LE MATERIE PLASTICHE E LE GOMME
• CHE COSA SONO LE MATERIE PLASTICHE
• IL RICICLAGGIO DELLE PLASTICHE
• LA PRODUZIONE DELLE MATERIE
PLASTICHE
• CARATTERISTICHE E IMPIEGHI DELLE
MATERIE PLASTICHE
• GOMME E ADESIVI
CHE COSA SONO LE MATERIE PLASTICHE
CON L’ESPRESSIONE “MATERIE PLASTICHE”SI INDICA UN’AMPIA
GAMMA DI PRODOTTIOTTENUTI DALLA LAVORAZIONE DEL
PETROLIO E CARATTERIZZATI DA GRANDE FACILITA’ DI
LAVORAZIONE, ECONOMICITA’, COLORABILITA’, ISOLAMENTO
ACUSTICO, TERMICO, ELETTRICO, MECCANICO (VIBRAZIONI),
RESISTENZA ALLA CORROSIONE E INERZIA CHIMICA, NONCHE’
IDROREPELLENZA E INATTACCABILITA’ DA PARTE DI MUFFE,
FUNGHI E BATTERI.
CHE COSA SONO LE MATERIE PLASTICHE
• PLASTICHE OVVERO POLIMERI
• COME SI OTTENGONO I POLIMERI
• LE BIO PLASTICHE
PLASTICHE OVVERO POLIMERI
IL TERMINE “PLASTICA” DERIVA DAL GRECO E SIGNIFICA
“MALLEABILE”:LA CARATTERISTICA PIU IMPORTANTE DELLE
MATERIE PLASTICHE E’ INFATTI LA FACILITA’ DI LAVORAZIONE .
LE MATERIE PLASTICHE –CHIAMATE PIU PROPRIAMENTE RESINESONO COSTITUITE DA MACROMOLECOLE (MOLECOLE DI GRANDI
DIMENSIONI)DETTE POLIMERI.LE MACROMOLECOLE SONO
FORMATE DA UNA SEQUENZA DI UNITA FONDAMENTALI DETTE
MONOMERI TENUTE INSIEME DA LEGAMI CHIMICI.TRA LORO LE
MACROMOLECOLE NON SONO INVECE LEGATE CHIMICAMENTE BENSI
COESE DA DEBOLI FORZE DI ATTRAZIONE
COME SI OTTENGONO I POLIMERI
IN DETERMINATE CONDIZIONI DI TEMPERATURA E DI
PRESSIONE ED EVENTUALMENTE IN PRESENZA DI
CATALIZZATORI I MONOMERI SI LEGANO TRA LORO.
LA REAZIONE DI FORMAZIONE DEL POLIMERO SI
CHIAMA POLIMERIZZAZIONE E PUO ESSERE DI DUE
TIPI:
POLIADDIZIONE
CHE SI REALIZZA PARTENDO DA UN MOMNOMERO DI UN SOLO
TIPO CIOE DA UNA SOLA SOSTANZA CHIMICA. POLIMERI
OTTENUTI PER POLIADDIZIONE SONIO AD ESEMPIO IL
POLIETILENE MOLTO USATO PER IMBALLARE MERCI, IL
POLIPROPILENE DI VASTISSIMO IMPIEGO SIA COME MATERIA
PLASTICA SIA COME FIBRA TESSILE, IL CLORURO DI POLIVINILE
I CUI IMPIEGHI SONO MOLTEPLICI SA COME MATERIA PLASTICA
SIA COME ADESIVO OPPURE COME FIBRA TESSILE.
POLICONDENSAZIONE
CHE SI REALIZZA QUANJDO SI LEGANO TRA LORO DUE
MONOMERI DIVERSI (CIOE DUE SOSTANZE CHIMICHE DIVERSE)
, I CUI CONCATENAMENTO PORTA ALLA FORMAZIONE SIA DEL
POLIMERO SIA DI SOSTANZE DI SCARTO( IN GENERE ACQUA). I
PIU IMPORTANTI POLIMERI OTTENUTI PER
POLICONDENSAZIONE SONO I POLISTERI,CHE TROVANO VASTO
IMPIEGO NELL’INDUSTRIA DELLE VERNICI E NEL CAMPO DELLE
FIBRE TESSILI,I POLIURETALI,FONDAMENTALI PER LA
FABBRICAZIONE DEI MATERIALI ESPANSI(POLIURETANO
ESPANSO).
LE BIOPLASTICHE
GLI OGGETTI IN PLASTICA TRADIZIONALI SONO REALIZZA TESFRUTTANDO ENERGIE
NON RINNOVABILI E VENGONO RIASSORBITI DALL’AMBIENTE SOLO DOPO LUNGHI
PERIODI DI TEMPO:UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA,AD ESEMPIO,CI METTE
QUATTROCENTO ANNI A DECOMPORSI.I PROBLEMI LEGATI ALL’INQUINAMENTO
CAUSATO DALLA PLASTICA TRADIZIONALE HANNO SPINTO A METTERE A PUNTO
MATERIALI ALTERNATIVI, LE COSIDETTE BIOPLASTICHE,REALIZZATE CON MATERIE
PRIME VEGETALI QUALI AMIDO DI MAIS,BARBABIETOLA,ALGHE.A SECONDA DELLA
COMPOSIZIONE,LA BIOPLASTICA IMPIEGA DA POCHI GIORNI A 4-5 ANNI PER
DISSOLVERSI NELL’AMBIENTE SENZA LASCIARE RESIDUI INQINANTI.I CAMPI DI
APPLICAZIONE SONO DAVVERO MOLTI:SACCHETTI PER LA SPESA O LA
SPAZZATURA,BICCHIERI E POSATE USA E GETTA,SISTEMI DI PACCIAMATURA
IMPIEGATI IN AGRICOLTURA E ALTRI OGGETTI DI USO COMUNE .DAL 1 GENNAIO
2011 ANCHE IN ITALIA SONO VIETATI I SACCHETTI DI PLASTICA PER LA
SPESA,SOSTITUITI DA QUELLI BIODEGRADABILI.
LA PRODUZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE
• LA CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE
PLASTICHE
• TECNICHE DI LAVORAZIONE
LA CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE
A seconda del loro
comportamento nei confronti
del calore, le materie plastiche
(resine) possono essere
classificate in
termoplastiche e termoindurenti.
Resine termoplastiche
questi materiali sottoposti a riscaldamento
rammolliscono e possono essere foggiati
in tutte le forme desiderate . una volta
raffreddati tornano a essere rigidi, ma se
nuovamente riscaldati rammolliscono
ancora perdendo la forma in cui erano stati
foggiati e possono quindi assumere nuove
forme.
Resine termoindurenti
questi materiali possiedono solo
inizialmente la capacità di rammollire per
azione del calore e in tale condizione
anch’essi assumono la forma desiderata. Se
però si prolunga il riscaldamento
,avvengono delle trasformazioni chimiche
che portando alla formazione di una massa
unica non più lavorabile.
Tecniche di lavorazione
variano in base alle
caratteristiche dei materiali
plastici (termoplastici o
termoindurenti )e alla forma e
dimensione degli oggetti che si
vogliono ottenere.
Stampaggio per estrusione
consiste nell’iniettare in modo continuo, a caldo,
il materiale plastico attraverso fori di dimensioni
opportune in modo da ottenere dei profilati di
diametro differente in relazione alle dimensioni
dei fori. Tra le materie plastiche che subiscono
questo processo ci sono il PVC e il polistirolo
Stampaggio per iniezione
È una tecnologia che si applica alle resine
termoplastiche :il materiale plastico , sotto forma di
granuli viene caricato in un iniettore cilindrico
riscaldato all’interno del quale è presente una vite
senza fine che spinge il materiale plastico verso il foro
d’uscita. la resina è compresa tra la parte fissa e
quella mobile di uno stampo,e assume la forma del
volume vuoto.
Stampaggio per compressione a caldo
questa tecnica si applica in genere alle materie plastiche
termoindurenti che si trovano in commercio sotto forma di
polvere già additivata dei vari ingredienti. Si distinguono ,
durante il ciclo di produzione , quattro operazioni
fondamentali :da prima si riempie lo stampo con la polvere ,
poi lo si chiude e lo si riscalda sotto pressione. A queste
prime fasi segue lo stampaggio vero e proprio durante il quale
grazie all’azione del calore la polvere fonde e si distribuisce
all’interno dello stampo indurendosi sempre di più finchè il
pezzo può essere estratto.
Calandratura o laminazione
il materiale plastico caldo viene immesso
in appositi miscelatori e quindi fatto
passare tra una serie di rulli in questo
modo si producono lamine di spessore
definito che possono assumere un aspetto
lucido o goffrato a seconda della superficie
dei rulli.
Espansione
nelle resine mantenute pastose si induce lo
sviluppo di sostanze gassose che creano nel
materiale una struttura spugnosa con questo
metodo si ottengono le resine espanse
molto leggere e adatte come isolanti termici
e acustici.
CARATTERISTICHE E IMPIEGHI DELLE MATERIE PLASTICHE
POLIETILENE(PE) FLESSIBILE ,RESISTENTE AGLI URTI ,PRESSOCHÉ INSOLUBILE OTTIMO ISOLANTE ELETTRICO PE A BASSA DENSITÀ PER LA
PRODUZIONE DI FILM CASALINGHI USA E GETTA GIOCATTOLI PE LINEARE A BASSA DENSITÀ IDEALE PER FILM PER IMBALLAGGI PE AD ALTA DENSITÀ
ADATTO PER CASSETTE E CASSONI INDUSTRIALI , CONTENITORI PER LIQUIDI.
POLIPROPILENE (PP)RESISTENTE RIGIDO INSOLUBILE NEI SOLVENTI ORGANICI PERFETTAMENTE COLORABILE. COMPONENTI PER AUTO TUBAZIONI
CASALINGHI FILM PER IMBALLAGGI FIBRE TESSILI.
POLISTIROLO(PS)DURO FRAGILE E POCO RESISTENTE AGLI AGENTI ATMOSFERICI È MOLTO LEGGERO ED È UN OTTIMO ISOLANTE TERMOACUSTICO
IMBALLAGGI ARTICOLI DOMESTICI GIOCATTOLI ELETTRODOMESTICI CALOTTE INTERNE DI CASCHI DI PROTEZIONE.
POLIVINILCLOURO(PVC)DURO RIGIDO RESISTENTE AGLI AGENTI CHIMICI ATMOSFERICI E AL FUOCO ADDIZIONATO DI PLASTIFICANTI DIVENTA
ELASTICO MATERIALI PER L’EDILIZIA IMBALLAGGI ALIMENTARI E FARMACEUTICI,CASALINGHI,ARREDAMENTO E ABBIGLIAMENTO.
POLIAMMIDI(PA)TENACE ELASTICO E ALTAMENTE RESISTENTE LOGORAMENTO FIBRE SINTETICHE (NYLON) PART DI MACCHINE FILM PER
IMBALLAGGI FLESSIBILE DI PRODOTTI ALIMENTARI.
POLICARBONATO(PC)BUONE PROPRIETÀ MECCANICHE BUONA RESILIENZA ED ELEVATA DUREZZA MANUFATTI TRASPARENTI CASCHI PROTETTIVI
COMPONENTI PER AUTO.
POLIMETILMETACRILATO (PMMA)BUONA RESISTENZA AGLI URTI E AI SOLVENTI TRASPARENTI E LEGGERO NVETRI PIANI O CURVI COPERTURE PER
SERRE MOBILI E OGGETTI DA ARREDAMENTO RIENTRANDO IN QUESTA CATEGORIA MATERIALI COME IL PLEXIGLAS.
POLIURETANO(PU)ELASTICO RESISTENTE ALL’ACQUA AGLI ALCOOL E AGLI ACIDI FINTE PELLI SUOLE FILM PER ISOLAMENTO ELETTRICO ARTICOLI
SPORTIVI.
POLIESTERI(UP) ALLO STATO LIQUIDO È PIÙ O MENO VISCOSO E INDURISCE CON L’AGGIUNTA DI CATALIZZATORI LE CARATTERISTICHE MIGLIORANO SE
RINFORZANO CON FIBRE DI VETRO O DI CARBONIO INDUSTRIA ELETTRICA ELETTRONICA E CHIMICA EDILIZIA NAUTICA PRODUZIONI DI ARTICOLI
SPORTIVI.
POLITETRAFLUROETILENE (PTFE)ALTA STABILITÀ TERMICA RESISTENZA AI PRODOTTI CHIMICI E ALLA LUCE INFIAMMA BILE OTTIMO ISOLANTE
ELETTRICO RIVESTIMENTI ANTIADERENTI RESISTENTI ALLE ALTE TEMPERATURE ,ISOLAMENTO ELETTRICO .
RESINE EPOSSIDICHE(EP)OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI ELEVATO POTERE ADESIVO SU DIVERSI MATERIALI PARTI DI AEROPLANI
RACCHETTE DA TENNIS SCI ADESIVI COMPONENTI ELETTRICI
RESINE FENOLICHE(PF) INSOLUBILI NEI SOLVENTI E RESISTENTI AL CALORE LAMINATI ADESIVI COMPONENTI ELETTRICI E MOTORISTICI
RESINE MELAMMINICHE(MF)RESISTENTI AL CALORE AGLI ACIDI E ALL’ACQUA BUONA RESISTENZA MECCANICA LAMINATI STOVIGLIE ISOLANTI
ELETTRICI INDUSTRIA TESSILE.
GOMME E ADESIVI
• GOMME OVVERO ELASOMETRI
• LA GOMMA NATURALE
• LE GOMME SINTETICHE
• GLI ADESIVI
GOMME OVVERO ELASTOMERI
-LE GOMME SONO CARATTERIZZATE DALLA PROPRIETÀ
DI POTER SUBIRE UN FORTE ALLUNGAMENTO, ANCHE
PIÙ VOLTE LA LORO LUNGHEZZA, SENZA SPEZZARSI, PER
POI TORNARE ALLE DIMENSIONI ORIGINALI UNA VOLTA
CHE VENGA MENO LA FORZA APPLICATA.
LE GOMME APPARTENGONO ALLA CATEGORIA DI
SOSTANZE DETTE ELASTOMERI E POSSONO ESSERE DI
ORIGINE NATURALE O SINTETICA.
LA GOMMA NATURALE
LA GOMMA NATURALE (O CAUCCIÙ) SI RICAVA DA UN LATTICE SECRETO DA
ALCUNE PIANTE DELLE REGIONI EQUATORIALI. IL CACCIÙ PRESENTA OTTIME
PROPRIETÀ ELASTICHE( CHE TENDONO A DIMINUIRE COL TEMPO A CAUSA
DELL’AZIONE DELL’ARIA) E OTTIMA RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI. DOPO
LA RACCOLTA IL LATTICE VIENE FILTRATO, CONCENTRATO E STABILIZZATO;
PER LA PREPARAZIONE DI FOGLI IN GOMMA NATURALE, IL LATTICE VIENE
ACIDIFICATO, AFFINCHÉ AVVENGA LA COAGULAZIONE DEL POLIMERO, E IN
SEGUITO SPREMUTO A MEZZO DI RULLI ROTANTI; I FOGLI DI CACCIÙ CHE NE
ESCONO HANNO UNO SPESSORE DI 3-4 MM E VENGONO DETTI CREPE SHEET.
LA GOMMA NATURALE
LA GOMMA IN FOGLI COSÌ OTTENUTA PASSA ALL’INDUSTRIA OVE
SUBISCE UNA SERIE DI LAVORAZIONI TENDENTI A MIGLIORARE LA
PROPRIETÀ. LE PRINCIPALI SONO:
MASTICAZIONE, EFFETTUATA CON SPECIALI MACCHINE, ALLO
SCOPO DI AMMORBIDIRE IL MATERIALE;
IMPASTO, OPERAZIONE CON CUI IL MATERIALE GREZZO VIENE
IMPASTATO A CALDO VULCANIZZATI, PLASTIFICANTI,
ANTIOSSIDANTI, CARICANTI E PIGMENTI;
FOGGIATURA, MEDIANTE CUI L’IMPASTO VIENE FOGGIATO NELLA
FORMA VOLUTA.
LE GOMME SINTETICHE
AGLI INIZI DEL NOVECENTO LA DOMANDA DI GOMMA CON BUONE
CARATTERISTICHE DI ELASTICITÀ, ATTA DALLA PRODUZIONE DI
PNEUMATICI, ERA SUPERIORE ALLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE
DELLE PIANTAGIONI DI CACCIÙ SPARSE NEI VARI PAESI; SI CERCÒ
QUINDI DI PRODURRE DELLE MATERIE SINTETICHE CHE
AVESSERO LE STESSE CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLE
GOMME PARTENDO DA SOSTANZE SIMILI
ALL’ISOPRENE(MONOMERO DELLA GOMMA NATURALE). OGGI
ESISTONO NUMEROSI TIPI DI GOMME SINTETICHE
GOMMA STIROLO O RSB
( STYRENE BUTADIENE RUBBER )
DETTA ANCHE BUNA N, È UN ELASTOMERO CON BUONA
RESISTENZA ALL’ABRASIONE E STABILITÀ
ALL’INVECCHIAMENTO. L’RSB È STABILE NEI CONFRONTI
DI SOSTANZE QUALI OLI MINERALI, GRASSI E
IDROCARBURI, ACIDI E BASI ORGANICHE E
INORGANICHE. VIENE UTILIZZATO PRINCIPALMENTE
PER PRODURRE PNEUMATICI, TUBI, TACCHI E SUOLE DI
SCARPE, GUARNIZIONI, PISTE DI ATLETICA LEGGERA
GOMMA NITRILE
DETTO ANCHE BUNA N, È UN ELASTOMERO PIÙ
RIGIDO DELLA GOMMA NATURALE, MA
NOTEVOLMENTE PIÙ INERTE; GRAZIE A QUESTE
SUE CARATTERISTICHE VIENE UTILIZZATO PER
LA PRODUZIONE DI CONDOTTI PER OLI E
BENZINE, PAVIMENTI DI OFFICINE, SERBATOI DI
CARBURANTE
BUTILE O VISTANEX
LE MOLECOLE BASATE SU QUESTO POLIMERO
HANNO SCARSA RESISTENZA ALLA TRAZIONE, MA
BUONA RESISTENZA ALL’ABRASIONE, AL TAGLIO,
ALLA TEMPERATURA E SOPRATTUTTO
PERMEABILITÀ AI GAS PARTICOLARMENTE
BASSA, PERTANTO SONO USATE PER FABBRICARE
CAMERE D’ARIA, TUBI DI GOMMA, ISOLANTI PER
CAVI
NEOPRENE
QUESTO POLIMERO PRESENTA BUONE
PROPRIETÀ MECCANICHE, BUONA
RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI E AL
CALORE. VIENE UTILIZZATO NELLA
FABBRICAZIONE DI GUANTI, GUARNIZIONI,
PANNELLI PROTETTIVI, DIAFRAMMI DI
VALVOLE E RUBINETTI, ECC
GOMMA ETILENPROPILENICA
PRESENTA OTTIME CARATTERISTICHE
MECCANICHE E DI RESISTENZA ALLE
TEMPERATURE ELEVATE; TROVA IMPIEGO
NELLA PRODUZIONE DI ACCESSORI PER
AUTO, LASTRE PER IMPERMEABILIZZARE
TETTI, ECC
GLI ADESIVI
L’ADESIVO, O COLLA, È UNA SOSTANZA CHE
PERMETTE DI FAR ADERIRE UNA SUPERFICE E
UN’ALTRA. LE COLLE POSSONO ESSERE COMPOSTE
DA MATERIALI DIVERSI E NE ESISTONO
NUMEROSE TIPOLOGIE CHE SI ADATTANO A USI
SPECIFICI E SONO PIÙ O MENO ADATTE A
INCOLLARE DETERMINATI MATERIALI
GLI ADESIVI
ANTICAMENTE LA COLLA VENIVA RICAVATA DA
TESSUTI ANIMALI QUALI PELLAME, OSSA O
PESCE, OPPURE DA VEGETALI, AD ESEMPIO LA
COLLA DI FARINA UTILIZZATA PER INCOLLARE LA
CARTA O LA GOMMA ARABICA, ALTRIMENTI
DETTA GOMMA ACACIA, IMPIEGATA ANCHE A
LIVELLO COMMESTIBILE
GLI ADESIVI
OGGI LE COLLE NATURALI SONO DIVENUTE PRODOTTI DI NICCHIA(AD
ESEMPIO NEL RESTAURO DI MOBILI ANTICHI) E IL LORO POSTO È STATO PRESO
DA ADESIVI SINTETICI A BASE DI RESINE PRODOTTI INDUSTRIALMENTE E
DALL’ELEVATO POTERE ADESIVO. GLI ADESIVI SINTETICI PIÙ DIFFUSI SONO:
CIANOACRILATI (ADESIVI TENACI, USATI IN CHIRURGIA)
COLLA VINILICA O COLLA DA FALEGNAME
COLLA EPOSSIDICA (USATA IN EDILIZIA),
COLLA UREICA (IMPIEGATA NELL’INDUSTRIA DEI COMPENSATI)
COLLA POLIURETANICA, ESISTENTE IN DECINE DI FORMULAZIONI DIVERSE.
LE FIBRE TESSILI E I MATERIALI COMPOSTI

LE FIBRE VEGETALI

LE FIBRE ANIMALI

LE TECNOFIBRE E LE FIBRE MINERALI

LA PRODUZIONE DEI TESSUTI

IL TELAIO INDUSTRIALE

LA LAVORAZIONE DEI FILATI

TESSUTI TECNICI E MATERIALI COMPOSITI

ABBIGLIAMENTO TECNICO
LE FIBRE VEGETALI
• CHE COSA SONO LE FIBRE TESSILI
• IL COTONE
• IL LINO
CHE COSA SONO LE FIBRE TESSILI
LE FIBRE TESSILI SONO STRUTTURE SOTTILI DI ORIGINE
NATURALE O CHIMICA UTILLIZZATE PER LA RELIZZAZIONE
DEI TESSUTI.LE SOSTANZE DI CUI SONO COSTITIUTE HANNO
CARATERERISTICHE DI FLESSIBILITÀ TENACITÀ E
MALLEABILITÀ,CHE CONSENTANO LA LAVORAZIONE IN FILI
SOTTILI E RESISTENTI
CHE COSA SONO LE FIBRE TESSILI
LE FIBRE NATURALI POSSONO ESSERE DI ORIGINE:
• VEGETALE
• ANIMALE
• MINERALE
QUELLE CHIMICHE POSSONO ESSERE
• ARTIFICIALI
• SINTETICHE.
CHE COSA SONO LE FIBRE TESSILI
OTRE CHE PER LA REALIZZAZIONE DEI TESSUTI
PROPRIAMENTE DETTI,LE FIBRE POSSONO ESSERE
IMPIEGATE PER LA PRODUZIONE DI ALTRI ARTICOLI TESSILI
DETTI NON TESSUTI: NON SOTTOPOSTI AI TRADIZIONALI
PROCEDIMENTI DI FILATURA E TESSTURA, SONO OTTENUTI
DALL ACCOSTAMENTO E ASSEMBLAMENTO DI FIBRE
ORIENTATE E NON, MEDIANTE TECNICHE DI
TIPOMECCANICO, TERMICO O CHIMICO.
IL COTONE
SI TRATTA DI UNA FIBRA OTTENUTA DALLA CAPSULE
MATURE DELLA PIANTA DEL COTONE.LA PIANTA E
FORMATA DA UN ARBUSTO ALTO CIRCA 40CM,CON
FOGLIE E FIORI DI COLORI ROSSO O GIALLO .QUANDO IL
FIORE VIENE FECONDATO,PERDE I PETALI E IN 25
GIORNI CRESCE UNA CAPSULA CIRCONDATA DA UNA
FOGLIA CHIAMATA BRATTEA .
IL COTONE
ALL INTERNO DALLA CAPSULA CI SONO DA CINQUE A OTTO SEMI SU
CUI SI SVILLUPPA LA FIBRA .QUANDO LA CAPSULA È MATURA SI APRE
IN QUATTRO PARTI MOSTRANDO IL BATUFFOLO DI COTONE .
LA PRIAMA OPERAZIONE DOPO LA RACCOLTA E L ESSICAZIONE È LA
SGRANATURA CHE PERMETTE DI STACCARE LE FIBRE DAI SEMI.
LA LUNGHEZZA DELLA FIBRE DI COTONE È MOLTO IMPORTANTE
COMMERCIALMENTE,PERCHE SI OTTENGONO FILATI TANTO PIÙ LA
FIBRA È LUNGA
IL COTONE
IL COTONE È COMPOSTO
PER IL 95% DI CELLULOSA ED
LEGGERO,MORBIDO,EASSORBENTE. LA FIBRA DI COTONE
,MENO ROBUSTA DEL LINO, NON SI USURA MA SI STRAPPA; È
POCO ELASTICA E PERTANTO SI SGUALCISCE .I LAVAGGI
FREQUENTI E L ESPOSIZIONE AL SOLE TENDONO A
SCOLORIRE I TESSUTI DI COTONE. I TESSUTI DI COTONE SI
USANO NELLA CONFEZIONE DI BIANCHERIA PER LA CASA E DI
CAPI
DI
FEMMINILE.
ABBIGLIAMENTO
ESTIVO,
SPECIALMENTE
IL LINO
LA FIBRA DEL LINO È RICAVATA DAL FUSTO DI UNA PIANTA
ALTA DA 80 A 120 CM ,POCO RAMIFICATA E CON PICCOLI
FIORI,DI UN COLORE VARIABILE DAL BIANCO ALL AZZURRO
INTENSO , CHE FIORISCONO SOLO PER UN GIORNO LA PIANTA
DEL LINO VIENE ESTIRPATA DAL TERRENO IN MODO DI
AVERE LA MASSIMA LUNGHEZZA DELLA FIBRA .DOPO L
ESICAZIONE AVVIENE LA SEPERAZIONE DELLA FIBRE TESSILI
DAI RESUIDI LEGNOSI E QUINDI LA PETTINATURA CHE
ELIMINA LE IMPURITÀ .
IL LINO
LE FIBRE DI LINO SI MESCOLANO A COTONE , LANA SETA,
VISCOSA E POLIESTERE E QUESTI FILATI MISTI PERMETTANO DI
OTTENERE MOLTI TIPI DI TESSUTO. LA COMBINAZIONE DI DUE
FIBRE CONSENTE DI AVRE UNA "MANO" DIVERSA, CIOÈ UNA
CONSISTENZA E UN ASPETTO DIFFERENTI DA QUELLI OTTENUTI
CON FILATI SEMPLICI. COMPOSTO PER IL 70% DI CELLULOSA ,
NON PROVOCA ALERGIE, ASSORBENTE L’UMIDITÀ E LASCIA
TRASPIRARE LA PELLE.
IL LINO
PERTANTO È INDICATO PER LA CONFEZIONE DI CAPI ESTIVI
LEZUOLA, TOVAGLIE,ASCIUGMANI E FAZZOLETTI. MOLTO
RESISTENTE, SOPRATTUTTO SE BAGNATO PUO ESSERE
LAVATO MOLTISSIME VOLTE SENZA ALTERARSI, ANZI DIVENTA
SEMPRE PIU MORBIDO, COSA IMPORTANTISSIMA PER I CAPI
DI ABBIGLIAMENTO E DI USO QUOTIDIANO CHE RICHIEDONO
LAVAGGI
FREQUENTI.
HA
BASSISSIMA
ELASTICITÀ,
PERTANTO I TESSUTI IN LINO NON SI DEFORMANO.
LE FIBRE ANIMALI
• LA LANA
• LA SETA
LE TECNOFIBRE E EL FIBRE MINERALI
•
LE FIBRE ARTIFICIALI
•
LE FIBRE ARTIFICIALI CELLULOSICHE
•
LE FIBRE ARTIFICIALI PROTEICHE
•
LE FIBRE SINTETICHE
•
LE FIBRE MINERALI
LA PRODUZIONE DEI TESSUTI
• LA FILATURA
• LA TESSITURA
• IL TELAIO
IL TELAIO INDUSTRIALE
LA LAVORAZIONE DEI FILATI
TESSUTI TECNICI E MATERIALI COMPOSITI
• TESSUTI TECNICI
• MATERIALI COMPOSITI
ABBIGLIAMENTO TECNICO
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PLASTICHE E GOMMEx