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Teacher: Silvia Minafra
HALLOWEEN E OGNISSANTI
• Sapevate che due eventi apparentemente tanto diversi
tra loro hanno in comune molto più di quanto si pensi?
• Seguite il percorso che vi guiderà alla scoperta di
Halloween, ma soprattutto, vi condurrà lontano nel
tempo, attraverso usi e costumi ancora vivi nella nostra
terra.
Che origine ha
Halloween risale all’antica tradizione Celtica. I Celti, antico popolo
britannico, festeggiavano Samhain (in inglese moderno = summer’s
end), cioè la fine dell’estate, della stagione del raccolto, e l’inizio
dell’inverno. Per i Celti il 31 Ottobre era anche l’ultimo giorno
dell’anno ed essi credevano che in quell’occasione i morti
visitassero la terra.
Quando i Romani, nel I secolo A.C. conquistarono i Celti, aggiunsero le
loro tradizioni a quelle dei Celti ( Feralia, in onore dei defunti e
Poloma, in onore del raccolto. Nell’VIII secolo la chiesa cattolica
fissò al 1° Novembre la festa di tutti i Santi. Fu così che ALL
HOLLOWS’ EVE (cioè la sera prima dei santi) con il tempo divenne
Halloween.
• L’arancione, secondo la tradizione celtica,
simboleggia il sole, i frutti dorati
dell’estate, mentre il nero simboleggia il
buio dell’inverno in arrivo
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L’antica tradizione celtica, ormai mescolata alla tradizione cristiana della
festa di OGNISSANTI, dopo le conquiste da parte della Gran Bretagna nel
resto del mondo, iniziò a diffondersi rapidamente. Negli Stati Uniti, divenuti
a partire dal 1607 colonia Britannica, Halloween è ancora oggi una
ricorrenza importante.
In Messico Halloween si chiama Los Dias de los Muertos; ha inizio la sera
del 31 Ottobre ed è considerata la festa più importante dell’anno.
Halloween divenne col passare del tempo una ricorrenza macabra; alcune
persone si servirono di Halloween come pretesto per fare brutti scherzi.
Fortunatamente le varie comunità intrapresero varie iniziative per riportare
Halloween al suo significato originario. Oggi viene celebrato con feste in
maschera a tema (streghe, fantasmi, vampiri, zombie ecc).
I ragazzi, in maschera, bussano di porta in porta dicendo “ TRICK OR
TREAT ?” (dolcetto o scherzetto?). La gente dona loro dolcetti e caramelle,
altrimenti si rischiano scherzetti… a volte poco piacevoli!
Perché si dice
• Nella notte del 31 Ottobre sembra che
porti bene offrire simbolicamente ai defunti
dolcetti e caramelle.
• Impara questa simpatica rima di
Halloween:
• Trick or treat, Smell my feet
• Give me something good to eat
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Cioè: scherzetto o dolcetto?
Odorami i piedi,
Dammi qualcosa di buono da mangiare!!!
• Simbolo indiscusso di Halloween è certamente la zucca. Perché
proprio una zucca? E come mai una semplice zucca è diventata la
famosa Jack O’lantern?
• La lanterna di Jack è, appunto, una lanterna, costruita svuotando
una zucca e intagliandovi occhi, naso e bocca. A lavoro ultimato si
aggiunge una candela accesa. A luce spenta assume davvero un
aspetto sinistro… non c’è dubbio! Provate voi stessi.
• Chi era Jack? E perché aveva una lanterna?
• Vai avanti e scoprilo
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Un’antica leggenda irlandese narra la storia di un ubriacone chiamato Jack;
egli, la sera del 31 Ottobre, vide davanti a sé il diavolo, pronto a portarlo via
con sé all’inferno.
Jack espresse al diavolo il suo ultimo desiderio:
- Ti prego – disse – potrei almeno bere il mio ultimo bicchierino? –
Il diavolo acconsentì, ma subito dopo Jack iniziò a lamentarsi poiché non
aveva denaro per pagare . Allora disse al diavolo:
- Per favore, potresti trasformarti in una moneta? –
Il diavolo lo accontentò ancora, e Jack, furbo, si mise la moneta in tasca e
imprigionò il diavolo!
Ti prego – disse il diavolo – liberami!
Jack rispose: - Ti libererò solo se andrai via e ti ripresenterai tra un anno! –
Il diavolo accettò il patto.
CONTINUA
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Il diavolo si ripresentò dopo un anno per prendere Jack, come stabilito, ma
Jack aveva il serbo per lui un altro scherzetto.
- Scommetto che tu, caro diavolo – disse – non sei in grado di scendere da
un albero! –
- Ah ah – rise il diavolo – vogliamo scommettere? –
Detto ciò, il diavolo salì su un albero, e Jack incise una croce sul tronco,
imprigionandovi il diavolo.
- Ti prego, fammi scendere – implorò il diavolo. –
- Lo farò solo se tu prometti di non venire mai più sulla terra a cercarmi! –
Il diavolo sparì, ma dopo qualche tempo Jack morì.
Bussò alle porte del paradiso, ma non lo fecero entrare perché non lo
meritava!
CONTINUA
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Giunse alle porte dell’inferno, ma il diavolo non lo fece entrare nemmeno lì.
- Che cosa farò? Dove andrò? – Chiese Jack.
- Cosa vuoi che m’importi? Sei un truffatore! – disse il diavolo! – vattene! –
Jack lo implorò: -Ti prego, dammi almeno una luce per illuminarmi il
cammino nell’oscurità che mi avvolge! –
Il diavolo si impietosì e gli donò un tizzone ardente. Jack svuotò una rapa e
ce lo mise dentro, per far durare la fiammella il più a lungo possibile.
Da allora, la leggenda narra che nelle buie notti di Halloween è possibile
intravedere Jack, con in mano la sua lanterna, che vaga nell’oscurità alla
ricerca della sua strada.
• Come avete letto, bambini, la leggenda non parla di zucche, ma di
rape. Perché? E’ semplice!
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Verso la metà del XIX secolo (1800) in Irlanda ci fu una terribile carestia che
decimò la popolazione. Molte persone decisero di abbandonare la propria
terra per tentare la fortuna negli Stati Uniti d’America.
Giunti in America si portarono dietro le loro usanze, ma non trovarono le
rape per costruire Jack O’ Lantern. Ricorsero, allora, alle zucche, che
abbondavano nella loro nuova terra!
• Da allora, Inglesi e Americani, per la notte di Halloween preparano
Jack O’Lantern con le zucche.
• Svuotano una zucca, ritagliano occhi , naso, e una bocca davvero
spettrale, e vi mettono dentro una candela accesa.
• Sistemano la lanterna di Jack fuori dalle case, per mandar via mostri
e fantasmi, nella buia notte di Halloween!
• Altri simboli generalmente associati ad Halloween sono:
• Streghe, fantasmi, mostri, zombie, ragni e pipistrelli, insomma, tutto
ciò che ci appare macabro e misterioso.
• I Ragazzi amano travestirsi in questo modo e divertirsi.
• Alcune leggende associano i gatti neri alle streghe, affermando che
tutti i gatti neri sarebbero streghe travestite!!!! Ve lo immaginate?
Poveri gatti!!!
• La notte di Halloween è detta anche la
notte delle streghe; eccole qua, in tutto il
loro macabro splendore!
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Senza dubbio Halloween esercita un grande fascino su gran parte del
mondo, ma noi non abbiamo nulla di nostro da festeggiare? Ne siamo
proprio sicuri?
Soltanto dieci anni fa, di Halloween si parlava poco. Nel 1995, quando
abitavo ed insegnavo ad Olbia, il 31 Ottobre i miei alunni mi dissero: Maestra, prepara dolci e caramelle, perché il 2 Novembre, di mattina,
passiamo anche da te a fare “ Morti Morti” ! –
Io chiesi spiegazioni, perché non sapevo niente della tradizioni della
Gallura. Le colleghe mi dissero che, da centinaia di anni, era consuetudine
per i bambini andare di casa in casa a chiedere dolci, caramelle o castagne,
in ricordo delle anime dei defunti.
• In Sardegna, in alcuni paesi, dopo aver visitato i defunti in cimitero,
si torna a casa per la cena, ma a fine pasto permane l’usanza di non
sparecchiare, e di lasciare la tavola imbandita nella speranza che
mangino i loro cari.
• In alcuni paesi della Sicilia si preparano dolci, e si fanno doni ai
bambini, ai quali viene detto che sono stati portati loro dai parenti
defunti, (sempre se durante l’anno si sono comportati bene! )
• In Abruzzo ancora oggi si decorano zucche, e i ragazzi dei vari
paesi vanno a bussare di casa in casa domandando offerte per le
anime dei morti. Permane in alcune località l’usanza della questua
fatta da schiere di ragazzi che vanno di casa in casa intonando canti
appropriati alla circostanza.
• In alcune località della Calabria si va in corteo verso i cimiteri, e
dopo preghiere e benedizioni si preparano i banchetti sulle tombe,
invitando anche i passanti !
• In Emilia Romagna, nei tempi passati, i poveri andavano di casa in
casa a chiedere “ la carità di murt”, ricevendo cibo in dono.
• Ancora accade che in Friuli i
contadini lascino un lume
acceso, un secchio d’acqua
e un po’ di pane sulla tavola,
motivo che ha ispirato la
poesia di Pascoli “ La
tovaglia”
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Entrano, ansimano muti
Ognuno è tanto mai stanco!
E si fermano seduti
La notte, intorno a quel banco
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Stanno li sino a domani
Col capo tra le mani
Senza che nulla si senta
Sotto la lampada spenta.
• La tradizione della zucca la
troviamo anche nel Veneto.
• La zucca veniva svuotata e
trasformata in lanterna;
prendeva così il nome di
• LUMERA.
• La candela posta all’interno
rappresentava, cristianamente,
l’idea della resurrezione
Anche a Bormio, in Lombardia, la notte del 2 Novembre si era soliti
mettere sul davanzale della finestra una zucca piena di vino !
• In Piemonte, invece, si era soliti apparecchiare un coperto in più per
cena, riservato ai parenti defunti in visita. Le famiglie, dopo cena, si
recavano in camposanto lasciando le case vuote a disposizione dei
loro cari. Al suono della campana i defunti dovevano ritirarsi.
• Anche in Puglia si usa imbandire la tavola la sera del 1° Novembre.
In un paesino, Orsara, la festa di Ognissanti si chiama FUUC
ACOST e coinvolge tutto il paese. Anche li si decorano le zucche,
chiamate COCCE PRIATORJE.
• Purtroppo, il 31 Ottobre del 2002 è diventata per La Basilicata una
tristissima ricorrenza: alle 11.31 del mattino, crollò una scuola, a
causa di un terremoto: questa tragedia provocò 31 vittime, 30
bambini ed un’insegnante.
• Dopo aver letto tutto, siete ancora convinti che qui da noi non ci sia
Halloween? Tutto sta a riscoprire ed apprezzare le nostre usanze,
che non meritano certamente di scomparire sotto le polveri di una
festa importata. Bambini, continuate a divertirvi con le mascherine di
Halloween, ma ricordatevi di non dimenticare mai le nostre usanze.
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