Strategia economica delle Energie rinnovabili Università degli studi di Milano Bicocca GIANLUIGI TESTA Contributo dell’arch. Piero Aloia 1 Che cosa è l’energia alternativa? • Per fonte di energia alternativa si intende un modo di ottenere energia fondamentalmente differente da quella ottenuta con l'utilizzo dei combustibili fossili, che costituiscono le fonti "non rinnovabili" • Il termine divenne di uso comune negli anni settanta, a seguito delle crisi petrolifere del 1973 e del 1979, che avevano fatto vedere in maniera chiara le problematiche poste da un mondo dell'energia troppo dipendente dal petrolio e, in generale, dall'approvvigionamento di fonti fossili. 2 [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Cosa sono le energie rinnovabili? Sono considerate energie rinnovabili quelle fonti di energia che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano, non sono esauribili oppure che il loro utilizzo non pregiudica le risorse naturali. Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. 3 [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Cosa sono le energie rinnovabili? L’energia viene estratta da queste fonti per via meccanica, fisica o chimica mediante apparecchiature chiamate generatori Fino alla scoperta e l’utilizzo del petrolio, l’essere umano ha sempre sfruttato queste fonti di energia per alimentare le sue macchine. 4 Cosa sono le energie rinnovabili? [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I generatori variano dalla fonte di energia e dal suo sfruttamento 5 Eolico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Tra le varie fonti rinnovabili, l’energia data dal vento è stata la prima ad essere stata utilizzata dall’uomo sotto forma di energia meccanica. Il suo primo utilizzo è stato nella navigazione a vela che risale al tempo degli egiziani, l’utilizzo di questa energia attraverso i mulini è invece iniziata nelle zone della Mesopotamia, della Cina e dell’Egitto. Già nel 17° secolo a.c. Hammurabi, il Re di Babilonia usa i mulini a vento per irrigare le vaste aree coltivate. I moderni generatori eolici si distinguono in due categorie, a seconda della disposizione del loro asse di rotazione, possono essere, infatti, ad asse orizzontale o ad asse verticale. Per il momento per la produzione in grande scala si usano rotori ad asse orizzontale tripala, questi generatori hanno potenze che variano da i 500kw ai 5 mw con pali alti fino a 150 m. Per il mini eolico, invece, le potenze variano da pochi watt ai 20 kw 6 Idrico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Anche questa fonte è stata sfruttata fin dall’antichità infatti Già a partire dal primo secolo prima di Cristo I Romani sfruttarono l’energia dell’acqua per coltivare i loro campi invece di usare i cavalli, che gli erano necessari in battaglia e nelle altre azioni militari. Per la conversione dell’energia si utilizzano pale, rotori e generatori che trasformano l’energia dell’acqua in energia meccanica o elettrica. A seconda della potenza e delle dimensioni dell’impianto si distinguono in micro idro mini idro e idro. Possono essere sfruttate come fonte di energia le correnti dei fiumi o torrenti, le maree, e gli accumuli di acqua dei bacini artificiali 7 Biomasse [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Si definisce biomassa qualsiasi sostanza di matrice organica, vegetale o animale, destinata a fini energetici, e rappresenta una sofisticata forma di accumulo dell’energia solare. La brevità del tempo di sfruttamento e quello di ripristino fa si che le biomasse rientrino nella categoria delle fonti rinnovabili. Il concetto del loro sfruttamento e della loro “rinnovabilità” è molto semplice, viene prodotta energia consumando questi prodotti, la quantità di CO2 prodotta durante il processo di produzione, viene riassorbita dalle nuove piantagioni. Il loro utilizzo avviene attraverso la combustione o la gassificazione. 8 Arch. Piero Aloia [email protected] Energie rinnovabili Biomasse Le caldaie e i cogeneratori 9 Energia da biomasse • Energia recuperata da rifiuti di natura organica tramite combustione. • La quantità di energia recuperata dipende principalmente dal potere calorifico dei materiali organici che vengono bruciati, e secondariamente dall'efficienza dell'impianto di incenerimento. • La biomassa è la quarta fonte energetica del pianeta, il principale combustibile utilizzato da tre quarti della popolazione mondiale. • L'energia prodotta dalla biomassa può essere sfruttata in vari modi. Il più evidente consiste nell'utilizzare il calore prodotto dalla sua combustione sia direttamente, sia producendo vapore per generare elettricità. • La biomassa può produrre energia in un'unità di cogenerazione (produzione combinata di calore e di elettricità) ed il calore "residuo" può essere immesso in una rete di teleriscaldamento o in un processo industriale. 10 10 Energia da biomasse • E’ inoltre possibile ottenere energia dalla biomassa tramite gassificazione e la produzione di combustibili liquidi. • La biomassa utilizzabile a scopo energetico comprende: gli scarti del legno (silvicoltura, segherie, edilizia/industria); il legno delle essenze a crescita rapida (salice, pioppo); i rifiuti agricoli (paglia, concimi); gli scarti delle colture saccarifere (barbabietole, canne da zucchero), cerealicole (grano, granoturco), non lignee (miscanthus) e oleaginose (colza, girasole); i rifiuti urbani solidi; i rifiuti domestici e gli effluenti industriali (in particolare del settore agroalimentare). 11 Arch. Piero Aloia [email protected] Energie rinnovabili Biomasse Funzionamento del cogeneratore 12 Energia da maree • Energia elettrica prodotta sfruttando le maree con grandi dislivelli fra la fase ascendente e discendente. • L'energia dalle maree veniva già utilizzata nel Medio Evo per azionare mulini. • Le centrali elettriche moderne che sfruttano questo tipo di energia usano speciali turbine azionate dal flusso e dal riflusso delle maree per azionare generatori. 13 13 [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Geotermico L’energia geotermica è la forma d’energia dovuta al calore endogeno della terra. Questo calore si manifesta con l’aumento progressivo della temperatura delle rocce man mano che si scende in profondità, secondo un gradiente geotermico, in media, di 3°C ogni 100m di profondità. Alcune zone presentano gradienti più alti della media (9°-12°C ogni 100m), a causa di anomalie geologiche o vulcaniche. La possibilità di sfruttare l’energia del sottosuolo ci viene da vettori fluidi, vapore o acqua, che si trovano già presenti in natura o che vengono iniettati nel sottosuolo. Questi fluidi a volte fluiscono spontaneamente dal sottosuolo (Geyser), a volte è necessario scavare dei pozzi di profondità. 14 [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Geotermico Gli impianti geotermici a bassa entalpia consentono di risparmiare il 75% dell'energia necessaria alla climatizzazione di un fabbricato, con un risparmio monetario netto rispetto al metano pari al 50%. Con i nuovi sistemi a captazione orizzontale i costi d'impianto sono oggi decisamente vantaggiosi, e per chi ristruttura le agevolazioni fiscali consentono di recuperare il 55% dell'investimento necessario in 10 anni, consentendo di ammortizzare l'impianto in pochi anni. 15 Energia geotermica • Energia ottenuta dal calore presente nell'interno della Terra. • Sono state identificate due fonti principali di energia geotermica: 1) lo sfruttamento dell'acqua calda e del vapore nelle aree di attività vulcanica e tettonica; 2) in alcune zone del mondo dove i giacimenti di rocce calde, aride, intrusive e ignee sono situati vicino alla superficie, l'energia geotermica può essere sfruttata praticando dei fori nelle rocce calde e iniettando dell'acqua per creare vapore che può quindi essere utilizzato per generare elettricità. • E' necessario controllare attentamente l'emissione di gas tossici nocivi che vengono liberati dagli impianti geotermici. 16 16 Energia idrica e idroelettrica Energia idrica Energia ottenuta dalle cadute d'acqua naturali o artificiali. Energia idroelettrica Energia elettrica generata da un flusso di acqua. Una cascata naturale fornisce energia sotto forma di acqua in movimento, che può essere usata per azionare una turbina idraulica. Questa turbina può essere accoppiata a un generatore per produrre energia elettrica. 17 17 Le possibilità di sviluppo delle energie alternative: un’analisi critica 18 18 Il protocollo di Kyoto • L’attenzione dell’opinione pubblica per le Fonti di Energia Rinnovabile, è cresciuta nel nostro Paese negli ultimi anni e il grande rilievo assunto dalla tematica sui media continua a farla apparire come particolarmente nuova. • In realtà il fenomeno ha radici che risalgono alla fine degli anni novanta, per la precisione al 1997, quando fu definito il Protocollo di Kyoto, il principale strumento elaborato dalla comunità internazionale per combattere i cambiamenti climatici e conciliare gli interessi dell'ambiente con quelli dell'economia. 19 19 • A riportare l’attenzione delle imprese e degli operatori economici sul tema negli ultimi anni è stato però l’intervento, nel gennaio del 2008, della Commissione Europea, la quale con il cosiddetto pacchetto 20-20-20, ha approvato un insieme di proposte legislative per la lotta al cambiamento climatico, sulle quali era stata già trovata un'intesa nel marzo del 2007 nell'ambito del Consiglio UE. • Le proposte del pacchetto prevedono, in particolare, il raggiungimento entro il 2020 di una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 (rispetto al 1990), un miglioramento del 20% dell'efficienza energetica, e un aumento del 20% della quota di energia prodotta dalle fonti rinnovabili (+ contributo del 10% di biocarburanti per il trasporto) 20 20 Il protocollo di Kyoto • Con lo stesso provvedimento è stata definita, inoltre, la misura in cui ciascun stato membro avrebbe dovuto contribuire al conseguimento del risultato. • Lo sforzo richiesto al nostro Paese prevede entro il 2020 la realizzazione di un taglio pari al 13% delle emissioni di anidride carbonica e un obiettivo vincolante per le fonti rinnovabili pari al 17% dei consumi nazionali, contro il 5,2% registrato nel 2005. 21 21 Le previsioni di sviluppo: alcune riflessioni (1) • Il mercato dell’energia rinnovabile è atteso in forte crescita, in particolare i comparti riferiti al solare, all’eolico e alle biomasse anche a causa del rilevante gap di capacità installata dell’Italia rispetto ad altri paesi europei. • Nel nostro Paese sono infatti attesi tra €60 ed €70 miliardi di nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili fino al 2020 ed è verosimile ritenere che una quota rilevante di questi interventi sarà sostenuta dal sistema bancario Fonte: Unindustria Bologna – Centro Banca (Convegno “Investire in energie alternative”) 22 22 Le previsioni di sviluppo: alcune riflessioni (2) • Sulla base delle attuali previsioni l’economia mondiale sarà più che raddoppiata entro il 2030, grazie all’elevato sviluppo di paesi come India e Cina. Questa crescita coinvolgerà parallelamente anche la popolazione, che secondo le aspettative passerà da 6,5 miliardi a 8 miliardi di abitanti. • Nei prossimi decenni una tale espansione economica avrà sicuramente un impatto decisivo sulla domanda mondiale di energia. • Secondo alcuni studi della Banca Mondiale, il consumo globale di energia crescerà approssimativamente del 50% nel corso dei prossimi 25 anni ed 1/3 della domanda proverrà dai paesi asiatici (una quantità equivalente alla somma del fabbisogno di Europa e Nord America). 23 23 • Date tali prospettive e l’instabilità del prezzo del petrolio, le politiche energetiche mondiali si stanno concentrando sempre di più su tre tematiche centrali: l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili ed inesauribili, l’efficienza energetica e la decentralizzazione dell’offerta di energia. • Al momento le energie rinnovabili coprono circa il 13% del consumo di energia ed una ricerca del Ministero dell’Ambiente tedesco prevede che tale percentuale possa aumentare fino al 50% entro il 2050. • Le potenzialità di sviluppo dei settori legati a queste nuove tematiche energetiche costituiscono, perciò, non solo una sfida tecnologica e scientifica ma anche un’opportunità di investimento finanziario Fonte: Investire sulle Energie Alternative SG Benchmark Certificate su indice WAEX 24 24 Essenzialmente le domande da porsi sono.. • Quanto crescerà effettivamente la domanda di energia? • Il petrolio si sta veramente esaurendo? • Cosa succederà al prezzo del petrolio? • Che spazio di crescita hanno le energie alternative/rinnovabili? • Tra le energie alternative/rinnovabili quali sono quelle che effettivamente saranno predominanti in futuro? 25 25 • Il consumo di energia cresce più lentamente rispetto a quanto ipotizzato negli anni passati, ma le tendenze globali sono essenzialmente invariate: • persistente predominio dei combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) nel mix energetico • un aumento della quota delle economie emergenti nel consumo mondiale di energia • un aumento delle emissioni globali di Co2 La crescita di produzione di energia non indica un mercato in “esplosione”. La crescita nella produzione di energia sarà molto più importante nei paesi con forte prospettive di crescita (BRIC) piuttosto che in paesi già svilupparti 26 26 • La domanda mondiale di energia elettrica si prevede in crescita ad un tasso annuo del 3,2% nel periodo fino al 2015, per passare poi al 2% annuo in media nel periodo 2015-2030 • Questo andamento riflette un cambiamento nelle economie dei paesi non Ocse che trasformano la loro produzione da una industria pesante energivora verso produzioni manifatturiere e di servizi • Nei paesi Ocse la domanda di energia elettrica si prevede cresca di appena l’1,1% all’anno . Nei paesi non Ocse del 3,8% 27 27 • I combustibili fossili rappresenteranno nel 2030 nel mondo l’80% del mix di fonti primarie, aumentando di poco rispetto all’attuale composizione • Il petrolio rimarrà il combustibile principale (specie nei trasporti), anche se la domanda di carbone aumenta più di qualsiasi altro combustibile • La quota di gas naturale nel consumo totale di energia aumenterà marginalmente 28 28 29 29 • Ma non si dice sempre che il petrolio sta per esaurirsi? Anche l’età della pietra è finita, ma non per mancanza di pietre!!! • L’insegnamento di Adam Smith: le terre coltivate a grano e le terre coltivate a pascolo La domanda di petrolio è destinata a salire fino al 2030, anche se più lentamente che negli ultimi due decenni, passando dagli 85 milioni di barili al giorno nel 2007 ai 106 milioni di barili al giorno nel 2030 30 30 E le energie rinnovabili??’ • Nella produzione di energia elettrica le rinnovabili (soprattutto idroelettrica ed eolica) diventeranno (2030) seconda fonte (23%) dopo carbone (36%) • Per la produzione complessiva di energia eolica è previsto un aumento di undici volte, e diventerà la seconda fonte di energia rinnovabile dopo quella idroelettrica • In generale … le fonti energetiche rinnovabili sono destinate ad espandersi rapidamente: ciò deriva dalla riduzione dei costi per le tecnologie mature che le rende più competitive grazie anche ad una forte politica di sostegno 31 31 La produzione di energia rinnovabile nella UE e in Italia • Nel 2005 la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile copre il 14% del consumo interno lordo di elettricità della UE • In Italia la quota di energia rinnovabile nel parco di generazione elettrica è del 16% (2007), a fronte di una quota del 54% coperta dall’uso del gas naturale 32 32 MA VENIAMO ALL’ENERGIA SOLARE • IL SOLARE TERMICO PRODUCE ACQUA CALDA • IL FOTOVOLTAICO PRODUCE CORRENTE ELETTTRICA 33 Solare termico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I pannelli solari per la produzione di ACS 34 Solare termico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I pannelli solari per la produzione di ACS 35 [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Fotovoltaico 1839, durante alcuni esperimenti con celle elettrolitiche, lo scienziato francese Bequerel, osservò il formarsi di una differenza di potenziale tra due elementi identici di platino, uno illuminato e l’altro no. Per avere degli sviluppi tecnici legati ad applicazioni dobbiamo però aspettare più di un secolo, dispositivi basati sul silicio si possono osservare fin dai primi anni ’40, e nel 1953 Darryl Chapin e Calvin Fuller, studiando il silicio e le sue possibili applicazioni nell’elettronica, realizzarono la prima cella fotovoltaica in grado di convertire in elettricità abbastanza energia solare per alimentare dispositivi elettrici di uso quotidiano. Operaio monta un pannello fotovoltaico, 1955 Darryl Chapin e Calvin Fuller, inventori del fotovoltaico 36 Fotovoltaico Fra le fonti energetiche rinnovabili l’energia solare si colloca ai primi posti insieme a quella eolica, anche se a causa dei costi , non è ancora molto praticata, la continua evoluzione tecnica sta però portando alla costruzione di pannelli sempre più efficienti e meno costosi. [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I vantaggi dell’ energia solare sono: • Non è legata a nessun uso di combustibile • Non produce nessuna emissione chimica, termica ed acustica. • Non contribuisce al riscaldamento globale della Terra o alle piogge acide. • Non ha rischi radioattivo • Reperibilità illimitata. • Lunga durata. • Scarsità di manutenzione. Gli svantaggi sono: • Elevato costo iniziale, lunghi tempi di ammortamento. • Alcuni elementi chimici usati per l’assemblaggio dei pannelli risulta tossico • Inquinamento indiretto causato dai processi di produzione • Basso rendimento. • Gli impianti usati hanno un certo impatto visivo e di occupazione del territorio. 37 Fotovoltaico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Per agevolare l’uso del fotovoltaico in vista del raggiungimento degli obbiettivi fissati a Kyoto (20-20-20), lo stato Italiano a messo a disposizione degli strumenti incentivanti, il conto energia. Con questi incentivi si riesce a coprire quasi del tutto gli svantaggi economici del fotovoltaico. 38 Fotovoltaico Funzionamento delle celle fotovoltaiche [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili La trasformazione dell’energia solare in energia elettrica avviene attraverso un dispositiovo chiamato cella fotovoltaica, questo è costituito da una sottile fetta di materiale semiconduttore molto spesso, il silicio, sottoposta a trattamenti di “drogaggio”, con il quale si immette nella struttura cristallina del silicio alcune impurità, di solito atomi di boro e fosforo così facendo si genera un campo elettrico e si rendono anche disponibili le cariche necessarie alla formazione della corrente elettrica 39 Fotovoltaico Differenze tecnologiche dei pannelli [email protected] monocristallino policristallino amorfo Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I pannelli fotovoltaici si distinguono in base alle tecnologie utilizzate, questi posso essere in monocristallino, policristallino, silicio amorfo o in silicio microamorfo. microamorfo 40 Fotovoltaico Differenze tecnologiche dei pannelli [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili I pannelli fotovoltaici, oltre la forma rettangolare classica, possono avere forme e dimensioni differenti 41 Fotovoltaico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Fotovoltaico in architettura E’ ormai ben noto il grande sviluppo che l’energia solare fotovoltaica sta avendo in molti paesi, in particolare Giappone e Germania. Si tratta non solo di un incremento di tipo quantitativo, ma anche qualitativo, grazie soprattutto a realizzazioni molto avanzate sia a livello tecnologico che architettonico. Oltre agli ormai comuni (per quei paesi) tetti fotovoltaici, costituiti da moduli solari di tipo standard, sempre più frequenti sono gli impianti fotovoltaici integrati negli edifici, che se da una parte rispondono adeguatamente alle crescenti preoccupazioni di carattere ambientale, dall’altra rappresentano un’ interessantissima novità non solo per gli architetti, ma anche per enti pubblici, aziende e singoli cittadini. Facciate, tetti o altri tipi di coperture fotovoltaiche consentono di disporre di quantità anche ragguardevoli di energia elettrica, con conseguenti risparmi economici e, se installati su palazzi adibiti ad uffici o magazzini, non hanno un grosso impatto ambientale, anzi in alcuni casi servono ad elevare l’immagine aziendale. Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica rappresentano quindi una fonte integrativa, perché forniscono un contributo, di entità diversa a seconda della dimensione dell’impianto, al bilancio elettrico globale dell’edificio. L’inserimento dei moduli fotovoltaici nei tetti e nelle facciate risponde alla natura distribuita della fonte solare e presenta diversi vantaggi. 42 FOTOVOLTAICO: I PROTAGONISTI • GSE • AU • GME 43 Fotovoltaico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Il GSE La società venne costituita nel 1999 a seguito del decreto che determinava la liberalizzazione del settore dell'energia elettrica in Italia, il cosiddetto decreto Bersani. La società operava inizialmente nella gestione e sviluppo della rete elettrica nazionale; con l'operazione, avvenuta il 1 novembre 2005, di trasferimento di questa attività a Terna Spa del ramo di azienda che si occupa della gestione e dello sviluppo della rete elettrica nazionale, la società ha cambiato denominazione da GRTN a GSE, ed attualmente si concentra sulla promozione ed incentivazione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, attività che peraltro svolgeva anche precedentemente, sebbene in misura limitata. 44 Fotovoltaico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Il GSE L'attività del GSE si sviluppa nel settore delle fonti rinnovabili ed assimilate, incentivandone la produzione e gestendone i flussi economici e finanziari che ne derivano. In particolare: • si occupa del ritiro e del collocamento sul mercato dell'energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili e assimilate; • organizza, gestisce ed eroga gli incentivi alla produzione di elettricità da tali fonti; • effettua l'emissione dei cosiddetti Certificati Verdi e si occupa della verifica dell'adempimento degli obblighi correlati da parte dei produttori e degli importatori; • rilascia la qualificazione per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili (IAFR); • rilascia un certificato di garanzia per l'origine dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; • è responsabile del riconoscimento ufficiale della trasformazione degli impianti di generazione elettrica in impianti di cogenerazione. 45 I “conti energia” • Lo stato italiano ha incentivato lo sviluppo del fotovoltaico attraverso i c.d. conti energia • Il principio fondamentale del conto energia è quello di rendere conveniente la produzione di energia fotovoltaica che ha ancora costi di produzione piu’ elevati rispetto ad altre fonti non rinnovabili (in particolare il petrolio) 46 LA GRID PARITY • SI DEFINISCE GRID PARITY L’EQUIVALENZA TRA IL COSTO DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA RINNOVABILE E QUELLA DELL’ENERGIA TRADIZIONALE IN RETE, BASATA PER LO PIU’ SULL’UTILIZZO DEI FOSSILI TRADIZIONALI • PER IL FOTOVOLTAICO QUESTO SIGNIFICHEREBBE RENDERE CONVENIENTE LA PRODUZIONE ANCHE IN ASSENZA DI INCENTIVI 47 QUANDO LA GRID PARITY • SI CALCOLA CHE LA GRID PARITY POTREBBE ESSERE RAGGIUNTA IN 8-10 ANNI SE I COSTI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA RINNOVABILE DIMINUISSERO DEL 5% ALL’ANNO • L’IPOTESI PIU’ REALISTICA PREVEDE IL 2020 PER IL SUD ITALIA E IL 2022/23 PER IL CENTRO NORD 48 I conti energia • • • • Primo conto energia: 2005/2007 Secondo conto energia:2007-2010 Terzo conto energia: 2010-2011 Quarto conto energia: 2011-2016 • http://it.wikipedia.org/wiki/Conto_energia 49 POTENZA INCENTIVABILE • I CONTI ENERGIA CONTENGONO TRA L’ALTRO IL LIMITE MASSIMO DI POTENZA INCENTIVABILE OSSIA QUANTO LO STATO E’ DISPONIBILE A FINANZIARE CON INCENTIVI LA COSTRUZIONE DI NUOVI IMPIANTI • IL SECONDO CONTO ENERGIA FISSA IL LIMITE IN 1200 MW • IL TERZO CONTO ENERGIA ELEVA QUESTO LIMITE A 3 GW 50 IL QUARTO CONTO ENERGIA • IL TERZO CONTO ENERGIA VIENE SOSPESO NEL 2011 PRIMA DELLA SCADENZA DELLA SUA SCADENZA NATURALE • DOPO ALCUNI MESI DI VACATIO LEGIS VIENE VARATO IL QUARTO CONTO ENERGIA(MAGGIO 2011-31.12.2016) • IL LIMITE DI INCENTIVAZIONE E’ PORTATO A 23 GIGAWATT CON UN COSTO STIMABILE TRA 6-7 MILIARDI • AL RAGGIUNGIMENTO DI TALE LIMITE VERRANNO RIVISTE LE MODALITA’ DI INCENTIVAZIONE 51 CARATTERISTICHE DEL QUARTO CONTO ENERGIA • • • • LIMITAZIONE DI SPESA SOSTENIBILE CREAZIONE REGISTRO GRANDI IMPIANTI REQUISITI DEI SOGGETTI E DEGLI IMPIANTI IMPIANTI ABBINATI A USO EFFICIENTE DI ENERGIA • PREMI SPECIFICI • IMPIANTI DIVISI IN CATEGORIE • TARIFFE INCENTIVANTI 52 STRATEGIE ECONOMICHE • L’INCENTIVAZIONE DEI “CONTO ENERGIA”HA PORTATO IL MERCATO A CONSIDERARE GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI COME UN INVESTIMENTO ALTERNATIVO E FORTEMENTE REMUNERATIVO • L’IMPIANTO CASALINGO CLASSICO DA 3 MW SECONDO GLI STUDI DI ENERGYSTRATEGY DEL POLITECNICO DI MILANO RENDEVA NELL’AMBITO DEL TERZO CONTO ENERGIA: 53 UNITA’ DI MISURA • chilowatt (kW) = 103 W = 1000 W • megawatt (MW) = 106 W = 1 000 000 W • gigawatt (GW) = 109 W = 1 000 000 000 W UN IMPIANTO DOMESTICO SI MISURA A kW UN IMPIANTO INDUSTRIALE SI MISUR A MW LA POTENZA INSTALLATA DI UN PAESE IN GW 54 RENDIMENTI IMPIANTO DOMESTICO anno anno 2010 2010 rendimento rendimento 25% 25% 2011 1° 1° quadrimestre quadrimestre 2011 2011 2° 2° quadrimestre quadrimestre 2011 15,8 15,8 15,6 15,6 2012 3° quadrimestre 2011 13,8 15,5 2012 13,8 COSTO DI UN IMPIANTO DOMESTICO DA 3 KW: •Nel 2010 4.500 euro a Kw •Nel 2011 3.200 euro a KW •Nel 2012 3.000 euro a KW 55 RENDIMENTO IMPIANTO INDUSTRIALE • SEMPRE SECONDO GLI STESSI CALCOLI UN IMPIANTO “INDUSTRIALE” DA UN MW POTEVA RENDERE: anno rendimento 2010 21,6 2011 1° quadrimestre 18,5 2011 2° quadrimestre 18 2011 3° quadrimestre 13,8 2012 12,3 56 PERCHE’ QUESTI RENDIMENTI • PER CAPIRE QUESTI RENDIMENTI OCCORRE ANALIZZARE COSTI E RICAVI DI UN IMPIANTO DOMESTICO COSTI RICAVI IMPIANTO INCENTIVO PER 20 ANNI PRATICHE PER INCENTIVI E VENDITA CORRENTE VENDITA CORRENTE E/ O AUTOCONSUMO IL TUTTO “CHIAVI IN MANO” 57 IMPIANTO INDUSTRIALE • DIVERSO E’ IL DISCORSO DELL’IMPIANTO INDUSTRIALE OVE I COSTI/RICAVI SONO I SEGUENTI: COSTI RICAVI IMPIANTO INCENTIVO AUTORIZZAZIONI VENDITA CORRENTE DIRITTI DI SUPERFICIE DUE DILIGENCE TECNICHE E LEGALI COSTI FISCALI O&M SORVEGLIANZA ASSICURAZIONI 58 COMPONENTI IMPIANTO • • • • • • • • • • MODULI O PANNELLI IN SILICIO CONNESSIONI ELETTRICHE CONNESSIONI MECCANICHE INVERTER QUADRI ELETTRICI E CABLAGGI CONNESSIONE ALLA RETE/CABINA/CAVIDOTTO9 SISTEMI DI PROTEZIONE ELETTRICA VIDEOSORVEGLIANZA SISTEMI ANTIFURTO SISTEMI DI MONITORAGGIO IN LOCO/A DISTANZA 59 FENOMENI SPECULATIVI • QUESTI RENDIMENTI HANNO PORTATO A FENOMENI SPECULATIVI MARCATI IN PARTICOLARE AL SUD DI ITALIA ED IN SPECIE IN PUGLIA • UNA SERIE DI INTERVENTI NORMATIVI SIA REGIONALI CHE NAZIONALI (QUARTO CONTO ENERGIA) HANNO CERCATO DI PORRE FRENO AL “FAR WEST” DEL FOTOVOLTAICO 60 IL CALCOLO DELLA PRODUZIONE • L’ELEMENTO ESSENZIALE PER LA RISCOSSIONE DEGLI INCENTIVI E LA VENDITA DELLA CORRENTE E’ LA PRODUZIONE • A DIFFERENZA DI OGNI ALTRO TIPO DI PRODUZIONE DI ENERGIA QUELLA FOTOVOLTAICA E’ QUASI TOTALMENTE PASSIVA OSSIA DERIVA DA FATTORI ESOGENI NON CONTROLLABILI DALL’UOMO • QUASI TOTALMENTE PERCHE’ ESISTONO ANCHE IMPIANTI AD INSEGUIMENTO CHE CATTURANO IL MASSIMO DELL’INSOLAZIONE IN OGNI ORA DEL GIORNO 61 L’IRRADIAZIONE • PER DETERMINARE LA PRODUZIONE VA CALCOLATA L’IRRADIAZIONE MEDIA ANNUA E APPLICATO UN COEFFICIENTE DI PERDITA DELL’IMPIANTO • ESISTONO VARI MODI DI CALCOLO MA OGGI QUELLO SU CUI SI BASANO TUTTE LE DD E’ IL PVGIS CLASSIC • http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php ?lang=it&map=europe • IL PVGIS DA’ IRRADIAZIONE E PRODUZIONE DI OGNI LOCALITA’ EUROPEA 62 IRRAGGIAMENTO E PRODUZIONE DEGLI IMPIANTI La Mappa dell’irraggiamento mostra i vantaggi della produzione di energia solare per gli impianti localizzati al sud. In particolare i livelli di rendimento maggiore, in linea con il business plan, si hanno oltre i 1400 kwh/kwp e quindi nelle regioni del SUD ITALIA ed in Sardegna. 63 63 RIDUZIONE INCENTIVI E PREZZO CORRENTE • IL QUARTO CONTO ENERGIA HA DIMINUITO IL LIVELLO DEGLI INCENTIVI A PARTIRE DAL MAGGIO 2011 CON UN SISTEMA DI RIDUZIONE GRADUALE, ANCHE SE DA SUBITO SENSIBILE RISPETTO AL TERZO CONTO ENERGIA • UNA DELIBERA DELL’ AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA HA RIDOTTO IL PREZZO DI ACQUISTO DELLA CORRENTE DI OLTRE IL 20% DAL GENNAIO 2012 64 1° Semestre 2012 2° Semestre 2012 Impianti sugli edifici Altri impianti fotovoltaici Impianti sugli edifici Altri impianti fotovoltaici [€/kWh] [€/kWh] [€/kWh] [€/kWh] 1≤P≤3 0,274 0,240 0,252 0,221 3 < P ≤ 20 0,247 0,219 0,227 0,202 20 < P ≤ 200 0,233 0,206 0,214 0,189 200 < P ≤ 1.000 0,224 0,172 0,202 0,155 1.000 < P ≤ 5.000 0,182 0,156 0,164 0,140 > 5.000 0,171 0,148 0,154 0,133 65 TARIFFE 2013 ONNICOMPENSIVE Impianti sugli edifici Altri impianti fotovoltaici Tariffa Tariffa Tariffa Tariffa onnicompr autoconsu onnicompr autoconsu ensiva mo ensiva mo 1≤P≤3 0,375 0,230 0,346 0,201 3 < P ≤ 20 0,352 0,207 0,329 0,184 20 < P ≤ 200 0,299 0,195 0,276 0,172 200 < P ≤ 1.000 0,281 0,183 0,239 0,141 1.000 < P ≤ 5.000 0,227 0,149 0,205 0,127 66 DIMINUZIONE DEI COSTI DI COSTRUZIONE • CONTEMPORANEAMENTE AL QUARTO CONTO ENERGIA VI E’ STATA UNA SENSIBILE DIMINUZIONE DEI COSTI DI COSTRUZIONE ED IN PARTICOLARE DI QUELLI DEI PANNELLI • ALLA FINE DEL 2010 IL MERCATO DEI PANNELLI ERA IN FORTE FIBRILLAZIONE E LE FORNITURE AVVENIVANO SOLO: CON PRENOTAZIONE ANTICIPATA E GARANTIA DA ANTICIPO ECONOMICO CON PAGAMENTO ALLA CONSEGNA A PREZZI VICINI A 1,6 MILIONI DI EURO A MW 67 LA SITUAZIONE OGGI • OGGI SI ACQUISTANO PANNELLI SENZA ANTICIPO SENZA PRENOTAZIONE CON PAGAMENTO A 60-90 GG. ED A PREZZI VICINI A 750.000-780.000 EURO A MW PER I PANNELLI EUROPEI E DI 650.000 PER QUELLI CINESI • I PANNELLI RAPPRESENTANO TRA IL 50 ED IL 60% DEL COSTO DELL’IMPIANTO 68 PERCHE’ • QUESTI CAMBIAMENTI PUR DIMINUENDO L’IRR DEGLI IMPIANTI CONSENTONO PUR SEMPRE RISULTATI INTERESSANTI (ATTORNO AL 10-11%) • MA IL MERCATO SI E’ BLOCCATO PER LA CRISI FINANZIARIA • FINO AL 2010 QUASI TUTTI GLI IMPIANTI ERANO FINANZIATI A LEVA 20-80 ED A TASSI DI INTERESSE VICINI AL 5% (MOLTIPLICATORE) • OGGI IL MERCATO FINANZIARIO OFFRE SCARSE POSSIBILITA’ DI LEVA ED A COSTI VICINI AL 9% (DEMOLTIPLICATORE) 69 Fotovoltaico [email protected] Arch. Piero Aloia Energie rinnovabili Lo scambio sul posto Lo scambio sul posto, disciplinato dalla Deliberazione ARG/elt 74/08, Allegato A – Testo integrato dello scambio sul posto (TISP) –, definisce una nuova regolamentazione del meccanismo che consente, in generale, di immettere in rete l’energia elettrica prodotta ma non immediatamente auto consumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi. Il servizio di scambio sul posto sarà regolato su base economica dal GSE in forma di contributo associato alla valorizzazione a prezzi di mercato dell’energia scambiata con la rete. La disciplina si applica dal 1° gennaio 2009 ai soggetti richiedenti che abbiano la disponibilità o la titolarità di: • impianti di produzione da cogenerazione ad alto rendimento con potenza fino a 200 kW; • impianti di produzione da fonti rinnovabili fino a 20 kW (tra i quali rientrano gli impianti di produzione fotovoltaici). La Finanziaria 2008 ha esteso a 200 kW la potenza massima fino a cui gli impianti alimentati a fonti rinnovabili potranno accedere allo scambio sul posto. Gli impianti entrati in esercizio a partire dal 1° gennaio 2008 possono accedere al servizio di scambio sul posto nel limite massimo di 200 kW. 70 PRINCIPALI TIPOLOGIE DI IMPIANTI • • • • • SU TETTO SU TETTOIA/PARCHEGGI SU TERRENO SU INSEGUITORI SOLARI SU SERRE PER LA COLTIVAZIONE 71 IL CONTO ECONOMICO DI UN IMPIANTO IN UNA SPV • LA SPV E’ UNA SOCIETA’ DI SCOPO (SPECIAL PURPOSE VEHICULE) CHE VIENE CREATA PER UN OBIETTIVO SPECIFICO • NEL CAMPO DEL FOTOVOLTAICO SI RICORRE QUASI SEMPRE ALLA CREAZIONE DI SPV PER OGNI IMPIANTO PER LA FACILITA’ CON CUI SI PUO’ CEDERE L’IMPIANTO (CEDENDO LE QUOTE DELLA SOCIETA’) E PER I VANTAGGI FISCALI 72 LE VOCI DI COSTO DI REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO • 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. COSTO REALIZZAZIONE IMPIANTO = CAPEX OPERE CIVILI MODULI DI SOSTEGNO (TERRA,TETTO) SOSTEGNI MOBILI PER IMPIANTI AD INSEGUIMENTO INSTALLAZIONE ELETTRICA (CAVI, INTERRUTTORI, ECC.) PROTEZIONI ELETTRICHE CABINA RICEZIONE ENEL CABINA TRASFORMAZIONE INVERTER IMPIANTI SICUREZZA CANTIERE E DOPO GUARDIANIA COLLAUDI CONNESSIONI E CAVIDOTTI EVENTUALE SMALTIMENTO ETHERNIT SISTEMI DI MONITORAGGIO A DISTANZA 73 LA RIPARTIZIONE DEI COSTI 2012 IMPIANTO DA 1 MW SU TETTO COMPONENTI PREZZO TOTALE MEDIO % arr. PANNELLI 800.000 42% INVERTER 180.000 9,5% STRUTTURE 80.000 4,23% CAVI 20.000 1% QUADRI ELETTRICI 25.000 1,32% ACCESSORI 25.000 1,32% MANODOPERA 90.000 4,8% PROG. DIREZIONE LAVORI/COLLAUDO 80.000 4,23% AUTORIZZAZIONE 180.000 9,51% DIRITTI DI SUPERFICIE 20 ANNI 400.000 21,15% 1.890.000 100 TOTALE 74 CAPEX • I COSTI PRECEDENTI RAPPRESENTANO IL CAPEX OSSIA IL CAPITALE NECESSARIO PER REALIZZARE L’IMPIANTO • NEL CAPEX POSSONO O NON POSSONO ESSERE INSERITI I DDS • L’INCIDENZA DEI PANNELLI E’ SCESA DAL 7072% DEL 2010 ALL’ATTUALE 38-43% • LO STESSO TREND STANNO AVENDO GLI INVERTER 75 OPEX • SI DEFINISCONO INVECE OPEX I COSTI DI GESTIONE DELL’IMPIANTO • IN ALCUNI BUSINESS PLAN I DDS SONO CONTEGGIATI ANNUALMENTE COME OPEX • LA REGOLA E’ CHE SE ATTUALIZZATI SONO CAPEX SE PAGATI ANNO PER ANNO OPEX 76 I COSTI DI GESTIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. GESTIONE IMPIANTO MANUTENZIONE ORDINARIA MANUTENZIONE STRAORDINARIA (INVERTER) ASSICURAZIONE MAN. STRAORDINARIA ASSICURAZIONE ALL RISK SPESE GENERALI AMMINISTRATIVE DDS SUL TERRENO (SE PAGATO ANNUALMENTE) ICI (ORA IMU) DECADIMENTO ANNUALE (0,70%)(PUO’ ESSERE VISTO ANCHE COME MINORE INTROITO 10. FINANZIAMENTO BANCARIO 11. IRES 27,50 12. IRAP 3,90 77 AMMONTARE DEI COSTI DI GESTIONE • I COSTI DI GESTIONE VARIANO DA 80.000 A 120.000 EURO ANNO A MW • DA QUESTI COSTI E’ ESCLUSA LA TASSAZIONE 78 I RICAVI: GLI INCENTIVI GSE • GLI INCENTIVI GSE SI SONO RIDOTTI NEL TEMPO NEL PASSAGGIO DAL PRIMO CONTO ENERGIA AL QUARTO • PER AVERE UN QUADRO ESATTO DEI LORO ANDAMENTI PRENDIAMO COME RIFERIMENTO L’INCENTIVO PER IMPIANTI A TERRA IN QUANTO E’ L’UNICO OMOGENEO IN TUTTI I CONTI ENERGIA • L’INCENTIVO E’ CORRISPOSTO IN RELAZIONE ALLA CORRENTE PRODOTTA 79 ANDAMENTO INCENTIVI GSE 0.6 0.5 0.49 0.4 0.36 0.314 0.3 0.266 0.2 0.181 0.172 0.155 0.1 0 1° conto 2005 2° conto 2007 3° conto mx 2010 3° conto min 2011 4° conto dic 11 4° conto 1 sem 2012 4° conto 2° sem 2012 80 IL PREZZO DELLA CORRENTE • LA SECONDA VOCE DI RICAVO E’ LEGATA ALLA VENDITA DELLA CORRENTE PRODOTTA • LA CORRENTE PUO’ ESSERE VENDUTA AL GSE O SUL LIBERO MERCATO • LA SOLUZIONE GSE E’ LA PIU’ SEMPLICE E QUINDI LA PIU’ SEGUITA • LE TARIFFE SONO DETERMINATE DALL’APPOSITA AUTORITA’ (AEEG) 81 IL PREZZO DELLA CORRENTE • ANCHE IL PREZZO DELLA CORRENTE CHE DI PER SE’ DOVREBBE ESSERE IN AUMENTO DI UN 2-3% ANNUO, OSSIA LEGATO AL TASSO DI INFLAZIONE, HA SUBITO A META’ DEL 2011 (L’ANNO NERO PER IL FOTOVOLAICO) UN PESANTE TAGLIO • PRIMA DEL LUGLIO 2011 LE TARIFFE PER LA CORRENTE ERANO LEGATE ALLE QUANTITA’ PRODOTTE COME DAL SEGUENTE PROSPETTO 82 PREZZO CORRENTE 2011 • Prezzi minimi garantiti – Anno 2011 • per impianti in regime di ritiro dedicato fino a 1 Mw di potenza e differenziati per scaglioni di produzione • •fino a 500.000 Kwh/annui: 103,4 €/Mwh • •da 500.000 a 1.000.000 Kwh/annui: 87,2 €/Mwh • •da 1.000.000 a 2.000.000 Kwh/annui: 76,2 €/Mwh • In sostanza se la produzione è di 1.000.000 di kw il prezzo è 0,095; se 1.200.000 0,092 se 1.500.000 0,089 • • Per questa ragione per valori attorno al 1.300.000- 1.400.000 si valuta di solito 0,09 83 PREZZO MINIMO GARANTITO 2012 Tabella 1 Fonte Quantità di energia elettrica ritirata su base Annua Prezzo minimo garantito [€/MWh] Solare fotovoltaica Fonte Quantità di energia elettrica ritirata su base Annua Prezzo minimo garantito [€/MWh] fino a 500.000 kWh 0,1034 oltre 500.000 kWh fino a 1.000.000 kWh 0,0872 oltre 1.000.000 kWh fino a 2.000.000 kWh 0,0762 84 GLI INVESTIMENTI IN FOTOVOLTAICO ATTRAVERSO UN FONDO DI INVESTIMENTO L’ INVESTIMENTO IN IMPIANTI FOTOVOLTAICI RIMANE MOLTO CONVENIENTE ANCHE NEL 2012 NONOSTANTE LA RIDUZIONE DEGLI INCENTIVI STATALI CHE CALERANNO PROGRESSIVAMENTE NEL CORSO DELL’ANNO RISPETTO ALLA FORME TRADIZIONALI DI INVESTIMENTO CONSISTENTI NELLA COSTRUZIONE E GESTIONE DI IMPIANTI DI ALMENO 1 MWp DI POTENZA SI STANNO AFFERMANDO DELLE ALTERNATIVE CHE CONSENTONO: 1. MAGGIORI RENDIMENTI 2. ELEVATE GARANZIE DI TUTELA DEGLI INVESTITORI 3. ASSENZA DEI PROBLEMI GESTIONALI DEGLI IMPIANTI STIAMO PARLANDO DEI FONDI IMMOBILIARI CHIUSI DI TIPO SPECULATIVO DEDICATI ALLE ENERGIE ALTERNATIVE DI CUI ESISTONO IN ITALIA ALCUNI ESEMPI, TUTTI GESTITI DA SGR LA DIZIONE “DI TIPO SPECULATIVO” E’ UNA ESPRESSIONE TECNICA CHE SIGNIFICA SOLO LA POSSIBILITA’ DI INDEBITAMENTO SINO ALL’80% DEL PROPRIO PATRIMONIO I FONDI DI QUESTO TIPO SUBORDINANO TUTTA LA PROPRIA OPERATIVITA’ AD UNO SPECIFICO REGOLAMENTO CHE DEVE ESSERE APPROVATO DA BANCA D’ITALIA LA CONOSCENZA PREVENTIVA DEL REGOLAMENTO CONSENTE DI VALUTARE A PRIORI VINCOLI E OPPORTUNITA’ OFFERTE LA SGR GESTISCE IL FONDO SULLA BASE DEL REGOLAMENTO E NE RISPONDE A BANCA D’ITALIA CHE ESERCITA UNA COSTANTE AZIONE DI CONTROLLO RIASSUMENDO: I FONDI IMMOBILIARI CHIUSI DI TIPO SPECULATIVO HANNO LE SEGUENTI CARATTERISTICHE: 1. SONO RISERVATI A INVESTITORI ISTITUZIONALI O PROFESSIONALI 2. HANNO LA POSSIBILITA’ DI INDEBITARSI SINO ALL’80% DEI LORO ASSETS 3. SONO GESTITI DA UNA SGR (SOCIETA’ DI GESTIONE DEL RIPARMIO) SOTTO IL DIRETTO CONTROLLO DI BANCA D’ITALIA, DA CUI SONO AUTORIZZATI E SORVEGLIATI 4. HANNO UNA QUOTA MINIMA DI ADESIONE PARI AD € 500.000 5. I QUOTISTI SONO A TUTTI GLI EFFETTI PROPRIETARI DEI BENI DEL FONDO IN PROPORZIONE ALLE QUOTE DETENUTE LE QUOTE DEL FONDO POSSONO ESSERE CEDUTE AD ALTRI INVESTITORI QUALORA SI INTENDA SMOBILIZZARE L’INVESTIMENTO IL VALORE DELLE QUOTE E’ LEGATO AL LORO RENDIMENTO E, QUINDI, E’ IN QUESTO CASO CERTAMENTE ELEVATO LE GARANZIE DI UN FONDO PRIMA GARANZIA IL FONDO ACQUISTA SOLO IMPIANTI DI QUALITA’ E DI RENDIMENTI CERTI INFATTI IL PROCESSO DI ACQUISTO SI COMPLETA SOLO QUANDO SIANO STATE SVOLTE SENZA L’INSORGERE DI PROBLEMI, LE SEGUENTI FASI: 1. DUE DILIGENCE LEGALE, MIRATA A VERIFICARE LA CORRETTEZZA DI TUTTI GLI ASPETTI AUTORIZZATIVI, I TITOLI DI PROPRIETA’, IL COMPLETAMENTO DEGLI ITER AUTORIZZATIVI SIA DI FONTE PUBBLICA CHE PRIVATA, LA VALIDITA’ DEI CONTRATTI CON L’EPC E DI O&M 2. DUE DILIGENCE TECNICA CHE HA LO SCOPO DI VERIFICARE I CRITERI COSTRUTTIVI DEGLI IMPIANTI L’EFFETTIVA PRODUCIBILITA’, L’AFFIDABILITA’ DEI MATERIALI USATI E LA LORO DURATA NEL TEMPO, I REQUISITI DI FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO 3. LA CONGRUITA’ DEL PREZZO CHE VIENE VALUTATA DAL C.D. ESPERTO INDIPENDENTE TUTTI QUESTI CONTROLLI SONO EFFETTUATI SOTTO LA RESPONSABILITA’ DELLA SGR CHE COME DETTO E’ SOTTOPOSTA ALLA COSTANTE SORVEGLIANZA DI BANCA D’ITALIA SECONDA GARANZIA I FONDI VENGONO UTILIZZATI ESCLUSIVAMENTE PER INVESTIMENTI COERENTI CON IL REGOLAMENTO DEL FONDO NEL CASO DI UN FONDO SPECIALIZZATO NEL FOTOVOLTAICO SOLO PER INVESTIMENTI DI QUESTO TIPO TERZA GARANZIA TUTTA L’OPERATIVITA’ FINANZIARIA DEL FONDO SI SVOLGE ATTRAVERSO LA “BANCA DEPOSITARIA” CUI COMPETONO FUNZIONI DI CONTROLLO DELLA REGOLARITA’ DELLA GESTIONE FINANZIARIA E SE NE ASSUME LA PIENA RESPONSABILITA’ CONVENIENZA DEGLI INVESTIMENTI NEL FONDO 1. NESSUN RISCHIO DA QUANTO VISTO SINORA, APPARE EVIDENTE L’ASSENZA DI RISCHIOSITA’ DI OPERAZIONI DI QUESTO TIPO REALIZZATE DA UN FONDO DI INVESTIMENTO COSTITUITO CON REGOLAMENTO APPROVATO DA BANCAD’ITALIA 2. MAGGIORE RENDIMENTO I FONDI REGOLAMENTATI NON SONO SOGGETTI A TASSAZIONE IRPEF E IRAP SUI RISULTATI DELLA PROPRIA GESTIONE E HANNO DIRITTO AL RIMBORSO TOTALE DELL’IVA PAGATA PROVIAMO A CONFRONTARE, PER LO STESSO IMPIANTO, I RENDIMENTI GARANTITI DA UN FONDO E QUELLI IN CAPO AD UNA SPV CONVENIENZA FISCALE DELL'INVESTIMENTO NEL FONDO IPOTESI DI RENDIMENTO DA IMPIANTO FOTOVOLTAICO ipotesi SPV ipotesi fondo % COSTO IMPIANTO CHIAVI IN MANO 3.250.000 Investimento 20% su 1 mW 650000 rendimento 2011 pre tasse 104000 16,00 tasse su utile aziendale 31,4% 32656 31,40 utile post tasse su azienda 71344 10,98 tasse su trasferimento utili a persona fisica (con addizionali) 14579 20,43 cedolare secca utile annuo rimanente dopo tutte le tasse 56765 8,73 differenza su 20 anni % 3.250.000 650000 104000 0 104000 20800 83200 528702 16,00 16,00 20,00 12,80 QUESTA IPOTESI SI RIFERISCE A QUOTISTI DEL FONDO LA CUI QUOTA SIA INFERIORE AL 5% 3. NESSUN INDEBITAMENTO IL FONDO CONTRAE IL MUTUO DIRETTAMENTE SENZA NESSUN COINVOLGIMENTO DEGLI INVESTITORI IN TAL MODO L’INVESTITORE EVITA DI INDEBITARSI DIRETTAMENTE CON TUTTI GLI ONERI E LE RESPONSABILITA’ CONNESSE 4. NESSUN IMPEGNO GESTIONALE IL FONDO PROVVEDE A GESTIRE L’IMPIANTO E A GARANTIRNE LA REDDITTIVITA’ PER 20 ANNI L’INVESTITORE VIENE COSI’ SOLLEVATO DA COMPITI DI GESTIONE E DAI RELATIVI RISCHI A COSTI GESTIONALI RIDOTTI 1. Scelta del fondo 4. Sottoscrizione quote 7. Richiamo (versamento) quote per investimenti 2. Analisi del regolamento 3. Business plan di massima 5.Definizione regole di operatività ed eventuale modifica regolamento 8. Attuazione investimenti previa concessione mutuo bancario 6. Analisi progetti specifici di investimento Descrizione analitica delle fasi • • 1. Sono pochi i fondi che operano sul mercato delle energie alternative e che hanno la struttura 20/80, ossia la capacità di indebitamento dell’80% delle attività da svolgere E’ nostra intenzione valutarne almeno due 2. Ogni fondo ha un proprio regolamento che è composto da parti comuni a tutti derivanti dalla normative di Banca di Italia e da aspetti specifici definiti dagli investitori assieme alla SGR. L’analisi del regolamento consente, comunque, di evidenziare quali specifiche norme la SGR abbia introdotto sulla parte che puo’ essere modificata • • 3. Business plan di massima. Un fondo di investimento nasce con obiettivo specifico di investimento e sulla base di previsioni di rendimento contenute in un business plan. Il business plan di massima individua rendimenti medi delle operazioni che il fondo intende compiere 4. il primo avvio del fondo consiste nella sottoscrizione delle quote da parte dei quotisti che, con la sottoscrizione, si impegnano a versare i corrispettivi delle quote sottoscritte nel momento in cui il fondo, sulla base di un progetto specifico di investimento, lo richieda (il c.d richiamo). La sottoscrizione di quote puo’ essere aperta per un periodo di tempo valutato necessario per il raggiungimento dell’ammontare prestabilito. La sottoscrizione puo’ avvenire anche attraverso il conferimento in natura Segue descrizione analitica fasi • • 5. Ogni regolamento deve adattarsi alla natura dell’investimento e dotarsi di regole attraverso cui realizzare gli investimenti previsti. Spetta ai quotisti proporre alla SGR le modifiche regolamentari che potranno essere accolte quando non siano in contrasto con le normative generali. I quotisti concordano con la SGR anche delle modalità operative extra regolamento a tutela dei loro interessi e di quelli del fondo 6. Il fondo è costituito quando ci siano i sottoscrittori, il regolamento ed il business plan . Da quel momento puo’ partire l’operatività attraverso l’individuazione di progetti specifici di investimento. Tali progetti sono proposti all SGR dall’advisor del fondo, che andrà scelto di comune accordo tra i quotisti e la SGR e saranno sottoposti ai quotisti per le loro scelte • 7. L’avvio operativo coincide con la richiesta da parte della SGR del versamento di tutte (o parte) delle quote sottoscritte a fronte di un piano di investimenti. La SGR sottopone gli investimenti concordati con i quotisti a tre livelli di valutazione: DD legale per verificare la regolarità dell’operazione proposta e dei documenti che ne stanno alla base DD tecnica mirante ad una valutazione degli aspetti tecnici dell’investimento (es. qualità dei pannelli, tipologia di impianto, ecc.) Valutazione economica dell’esperto indipendente che certifica che il valore di acquisto sia allineato ai prezzi di mercato segue 8. Attuazione investimenti previa concessione mutuo bancario L’ultima fase consiste nell’attivazione del mutuo bancario a copertura dell’80% degli investimenti . Il mutuo viene contratto direttamente dal fondo che si occupa di trovare le migliori condizioni sul mercato. In realtà la ricerca dell’affidamento avviene immediatamente dopo la scelta dell’investimento in modo da abbreviare i tempi necessari per portare a termine l’intera operazione UN ESEMPIO DI BUSINESS PLAN DI UN FONDO - 1 SAVE Property Description City Direct costs of the property CASTELTERMINI Province AGRIGENTO Surface Rights / property Type TETTO CON AMIANTO Area Dimension (HA) Soft Costs Closing Cost (legal,notary,structuring) 1,50% Hypocadestral Fee 2,00% Advisory 2,80% Imposta di registro su diritti sup. 15,00% Acquisition Details Other Direct Expenses Acquisition Value PV PLANT € 741.000 Ownership taxes (ICI) estimated per MW Cost of the Plant per MW 2.400.000 Real Estate Mgmt. TOTAL ACQUISTION € 741.000 Registration duty over the lease Yearly expenses surface rights € 12.355 Maintenance (per MW) € 45.000 Expected value of the surface rights € 125.000 Surveillance (per MW) €0 Insurance (per MW) Property (% on rent) € 10.000 2,50% 0,50% € 7.000 109 Plant Description Due Diligence Cost Installed capacity (MW) 0,309 Legal (per MW) € 8.000,00 Commencement 2012/1 Technical Due Dilegence € 9.000,00 Average hours per year (h) 1.338 Technical Monitoring € 2.000,00 Annual Production (kwh) 413.281 GSE Incentive (€/kwh) 0,2740 Run-off Rate 1° anno 1,5% Other information ISTAT Loss rate Energy sale (€/kwh) Run-off Rate 2% 1,0% € 0,0762 0,70% 110 B.P. Year 0 Year 1 Year 2 Year 3 Annual Production 413.281 407.082 404.233 Energy Sale 0,0762 0,0777 0,0793 GSE Revenues 113.239 111.541 110.760 Sale Revenue 31.177 31.324 31.726 144.416 142.864 142.486 12.355 12.602 12.854 Total Inflows - Property Value 741.000 Closing Cost 11.115 - - - Hypocadestral Costs + Registration 39.574 722 714 712 Advisory 20.748 - - - ICI - 3.089 3.151 3.214 Maintenance - 13.900 14.178 14.461 Insurance - Surveillance - Legal Due Diligence 8.000 Technical Due Diligence 9.000 Cash Flows (net of debt and VAT) IRR (unlevered) 2.162 - 2.205 - 2.250 - 2.000 2.040 2.081 3.610 3.572 3.562 829.437 37.838 38.462 39.134 829.437 106.578 104.402 103.352 Property Management Total Outflows - 10,2% 111