TRIALOGO al Festival dei Saperi Progetto di Yuval Avital Pavia 06/09/07 Yuval Avital (Israele) – Direzione musicale, chitarra Jamal Ouassini (Marocco) - Violino Marco Fadda (Italia) – Percussioni Zoya Hosseini(Iran) - Santur Ashgar Pirooz Ebraimi (Iran) – Poesia Hamid Barole Abdu (Eritrea ) - Poesia Sandya Nagaraisha (India/Italia) – Danza Kathleen Delaney - Danza AKHRIA / Hamid Barole Abdu Porta il mio saluto A lei, dov'è sempre il mio cuore Di notte, in sogno mi appare Una nostalgia nella solitudine Mi fa fatica a sopportare Akhria, Akhria, Akhria Mi hai tenuto nel tuo grembo Mi hai dato alla luce Mi hai allevato Aereo che voli Porta a lei questa mia lettera I capelli raccolti in trecce Vestita di zurià Ti aspetta a casa mia Porta il mio saluto A lei, dov'è sempre il mio cuore. RIVELAZIONE / H.B.A. Attraversai l’arcobaleno Per toccare la terra In mezzo, il fiume Dolcemente scorreva Specchiandomi Ho visto il mio corpo Uguale a tutti gli altri Perché diverso? Uomo venuto da lontano Sei di passaggio, Fu la sua risposta. Il verde del tuo sguardo سبزی نگ شاداب می کند غنچه ی وجودم را il verde del tuo Sguardo dischiude Il bocciolo del mio essere / Ashgar Pirooz Ebraimi Lucciole / Hamid Barole Abdu Le lucciole della strada come stelle bucate Stanno sull’asfalto di un’esistenza negata. نوازش می کند باد غنچه های بی تاب انار را Accarezza Il vento I boccioli Impazienti del melograno / A.P.E. DORMIVEGIA /H.B.A Luce, pace Non guerra Non paura Canto di vita, Melodia d’amore Sogno, Incantevoli Profumati Silenzi. معجزه ی انگشتانت بسان جواهری روح را زینت می بخشد Il miracolo della tue dita Un gioiello Che orna l’anima / A.P.E من اسم تو را سالهاست که درقلبم خالکوبی کرده ام Il tuo nome È tatuato Da anni Sul mio cuore / A.P.E. تصویرت را در حافظه ام حکاکی کرده ام La tua immagine È incise Nella mia memoria / A.P.E. Il cielo di Lampedusa / Hamid Barole Abdu Lampedusa, Una notte come tante Notte fonda e chiara Le stelle e la luna fanno compagnia ad una nave solitaria Nel Mare del Mediterraneo Viaggiano senza bussola Giovani solitari carichi di coraggio Tasche piene di speranza Nel Mare del Mediterraneo I coralli ed i pesci in silenzio riposano Testimoni di un viaggio Verso mete sconosciute Nel Mare del Mediterraneo Le luci della città timidamente controllano il silenzio Lampedusa, E’ alba presto galleggiano in mezzo al mare frammenti di vita testimonianze di un viaggio finito male Oggi non approderà sulle tue sponde L’onda umana che spesso si riversa su di te Ma non temere, l’onda ritorna. Sempre. Zoya Ebbro Citta senza anima/Ebro Città senza anima Mare in tempesta Nuvole grigie Minacciano Temporali Strade deserte Foglie secche Trascinate dal vento Scroscianti Rumoreggiano Padroni degli spazi Sorvolano a bassa quota Alberi convulsi Tronchi tremanti Fragore assordante Suscitano terrore Gente angosciata Città senza anima Abitata dai fantasmi In rovina Tapparelle abbassate Porte serrate Giornata autunnale Scende la sera Grida appello Approda la morte. Immerso nella solitudine Ricordandoti rispondo i tuoi saluti Costruisco una città dal tuo pensiero E divento straniero A cui le genti danno rifugio. Diventerò un bambino Che da te impara La lezione della sincerità E sulla pagina bianca Della sua memoria Scrive ogni sera il tuo nome. Venderò la mia fede Divenendo eremita La cui liberazione La promette una rondine Che nella notte più lunga Festeggia la morte della sua felicità. Io il silenzio degli istanti Lo romperò, urlerò, la coppa che mi hai riempito Non berrò mai Perché solo vedendola Io son già ebbro. سرمست در خلوتم و در یادمانی از تو سالم تو را پاسخ می گویم شهری از تو می سازم و غریبی می شوم .که مردمانش پناهم می دهند کودکی خواهم شد که درس صداقتش را از تو می آموزد و بر صفحه سفید ذهنش نام تو را .هر شب مشق می کند ایمانم را خواهم فروخت زاهدی می شوم که رستگاریش را وعده می دهد و پرستویی که در یلداترین شبها مرگ شادمانیش را جشن می .گیرد من سکوت لحظه ها را خواهم شکست فریاد خواهم کشید جامی را که تو پر کردی هرگز نخواهم نوشید که من با دیدنش .همیشه سرمستم علی روشن Marco Shablu L’attesa/ Hamid Barole Abdu Attendo l'inesorabile divenire mentre i minuti e le ore mi cadono addosso Come vermi di una carogna precipitano dal tetto C'è dentro di me un senso strano di errato procedere e di irreversibile andare Come se il cammino mio fosse una ripida salita a senso unico verso il niente Retrocedere è impossibile fermarsi è cadere Del resto proseguire è comunque morire. Patria Ramaia