R PROVIDER 126 R PROVIDER 126 Il ruolo dell’aderenza alla terapia nel trattamento antipertensivo: i fattori che influenzano la compliance Antonio D.De Vuono M.M.G. SIMG COSENZA R PROVIDER 126 COMPLIANCE: Definizione operativa La compliance terapeutica o aderenza alla prescrizione, è la misura diretta di come le dosi, gli orari ed i modi di assunzione dei farmaci, adottati dal paziente corrispondono strettamente alla prescrizione originaria del medico. Rudd P et al, Clin Pharmacol Ther 1991 R PROVIDER 126 COMPLIANCE: Definizione pratica Si definiscono come complianti i pazienti che hanno accettato il consiglio del loro medico di iniziare la terapia farmacologica e che assumono almeno l’80% delle dosi prescritte. Rudd P et al, Clin Pharmacol Ther 1991 R PROVIDER 126 COMPLIANCE ALLA TERAPIA le varie componenti Compliance Assunzione continuativa del regime prescritto Restare in cura Persistenzaa Aderenza Scarsa aderenza Interruzione del trattamento Non-compliance R PROVIDER 126 Statistica della compliance dei pazienti • 50% di tutti i pazienti non sono complianti alla terapia (Levine A,1988) • 43% dei pazienti >50 anni hanno scelto di non essere complianti con la terapia. • 29% sospendono le medicine • 22% ne prendono meno del prescritto • 12% non acquistano neppure le medicine • 12% decidono di non assumerle dopo averle acquistate (AAARP,1996) • 14 - 21% dei pazienti non acquista mai i farmaci prescritti (FDA , National Council on Patient Information and Education) R PROVIDER 126 NON-COMPLIANCE IN VARIE CONDIZIONI CLINICHE Condizione % non-compliance Asma Artrite 20% 55-70% Diabete Epilessia Ipertensione 40-50% 30-50% 40-60% Berg JS et al, Ann Pharmatherapy, 2003 R PROVIDER 126 BARRIERE ALLA COMPLIANCE I fattori che influenzano negativamente la compliance sono correlati a: 1) Tipo di Malattia 2) Terapia 3) Paziente 4) Medico 5) Organizzazione sanitaria R PROVIDER 126 CARATTERISTICHE DI UNA MALATTIA A RISCHIO DI BASSA COMPLIANCE • Pochi o no sintomi • Terapia non associata a benefici immediati o precoci • Richiede terapia a lungo termine • Richiede assunzione frequente e multipla di farmaci • Necessita di controlli periodici • Richiede trattamento che può indurre effetti indesiderati L’ipertensione presenta contemporaneamente tutti i fattori che condizionano una scarsa compliance R PROVIDER 126 CARATTERISTICHE DEL TRATTAMENTO CHE INFLUISCONO SULLA COMPLIANCE • Numero di farmaci da assumere giornalmente • Numero di dosi di ogni farmaco • Comparsa effetti indesiderati • Durata del trattamento • Flaconi pillole (apertura difficile) • Costo R PROVIDER 126 Che cosa succede nella realtà clinica di tutti i giorni? R PROVIDER 126 Studio sulla compliance degli ipertesi eseguito col sistema MEMS (Medication Event Monitoring System): si tratta di flaconi per pillole con un microchip nel tappo. Ogni volta che il flacone viene aperto il chip registra data e ora R PROVIDER 126 Andamento temporale di aderenza e compliance (esecuzione, persistenza) percentuale di paziente persistenza aderenza/compliance massima aderenza caduta dell’aderenza a causa dell’interruzione del trattamento caduta dell’aderenza a causa di un diminuito dosaggio Tempo (giorni) numero di paziente che sono rimasti nello studio A distanza di un anno meno della metà dei pazienti continua la terapia e meno della metà ha una buona aderenza BMJ 2008;336;1114-1117; 14 May 2008; R PROVIDER 126 Mancata assunzione dei farmaci a seconda del giorno della settimana e dell’ora di assunzione percentuale di giorni senza farmaco farmaco assunto in orari variabili Lunedì alla sera Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì al mattino Sabato Domenica Giorno BMJ 2008;336;1114-1117; 14 May 2008; La compliance è minima nel week-end R PROVIDER 126 CONFRONTO DI DIVERSE METODOLOGIE PER MISURARE LA COMPLIANCE (Conta pillole residue vs MEMS) 120 Enalapril Isradipine % Compliance 100 80 monitor MEMS I farmaci che necessitano di due assunzioni al dì comportano un bassa aderenza . Meno della metà dei pazienti li assume a un intervallo di tempo corretto P<0.05 60 P<0.005 40 20 0 Conta Pillole ApertureTotali 2 aperture/die Apertura 10-14 ore MEMS (Rudd, Clin Pharmacol Ther 1990) R PROVIDER 126 TIPI DI NONCOMPLIANCE RILEVATI CON IL SISTEMA MEMS La metà dei pazienti in questo studio non avevano una buona compliance 70 60 % pazienti 50 40 Quasi ottimale Sottodosaggio Vacanze terapeutiche* Salti di dose Sospensione terapia Sovradosaggio 30 20 10 0 * Almeno tre giorni di non assunzione Kass et al, Am J Ophthalm 1987 R PROVIDER 126 In caso di inefficacia di un trattamento pensare sempre a un problema di non-compliance R PROVIDER 126 COME MIGLIORARE LA COMPLIANCE La Compliance può essere migliorata considerando ed agendo tramite: • • • • Scelta del Trattamento Fattori Cognitivi Fattori Educazionali Approccio comportamentale • Il medico è l’attore principale R PROVIDER 126 Dalla compliance alla concordanza Compliance Concordanza R PROVIDER 126 Come migliorare la compliance : fattori clinici • Domandare sempre sulla compliance • In caso di cattivo controllo della PA sospettare sempre scarsa compliance • Indagare su possibili barriere alla compliance e suggerire soluzioni • Monitorare tutti i pazienti rispetto alla presenza ai controlli clinici • Particolare attenzione per i soggetti ad alto rischio • Follow up aggressivo per i pazienti drop-out • Follow up aggressivo per i pazienti con PA ancora elevata R PROVIDER 126 Come migliorare la Compliance: Azione educazionale • Spiegare chiaramente lo scopo della terapia • Facilitare l’acceso di pazienti alle informazioni • Ridurre il tempo d’attesa per visite e follow-up • Riconoscere gli sforzi del paziente • Fornire feedback sulla risposta alla terapia • Premiare la compliance (es. visite meno frequenti) R PROVIDER 126 Come migliorare la Compliance:Terapia • Semplificare la terapia • Considerare primariamente sicurezza e tollerabilità dei vari farmaci • Verificare che il paziente abbia capito lo schema del trattamento • Specificare i dosaggi in modo chiaro • Specificare gli orari e i modi d’assunzione in modo chiaro (scrivere!) • Evitare troppi cambiamenti di terapia in un sol colpo • Spiegare ogni possibile reazione avversa, la loro importanza e cosa fare R PROVIDER 126 Cosa capiscono i pazienti dopo la visita? 100% 80% 60% 40% 41,9% 37,2% 27,9% 14,0% 20% 0% Nomi medicine Scopo delle medicine Reazioni avverse + Comuni Diagnosi Mayo Clinc Proc 2005;80:991-4 R PROVIDER 126 Comunicazione Verbale Fino all’ 80% dei Pazienti Dimenticano Cosa il Medico ha detto loro Nel momento stesso in cui lasciano l’Ambulatorio E Circa il 50% di Quello che Ricordano viene Ricordato in Maniera Sbagliata Solo il 14% dei Pazienti dice di sentirsi imbarazzato ad ammettere che non ha capito, ma il 79% pensa che siano gli altri a non avere capito I medici Interrompono i Pazienti circa 30 secondi dopo che hanno iniziato a parlare Se non interrotti i pazienti parleranno meno di due minuti Cosa si può fare? Creare un Ambiente di FIDUCIA Source: Health Literacy & The Prescription Drug Experience: The Front Line Perspective From Patients, Physicians and Pharmacists, Roper ASW, May 2002 R PROVIDER 126 ….l’uomo più spesso necessita che gli sia ricordato che di essere istruito ….man more often needs to be reminded than instructed ... Boswell R PROVIDER 126 Barriere relative al Paziente • • • • • • Paura dei farmaci Non comprensione della malattia e dei rischi Mancanza di sintomi Paura di effetti indesiderati Depressione, o disordini cognitivi Cattiva informazione R PROVIDER 126 Molti pazienti pensano che i benefici dei farmaci NON superino i rischi NEGATIVO POSITIVO Source: MORI/Medicines Partnership survey of 2019 adults, 2003 R PROVIDER 126 La maggioranza dei pazienti vorrebbe un maggior coinvolgimento nelle decisioni sulla terapia % pazienti che vorrebebro essere più coinvolti 87% 62% 51% Source: Cassileth BR, Zupkis RV, Sutton-Smith k, March V Annals of Internal Medicine 1980 R PROVIDER 126 Cosa si può fare per migliorare la situazione? • Maggior coinvolgimento del paziente • Scelta del trattamento in modo da minimizzare le reazioni avverse • Semplificare la terapia • Sistemi per memorizzare R PROVIDER 126 AUMENTO DELLA COMPLIANCE INDOTTO DALL’AUTOMISURAZIONE PRESSORIA A DOMICILIO Ogni 100 pazienti non complianti, 70 diventano complianti quando automisurano la PA SCARSA 100 BUONA % pazienti 80 60 PA automisurata 40 20 0 0-12 settimane 13-32 (Edmonds et al., J Hypertens1985) R PROVIDER 126 IMPATTO DI DIFFERENTI METODI PER MIGLIORARE LA COMPLIANCE % buona compliance P<0.01 100 P<0.01 P<0.01 Controllo 80 portapillole con allarme 60 Allarme+Diario 40 1+2+3+ automisurazione PA 20 0 Metodo (McKinney et al, J Clin Pharmacol 1992) R PROVIDER 126 Il Menu delle Strategie • Fornire Informazioni : il paziente è pronto per ricevere informazioni? Se si: • Fornire tutte le informazioni appropriate – Dosaggio – quanto e quando (per iscritto) – Quando ci si aspetta che inizi l’effetto – Reazioni avverse più comuni e cosa fare se compaiono – Cosa fare se ci sono problemi – Domandare sempre se tutto è chiaro e se ci sono altre domande Rollnick S, et al. Health Behavior Change: A Guide For Practitioners. Churchill Livingstone; 2003:111-112. Berger B. Motivational interviewing helps patients confront change. Available at: http://www.uspharmacist.com/oldformat.asp?url=newlook/files/Phar/nov99relationships.cfm&pub_id=8&article_id=450. Accessed January 13, 2004. Efficacy / Effectiveness Capacità di raggiungere l’obiettivo atteso efficacia teorica (EFFICACY) efficacia pratica (EFFECTIVENESS) capacità di un intervento di raggiungere un determinato obiettivo in condizioni “ideali” (RCT, metanalisi, revisioni sistematiche etc..) documenta i risultati conseguiti nelle situazione “reali” dovrebbe essere valutata prioritariamente (trial pragmatici) Efficienza capacità di utilizzare in modo ottimale le risorse per il raggiungimento di un determinato risultato mette in relazione i risultati ottenuti con le risorse impiegate al fine di confrontare diverse strategie di intervento per valutarne l’economicità e quindi la priorità assistenziale (costo/opportunità) Appropriatezza Ricerca della modalità di assistenza più opportuna che, a pari livello di efficacia, sia in grado di ottimizzare l’impiego delle risorse (efficienza) In pratica significa fornire una prestazione: - all’utente giusto - nel momento giusto - nella giusta quantità - prevenendo tanto l’over use l’under use ed il mis-use ed il miss-use 1. Il processo prescrittivo prevede una prima fase di valutazione clinica che consiste: - nell‘ individuare i pazienti che realmente hanno necessità di un trattamento,in seguito - nello scegliere i farmaci che hanno prove di efficacia più forti insieme ai profili di rischio sullo specifico paziente. Questa fase potrebbe essere definita appropriatezza clinica. 2. Vi è poi una seconda fase, di appropriatezza economica, che consiste nel privilegiare i farmaci meno costosi a parità di efficacia. L’ appropriatezza prescrittiva si realizza quando il medico fonda le sue decisioni su evidenze scientifiche metodologicamente rigorose e accreditate, valuta la loro trasferibilità alle caratteristiche peculiari del paziente e tiene nella dovuta considerazione l’impiego di risorse. L’autonomia prescrittiva del medico, che è un valore da difendere, deve coniugare la salvaguardia delle specifiche esigenze del paziente (rapporto beneficio/rischio favorevole) con la sostenibilità del sistema sanitario (rapporto beneficio/costo favorevole). Principio basilare dell’appropriatezza prescrittiva è che, a parità di efficacia documentata e di applicabilità al singolo paziente di farmaci diversi, sia preferito quello di minor costo. Monitoraggio Ambulatorio della Pressione Arteriosa Dott. Antonio D. De Vuono MMG- Mangone –SIMG COSENZA Gli strumenti più utilizzati, al momento, si basano sulla tecnica oscillometrica e sull’uso di trasduttori elettronici stabili in grado di misurare con sufficiente accuratezza la PA media e quindi di calcolare, mediante algoritmi brevettati i valori della PA sistolica e diastolica. Per tale motivo gli strumenti utilizzati devono essere validati secondo uno dei protocolli disponibili approvati dalle società americane e/o europee di ipertensione. Le linee guida del 2008 della Società Italiana dell’Ipertensione , basate sulle raccomandazioni dell’ESH \ESC del 2007, indicano le seguenti condizioni in cui il monitoraggio ambulatorio della PA può essere utile : - Ipertensione borderline - Sospetta ipertensione da camice bianco - Sospetta ipertensione mascherata - Ipertensione notturna - Variabilità pressoria ampia sia a lungo che a breve termine - Anziani - Diabetici - Gravidanza - Ipertensione episodica o ipotensione ( sintomatica ) VANTAGGI - Maggiore correlazione della PA media delle 24 h al danno d’organo dell’ Ipertensione - Valore prognostico superiore della PA media delle 24 ore, diurna e notturna - Possibile valutazione dell’efficacia e della distribuzione temporale del controllo pressorio del trattamento farmacologico nell’arco delle 24 ore, anche attraverso indici matematici, quali il rapporto valle-picco e lo smoothness index LIMITI • Interferenze con le attività quotidiane del paziente • Ripercussioni sulla qualità del sonno Possibile inaccuratezza delle misurazioni della PA, in particolare durante la deambulazione • Costi elevati (……… per il medico !!!! ) CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE presenza di fibrillazione atriale e di aritmie extrasistoliche In tutte queste condizioni è quasi impossibile ottenere delle misurazioni di buona qualità e, comunque, la loro accuratezza è discutibile. - presenza di tremori - svolgimento di attività fisiche pesanti, con necessità di usare frequentemente il braccio su cui è applicato il manicotto VARIAZIONI CIRCADIANE DELLA PA Regolarmente durante la notte si registra un abbassamento, DIPPING, dei valori di PA, sia nei soggetti ipertesi sia in quelli normotesi, che è > del 10%; tuttavia in molti casi tale riduzione è minore e, addirittura, in alcuni casi è invertita, con un aumento notturno della PA. Si parla rispettivamente di soggetto DIPPER, NON DIPPER e DIPPER INVERTITO. Esiste infine una condizione in cui il calo notturno supera il 20% e si parla allora di DIPPER ESTREMO. ANALISI STATISTICA L’esame viene considerato valido se vengono soddisfatti i seguenti criteri: - Almeno 24 ore valide di registrazione - Almeno 2 misurazioni valide per ora durante il giorno ed 1 durante la notte - Almeno il 70% delle misurazioni attese DIPPER Riduzione notturna della pressione superiore o uguale al 10% dei livelli pressori medi diurni(o di almeno 10 mmHg per la sistolica e/o 5 mmHg per la diastolica). NON DIPPER Riduzione notturna della pressione inferiore al 10% dei valori medi diurni. DIPPER ESTREMO Riduzione notturna della pressione superiore al 20% dei livelli pressori medi diurni DIPPER INVERTITO O RISER Inversione dei valori della PA notturna rispetto a quella diurna Grazie per l’attenzione Sbadiglio