Anche noi abbiamo diritto ad un servizio
adeguato alle nostre esigenze!
Classe 5a LA
Pronvincia di Pavia:
migliaia di passeggeri , treni affollati e
disagi in stazione
Questi sono alcuni dei principali problemi legati alle nostra
rete ferroviaria: la progettazione degli orari è priva di un
quadro strategico e ci sono sempre più spesso carenze
puntuali, comportando così disagi ai pendolari e a tutti gli
utilizzatori di questo servizio.
Non vengono effettuati investimenti tecnologici o
sono mal sfruttati.
I treni e le rotaie sono soggetti a una cattiva
manutenzione e presentano un
“gap generazionale” di minimo vent’anni.
L’informazione al pubblico è scarsa e fuorviante.
Lo spreco di risorse è continuo, ma soprattutto
manca una strategia propositiva di sistema per le
linee a traffico minore.
Durante l’anno scolastico abbiamo letto le varie opportunità offerte dai fondi europei.
Abbiamo appreso che la politica di coesione dell’Unione europea, espressa nei trattati
sin dal 1986, si è posta come obiettivo di ridurre i divari esistenti fra i livelli di sviluppo
delle diverse regioni, al fine di rafforzare la coesione economica e sociale.
A tal proposito la Politica Regionale è una politica di investimenti con la quale l’UE
punta a sostenere, attraverso la crescita economica, lo sviluppo della competitività e la
creazione di posti di lavoro, tenore di vita più elevato e uno sviluppo sostenibile.
Le finalità perseguite derivano dagli obiettivi della strategia definita “Europa 2020” che,
promuove una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva del contesto
socio economico europeo con obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2020, nelle
aree principali :
• Occupazione - aumento del tasso di occupazione;
• Innovazione - incremento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S);
• Cambiamento climatico - raggiungimento di diversi obiettivi riguardanti clima ed
energia tra cui anche la riduzione dell’emissioni;
• Istruzione - riduzione dell’abbandono scolastico;
• Povertà ed emarginazione - riduzione del numero di persone a rischio di povertà.
Nel periodo 2007-2013 la politica di coesione si focalizza su tre obiettivi
principali:
-Convergenza - solidarietà tra le regioni
-Competitività regionale e occupazione
-Cooperazione territoriale europea
La Regione Lombardia rientra solo nell’Obiettivo Competitività.
Analizzando ciò abbiamo trovato interessante le opportunità che
sono offerte a livello europeo anche se abbiamo capito quanto
sia difficile per le aree del pavese riconoscersi in questo modello
avanzato.
Il fondo europeo di sviluppo regionale persegue anche alcuni
obiettivi trasversali tra cui la promozione di una coesione
economica e sociale che vada a risanare gli squilibri
regionali.
Crediamo, quindi che il nostro progetto di riconversione e
risanamento della rete ferroviaria della nostra provincia
posso rientrare negli obiettivi europei.
Abbiamo confrontato la nostra situazione con quella
milanese, già in fase di risanamento grazie ai fondi ottenuti
dall’Unione Europea, con un’intervista all’ingegner Casadei.
Grazie alla gentilissima collaborazione dell’Ingegner Casadei che ci ha
concesso un’intervista via e-mail abbiamo appreso che RFI e Regione
Lombardia beneficiano di un contributo finanziario, tramite il Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale, pari al cinquanta per cento delle spese
sostenute, per la realizzazione dei cinque interventi di riqualificazione nelle
stazioni di Tavazzano, Melegnano, San Giuliano Milanese, San Zenone e
Pioltello.
Il valore complessivo delle opere è pari a circa 12 milioni di euro.
Tramite le nostre domande abbiamo appreso che la situazione delle
stazioni pavesi non è paragonabile a quelle milanesi che godono di una
più alta frequentazione giornaliera; basti pensare che circa 350.000
viaggiatori frequentano giornalmente la stazione di Milano Centrale,
invece nel pavese le stazioni sono ancora frequentate da poche decine
di viaggiatori al giorno.
Noi: - Quanti anni ci vorranno, all'incirca,
per attuare e realizzare i progetti
finanziati dal POR?
Ing. Casadei: - I lavori saranno ultimati
entro la fine del 2014. Il rispetto della
tempistica dichiarata alla Unione Europea è
un requisito fondamentale perché RFI e
Regione Lombardia possano ottenere il
contributo finanziario deliberato.
Noi: - Sono stati fatti dei lavori all'interno delle rete ferroviarie, ad esempio di
Melegnano, S. Giuliano, S. Zenone, ma qual era la loro condizione iniziale?
Servono determinati requisiti per poter potenziare le linee ferroviarie?
Ing. Casadei: - Le linee ferroviarie vengono potenziate solo a valle di studi di
fattibilità tecnica ed economica per verificare la redditività dell’investimento,
nell’ambito della sostenibilità sociale del territorio. Il gestore della rete, prende
anche in considerazione la richiesta di servizi aggiuntivi (maggiore numero di treni,
maggiore frequenza, maggiore velocità, etc) da parte dei Clienti, che nel caso di
Rete Ferroviaria Italiana sono rappresentati dalle Imprese Ferroviarie che erogano il
servizio di trasporto Viaggiatori e/o Merci, dalle Regioni e dallo Stato, che
attraverso specifici contratti finanzia le risorse necessarie per realizzare l’opera. I
fondi possono provenire da varie fonti, principalmente pubbliche da Stato e/o
Amministrazioni Locali, ed in alcuni casi, come per i progetti FESR, da fonti della
Comunità Europea.
Noi: - In molti comuni della provincia di Pavia le stazioni sono vecchie e spesso
abbandonate; in alcuni paesi non ci sono neanche le stazioni. Per raggiungere
determinate località, bisogna cambiare più treni; spesso i vagoni sono in
condizioni pessime. La situazione nelle stazioni del milanese era paragonabile a
quella della provincia di Pavia?
Ing. Casadei: - La localizzazione delle stazioni discende da ragioni
storiche, dal XIX secolo. Le stazioni con elevate frequentazioni
giornaliere sono le stazioni dove le FS con le Amministrazioni Locali
concentrano in via prioritaria i maggiori sforzi finanziari, per
implementare e migliorare il servizio. In un momento di recessione
mondiale come quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è
necessario concentrare le scarse risorse disponibili laddove si possano
trarre benefici per massimizzare l’offerta e garantire la richiesta
crescente di servizi ai Clienti delle stazioni.
Noi: - Potrebbe fornirci dati statistici, ad esempio sul numero di persone che
usufruiscono quotidianamente dei treni, sul numero di treni passanti in un
determino arco di tempo in una determinata stazione, per poterli confrontare con
quelli dell'area pavese?
Ing. Casadei: - Il dato complessivo della frequentazione dei treni regionali in
Lombardia è circa 650.000 - 700.000 persone al giorno. Si evidenzia che circa
dieci anni fa erano 400.000. Sulla rete ferroviaria della regione Lombardia
viaggiano mediamente 2500 treni al giorno di cui 2200 gestiti da Tre Nord.
Nelle 300 stazioni presenti in Lombardia e di proprietà di Rete Ferroviaria
Italiana le frequentazioni vanno da alcune unità di Viaggiatori al giorno fino
ad un massimo di 350.000 Viaggiatori al giorno per la stazione di Milano
C.le. Nel pavese in molte delle stazioni tuttora presenti e aperte al pubblico
ci sono frequentazioni di poche decine di viaggiatori al giorno. Nelle località
oggetto di riqualificazione si registrano passaggi giornalieri di alcune migliaia
di viaggiatori al giorno.
Noi: - Qual è l'entità dei finanziamenti europei relativi alla spesa globale dei
vostri interventi?
Ing. Casadei: - I fondi europei ottenuti per la realizzazione dei
progetti nelle 5 stazioni (Tavazzano, Melegnano, San Giuliano,
San Zenone e Pioltello) ed altri due progetti nel territorio
lombardo (raddoppio della tratta Cremona - Cavatigozzi e
Prolungamento Asta di Manovra Stazione di Milano
Smistamento) sono pari a circa 16 milioni di euro.
Noi: - Secondo lei, il divario del traffico è tale che la situazione pavese verrá
ritenuta poco rilevante per simili voci di spesa?
Ing. Casadei: - Negli ultimi anni si è molto investito in provincia di Pavia, con
l’istituzione di nuovi servizi:
•il servizio suburbano S13 Pavia – Milano Bovisa, cadenzato ogni 30 minuti, che
percorre a Milano il Passante Ferroviario, garantendo il servizio metropolitano con
accesso in 7 distinti punti del centro città milanese;
• la nuova relazione di treni cadenzata all’ora, Stradella – Pavia - Milano Greco;
•il cadenzamento orario (un treno ogni ora per direzione) delle linee Pavia - Vercelli,
Pavia –Torreberetti - Alessandria e Pavia - Codogno.
Sulle infrastrutture, grossi investimenti sono in corso nella stazione di Pavia, per
sostituire l’impianto di comando di scambi e segnali, con uno di ultima generazione
(Apparato Centrale Computerizzato). Ciò farà aumentare la potenzialità della linea e
della stazione di Pavia con la possibilità di aumentare il numero di treni al giorno in
funzione della domanda e garantirà una maggiore affidabilità di gestione del servizio
e di manutenzione degli impianti ferroviari.
LA CLASSE 5° LA
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Le Stazioni fantasma