Progetto di Laboratorio AREA A RISCHIO
“Napule è…”
Classe V B
Docente: IAVARONE MARINELLA
I° Circolo didattico “B. Croce “ – Casavatore
Dirigente Scolastico Dott.ssa Abete Silvana
Anno scolastico 2012/2013
FINALITA’
Nel territorio ove opera la nostra scuola persiste una situazione di
costante allarme causata dall'elevato tasso di disoccupazione e dal
degrado civile, culturale e sociale.
Tale contesto socio-economico e culturale si ripercuote negativamente
sul percorso formativo degli alunni.
Questo progetto è nato dalla volontà di far capire agli alunni che il loro
territorio, pur essendo un comune periferico è parte integrante di una
storia più grande, di una città più antica e colta: Napoli.
Inoltre,
il laboratorio ha voluto far sviluppare, negli alunni, il
“sentimento di appartenenza”, il proprio “far parte” di una città, di una
storia da salvaguardare dal dilagante senso di indifferenza.
L'origine, la storia e l'arte di Napoli devono diventare patrimonio dei
nostri ragazzi per divenire strumento di crescita culturale e personale.
OBIETTIVI FORMATIVI
• Conoscere il patrimonio culturale della città.
• Riconoscere la propria identità culturale.
• Dare il giusto valore alla tradizione popolare.
-
OBIETTIVI SPECIFICI
-Leggere ed interpretare la trasformazione del passato personale del
territorio.
-Scoprire le radici storiche della realtà sociale.
-Condurre ricerche attraverso strumenti specifici.
-A spasso per la città: imparare a leggere la carta topografica, visita
guidata al Castel dell’Ovo e al Maschio Angioino.
-Memorizzare brevi cenni storici sui principali monumenti della nostra
città.
-Memorizzare e drammatizzare poesie e/o canzoni legate alla tradizione
culturale napoletana.
-Napoli tra storia e leggenda: leggenda sulle origini della città di Napoli,
la leggenda del Castel dell’Ovo, la leggenda della Pastiera, la leggenda
del Ragù, la leggenda di Capri e Vesuvio.
-Ascoltare delle canzoni napoletane “classiche” per dar voce alle proprie
emozioni.
-Effettuare un viaggio nella cucina tradizionale.
-Conoscere alcuni personaggi che hanno reso Napoli famosa in tutto il
mondo: Totò, Eduardo de Filippo, Matilde Serao, San Gennaro, Enrico
Caruso, Salvatore Di Giacomo, Renato Carosone.
Metodologia
Il progetto è stato sviluppato con lezioni frontali e
lavoro di gruppo. Agli alunni sono stati assegnati
compiti differenti, ma al tempo stesso convergenti, per
la definizione del prodotto finale. Le attività sono
state proposte per favorire e valorizzare l’integrazione
tra le diverse esperienze cognitive e culturali del
bambino e sono state articolate quindi nei vari settori
nell’ambito dei linguaggi e della comunicazione
riconoscendo pari valore formativo alla lettura, alla
scrittura,
al
colore,
alla
musica,
alla
drammatizzazione. Sono state effettuate , inoltre, nel
corso dell'anno scolastico, visite d'istruzione per
esplorare ed osservare da vicino il territorio.
Napoli : un tuffo nelle storia e… nella leggenda
Napoli e la sua tradizione culinaria: ricette e leggende della Pastiera e del Ragù
‘O Rraù
'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun sogno difficultuso;
ma luvàmell''a miezo
st'uso.
Sì, va buono: cumme vuò
tu.
Mò ce avèssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m'a 'o mmagno pè m' 'o
mangià...
M' 'a faje dicere na parola?
Chesta è carne c' 'a
pummarola.
Eduardo De Filippo
Napoli tra poesia, teatro e giornalismo.
Napule è ‘nu paese curioso:
È ‘nu teatro antico, sempre apierto.
Ce nasce gente ca senza cuncierto
Scenne p’ ‘e strate e sape recità.
Nunn’è c’ ‘o ffanno apposta;
Ma pe’ lloro
‘o panurama è ‘na scenografia,
‘o popolo è ‘na bella cumpagnia,
l’elettricista è Dio ch’ ‘e fa campà.
Eduardo De Filippo
Napoli tra poesia, teatro e giornalismo.
…….
‘A livella
'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!“
Antonio De Curtis
Napoli tra poesia, teatro e giornalismo.
La leggenda di Capri e Vesuvio
Vi si parla di un nobile signore appartenente ad una famiglia importante di Napoli e che
si innamorò perdutamente di una fanciulla di casa nemica; il cavaliere era di carattere
violento e passionale pronto al risentimento e all’ira. Pure per ottenere la donna amata,
sarebbe diventato umile come un poverello a cui manca il pane. Ma l’amore dei due
giovani , anziché diminuire aumentava sempre di più ma la famiglia Capri non volle
accettare il matrimonio tra i due innamorati. Anzi per ritrovare rimedio all’amore dei
due giovani, i genitori decisero di imbarcare la fanciulla sopra una feluca e mandarla
in un paese straniero. Ma essa si sentiva strappar l’anima , allontanandosi dal suo
amore, e così subito fuori dal porto di Napoli, inginocchiatasi e pronunciata una breve
preghiera, si slanciò tra le onde e da essa ne uscì un’isola azzurra e verdeggiante (isola
di Capri). Ma non passava l’amore nel cuore del nobile Vesuvio (quello era il nome del
cavaliere), e la collera gli bolliva in corpo: quando seppe della fine della sua giovane
amata, cominciò a piangere lacrime di fuoco, segno della sua interna passione e tanto si
gonfiò che divenne un monte nel cui interno arde un eterno d’amore (il Vesuvio). Così
egli è di fronte alla sua bella Capri e non può raggiungerla e freme d’amore e lampeggia
e si incorona di fumo e il fuoco trabocca in lava crescente…
Matilde Serao
Napoli tra poesia, teatro e giornalismo.
Napoli e i suoi monumenti: castel dell’Ovo
e il Duomo di San Gennaro
La tradizione musicale napoletana e i suoi interpreti
La tradizione musicale napoletana e i suoi interpreti
La tradizione musicale napoletana e i suoi interpreti
Gli alunni nel laboratorio
Conclusioni
Esplorare il patrimonio culturale di Napoli è stato per gli alunni molto stimolante e
divertente. Ci sono state occasioni di dibattito ed approfondimento che hanno dato
adito a molte riflessioni personali.
Buona parte del percorso ha visto gli alunni cimentarsi in un’intensa attività di ricerca,
effettuata attraverso diversi mezzi, principalmente fra tutti è risultato l’uso della rete
grazie anche all’utilizzo della LIM di cui la nostra classe è provvista. Gli alunni divisi
in gruppi di lavoro hanno concordato, nell’ambito di ciascun gruppo, i monumenti
simbolo di Napoli rappresentandoli graficamente , i personaggi illustri legati al
mondo della cultura, della musica o altro ambito che hanno reso famosa Napoli in
tutto il mondo, tracciandone un breve profilo, inoltre, hanno individuato i piatti tipici
e hanno conosciuto sia le origini storiche che le origini leggendarie della loro città.
Tutte queste informazioni sono state, poi, illustrate nei cartelloni che hanno realizzato.
L’impegno nelle attività è stato notevole e ha visto gli alunni capaci di autoorganizzarsi, darsi ruoli e compiti, riconoscere a ciascun membro del gruppo delle
precise capacità, con il fine ultimo di realizzare l’obiettivo comune, un omaggio alla
nostra città : Napoli.
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