Tutti ne abbiamo sentito parlare,
ma cos’è “esattamente” un ATOMO ?
1
Invio
Il termine ATOMO
deriva dal greco e significa
“indivisibile”
approfondimenti
sul termine
è stato coniato quando l’uomo
ha cominciato a cercare il
componente più piccolo della materia
2
invio
Per capire l’importanza dell’ ATOMO
consideriamo la seguente analogia
Per comporre sillabe, parole, testi,
utilizziamo simboli elementari chiamati
LETTERE
La materia che ci circonda è formata da
componenti elementari chiamati
ATOMI
comunemente vengono utilizzate
combinazioni di
26 LETTERE per scrivere testi
in natura vengono utilizzate
combinazioni di
92 tipi di ATOMI
per comporre le sostanze
invio
Per capire l’importanza dell’ ATOMO
consideriamo la seguente analogia
Tutte le LETTERE utilizzate sono
raggruppate in un insieme detto
Alfabeto
Tutti gli ATOMI utilizzati sono
raggruppati in un insieme detto
Tavola Periodica degli Elementi
abcdef
ghijkl
mnopq
rstu
vwxyz
invio
Per capire l’importanza dell’ ATOMO
consideriamo la seguente analogia
Le LETTERE si distinguono per
forma e suono
Gli ATOMI si distinguono per i
componenti
che ne determinano le proprietà
abcdef
ghijkl
mnopq
rstu
vwxyz
invio
INIZIAMO LA STORIA,
CHE CI PORTERÀ A VEDERE DA COSA È COSTITUITO
L’ ATOMO.
INIZIAMO DALLA SCOPERTA DELL’ELETTRONE
Scoperta dell’elettrone e-
3
Invio
Joseph John Thomson (1865-1940)
Nel 1897 scoprì l'elettrone
Robert Andrews Millikan (1868-1953)
Nel 1907 misurò la carica elettrica
dell’elettrone
invio
ELETTRONE
Particella subatomica
particella elementare:
non è composta da altre particelle
Carica elettrica
NEGATIVA
la più piccola particella
con carica elettrica
invio
MODELLO ATOMICO DI THOMSON
Dopo aver scoperto l’elettrone Thomson
ha proposto il primo modello di ATOMO
Le ipotesi iniziali sono:
 GLI ATOMI SONO
Invio
4
ELETTRICAMENTE NEUTRI
 GLI ELETTRONI HANNO CARICA
ELETTRICA NEGATIVA
MODELLO DI THOMSON:
ATOMO A PANETTONE
PARTICELLE CON CARICA NEGATIVA (ELETTRONI)
circondate da una
NUVOLA CARICATA POSITIVAMENTE
invio
MODELLO ATOMICO DI THOMSON
- VERIFICA SPERIMENTALE Prima di essere acetato dalla Fisica, il
modello di Thomson dovette superare la
verifica sperimentale
La verifica fu eseguita da
RUTHEFORD
qualche anno dopo
Invio
5
MODELLO DI THOMSON:
No
ATOMO A PANETTONE
L’ESPERIMENTO EBBE ESITO NEGATIVO E QUINDI
IL MODELLO DI THOMSON VENNE SCARTATO
invio
MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD
Verificata l’ineguatezza del modello a
panettone per rappresentare l’atomo,
Ruterford propose un proprio
Modello di ATOMO
Le ipotesi iniziali sono:
Invio
6
 GLI ATOMI SONO ELETTRICAMENTE NEUTRI
 GLI ELETTRONI HANNO CARICA ELETTRICA NEGATIVA
 AL CENTRO L’ATOMO PRESENTA UN ‘CORPO’ PESANTE
CON CARICA ELETTRICA POSITIVA
MODELLO DI RUTHERFORD:
ATOMO PLANETARE
PARTICELLE CON CARICA NEGATIVA (ELETTRONI)
ruotano attorno
A UN NUCLEO CENTRALE CARICATO POSITIVAMENTE
invio
MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD
- PROBLEMI TEORICI -
Pur essendo stato verificato
sperimentalmente il modello di
Rutherford presentava alcune
incompatibilità teoriche
Invio
7
MODELLO DI RUTHERFORD:
No
ATOMO PLANETARIO
IL MODELLO DI RUTHERFORD IMPLICAVA UN
ATOMO CHE SI SAREBBE AUTO-DISINTEGRATO E
QUINDI AVEVA BISOGNO DI ESSERE MIGLIORATO
invio
MODELLO ATOMICO DI BOHR
L’ enpassed teorico incontrato da
Rutheford fu superato da BOHR
aggiungendo un’ipotesi a quelle di
Rutherford
Le ipotesi iniziali sono:
Invio
8
 GLI ATOMI SONO ELETTRICAMENTE NEUTRI
 GLI ELETTRONI HANNO CARICA ELETTRICA NEGATIVA
 AL CENTRO L’ATOMO PRESENTA UN ‘CORPO’ PESANTE CON
CARICA ELETTRICA POSITIVA
 ESISTONO ORBITE (ORBITALI) SULLE QUALI GLI
ELETTRONI POSSONO MUOVERSI SENZA PERDERE ENERGIA
MODELLO DI BOHR:
PARTICELLE CON CARICA NEGATIVA (ELETTRONI)
ruotano in ORBITALI attorno
A UN NUCLEO CENTRALE CARICATO POSITIVAMENTE
SENZA PERDERE ENERGIA
invio
MODELLO ATOMICO DI BOHR
Il modello atomico di Bohr è quello che descrive meglio la struttura dell’atomo
 NUCLEO CENTRALE CON CARICA
ELETTRICA POSITIVA
-
 ELETTRONI CON CARICA ELETTRICA
NEGATIVA SI MUOVONO INTORNO AL
NUCLEO IN BEN PRECISI ORBITALI
 NON SI TROVANO ELETTRONI
ESTERNAMENTE AGLI ORBITALI
-
+
-
invio
LA FORMA DEGLI ORBITALI
Sebbene abbiamo rappresentato gli orbitali come circonferenze attorno al
nucleo, in realtà essi hanno forme ben precise, alcune anche molto complesse:
Nelle prossime diapositive presentiamo le forme più semplici
invio
LA FORMA DEGLI ORBITALI:
1° ORBITALE “ s ”
 FORMA: SFERICA
 1 MODO
invio
LA FORMA DEGLI ORBITALI:
2° ORBITALE “ p ”
http://coeb.tiscalinet.it/robyquin/orbitali.htm
 FORMA: DOPPIA GOCCIA
 3 MODI
invio
LA FORMA DEGLI ORBITALI:
3° ORBITALE “ d ”
http://coeb.tiscalinet.it/robyquin/orbitali.htm
 5 MODI
invio
LA FORMA DEGLI ORBITALI:
4° ORBITALE “ f ”
 FORMA: ESTREMAMENTE COMPLICATA
 7 MODI
invio
La configurazione elettronica <9m 01s>
A-4
I seguenti 4 filmati sono
difficili approfondimenti
facoltativi
degli argomenti presentati
A-1
Modello
Meccanica Ondulatoria
<9m 04s>
A-3
Modelli
Ruttherford e Bohr
<9m 11s>
A-2
Struttura atomica degli elementi <8m 42s>
invio
1.- Quali sono i tre fisici che hanno legato i loro
nomi alla creazione di un modello atomico
2.- Indicativamente
dell’atomo
esposte?
in
le ipotesi sulla struttura
quale periodo vengono
3.- Descrivi e disegna il modello atomico detto a
“PANETTONE”
4.- Descrivi e disegna il modello atomico detto
“PLANETARIO”
5.- Quale esperimento è stato fondamentale per
la scelta del modello planetario rispetto
quello a panettone?
invio
6.- Quali problemi presentava il modello atomico
planetario? Chi e come è riuscito a superarli?
7.- Cosa sono gli “ORBITALI” ?
8.- Quale è la differenza tra “ORBITALI” e “ORBITE” ?
9.- Quale forma hanno gli “ORBITALI” ?
10.-
Quanti elettroni possiamo trovare all’interno
di ogni orbitale?
invio
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Atomo