del leggere;
Far vivere la lettura come attività libera, che coinvolga il bambino
cognitivamente ed emotivamente;
Pervenire alla lettura come abito mentale e come fruizione critica dei testi letti;
Favorire l'autonomia e la creatività di pensiero;
Coinvolgere, in un processo di continuità didattico - educativa, gli alunni dei
diversi ordini di scuola, per favorire la socializzazione, la collaborazione
e l'integrazione.
Risultati attesi
Sviluppare ulteriormente la risorsa culturale della scuola;
Diventare luogo di incontro e comunicazione;
Costituire una positiva relazione tra insegnanti, alunni e la lettura a
vantaggio dell'apprendimento;
Favorire la socializzazione di esperienze e di riflessioni fra i vari ordini di
scuola;
Avvicinare i genitori alla realtà scolastica anche attraverso incontri di
lettura con i propri figli.
Contenuti
Libri, di vario genere, albi illustrati, libri di poesia e di filastrocche,
libri di narrativa, saggi, libri rivolti ai genitori sull’educazione emotiva
e sulle più comuni problematiche dell’età infantile, giovanile ed
adolescenziale
Attività
-La biblioteca AMICO LIBRO è ubicata nella scuola
dell’infanzia
- “ COLLODI “ di Via Siracusa GIARRE ( tel.095-935694)
-In essa si svolgono:
- Prestito dei libri ogni giovedì dalle ore 12,30 alle ore 13,00
Prestito e lettura dei volumi consigliati dalle insegnanti bibliotecarie
e/o scelti dai bambini, dai docenti, dai genitori
-Tenuta e cura del registro dei prestiti “ Amico Libro “ a
docenti e genitori
- Laboratori di lettura animata
Verranno condotti, come negli anni passati, dalle docenti Bonfiglio,
Russo e Sergi o da lettori volontari reperiti tra i genitori, i nonni e
quanti siano vicini per formazione o per interesse al mondo della
lettura.
I laboratori sono aperti a tutte le classi e, in generale, sono stati nel
tempo molto graditi.
Metodologie
Ricerca-azione, attività laboratoriali ed animazioni della
lettura con le classi e le sezioni
Modello operativo
Fasi / tempi
1° fase: ottobre - gennaio ricognizione delle dotazioni librarie,
inventario e collocazione dei volumi negli armadi, regolamento per
l’accesso, la fruizione ed il prestito dei volumi, prime visite
programmate dalle classi alla biblioteca
2° fase: febbraio - marzo laboratori di lettura programmati con le
classi
3° fase: aprile – maggio corsi di formazione per i docenti e di
sensibilizzazione per i genitori
Prodotti e/o risultati
Rielaborazioni delle esperienze di lettura attraverso foto,
videoriprese, rappresentazioni grafiche o commenti scritti
da parte dei fruitori dei libri
Risorse umane
Impiegate
Risorse interne docenti Bonfiglio, Russo e Sergi
Esperti esterni: bibliotecaria comunale, animatori ed
esperti di educazione alla lettura che operano sul
territorio
Valutazione
(tempi e modalità)
Le attività legate alla biblioteca verranno monitorate in
itinere e soggette ad autovalutazione. I dati raccolti
diventeranno stimoli per operare adeguamenti o
miglioramenti, al fine di ottimizzare i risultati.
CAF: Progetto di autovalutazione di
Istituto e Piano di Miglioramento
• Referente: prof.ssa Romeo Giuseppa
TITOLO
CAF: Piano di Miglioramento
secondo il Common Assessment Framework
Referente
Romeo Giuseppa
Destinatari
Organizzazione scolastica nel suo insieme
Personale della scuola (personale docente e non
docente)
Utenti e portatori d’interesse: alunni, genitori,
Rilevazione bisogni/
Finalità generali/
Motivazione
dell’intervento
Superare i Punti di Debolezza emersi dal Rapporto di
Autovalutazione
Migliorare le performance del Secondo istituto
comprensivo Intraprendere azioni di miglioramento
Implementare nell’organizzazione scolastica i principi del
Total Quality Management (TQM) e del Common
Assessment Framework (CAF)
Obiettivi
Rilevare la soddisfazione dell’utenza
Promuovere flussi comunicativi chiari ed efficaci
Motivare il personale
Identificare, sviluppare ed utilizzare le competenze del
personale allineando gli obiettivi individuali a quelli
dell’istituzione.
Ripartire gli incarichi in maniera equa e funzionale alla
piena realizzazione della Mission d’istituto.
Pianificare i profili e i compiti delle figure responsabili e/o
di sistema,
Promuovere la consapevolezza diffusa di politiche e
strategie
Risultati attesi
Contenuti
Attività
Metodologie
Modello operativo
Fasi/tempi
Prodotti e/o risultati
Rilevare il miglioramento nelle aree d’intervento
Misurare i progressi dell’organizzazione
Soddisfazione utenza
Comunicazione efficace
Riorganizzazione del personale scolastico
Motivazione del personale scolastico
Creazione di banche dati (curricula del personale,
indirizzi di posta elettronica del personale, dei genitori
rappresentanti di classe, etc)
Creazione di strumenti di rilevazione della soddisfazione
dell’utenza
Strutturazione di un organigramma e funzionigramma
Rilevazione delle esigenze formative manifestate dal
personale
Predisposizione di un documento organico che definisca
i ruoli delle figure di sistema, illustri le responsabilità del
personale,
puntualizzi i risultati da raggiungere ed
espliciti le forme di riconoscimento del lavoro svolto e/o i
relativi compensi
Altre attività sono in via di definizione
Verrà adottato il ciclo Plan-Do- Check-Act
Da novembre a luglio 2013
Misurazione dell’impatto delle azione di miglioramento
Risorse umane impiegate
Sede progetto
Tipo di progetto
Valutazione
(tempi e modalità)
Beni e servizi occorrenti
DS
DSGA
Romeo Giuseppa
Anastasi Laura
Anastasi Patrizia
Bonfiglio Camilla
Campisi Maria Rosa
Cavallaro Rosaria
Chinnici Maria Antonia
Di Salvo Agatino
Le Mura Rosa
Raciti Rosaria
Sergi Teresa
Secondo Istituto Comprensivo
Extracurriculare
Incontri mensili per intraprendere azioni correttive e valutazione
finale nel mese luglio
Fotocopie
Materiale di facile consumo
Progetto Cambridge
referente ins. Le Mura Rosa
TITOLO
Cambridge
REFERENTE
LE MURA ROSA
Destinatari
Alunni di quarta e quinta classe di scuola primaria e alunni
di seconda e terza media
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
Il progetto linguistico costituisce un’opportunità formativa del
sistema scolastico, nell’ottica di una valorizzazione capillare dello
studio di una L2 fuori dal contesto di classe per consolidare ed
arricchire le conoscenze linguistiche
Obiettivi
- consolidamento ed arricchimento delle conoscenze
acquisite in l2 ( inglese )
Conoscenza della lingua inglese nelle funzioni utili alla
vita sociale ed intrpersonale
Promozione dell’autostima e della curiosità cognitiva
Risultati attesi
Miglioramento delle competenze linguistiche attraverso un
approfondimento di tematiche linguistiche
Contenuti
Attività
Metodologie
Livelli: starters, rovers, flyers iniziale, A1 ed A2
Lezioni frontali ed interattive, visione di DVD, attività di roleplaying
Listening(ascolto),reading and writing(leggere e scrivere),
speaking ( parlare )
Modello operativo
Fasi / tempi
Da gennaio – febbraio fino a maggio
Prodotti e/o risultati
Conseguimento di certificazioni “ Cambridge”
Risorse umane
Impiegate
Docenti
madrelingua con
laurea magistrale
in Lingue
Valutazione
(tempi e modalità)
Esami per il conseguimento delle certificazioni linguistiche “
Cambridge “
tutor
Personale ATA
Progetto di educazione alla salute
referente ins. Maria Russo
TITOLO
REFERENTE
NOI SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO
RUSSO MARIA
Destinatari
Alunni del 2° I. C.
Ins. Scuola dell’infanzia scuola primaria e scuola secondaria di
primo grado – Genitori degli alunni del 2° I. C.
1.Rilevazione bisogni /
2.Finalità generali /
3. Motivazione
dell’intervento
1.Creare un percorso educativo alimentare comune condiviso.
2.Promuovere l’importanza di una corretta alimentazione.
Promuovere la prevenzione come atteggiamento fondamentale
per la salute.
Promuovere l’importanza delle strutture elementari che regolano i
processi alimentari.
1.Prevenire l’obesità infantile (in aumento nel nostro Paese).
Obiettivi
1.Incentivare le buone pratiche alimentari e l’esercizio fisico.
2.Educare alla diversità del gusto.
3.Conoscere gli alimenti e i loro valori nutritivi.
4.Stimolare nei bambini un approccio critico verso i cibi e la
pubblicità.
5.Apprendere l’importanza della distribuzione dei pasti durante il
giorno.
Risultati attesi
Migliorare gli stili alimentari nei nostri alunni.
Contenuti
Attività
Metodologie
Conoscenza adeguata degli alimenti.
Conoscenza dei valori nutrizionali dei singoli alimenti.
Cogliere i falsi messaggi nella pubblicità delle merendine per
bambini.
Far imparare a leggere le informazioni scritte sugli alimenti.
Indagini sulle abitudini alimentari dei nostri bambini e delle loro famiglie.
Stimolare la conoscenza dei prodotti del nostro territorio.
Stimolare l’utilizzo di merendine sane tramite la conoscenza di corretti stili
alimentari.
Favorire la conoscenza di prodotti locali.
Stimolare le attività fisiche.
Attività in classe.
Attività teoriche con esperti.
Attività didattiche trasversali.
Modello operativo
Fasi / tempi
Da gennaio a giugno 40 ore.
Prodotti e/o risultati
Praticare buone abitudini alimentari.
Risorse umane
Impiegate
Ins. delle classi che
aderiscono
Valutazione
(tempi e modalità)
Test conclusivi.
Medici nutrizionisti.
Progetto di educazione ambientale
• referente ins. Antonina Trovato
TITOLO
RICICLO E CREATIVITA’
REFERENTE
TROVATO ANTONINA
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Obiettivi
TUTTI GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
PROMUOVERE NEI RAGAZZI UNO STILE DI VITA NUOVO, CHE
CONSENTA DI SUPERARE CONSUMI TALVOLTA ECCESSIVI
RADICARE NELLA CULTURA DELLE NUOVE GENERAZIONI LA
CONSAPEVOLEZZA CHE L’AMBIENTE E’ UN BENE CHE VA
TUTELATO
RIDURRE SENSIBILMENTE IL PROPRIO BAGAGLIO DI RIFIUTI
RIUTILIZZANDOLI E RICICLANDOLI CON FANTASIA E CREATIVITA’
INTUIRE LA RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE NELLA
SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE
ACQUISIRE UN COMPORTAMENTO ATTIVO DI RISPETTO E
PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
SAPER DECODIFICARE SIMBOLI RELATIVI ALLA TUTELA
AMBIENTALE ED ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
EDUCARE AL RECUPERO ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE E
REALIZZAZIONE DI OGGETTI E MANUFATTI
Risultati attesi
POSSIBILITA’ FORMATIVE E DI CRESCITA
Contenuti
LE RISORSE DELLA NATURA, GLI ELEMENTI NATURALI ED
ARTIFICIALI, LA SALVAGUARDIA DLL’AMBIENTE, I SIMBOLI
RELATIVI ALLA TUTELA AMBINTALE ED ALLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA; RECUPERO, PROGETTAZIONE
REALIZZAZIONE DI OGGETTI, RACCOLTA DIFFRENZIARA
Attività
RICERCHE E LAVORI INDIVIDUALI E DI GRUPPO
APPROCCIO MULTISENSORIALE, MEDIAZIONE LUDICA E
RIELABORAZIONE GRAFICA DELLE ESPERIENZE
Metodologie
Modello operativo
Fasi / tempi
PARTECIPAZIONE ATTIVA DA PARTE DEI SOGGETTI
COINVOLTI IN UNA DIMENSIONE DI COLLABORAZIONE E DI
RICERCA INSIEME
DA OTTOBRE A MAGGIO DURANTE LE ORE CURRICULARI
Prodotti e/o risultati
LE ATTIVITA’ SARANNO DOCUMENTATE ATTRAVERSO
CARTELLONI MURALI, SARA’ ALLESTITA UNA MOSTRA DI
MANUFATTI REALIZZATI DAGLI ALUNNI CON I MATERIALI
RICICLATI DURANTE L’ANNO
Risorse umane
Impiegate
TUTTI I DOCENTI
DELL’ISTITUTO
Valutazione
(tempi e modalità)
PROVE OGGETTIVE, CONVERSAZIONI, SCHEDE.
IL PROGETTO PREVEDE UNA PARTE ESPLORATIVAINFORMATIVA ED UNA PARTE LABORATORIALE IN CUI GLI
ALUNNI
VRRANNO
STIMOLATI
ALLA
RACCOLTA
DIFFERENZIATA ED AL RICICLO.
Progetto Formazione civile degli alunni
Referente ins.
Maria Guglielmino
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
FORMAZIONE CIVILE DEGLI ALUNNI
GUGLIELMINO MARIA
Tutte le classi della scuola primaria ( in particolare le classi V) e gli alunni
dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
Educare alla Convivenza Democratica.
Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce
dalla "conoscenza" delle cause presenti e storiche che provocano le
discordie e le guerre
Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una
ricompensa, che si radica nella solidarietà umana.
Comprendere che "pace" non è solo assenza di guerra, ne comodo
neutralismo, bensì conquista della conoscenza etica di considerare l'altro
sempre come fine non come mezzo; Formarsi atteggiamenti e
comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità.
Sensibilizzare gli insegnanti, gli alunni e le famiglie al progetto
rendendoli partecipi del significato dell'esperienza.
Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica
rispetto a problemi collettivi ed individuali.
Approfondire le relazioni di gruppo.
Sviluppare la capacità del "comprendere" come strumento per una
migliore integrazione della propria personalità e relazionalità.
Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e
di partecipazione all'interno degli impegni e delle esperienze scolastiche
Sviluppare la creatività come potenziale.
Contenuti
Attività
Vivere insieme
Conoscere, esplorare, rispettare l’ambiente
Io e gli altri
Realizzazione di regolamenti
I ragazzi ci guardano
Educazione stradale
Miglioramento delle relazioni affettive e di comunicazione insegnanti
studenti genitori
oMiglioramento del rapporto scuola/ambiente extrascolastico.
o Osservare e analizzare i messaggi mediatici.
o Osservare ed analizzare il proprio contesto di vita quotidiana
nell’intento di approfondire la percezione dei preadolescenti riguardo
ai comportamenti
leciti e non.
o Studiare i fenomeni e i comportamenti legali e illegali ed avviare gli
alunni verso l’acquisizione di atteggiamenti rispettosi delle regole e
delle leggi.
o Conoscere e praticare i diritti e i doveri del cittadino.
o Acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della
strada, sia
come pedoni sia come conduttori di mezzi meccanici (bicicletta e
ciclomotore).
o Sviluppare il senso etico e capire l’importanza dei valori ai quali
ispirare i
propri comportamenti. (solidarietà, rispetto dell’altro e del diverso).
Metodologie
Questionario da proporre ai ragazzi e alle famiglie.
Seminari e consulenze per docenti e genitori. Ricerca su riviste e
quotidiani, immagini televisive o film di comportamenti anomali, non
necessariamente illeciti, che i media fanno “passare” come
normali. Osservazione e registrazione dei comportamenti leciti e non
da parte di adulti e coetanei che vivono nel loro stesso contesto sociale
e partecipano alla vita quotidiana. L’indagine sarà circoscritta all’ambito
ecologico (rispetto per l’ambiente), igienico-sanitario (rispetto salute
personale e altrui) e eticosociale (corretta educazione, rispetto dei
valori).
Osservazione e registrazione di comportamenti corretti e non relativi
all’educazione stradale.
Analisi delle osservazioni fatte e individuazione delle situazioni che
possono condurre a comportamenti devianti.
Redazione di schede relative alle varie situazioni (comportamenti a
scuola, nelle strade, al bar, sui mezzi pubblici, sulla strada come
conducenti di bici o ciclomotori).
Commenti e approfondimenti con le autorità (vigili urbani, polizia
stradale, insegnanti ecc.).
Incontri con le famiglie come momento di divulgazione dei risultati e di
confronto. Riproposizione del questionario. Realizzazione di un gioco
didattico.
Modello operativo
Fasi / tempi
1° fase: dicembre 2013 -gennaio 2014
2° fase: febbraio -marzo 2014
3° fase: aprile – maggio 2014
Prodotti e/o risultati
cartelloni , Indagine statistica , rappresentazioni teatrali conclusive,
mostra fotografica
Risorse umane
Impiegate
Esperti esterni
Magistratura, Carabinieri,
Vigili del fuoco, Guardia
Costiera, Vigili Urbani,
Guardia forestale, Polizia
di Stato, Guardia di
Finanza, etc..
Valutazione
(tempi e modalità)
Il progetto si articolerà in orario curriculare per quanto riguarda
attività e lavori di gruppo con il coinvolgimento interdisciplinare, in
orario extracurriculare per quanto riguarda l’allestimento di una
mostra, della realizzazione di attività grafico-pittoriche e della
manifestazione finale
Risorse interne docenti
Docenti (in particolar
modo i docenti referenti
ai
Progetti in sinergia con
la
“Legalità”).
Coordinatore scuola
media
Risorse Ata
Collaboratori
scolastici
Progetto di Formazione continua
• Referente ins. Rosaria Cavallaro
.
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Obiettivi
Risultati attesi
La riflessione sul proprio agire didattico come momento di crescita
professionale.
Rosaria Cavallaro
Tutto il personale docente interessato.
I docenti sono consapevoli che una formazione mirata sui loro specifici
bisogni, sia assolutamente indispensabile al fine di migliorare i loro
saperi teorici e pratici, nonché di promuovere un’identità professionale.
Visto che ,tra le componenti che contribuiscono a favorire lo sviluppo
professionale, ruolo importante riveste l’organizzazione scolastica
entro cui il docente è inserito, scopo di questo progetto è considerare
la realtà scolastica come:
-Ambiente di apprendimento e di formazione;
-Luogo di ricerca e di crescita professionale.
Promuovere tra i docenti un atteggiamento di riflessione mediante la
narrazione del proprio vissuto, allo scopo di far emergere la
consapevolezza della propria identità professionale, attraverso un
percorso di formazione continua.
La formazione continua è un processo di trasformazione che attiva:
- processi riflessivi di crescita personale;
- processi di condivisione di saperi e di esperienze;
- processi di riflessione che aiutano il docente a riflettere sui propri
saperi teorici e pratici.
Vedi la voce Rilevazione bisogni
Contenuti
Attività
Metodologie
Analisi e riflessioni sui risultati del questionario proposto ad un campione
scelto.
Attivazione di narrazioni professionali sui risultati del questionario.
Attivazione di laboratori “riflessivi” su:
-i significati connessi alla formazione;
- i fattori che definiscono lo sviluppo professionale;
- l’organizzazione scolastica;
- il sistema di valutazione.
La metodologia utilizzata è quella laboratoriale.
Modello operativo
Fasi / tempi
La durata del progetto è strettamente connessa al numero dei docenti
coinvolti. La cadenza degli interventi e dei laboratori potrebbe essere
quindicinale, in concomitanza alle ore di progettazione.
Prodotti e/o risultati
Si potrebbero proporre dei diari narrativi sul “ sapere individuale
guadagnato”.
Risorse umane
Impiegate
Valutazione
(tempi e modalità)
I docenti già
formati
Monitorare attraverso un test somministrato alla fine del progetto, quanto la
pratica riflessiva, il dibattito, le contraddizioni emerse e le condivisioni di
esperienze con i colleghi , abbiano inciso sulla vision di ciascun docente.
Progetto Giochi matematici
• Referente prof.ssa Rosaria Raciti
• Le gare matematiche dal punto di vista didattico rappresentano un
valido strumento che contribuisce ad “aprire” la mente dei ragazzi,
ad orientarli e aiutarli a ragionare correttamente interessandoli alle
discipline scientifiche. Esse servono anche ad allenare gli alunni a
svolgere un compito nel tempo stabilito, ad organizzare con logica e
sistematicità le varie verifiche, ad acquisire competenze in campo
didattico e formativo, ad utilizzare e generalizzare l’esperienza di
apprendimento in vari contesti.
• I “Giochi d’Autunno”, organizzati dall’ Università Bocconi,
consistono di una serie di giochi matematici che gli studenti devono
risolvere individualmente nel tempo di 90 minuti. I quesiti sono
generalmente graduati nella difficoltà in base alla classe
• Le difficoltà dei "Giochi" sono previste in funzione delle diverse
categorie: CE (per gli allievi di quarta e quinta elementare); C1
(per gli studenti di prima e seconda media); C2 (per gli studenti
di terza media )
• La gara dei giochi d’autunno 2013 si terrà martedì 26
novembre, sotto il controllo del Responsabile dell'Istituto.
Il Responsabile provvederà ad organizzare la prova in
orario extracurricolare, in quanto numerosi risultano gli
studenti partecipanti, a predisporre i locali più idonei ad
accoglierli, a suddividere i testi delle prove e la scheda
risposte.
• Al termine della gara, il Responsabile dei “Giochi”
dell'Istituto invierà le schede delle risposte dei
concorrenti al Centro PRISTEM – Università Bocconi.
Una commissione, nominata dal Centro, correggerà le
prove e invierà al Responsabile i nominativi dei primi tre
classificati per ogni categoria, entro la fine di gennaio
2014.
Progetto Leggere per crescere
• Referente ins.Concetta Messina
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
LEGGERE PER…CRESCERE
MESSINA CONCETTA
ALUNNI-DOCENTI-GENITORI
Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura
Favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro
Favorire le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo e
creativo con il libro
Obiettivi
Per gli alunni: trasmettere il piacere della lettura; educare all’ascolto, alla
convivenza; favorire gli scambi tra lettori di età e cultura diverse; favorire la
circolarità tra libro – mondo – costruzione della persona;
Per i docenti: conoscere gli stili cognitivi dei propri alunni; creare un
percorso tra discipline e il piacere della lettura all’interno del curricolo;
conoscere le tecniche per avviare percorsi di scrittura creativa; creare un
itinerario continuo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado
che affondi le radici nel piacere di leggere
Risultati attesi
Il riconoscimento dei diversi linguaggi
L’incremento del piacere di leggere
Aumento del prestito librario
Implementare tecniche di scrittura e di illustrazione
Contenuti
Didattica e linguaggi, didattica della narrazione, l’arte e la narrativa,
nuove proposte bibliografiche, conoscere il mondo dell’editoria,
poesia ed arte
Attività
Giochi di gruppo “ Per un pugno di libri “, lettura quotidiana in
classe da parte del docente; attività di animazione della lettura
attraverso drammatizzazione di storie lette, illustrazioni, confronto di
narrazioni, realizzazione pagella del libro. Partecipazione ed
organizzazione “ Festa del Libro “ in rete e nel nostro Istituto
Metodologie
Le attività saranno proposte da esperti e da docenti formati che
utilizzeranno metodologie ludiche innovative ed entusiasmanti
Modello operativo
Fasi / tempi
Il progetto si articola nel corso dell’anno, ma la manifestazione più
ampia nel mese di aprile con la “ Festa del libro “
Prodotti e/o risultati
Spettacoli di fine anno, teatro delle ombre.,
realizzazione di libri illustrati, prodotti di scrittura
creativa e di testi poetici
Risorse umane
Impiegate
Docenti collaboratori ed
esperti esterni
Valutazione
(tempi e modalità)
Schede di rilevazione in itinere e finali. Rilevazione del
gradimento del progetto attraverso le adesioni e la
partecipazione alle varie proposte.
Genitori, librai,
bibliotecari
Illustratori, poeti,
editori, scrittori
Progetto Prove INVALSI
• Referente prof.ssa Rosaria Raciti
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
PROGETTO VALUTAZIONE “INVALSI”
RACITI ROSARIA (SSI)
ANASTASI PATRIZIA (SP)
ALUNNI II E V PRIMARIA DI TUTTI I PLESSI
ALUNNI DI I E III SSI (TREPUNTI E VIA TRIESTE)
DOCENTI DELL’ISTITUTO
MISURARE L’EFFICACIA DEL SISTEMA SCOLASTICO ATTRAVERSO
PROVE STANDARDIZZATE
Obiettivi
VALUTARE CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI
ALUNNI
RIFLETTERE SULLA VALIDITA’ DELLE STRATEGIE DIDATTICHE
ADOTTATE
ESSERE IN GRADO DI DECODIFICARE PROVE STRUTTURATE
STANDARDIZZATE
COMPARARE I RISULTATI INTERNI DEGLI ALUNNI CON I RISULTATI
DELLE PROVE INVALSI
Risultati attesi
OTTENERE PUNTEGGI E RISULTATI SIGNIFICATIVI IN LINEA CON LA
MEDIA NAZIONALE
Contenuti
Attività
Metodologie
Modello operativo
Fasi / tempi
SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ DIDATTICHE RELATIVE ALL’ITALIANO E
ALLA MATEMATICA, AL FINE DI FAR ESERCITARE GLI ALUNNI PER
FAVORIRE IL BUON ESITO DELLE PROVE
ESERCITAZIONE IN CLASSE DI PROVE STRUTTURATE FINALIZZATE
ALL’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE UTILI AD AFFRONTARE LE PROVE
INVALSI
INCONTRI ESPLICATIVI CON I DOCENTI COINVOLTI PER LA
SOMMINISTRAZIONE E LA CORREZIONE DELLE PROVE
VARIE PROCEDURE DI INSERIMENTO DATI ALUNNI NEL SISTEMA,
SECONDO LE INDICAZIONI DELLO SCADENZARIO INVALSI NEL CORSO
DELL’ANNO SCOLASTICO
UTILIZZO DI STRATEGIE DI INTERVENTO CHE METTONO IN EVIDENZA I
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA CON PREDISPOSIZIONE DI ATTIVITA’
DI RECUPERO E POTENZIAMENTO O DI MODIFICA DEL CURRICOLO
PROGRAMMATO
VARIE PROCEDURE OPERATIVE SECONDO LE FASI E I TEMPI FORNITI
DALLO SCADENZARIO INVALSI
Prodotti e/o risultati
I RISULTATI VERRANNO COMUNICATI E CONFRONTATI ATTRAVERSO
LA RESTITUZIONE DEI DATI E INSERITI NELL’AUTOVALUTAZIONE
DELL’ISTITUTO
Risorse umane
Impiegate
ALUNNI
CLASSI II E V PRIMARIA
I E III SSI
Valutazione
(tempi e modalità)
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA E DELL’EFFICIENZA DELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA NEI TEMPI E NELLE MODALITA’ STABILITI DALL’INVALSI.
SI VALUTERA’ IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE
UTILI AD AFFRONTARE PROVE STRUTTURATE.
DOCENTI DELLE
CLASSI COINVOLTE
NELLE PROVE
COLLABORATORI
SCOLASTICI
PROGETTO MINERVA
referente ins. Mariagabriella Pappalardo
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Obiettivi
MINERVA 2: IMPARARE FACENDO
PAPPALARDO MARIAGABRIELLA
ALUNNI CLASSI QUINTA A E QUINTA B
BOSCO
- PLESSO S. GIOVANNI
FAR CONOSCRE AGLI ALUNNI ED AI GENITORI DELLE CLASSI
COINVOLTE L’IMPORTANZA E LA RICADUTA POSITIVA DEL LAVORO
ARTIGIANALE
CONOSCENZA DEI MATERIALI USATI
TRASFORMAZIONE E PROCEDIMENTO DELLE FASI DI
PRODUZIONE
VALORE ED IMPORTANZA DEL LAVORO
Risultati attesi
CONOSCENZA SPECIFICA DEI MATERIALI E DELLA RALIZZAZIONE
DEI PRODOTTI
CONTENUTI
VISITA AI LABORATORI ARTIGIANALI : PIETRA LAVICA,
FALEGNAMERIA, VETRO, LAMPADARI, PASTICCERIA, INDUSTRIA
DELLA TENDA
Attività
Metodologie
PRESENTAZIONE DEI MATERIALI USATI
TRASFORMAZIONE E PRODOTTO FINITO
LEZIONE FRONTALE ED ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Modello operativo
Fasi / tempi
INIZIO MESE DI GENNAIO – CIRCA OTTO INCONTRI – UNO ALLA
SETTIMANA DI DUE ORE
Prodotti e/o risultati
PRODOTTI REALIZZATI DURANTE GLI INCONTRI – MANIFESTAZIONE
FINALE
PROGETTO
PARI OPPORTUNITA’ - LEGALITA’
referente prof.ssa Anna Alfea Pia Susinna
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
PARI OPPORTUNITA‘ – LEGALITA’
ANNA ALFA PIA SUSINNA
CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE SEZIONI A-B-C-D
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI VIA TRIESTE
Formare cittadini responsabili, disponibili e collaborativi con le Istituzioni
Rispettare le norme della scuola e del vivere civile
Obiettivi
Diffondere la conoscenza dei diritti della persona, del rispetto verso gli
altri della educazione alla legalità
Educare alla legalità come rispetto di regole comuni e principio base di
una convivenza sostenibile
Prevenire i fenomeni di violenza, compresi quelli fondati su intolleranza di
razza, di religione, di genere
Far sperimentare l’importanza della conoscenza delle leggi nazionali d
internazionali per la salvaguardia delle diversità culturali
Educare alle diversità culturali e al dialogo intercultural, per migliorar la
vita di relazione ed alzare la qualità della convivenza civile
Educare alla responsabilità ed alla libertà ( un comportamento
responsabile è proprio delle persone libere )
Educare alle norme basate sul buon senso, dettate dal rispetto per gli altri
Risultati attesi
ATTIVITA’
Educare gli alunni a diventare cittadini responsabili
Costruire percorsi di educazione alla conoscenza ed al rispetto
dei diritti di ogni uomo, al dialogo, alla collaborazione, alla
giustizia
Sviluppare negli alunni la consapevolezza che dignità, libertà,
solidarietà, sicurezza non possono considerarsi acquisite per
sempre, ma vanno perseguite e protette
Richiamare il ruolo centrale della scuola per la rimozione delle
discriminazioni di fatto che ancora pongono le donne in una
situazione di svantaggio
Educare ragazze e ragazzi ad assumere con più matura
consapevolezza il proprio posto e le proprie corresponsabilità nel
mondo
Costruire sinergie di interventi sulle varie problematiche
Formazione e sensibilizzazione in rapporto ai problemi dei
disagi e delle sofferenze dei minori
Costruzione di percorsi didattici e discussione sui
problemi dell’età giovanile
Riflettere sui fenomeni sociali negativi come quello della
mafia
- e’ prevista la collaborazione di autorità al fine di farsi
conoscere e presentare il loro apporto alla legalità.
Incontro con un magistrato.
Modello operativo
Fasi / tempi
Ottobre: incontro con esperti per ricordare la figura emblematica
di Padre Puglisi, 30 ottobre adesione al progetto “ città per la
Costituzione “
Novembre: riflessione sul grave problema delle donne vittime di
violenza
27 gennaio: giornata della Shoa
Febbraio:ricordo dei giudici Falcone e Borsellino
8 Marzo: giornata della donna
21 marzo : giornata della Legalità
Risorse umane
Impiegate
Esperti esterni
Susinna Marianna (
dott. In legge )
Laudani Alessandro
( dott. In scienze
storiche e politiche)
Valutazione
(tempi e modalità)
Riflessione sui fenomeni di violenza e bullismo, sui diritti
della donna, sui diritti dell’infanzia e della famiglia.
Verifica in itinere; cartlloni, questionari a scelta multimpla e
a completamento ( facilitest)
Uso di cd rom e dvd
Susinna Anna
referente di
progetto
Progetto psicomotricità
referente ins. Maria Gabriella Pappalardo
TITOLO
LABORATORIO ORGANIZZATIVO ED ESPRESSIVOMOTORIO
REFERENTE
PAPPALARDO MARIAGABRIELLA
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Alunni disabili ed un gruppo di alunni normodotati che
fungono da tutor
Maggiore socializzazione-comunicazione
Potenziamento delle capacità fine e grosso-motoria
Lavoro sull’espressività e creatività
Obiettivi
Organizzazione psicomotoria
Coordinamento oculo-manuale
Orientamento spazio-tempo
Potenziamento delle capacità di comunicazione non verbale
Risultati attesi
Maggiore capacità di relazione, comunicazione, ludica,
espressiva
Contenuti
Schema corporo, lateralizzazione, coordinamento,
equilibrio, orientamento
Attività
Potenziamento della capacità di coordinamento
Preparazione alla motricità fine
Percezione del proprio equilibrio
Introduzione al concetto di peso
Metodologie
Modello operativo
Fasi / tempi
Il lavoro del laboratorio verrà organizzato a gruppi ee verrà
valutata la capacità di relazione
Dieci incontri di due ore a cadenza sttimanale. Da gennaio a marzo ogni
giovedì dallee ore 15,30 alle ore 17,30
Prodotti e/o risultati
Lavori realizzati durante gli incontri
Risorse umane
Impiegate
Un esperto: pedagogista
clinico
Valutazione
(tempi e modalità)
Screening iniziale con giochi psicomotori
In itinere, eventuali integrazioni
Verifica finale
Un esperto di attività
grafico-pittorica
manipolativa
Staff di sei docenti,
personale ATA,
collaboratore
scolastico
Laboratorio di recupero
di matematica
docenti
CANNAVO’ DORA
MANGIAGLI PIETRA
MELLIA M.ANTONIETTA
SCIORTINO ANGELA
Finalita’
• Permettere agli alunni che presentano gravi
lacune di base e difficoltà nell’approccio con la
matematica, di estrinsecare al meglio le loro
potenzialità e favorirne una più proficua attiva
partecipazione al dialogo didattico
• Stimolare lo sviluppo delle capacità logiche ed
intuitive
• Favorire l’accrescimento dell’autostima negli
alunni in difficoltà al fine di contenere
comportamenti indisciplinati che spesso sono
segni di disagio
DESTINATARI: alunni classi prime,seconde e
terze della scuola secondaria di I grado
Strategie
- brevi spiegazioni seguite da produzioni con controllo
immediato
- ripetizione dell’argomento da parte dell’insegnante con
l’utilizzo di schemi
-guida all’acquisizione di un metodo di studio
-guida al ragionamento
-esercizi di calcolo elementare
- guida alla risoluzione di semplici problemi
- osservazioni libere e guidate
- analisi degli errori
- utilizzo dei sussidi multimediali
SI UTILIZZERA’ UNA METODOLOGIA CHE TENGA
CONTO DELLA DIMENSIONE LUDICA
DELL’INSEGNAMENTO.
OBIETTIVI GENERALI
• Favorire lo sviluppo delle capacità logiche ed intuitive
degli alunni e far sì che affrontino la Matematica con
interesse e curiosità
• Acquisire la capacità di organizzare il proprio lavoro
• Favorire un diverso approccio con la disciplina,
collegandola quanto più è possibile alla realtà quotidiana
• Sviluppare la capacità di ragionamento nella ricerca di
ipotesi risolutive
• Favorire nell’alunno autostima e fiducia nelle proprie
capacità
• Acquisire un metodo di studio
• Abituare all’uso di un linguaggio matematico
Verifiche
•
•
•
•
•
Esercizi scritti ed orali
Questionari
Verifiche orali
Test formativi oggettivi
Schede strutturate con esercizi guidati e
non
TEMPI: gennaio-febbraio-marzo
Progetto Retetna
• Referente ins. Maria Cutuli
TITOLO
PROGETTO RETETNA
REFERENTE
Maria Cutuli
Destinatari
Bambini e bambine di 5 anni della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto
Rilevazione
bisogni /
Finalità generali
/
Motivazione
dell’intervento
Favorire la collaborazione tra le Scuole della Rete per realizzare
iniziative
comuni che possano migliorare il percorso formativo dei bambini e
delle
bambine
Obiettivi
Acquisire la cultura della cooperazione attraverso la socializzazione
delle
metodologie didattiche più significative
La condivisione di esperienze e competenze
Sviluppare i rapporti interistituzionali Scuola-Famiglia-EE.LL
Migliorare la capacità di documentare
Promuovere la formazione dei docenti
Migliorare la fruizione del Centro di Documentazione
Risultati attesi
-Migliorare la formazione in campo di documentaristico
-Potenziare le tecniche di comunicazione (scuola - territorio)
-Favorire lo scambio di esperienze didattiche significative tra scuole
di Rete
Contenuti
Attività
Metodologia
In fase di programmazione per l’anno scolastico 2013/2014
In fase di programmazione per l’anno scolastico 2013/2014
La valorizzazione del gioco- L’esplorazione e la ricerca- La vita di relazione –
La mediazione didattica- L’osservazione-La progettazione- la verificaLa documentazione
Modello
operativo
Fasi / tempi
In attesa di indicazioni da parte del Comitato Tecnico formato dai D.S. delle
Scuole
In Rete
Risorse
umane
da
impiegare
Esperti
esterni
Valutazione
(previsione
di tempi e
modalità)
Risorse interne docenti
DOCENTI E BAMBINI DEL 2°istituto
comprensivo di Giarre
Risorse personale
ATA
Monitoraggio per valutazione apprendimenti e competenze docenti con
ricaduta
nell’attività quotidiana
Progetto Teatro
referente ins. Finocchiaro Sebastiana
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
TEATRANDO
FINOCCHIARO SEBASTIANA
ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA
SVILUPPARE UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO LE VARIE
FORME DI TEATRO
Obiettivi
SVILUPPARE L’USO DELLA COMUNICAZIONE MIMICO-GESTUALE E
MUSICALE
SVILUPPARE LE POTENZIALITA’ ESPRESSIVE E COMUNICATIVE
ATTRAVERSO I VARI LINGUAGGI
Risultati attesi
EDUCARE ALLA SOCIALIZZAZIONE, POTENZIARE
AUTOSTIMA ED AUTOCONTROLLO
Contenuti
Attività
Metodologie
Modello operativo
Fasi / tempi
Nell’ambito del progetto si prevedono varie forme di teatro
sia realizzato dai bambini ( spettacolo di fine anno ) che
visionato presso teatri o nei plessi
Laboratori di psicomotricità, travestimento, pittura,
costruzione di libri, ecc
Gioco, ricerca-azione
Durante l’anno scolastico
Prodotti e/o risultati
Avvicinare i bambini al teatro in tutte le sue forme
Risorse umane
Impiegate
docenti
Valutazione
(tempi e modalità)
In itinere
Associazioni
teatrali
Progetto visite guidate
referente: ins. De Salvo Tino
TITOLO
VISITIAMO…INSIEME
REFERENTE
DE SALVO TINO
Destinatari
TUTTI GLI ALUNNI DI SCUOLA DELL’INFANZIA,
PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO DELL’ISTITUTO
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Gli alunni necessitano di partecipare a visite di istruzione per
socializzare e condividere momenti. La finalità è quella di
conoscere luoghi nuovi e istruirsi circa i monumenti, i musei e
scoprire le bellezze del nostro territorio
Obiettivi
Conoscer la storia e la cultura del nostro territorio.
Saper rispettare il nostro patrimonio artistico
Saper interagire con gli altri rispettando le regole del vivere
comune
Risultati attesi
Il progetto si prefigge di non deludere le aspettative degli
alunni e di allargare le loro conoscenze
Contenuti
Attività
Metodologie
Teatri, luoghi da visitare, musei, chiese, parchi
Uscite con la classe, visite ai musei, teatri, chiese, parchi, ville,
paesi
Verrà utilizzato il metodo della ricerca, per far conoscere
anticipatamente agli alunni la storia e la cultura dei luoghi da
visitare
Modello operativo
Fasi / tempi
Verranno utilizzati i tempi indicati dai docenti previa richiesta al
referente
Prodotti e/o risultati
Foto, cartelloni, oggetti
Risorse umane
Impiegate
DSGA, REFERENTE,
DOCENTI, ALUNNI,
GUIDE, AGENZIE PER
IL TRASPORTO
ALUNNI
Valutazione
(tempi e modalità)
La valutazione verrà effettuata in itinere. I tempi utilizzati saranno
quelli indicati dai docenti
1- COORDINAMENTO E MONITORAGGIO
P.O.F.
SERGI TERESA
2- SERVIZI IN FAVORE DEGLI
STUDENTI: AVVIAMENTO ALLO SPORT
ROMANO ATTILIO
3- SOSTEGNO ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
PAPPALARDO MARIA GABRIELLA
4-CONTINUITA’ EDUCATIVA ED
ORIENTAMENTO
GIUSEPPA ROMEO
5- COORDINAMENTO DELLE T.I.C.
GUGLIELMINO MARIA
6- PROGETTAZIONE E
COORDINAMENTO DEI P.O.N.
ANASTASI LAURA
7- LOTTA ALLA DISPERSIONE
SCOLASTICA
LE MURA ROSA
TITOLO
REFERENTE
COORDINAMENTO E MONITORAGGIO DEL POF
SERGI TERESA
Destinatari
Tutto il personale dell’istituzione scolastica, gli alunni e le loro
famiglie, il territorio
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
Sottoscrivere un patto formativo
(sia valoriale che inerente l’area degli apprendimenti) con le
famiglie degli alunni e con tutte le forze che ruotano attorno alla
scuola per soddisfare i bisogni dell’utenza e quelli di crescita e di
espansione della personalità di ciascun alunno e di ciascuna
alunna
Obiettivi
Recepire istanze di cambiamento e di miglioramento che
provengono da singoli, da gruppi, dalla società civile, dal
Ministero
Rendere esplicite e visibili la vision e la mission della nostra
scuola alle famiglie degli alunni ed al territorio
Risultati attesi
- Migliorare la comunicazione e la diffusione delle buone pratiche
progettuali sia all’interno che all’esterno dell’istituzione scolastica;
- contribuire alla valorizzazione del lavoro di ciascun elemento
del sistema scuola rendendolo visibile ed esplicitandolo nel POF
Contenuti
Attività
Le programmazioni organizzative ed educativo didattiche
dei tre ordini di scuola
I progetti specifici di scuola
I progetti di ampliamento dlell’offerta formativa
I progetti delle FF.SS.
Predisporre materialmente il POF in formato digitale e
cartaceo dopo averlo condiviso con il Collegio dei docenti
Far inserire il POF nel sito della scuola
Predisporre schemi per la sintesi e presentazioni video o in
formato power point per la socializzazione a tutti i docenti e
per l’inserimento nel sito della scuola
Contribuire alla diffusione del POF attraverso la
predisposizione di una brochure divulgativa che
pubblicizzi le attività principali dell’Istituto ( ricerca di
sponsor e collaborazione con la tipografia che la realizza
materialmente)
Monitorare, attraverso rilevazioni periodiche, l’andamento
di progetti e attività finalizzate al miglioramento ed
all’ampliamento dell’offerta formativa
Metodologie
Modello
operativo
Fasi / tempi
Visione ecologico-sistemica della realtà con riferimento alla
“ pedagogia istituzionale” di A.Canevaro
Attenzione ai processi di riflessività e metacognizione nella
messa a punto di progetti e processi di insegnamento
Ottobre ( predisposizione bozza pof e sintesi progetti vari
per l’approvazione )- gennaio/ marzo verifiche andamento
POF-giugno verifiche finali progetti e sintesi
Prodotti e/o
risultati
Pof in formato cartaceo e digitale
Diffusione della brochure che esplicita la mission e
della vision della nostra scuola ( realizzata lo
scorso a.s.)
Schede di presentazione, monitoraggio e
valutazione finale dei progetti
Cd rom con la sintesi delle documentazioni dei vari
progetti e delle attività salienti svoltesi nella nostra
istituzione scolastica nel corso dell’anno
Risorse umane
Impiegate
Risorse interne
docenti
Tutti i docenti ed in
particolare I
referenti dei
progetti, I
collaboratori dei
D.S. I responsabili
di plesso , gli
incaricati delle
FF.SS.,
Valutazione
(tempi e modalità)
Ex-ante ; In itinere ; Finale
Risorse Ata
Tutto il personale
di segreteria
TITOLO
AVVIAMENTO ALLO SPORT( motoria-danza-minibasket)
REFERENTE
ROMANO ATTILIO
Destinatari
Alunni di scuola primaria e secondaria dell’Istituto
Bambini di scuola dell’infanzia del plesso “ Collodi “
( laboratorio di avviamento al gioco del minibasket )
La proposta mira all’uguaglianza delle opportunità, la
Rilevazione
bisogni /
possibilità di integrazione e l’attuazione della solidarietà e
a contribuire a un adeguamento del nostro sistema
Finalità generali
/
educativo nella lotta contro la dispersione ed alla
riduzione delle diseguaglianze sociali e culturali.
Motivazione
dell’intervento L’impostazione generale dell’intervento assume il principio
della continuità della crescita evolutiva dello scolaro come
elemento fondante che determina il conseguente
superamento dell’esercizio fisico inteso come esercizio
rigidamente codificato ed imposto dall’esterno e non
rispettoso delle differenze e delle diversità individuali;
essa presuppone l’ideazione di una situazione
psicosociale, che rappresenti uno spazio di azione per il
bambino entro il quale egli possa sperimentare se stesso
in rapporto con gli altri e con gli oggetti che lo circondano
in una visione per l’appunto evolutiva, trasversale e
sicuramente anche funzionale ai diversi saperi
Obiettivi
Formativi/trasversali/disciplinari/specifici di apprendimento
promuovere un’azione educativa e culturale nella pratica
motoria perché diventi abitudine di vita
Promuovere il valore educativo del gioco nei suoi aspetti
motorio, socializzante e comportamentale
Fornire ai bambini momenti di confronto con coetanei per
favorire lo sviluppo di un corretto concetto di competizione
Percezione, conoscenza e coscienza del proprio corpo
Coordinazione oculo-manuale e segmentaria
Organizzazione spazio-temporale
Coordinazione dinamica generale
Superare le distanze per comunicare e integrarsi nel rispetto
reciproco
Saper condividere le diverse abilità per ottimizzare le risorse
altrui
Risultati attesi
Gli obiettivi mirano al miglioramento della postura del bambino e
alla conoscenza del mondo che lo circonda, cercando di far
trovare a ciascuno il ruolo adeguato alle proprie capacità(
autostima );
Prendere coscienza che il contributo di tutti viene considerato
nel giusto valore, nel rispetto dei tempi e delle debolezze di
ciascuno ( altruismo );
Acquisizione del concetto che il successo personale è
funzionale al risultato del gruppo ( cooperazione )
Attività
Metodologie
Le attività saranno di carattere individuale e di
gruppo; si effettueranno una serie di test iniziali per
una conoscenza della singola potenzialità degli
alunni
Per raggiungere gli obiettivi delineati si terrà conto di
alcuni aspetti importanti che rispondono ai bisogni
dei giovani allievi:l’attività motoria in questa fascia di
età è infatti una necessità biologica volta ad
esercitare e sviluppare le funzioni sia organiche che
psicologiche
Di conseguenza le attività si succederanno in
maniera graduale,sia come intensità che come
difficoltà, avranno il carattere della polivalenza e
della varietà, evitando in tal modo una diminuzione
della spinta motivazionale.
Parallelamente agli interventi per lo sviluppo delle
qualità individuali sociali, si darà largo spazio al
significato ed alla spiegazione delle regole del gioco,
in maniera quanto più semplice e chiara, come pure
al significato dell’agonismo, inteso come sana e
corretta competizione. Verrà valorizzato sia il
momento creativo che critico.
Modello operativo
Fasi / tempi
Le attività si svolgeranno dal mese di febbraio al mese di
maggio nella palestra del plesso scolastico Mons. Alessi ogni
martedì dalle ore… alle ore… il laboratorio di minibasket
Ogni martedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 corso di danza
moderna
Ogni…dalle ore… alle ore… le attività motorie
Prodotti e/o risultati
Manifestazione finale domenica 4 maggio 2014 in piazza
Duomo a Giarre in occasione della giornata “ Lo sport in
piazza “ organizzata dal Comitato UISP di Giarre
Risorse umane
Impiegate
Esperti esterni
Dirigenti ed istruttori
“A.S.D. Centro T.T.
Pallacanestro Giarre
“
Valutazione
(tempi e modalità)
Sono previsti strumenti di valutazione: valutazione delle
capacità iniziali, colloqui in itinere, esercizi pratici e
questionario finale di soddisfazione
Risorse interne
docenti
Docenti in
servizio
nell’Istituto
Altro personale
Collaboratori
scolastici
TITOLO
REFERENTE
INTEGRAZIONE DIVERSAMENTE ABILI
PAPPALARDO MARIAGABRIELLA
Destinatari
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP DELL’ISTITUTO ED
UN GRUPPO DI ALUNNI NORMODOTATI CHE
FUNGONO DA TUTOR
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
A)Centralità del movimento come manifestazione e tramite della
comunicazione e della relazione
B) Globalità dell’organizzazione psicomotoria che viene
identificata nelle seguenti aree di intervento: schema
corporeo, lateralizzazione, coordinamento, orientamento
spazio-temporale, equilibrio, tono, ritmo
Obiettivi
Sviluppo delle capacità sensoriali ( tatto-vista-udito) ed
integrazione di tale sviluppo nella globalità dell’apprendimento
Potenziamento delle capacità di attenzione e osservazione, di
ricognizione, di memorizzazione
Capacità di espressione delle immagini e delle emozioni
relative a vissuti sensoriali
Trasposizione di rappresentazioni sensoriali in contenuti vrbali
e grafici
Contenuti
Metodologie
Schema corporo, lateralizzazione, coordinamento,
orientamento spazio-tmporale, equilibrio, tono, ritmo
L’esperto è parte di una interazione tra docenti ed
alunni. L’ottica psicomotoria è un coinvolgimento del
docente nell’azione educativa più ancora a livello
emotivo e motorio che verbale. L’insegnante deve
essere sempre l’animatore all’interno e mai un
semplice ripetitore-proponente in situazioni di gioco
motorio e di dinamiche in gruppo. L’esperto deve
prestare anche la massima attenzione alla
comunicazione verbale, ampliandola, motivandola,
rendendola sempre più precisa e complessa
Modello operativo Incontri settimanali di due ore
Fasi / tempi
Prodotti e/o
risultati
Lavori prodotti durante gli incontri
Risorse umane
Impiegate
Docenti curriculari
e di sostegno
Valutazione
(tempi e
modalità)
Screening iniziale con giochi psicomotori
In itinere, eventuali integrazioni
Verifica finale
Esperto
specializzato
( pedagogista
clinico)
Esperto di
attività graficopittorica manipolativa
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
Obiettivi
Continuita’ ed orientamento
ROMEO GIUSEPPA
Bambini di cinque anni di scuola dell’Infanzia
Alunni delle classi quinte scuole elementari del Comune di Giarre
Alunni delle classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado del
Secondo Istituto Comprensivo
Genitori degli alunni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria e di scuola
secondaria di primo grado
Accompagnare i ragazzi nella delicata fase di passaggio da un ordine di scuola ad
un altro
Sostenere i ragazzi di seconda e terza media nella scelta della scuola superiore
Raccordare e favorire il passaggio dagli ordini scolastici inferiori a quelli superiori
Promuovere la continuità educativa e didattica nell’ambito del II istituto
Comprensivo
Raccordare e favorire il passaggio dagli ordini scolastici inferiori a quelli superiori
Promuovere l’offerta formativa del Secondo Istituto Comprensivo di Giarre
Offrire agli studenti ed ai genitori l’opportunità di conoscere l’organizzazione, le
strutture , i servizi le modalità organizzative e le attività effettuate alla scuola
elementare, alla scuola media e alla scuola superiore
Stimolare la consapevolezza che il passaggio da un ordine scolastico inferiore ad
uno superiore deve essere vissuto come occasione di crescita;
Prevenire dinamiche e situazioni di disagio emotivo - cognitivo
Sostenere i ragazzi di scuola media nella fase di scelta del proprio futuro
scolastico, formativo e professionale
Risultati attesi
Positivo inserimento in un nuovo contesto scolastico
Costruzione di equilibrate relazioni con i compagni e con gli adulti;
Impulso alla motivazione allo studio
Mantenere costante o incrementare il trend delle iscrizioni
Nell’Istituto si mettono in atto da anni i progetti “ Quasi tre “ e “ Quasi
sei “, che consentono ad alcuni alunni una frequenza anticipata
rispetto ai tempi previsti dalla normativa vigente.
Contenuti
Attività
Attività di socializzazione, attività laboratoriali, attività di orientamento
Festa accoglienza
Festa dei nonni
Festa d’autunno
Incontro con la bibliotecaria
Attività comuni in occasione del Natale e di altre ricorrenze
Uscite didattiche in continuità
Laboratorio di scienze
Laboratorio artistico espressivo
Laboratorio di lingua italiana
Open day per orientare gli studenti alla scelta della scuola
secondaria di secondo grado
Partecipazione a laboratori, stage, visite guidate e ad attività
proposte dalle scuole superiori
Metodologie
Didattica ludica
Didattica laboratoriale con l’ausilio dei pc e della LIM
Documentazione per l’orientamento
Modello operativo
Fasi / tempi
Novembre- Febbraio
Prodotti e/o
risultati
Documentazione fotografica
Risorse umane
Impiegate
Valutazione
(tempi e
modalità)
Docenti scuola
dell’infanzia
Docenti delle classi
quinte di scuola
primaria
Docenti scuola
secondaria I grado
(Raciti R., Romeo
G., Fleri C., Mellia
A., Susinna M.T.)
Risorse Ata
Personale per svolgere
10 0re in orario
extracurriculare
Valutazione della ricaduta di tali attività sulle iscrizioni alla scuola
attraverso un’analisi quantitativa.
Ricaduta sul curriculo
Beni e servizi occorrenti
Favorire i processi di inserimento e socializzazione
Motivare all’acquisizione di competenze scientifiche
Motivare all’acquisizione competenze creative comunicative
Sala informatica
Aule
Computer
LIM
Materiale di facile consumo
TITOLO
COORDINAMENTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE DI
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
REFERENTE
MARIA GUGLIELMINO
Destinatari
Tutti gli alunni e i docenti del Circolo.
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Obiettivi
Poiché il mondo dell’ istruzione italiana ha attraversato una fase di rapidi
mutamenti e trasformazioni che si realizzano anche con il non indifferente
contributo delle tecnologie dell’ informazione e della comunicazione, si rende
necessaria la presente la funzione strumentale che ne gestisce il coordinamento
assumendo un ruolo rilevante per le molteplici attività che si esplicano
attraverso gli obiettivi proposti.
Creare, tenere ed aggiornare registri contenenti l’inventario
delle dotazioni tecnologiche di ogni plesso;
Documentare fotograficamente e con film le manifestazioni
pubbliche del Circolo;
Creare un archivio massmediale;
Collaborare per costruire, aggiornare e mantenere il sito scolastico.
Coordinare l’utilizzo delle Nuove Tecnologie nel Circolo
Tenere i contatti con i responsabili di laboratorio di informatica,
effettuare la ricognizione del materiale informatico-multimediale a
disposizione ed informare la direzione su eventuali disfunzioni
delle macchine.
Rilevare i software didattici disponibili nella scuola
Formulare ipotesi di aggiornamento e formazione da proporre al
Collegio.
Monitoraggio e valutazione delle azioni con relativa
comunicazione dei risultati
Risultati attssi
Corretto funzionamento delle aule informatiche
Idoneo utilizzo da parte di docenti delle nuove tecnologie
multimediali attraverso il supporto della referente se necessario.
Attività
Sostegno al lavoro dei docenti qualora ne sorgesse l’esigenza
Rimuovere le eventuali cause che rendono difficile l’accesso libero
e individuale alle macchine
Fare utilizzare al meglio e in modo più esteso, rispetto al presente,
le risorse e le attrezzature hardware
Gestione Sito istituzionale
Modello operativo
Fasi / tempi
INTERO ANNO SCOLASTICO
Prodotti e/o risultati
archivio mass-mediale
sito scolastico
Risorse umane
Impiegate
Esperti esterni
DITTA MODO’
Valutazione
(tempi e modalità)
1° fase: settembre 2013
2° fase: gennaio 2014
3° fase: maggio 2014
Risorse interne
docenti
Docenti
responsabili
laboratori di
Informatica
Risorse Ata
Salvatore Da Silva
Collaboratore
scolastico
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione dell’intervento
Progettazione e coordinamento dei PON
ANASTASI LAURA
Alunni di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado; Insegnanti di scuola
primaria e di scuola secondaria di I grado; Personale ATA, personale di egreteria,
DSGA; Dirigente scolastica.
Da un’analisi del contesto socio-economico e culturale del territorio, dai
questionari somministrati e dalle esperienze pregresse degli insegnanti emergono
bisogni e aspettative da parte dell'utenza scolastica e del personale della scuola:
Bisogni del territorio:
realizzare una scuola centro di integrazione e di aggregazione;
recuperare l’attrattività dei plessi scolastici,
diffondere la conoscenza delle lingue comunitarie.
Bisogni dell’utenza:
prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico;
fornire a tutti le strutture culturali di base e i saperi fondamentali;
rispondere alle esigenze di orientamento formativo e al relativo allargamento degli
orizzonti culturali;
potenziare gli strumenti per la comunicazione;
creare un legame strutturale stabile con il territorio e cooperazione al
superamento delle sue problematiche;
realizzare spazi in cui poter svolgere tutte le attività in modo adeguato;
Bisogni del personale:
formazione continua;
usufruire di ambienti di lavoro adeguati.
Motivazione dell’intervento: sostenere l’innovazione e la
qualità del servizio scolastico
Colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e
dell’Unione Europea
FINALITA’ GENERALI: rispondere ai bisogni di formazione
degli alunni ,alle esigenze ed alle aspettative della famiglia e
della società
Ottenere sostegno finanziario utile allo sviluppo del sistema di
istruzione e formazione dell’Istituto
Obiettivi
-Elaborare e redigere il Piano Integrato degli interventi;
- Elaborare, preparare, redigere progetti FSE e ai FESR.
Risultati attesi
-Ottenere finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo e dal
Fondo Europeo di Sviluppo regionale.
Contenuti
Attività
Modello operativo
Fasi / tempi
Richiesta fondi per corsi di formazione destinati agli alunni e al personale della
scuola;
Richiesta fondi per l’acquisto di attrezzature;
Richiesta fondi per la sistemazione strutturale dei plessi
Ricerca e studio delle Indicazioni sulla realizzazione dei PON; rilevazione dei
bisogni dell’utenza; compilazione scheda autodiagnosi; predisposizione del Piano
Integrato d’Istituto; elaborazione e preparazione scheda di autodiagnosi;
partecipazione ai corsi di aggiornamento e riunioni informative sui PON;
elaborazione, stesura e inserimento informatico dati progetto PON FSE;
realizzazione e coordinamento dell’archivio PON; monitoraggio, pubblicizzazione
PON; collegialità e collaborazione D.S. – Segreteria; collegialità e collaborazione con
gli EELL, il MIUR; elaborazione e preparazione bandi di gara.
Le tempistiche di attuazione sono determinate dall’emanazione dei bandi PON
FSE/FESR e dalle date di scadenza degli stessi.
Prodotti e/o risultati
Avviamento di corsi di formazione per il personale della scuola e per gli alunni.
Acquisto di materiale informatico, dotazioni, sussidi, sistemi di allarme.
Miglioramento della sicurezza e dell’attrattività dei plessi.
Risorse umane
Impiegate
Insegnanti; personale di
segreteria; collaboratori
scolastici, DSGA; Dirigente
scolastica.
Valutazione
(tempi e modalità)
La valutazione dell’ammissione ai finanziamenti e della successiva erogazione di
fondi avviene attraverso la piattaforma del MIUR con modalità e tempi non
dipendenti dall’ Istituto scolastico.
TITOLO
REFERENTE
Destinatari
Rilevazione bisogni /
Finalità generali /
Motivazione
dell’intervento
Lotta alla DISPERSIONE SCOLASTICA
LR MURA ROSA
ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
E
DI
SCUOLA
-Attuare forme di monitoraggio e ricerca sul tipo di disagio
-Sostenere l’azione educativa della scuola, combattendo il fenomeno della
dispersione con strumenti didattici ed educativi appropriati
Obiettivi
Promuovere interventi di recupero sociale ed ambientale, interventi
integrati di orientamento scolastico, azioni tese a realizzare le pari
opportunità di istruzione
Attivare procedure unitarie pr prevenire e/o ridurre l’abbandono ed il
disagio in generale
Risultati attesi
- Diffusione della cultura per il recupero e la prevenzione
della dispersione scolastica
Contenuti
Attività
Metodologie
Modello operativo
Fasi / tempi
- Promuovere attività scolastiche ed extrascolastiche motivanti d e orientative per la
promozione del successo formativo per la totalità degli studenti
Percorsi formativi specifici per gli alunni con disagi familiari, sociali, psicologici.
Coinvolgimento familiare nella ricerca di soluzioni educative e relazionali
Rilevazione bimestrale attraverso moduli che compileranno i docenti di classe
Tutto l’anno scolastico 2013-2014
Prodotti e/o risultati
Risorse umane
Impiegate
Valutazione
(tempi e modalità)
Docenti
Alunni
Personale ATA
Socializzazione dei dati relativi alle esperienze promosse, organizzazione di progetti
tendenti al coinvolgimento attivo delle famiglie nella promozione del successo
formativo
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Metodologie