FASE DI PIANIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEL
PROGETTO DI MASSIMA
Obiettivo principale di questa
fase è quello di definire un
disegno di rete ecologica,
nonché di fornire un sistema
interpretativo dell’ecomosaico
presente nell’area in oggetto
bozza del progetto
territoriale su cui si aprirà la
fase di consultazione
ELEMENTI DI POTENZIALITÀ AMBIENTALE
•Le tutele
•Accessibilità e mobilità sostenibile
•Elementi emergenti e beni storici
•Elementi di naturalità
•Ambiti agricoli
•Rete idrica
ELEMENTI DI PRESSIONE AMBIENTALE
•Consumo di suolo
•Barriere infrastrutturali
•Aree di potenziale degrado
•Frammentazione del suolo agricolo
•Margini urbani
•Impianti tecnologici
QUADRO INTERPRETATIVO
NOME AREA PROTETTA
SUPERFICIE
in mq
Parco del Rio Vallone
1.103.232
Parco Alto Martesana
11.210.781
Subtotale PLIS
Parco Adda Nord
12.314.013
30.972.477
Parco Agricolo sud Milano
4.954.677
Subtotale Parchi regionali
35.927.154
TOTALE
48.241.167
Superficie totale area di progetto
115.211.973
LE TUTELE
La rete ciclabile portante, disegnata dalla
Provincia di Milano, percorre tutto il
territorio da nord a sud, lungo il fiume
Adda, dal quale trasversalmente, si
collegano ulteriori percorsi portanti che
corrono lungo i principali corsi idrici.
La rete ciclabile però non è soltanto
formata da itinerari 'della provincia', ma in
larghissima parte da tratti più o meno
importanti delle reti ciclabili urbane
sviluppate dalle singole municipalità
ACCESSIBILITÀ E MOBILITÀ SOSTENIBILE
Questo territorio è ricco di elementi di
interesse storico: dai nuclei di antica
formazione ai beni storici.
Si nota come lungo l’Adda, nei comuni di
Cassano d’Adda, Trezzo sull’Adda e Vaprio
vi sia una concentrazione di beni storici
che si inseriscono in un contesto di elevato
pregio ambientale.
Nella cartografia sono stati accomunati i
nuclei di antica formazione, i beni storici e
di interesse culturale, con il verde pubblico
e le aree miste a verde attrezzato, in
un’ottica di fruizione congiunta, che
dovrebbe porre le basi per quella parte di
rete ecologica più legate alle funzioni
antropiche che di flora e fauna, nel rispetto
del contesto esistente.
ELEMENTI EMERGENTI E BENI STORICI
Prati
16.157.059
14,02%
Vegetazione dei greti, spiagge, dune ed alvei ghiaiosi
324.064
0,28%
Cespuglieti
770.858
0,67%
2.625.194
2,28%
3.453.086
3,00%
Boschi
Formazioni ripariali o vegetazione degli argini
sopraelevati
Totale area
115.211.973 100,00%
Il sistema rurale-paesistico e ambientale,
cioè il territorio prevalentemente libero da
insediamenti o non urbanizzato, naturale,
residuale o dedicato ad usi produttivi
primari, viene disegnato e messo a sistema
riportando gli elementi naturali
ELEMENTI EMERGENTI E BENI STORICI
Sono stati individuati
sia gli ambiti agricoli
individuati dai PGT
dell’area in oggetto che
gli ambiti agricoli
strategici disegnati dal
PTCP.
Sono state inoltre analizzate le diverse gestioni del
territorio agricolo
solo il 20% del suolo agricolo
risulta di proprietà degli
agricoltori stessi, mentre oltre il
60% delle aree sono date in
locazione.
AMBITI AGRICOLI
Il territorio in oggetto ha una rete idrica
particolarmente complessa ed articolata.
Oltre
alla
presenza
preponderante
dell’Adda vi sono i canali artificiali del
Villoresi, della Martesana e della Muzza,
che hanno creato, con le rogge ed i cavi una
fitta rete idrica che si dipana in tutta l’area.
RETE IDRICA
0
1,000,000
2,000,000
3,000,000
4,000,000
BASIANO
BUSNAGO
CASSANO D`ADDA
GREZZAGO
INZAGO
MELZO
POZZO D`ADDA
POZZUOLO MARTESANA
TREZZANO ROSA
TREZZO SULL`ADDA
TRUCCAZZANO
VAPRIO D`ADDA
TOTALE AREE URBANIZZATE
TOTALE CONSUMO DI SUOLO IN MQ
Il grafico rappresenta gli incrementi previsti di
nuovo consumo di suolo, rispetto alle aree
urbanizzate previste dai PGT, calcolate come
superficie
territoriale
degli
ambiti
di
trasformazione rispetto alle aree urbanizzate,
suscettibili
quindi
di
variazioni
anche
significative, nella realizzazione esecutiva dei
Piani Attuativi.
CONSUMO DI SUOLO
L’area Martesana/Adda è attraversata da
alcune delle principali arterie della regione
e della provincia.
• Autostrada A4
• Linea ferroviaria Milano-Bergamo
Le nuove infrastrutture che ricadono
sull’area in oggetto sono la Bre.Be.Mi, la
TEEM e la Pedemontana.
E’ previsto inoltre il prolungamento della
linea metropolitana da Gessate a Trezzo
sull’Adda
BARRIERE INFRASTRUTTURALI
Nella cartografia vengono riportate
• le aree industriali e gli impianti
tecnologici con la loro relativa fascia di
pressione
• le discariche
• i cantieri
• le aree degradate e non vegetate
• le aree estrattive attive.
A questo quadro vengono sovrapposte le
reti infrastrutturali quali quella ferroviaria
con i relativi scali e quella autostradale.
AREE DI POTENZIALE DEGRADO
Nell’area di indagine l’agricoltura rischia di
avere un ruolo “periurbano”, con
caratteristiche negative quali:
• pressioni ambientali esogene al settore
agricolo;
• competizione nell’uso delle risorse (ad
esempio: suolo e acqua);
• condizioni di produzione e scambio di
beni e servizi fortemente influenzate
dalla prossimità con i mercati e con i
consumatori;
• vincoli e norme specifici delle aree
urbane, che tendono a limitare e
regolare le attività produttive agricole.
FRAMMENTAZIONE DEL SUOLO AGRICOLO
La frammentarietà dei margini urbani
produce vulnerabilità proprio perché
indebolisce l’immagine univoca del
paesaggio e le sue difese.
Nella cartografia sono rappresentati i
margini urbani suddividendoli in due
categorie:
• il margine compatto dell’urbanizzato
• Il margine frastagliato.
MARGINI URBANI
Sul territorio della Provincia di Milano si
estendono complessivamente 435 km di
linee elettriche.
Rischi per la
popolazione
• esposizioni ai campi
elettrici e magnetici alla
frequenza di rete
Rischi per la
biodiversità
• rischio di collisione per
l’avifauna
• incendio per la
vegetazione circostante
IMPIANTI TECNOLOGICI
Sono stati identificati n.17 di nuclei
ritenuti strategici per la presenza di
elementi naturali rilevanti.
Di questi, 10 sono nuclei di
attestamento potenziale della rete
connotati dalla maggiore presenza di
elementi naturali di notevole importanza
ambientale ed i restanti 7 sono nuclei di
attestamento diffuso caratterizzati da
dimensioni inferiori e ritenuti di supporto
alla rete ecologica connettiva.
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Aree agricole e biodiversità: il loro ruolo nelle reti ecologiche