Università degli studi di Pavia
Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia
Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità
Chi di spada ferisce, di spada perisce.
Il Caso Boffo
Relatore:
Prof. Fabio Muzzio
Correlatore:
Prof. Paolo Costa
Tesi di Laurea di:
Giulia Zago
Anno accademico
2010/2011
IL RUOLO DEL GIORNALISTA
"Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura;
tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura".
Johann Wolfgang Goethe
Il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d'informazione e di opinione, sanciti
dalla Costituzione italiana, ed è regolato dall'articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963.
Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini;
per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel
rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile.
LA VICENDA
Nel luglio 2009 Dino Boffo pubblica su Avvenire un
articolo dove denuncia Berlusconi per i suoi
comportamenti immorali, accusandolo di avere un giro
di prostituzione.
Vittorio Feltri risponde su Il Giornale pubblicando la
condanna per molestie di Dino Boffo nei confronti della
compagna dell’uomo con cui aveva avuto una presunta
relazione omosessuale.
Accusa i Vescovi di essere già da tempo a conoscenza dei
fatti, dichiarando che i documenti in suo possesso,
provenissero dal Vaticano.
Nonostante la solidarietà della Chiesa, il 3 settembre 2009
Boffo si dimette.
RAFFRONTO TRA I QUOTIDIANI
Le accuse de
Il Giornale
28 agosto 2009Vittorio Feltri :
• accusa pubblicamente
Dino Boffo di ipocrisia per le critiche
espresse a Silvio Berlusconi;
• pubblica un coinvolgimento penale che
avrebbe visto Boffo imputato per molestie;
• denuncia la presunta omosessualità di
Boffo.
I QUOTIDIANI
29 agosto 2009
Il Giornale attacca quella fascia
di persone schieratesi con Boffo.
La Repubblica e Il Corriere della Sera, invece,
si focalizzano sui rapporti tra Vaticano e
Berlusconi.
I QUOTIDIANI
30 agosto 2009
P.Fassino e A.Finocchiaro,
accusati di ipocrisia insieme
ad altri esponenti di Sinistra, in
quanto sempre in disaccordo in
campo politico, ma alleati per
colpire Berlusconi.
Repubblica e Corriere riportano ancora
l’opinione della Chiesa .
I QUOTIDIANI
31 agosto 2009
Il Giornale pubblica la condanna di Dino Boffo per molestie.
Boffo attacca con un articolo velenoso intitolato “Su di me un’emerita patacca”, in cui nega
l’autenticità e l’esistenza dei documenti giudiziari in possesso del quotidiano di Feltri.
“Risposta alla CEI e ai
giornali omologati”
Atto tribunale di Terni
“Boffo:
contro di me
un’emerita
patacca”
“Ecco la nota
anonima
contro Boffo”
 Diffidenza
del Corriere
I QUOTIDIANI
1 settembre 2009
“I vescovi sapevano
tutto da tempo”.
Il Giornale accusa la
Chiesa di silenzio.
Il Papa e Tettamanzi solidali con Boffo.
I QUOTIDIANI
4 settembre 2009
Il 3 settembre Boffo si dimette ufficialmente tramite una lettera al Cardinale Bagnasco.
Il Giornale si concentra
più sulle conseguenze che
sulla persona, Boffo va,
ma il caos aumenta.
Repubblica utilizza
un’unica parola per
riassumere la lettera
di dimissioni, Boffo si
dimette e accusa.
Il Corriere da buon
moderato, cerca di
creare compassione
nel lettore,
riportando la frase
Violentata la mia
vita.
I QUOTIDIANI
5 settembre 2009
“Boffo avrebbe potuto
mostrare le carte”.
Feltri si difende così da
chi lo accusa di esser
colpevole per le
dimissioni di Boffo.
Berlusconi esprime la sua
riguardo la vicenda Boffo:
“La vera vittima di questo clima
sono io”.
I GIORNALI CATTOLICI
Il mondo cattolico protagonista più o meno involontario della vicenda.
Osservatore Romano e Famiglia Cristiana
Il Direttore de L’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, preferisce non prendere merito
alla vicenda, ma ribadisce che il suo giornale non ha mai scritto sulle vicende del Presidente del
Consiglio.
Famiglia Cristiana dedica solo tre articoli alla vicenda:
• “Dopo la penosa vicenda degli attacchi al Direttore di Avvenire, la logica del Vangelo non
ammette reticenze”;
• “È un brutale attacco alla libertà di critica”;
• “Il Caso Boffo e la presunta spaccatura tra Vescovi e Vaticano. Ma l’autorevolezza della
Chiesa rimane salda”.
IL POPOLO DELLA RETE NON PERDONA
Il mondo di Internet non lesina vignette satiriche.
Feltri si installa al Giornale e comincia a fare il suo mestiere, quello di sempre: picchiare.
Picchiare chi? Solo ed esclusivamente quelli che lui ritiene essere i nemici di Berlusconi.
…
Il direttore dell'Avvenire, all'improvviso ha scoperto che Berlusconi, forse, dovrebbe darsi una
regolata e c'è voluto questo sventolio di mutande, slip e reggiseni per farlo destare dal lungo
letargo.
…
A me dispiace, perché sicuramente questo è un linciaggio, mi preoccupa la modalità del
linciaggio, “abbiamo le notizie e le spariamo fuori al momento opportuno.
…
Statevi tutti accorti perché questo è il primo della lista e seguiranno gli altri”, questo è il
significato. Questo è squadrismo, naturalmente: ne picchiamo uno per educarne cento …”
Marco Travaglio
CONCLUSIONI
• Caso Boffo  Metodo Boffo : usare la stampa per far danneggiare in modo consapevole e
verbalmente violento.
• Analisi dei quotidiani  Il lettore si è trovato di fronte:
prima a una “vendetta” per un Direttore che ha criticato l’editore di riferimento de Il Giornale
poi a una “guerra mediatica” tra Il Giornale e Repubblica.
Il Caso Boffo, quindi, è stato un pretesto per alimentare la rivalità tra i due giornali: gli articoli
dell’uno avevano come unico scopo quello di attaccare gli articoli dell’altro.
Solo Il Corriere della Sera ha riportato i fatti in modo imparziale informando il lettore sullo
svolgersi della vicenda.
• La posizione delle testate cattoliche  L’Osservatore Romano non ha mai voluto esprimere le
proprie opinioni sulla vicenda: ha tenuto separata la Chiesa dalla politica per evitare eventuali
accuse future scomode sia per il Direttore sia per la Santa Sede.
Famiglia Cristiana non si è schierata in modo deciso e determinato come ci si aspettava da un
giornale cattolico sempre molto critico verso i comportamenti Berlusconiani.
Avvenire è intervenuto per dimostrare le falsità de Il Giornale sulla vicenda, e per esprimere la
sua solidarietà verso Boffo dopo le sue dimissioni.
• La posizione della Chiesa  Boffo è sempre stato sostenuto nonostante le dichiarazioni
pubblicate da Il Giornale sulla sua vita privata. Tale reazione è risultata inaspettata
per Il Giornale stesso che successivamente si schierò contro la Chiesa.
Sono state più le volte in cui gli altri quotidiani hanno parlato dello schieramento del mondo
cattolico, che i giornali cattolici in sé.
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Giulia Zago