PIANO D’ AMBITO POLICORO UN’ OCCASIONE PER TUTTI O UN AFFARE PER POCHI ? ANTEFATTO Dal 1974 al 1985 1974: Il D.p.g.r. Num. 937 Approva il “Piano particolareggiato del lido” (168 ha) dell’ing. La Cava e dell’arch. Mecca. 1983 : Il D.p.g.r. Num. 1452 Approva le modifiche al “Piano particolareggiato del lido”. 1985 : Il D.p.g.r. Num. 391 Approva nuove integrazioni al “Piano particolareggiato del lido”. IL FATTO Una legge per la difesa e la valorizzazione del territorio: 1985 – Il decreto ministeriale n.2326 dichiara di NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO alcuni comuni della Basilicata; * * Agosto 1985 - Il parlamento italiano approva la legge num. 431 •( Legge Galasso): chiede di individuare e tutelare delle ZONE DI PARTICOLARE INTERESSE AMBIENTALE. L'art. 1/bis decreta che "Le regioni sottopongano a specifica normativa d'uso e di valorizzazione ambientale il relativo territorio, mediante la redazione di PIANI PAESISTICI o di PIANI URBANISTICO-TERRITORIALI, con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali". Le Regioni di Italia devono individuare ZONE DI PREGIO all’interno del loro territorio. * 4 agosto 1987 - La legge della Regione Basilicata n.20, art. 2 decreta di "individuare delle BELLEZZE NATURALI E PANORAMICHE e produrre la redazione e approvazione dei PIANI PAESISTICI" INTANTO A POLICORO nel 1988 La delibera di Giunta n. 987 presenta il progetto di RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DEL LITORALE SINNI-AGRI E soprattutto il Comune incarica l'architetto Mastroberti di redigere la "Variante generale delle Zone Turistiche" 25 ottobre 1988 - La Regione Basilicata,con delibera n. 6139, adotta definitivamente il PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DEL METAPONTINO Foce Agri e Lido di Policoro vengono individuate come ZONE DI PREGIO D.p.g.r. num. 977 del 20/11/1991 Stralcia molte delle intenzioni della “Variante generale delle zone turistiche” 14 settembre 1992, la delibera di giunta regionale n. 6468, affida al Comune di Policoro la delega della redazione di 2 Piani d' Ambito, denominati Foce Agri e Policoro. Il sindaco di Policoro è Otello Marsano, ma Mani Pulite mette in crisi la giunta; il Comune cade 1993 – Vince le elezioni comunali Alleanza Popolare, guidata dall’avv. Mario Arbia La Regione stessa detta precise metodologie, criteri e finalità di pianificazione: il progetto esecutivo del piano deve essere compatibile con la tutela e la salvaguardia delle risorse paesistiche e di riqualificazione naturalistica e compatibile con il suo tendenziale sviluppo nel settore turistico. 1994, la delibera n.10 del Consiglio Comunale, dà incarico all'arch. Restucci (Università di Venezia) di redarre la variante generale del Piano Regolatore e all'arch. Dioguardi (Università di Bari) l'incarico della redazione dei 2 Piani d'Ambito. Arch. Dioguardi ritarda notevolmente nel presentare i progetti Il sindaco Arbia notevolmente sollecita Diffida telegrafica 13/03/1996 Dioguardi invia i suoi 12 elaborati Il progetto passa all’esame di merito del Gruppo di Coordinamento Regionale Dicembre 1996 – Parere positivo per Foce Agri: porto turistico Akiris in sintonia con l’ambiente Maggio 1996 – Riorganizzare e approfondire il progetto Ambito Policoro Il parere del Gruppo di Coordinamento Regionale sul progetto del Piano d’Ambito Policoro: - E’ perimetrato in modo diverso da quanto previsto dalla scheda procedurale; • Non ha prodotto un disegno urbanistico che definisca un paesaggio qualitativamente accettabile rispetto alle previsioni e alle indicazioni del vecchio strumento urbanistico; - La proposta planovolumetrica presentata vanifica le intenzioni di produrre le finalità richieste dal Piano Paesistico Territoriale del Metapontino; • Manca un disegno delle aree agricole, il progetto planovolumetrico delle aree di frangia e nulla è pervenuto in merito alla ricostruzione dell’area industriale dello Zuccherificio. Pertanto il Gruppo di . Coordinamento Regionale invita a riorganizzare il piano volumetrico, approfondendo anche graficamente le qualità del paesaggio che si intende proporre. Il tutto deve necessariamente mirare a un disegno del paesaggio unitario o reso unitario da interventi edilizi, infrastrutturali e/o vegetazionali che ne segnino le linee essenziali. 2 ottobre 1996 - Conferenza di Servizi fra Gruppo di Coordinamento Regionale, i professionisti Restucci e Dioguardi e l‘Amministrazione Comunale. La delibera n.68 del Consiglio Comunale del 28 ottobre 1996 istituzionalizza le indicazioni raccolte durante la Conferenza di Servizi - Le zone residenziali devono essere collocate nelle aree limitrofe al centro urbano storico • Le strutture turistiche, alberghiere, ecc. devono essere realizzate a ridosso del Piano d’Ambito Foce Agri - L’area dell’ex zuccherificio deve essere programmata (ipermercati, spazi fieristici, centro termale, giochi acquatici, parco tematico, beauty farm) • Zonizzazione dell’edilizia isolata esclusivamente nell’area del vecchio P.p.l. Piano d’Ambito Foce Agri 1996 – Il Consiglio Comunale vota all’unanimità Per il 27 aprile 1997 è previsto il Consiglio Comunale per Approvarlo Il 17 aprile 1997 si svolge il Consiglio Comunale Porto AKIRIS Di Sanza - lettera al prefetto: 1approvazione è solo un atto formale; 2- non urgenza parte civile; 3propaganda elettorale Opposizione, tranne Azzone, diserta Al fianco del quale dovranno sorgere insediamenti turistici Arbia : 1-legge regionale n.37 -scadenza per l’approvazione (01/05/1997); 2estromissione di ogni media Il Piano d’Ambito Foce Agri (AKIRIS) viene Approvato l’ Adozione Piano d’Ambito Policoro Delibera comunale (Alleanza Popolare) n.22 del 17 marzo 1997 revoca l’incarico all’arch. Dioguardi per le seguenti motivazioni: non ha osservato le procedure e i tempi fissati; ha depositato gli atti di proposta del piano solo dopo diffida telegrafica; il suo progetto non rispetta le finalità del Piano Territoriale Particolareggiato del Metapontino, anzi prevede pesanti insediamenti residenziali ecc. in contrasto con le previsioni del Piano Paesistico Regionale e le precise indicazioni dell'amministrazione; è in contrasto anche con il Piano Regolatore Generale, che Dioguardi conosceva bene e che prevedeva, invece, che gli insediamenti residenziali, turistici ed alberghieri fossero trasferiti in altre aree, proprio per alleggerire la Zona Lido, ritenuta di maggior pregio ambientale; omette di pianificare l'area dell'ex zuccherificio; omette di consultare l'amministrazione comunale e il Gruppo di Coordinamento Regionale e quindi di recepire indirizzi e direttive dell'amministrazione, che pure più volte gli erano stati trasmessi; l'amministrazione comunale, inoltre, si riservava ogni opportuna azione volta ad ottenere il risarcimento dei danni provocati dal professionista inadempiente. Delibera n. 54 del 30 giugno 1997 (Di Sanza – Lopatriello) riaffida la progettazione a Dioguardi con le seguenti motivazioni: l'architetto ha già pianificato il Piano d'Ambito Foce Agri; è opportuno che il progettista continui il suo lavoro perchè solo così si possono ridurre i tempi; è necessario che non si sprechino altre risorse per affidare lo stesso incarico ad un altro progettista, anche perchè ulteriori ritardi paralizzerebbero le ragioni della pianificazione regionale, nonchè il preminente interesse pubblico; addirittura il consigliere Di Cosola si spingeva oltre e affermava l'urgenza del reincarico per evitare intralci all'iter procedurale e perchè il lavoro di Dioguardi non è da ritenersi negativo. DOMANDE SU FOCE AGRI: Perchè Di Sanza e il centro-destra fanno di tutto per non far svolgere il Consiglio Comunale che deve approvare il Piano d'Ambito "Foce Agri"? E perchè, una volta non ottenuto il risultato auspicato, non si presentano alla seduta per approvarlo? E' un caso che, dopo l'irrimediabile approvazione, il suo successore Lopatriello si prodigherà in varianti e sarà uno dei più accaniti sostenitori della variante Marinagri? E perchè lo è stato e lo è, nonostante sia continuamente e ancora indagato per queste questioni? La ragione della variante era ed è solo quella di immaginare un diverso sviluppo turistico per Policoro? Se è così perchè non si è mai detto cosa c'era di tanto sbagliato nel progetto Akiris da doverne giustificare lo stravolgimento? DOMANDE SU AMBITO POLICORO: Perchè una delle prime mosse dell'amministrazione Di Sanza - Lopatriello è stata quella di reincaricare il progettista inadempiente Dioguardi, con la motivazione di non perdere altro tempo, mentre a distanza di 13 anni, proprio per quella scelta, “nulla si è mosso” ? E' vero consigliere Antonio Di Sanza che da Sindaco, alla contestazione di un consigliere di opposizione che voleva farle notare che le lincenze edilizie in deroga sono possibili solo per costruire opere pubbliche, di pubblica utilità e per motivi di forza maggiore, lei rispondeva che la deroga al signor Castelluccio corrispondeva all'opzione "opera pubblica" perchè dava lavoro? ... Ma la storia continua Il 16 dicembre 2005, con Delibera di Giunta Comunale n.388, Lopatriello revoca l’incarico a Dioguardi (dopo 7 anni di inattività sul progetto); l’incarico viene affidato all’Ufficio Tecnico (ing. Viceconte) – motivazione: servizio in economica e … esigenza di accellerare i tempi; Dopo altri 3 anni, con determina n.276 del 19/11/2008 a firma di Felice Viceconte e Ivano Vitale, la progettazione del Piano d’Ambito Policoro viene affidata al giovane arch. Anelina (servizio in economia); Febbraio 2010 proroga di altre 200 ore ad Anelina. DICEMBRE2010 A noi risulta che Anelina ha presentatoil progetto perché non lo si rende pubblico e si apre un dibattito all’interno della cittadinanza, prima dell’adozione? E’ vero che il 19 ottobre 2010 si è tenuto un tavolo tecnico nel quale si è stabilito, con i responsabili del dipartimento ambiente e territorio, che la Regione concede di considerare come dato di fatto immutabile il cemento già versato e quindi di poter edificare, nella parte residua, con la stessa percentuale di volumetria? Intanto da una prima indagine catastale … COGEM s.p.a. PAFIM LA CRISI ECONOMICA, LA MANCANZA DI LAVORO E DI OPPORTUNITA’ NON DERIVANO DA SFAVOREVOLI CONGIUNTURE ASTRALI, MA DA MODELLI ERRATI E DUBBIE PIANIFICAZIONI. CHE SIGNIFICA SVILUPPO? DOVE VOGLIAMO ANDARE? COSA POSSIAMO FARE NOI?