La comunicazione nei contesti
lavorativi
Cos’è un contesto lavorativo?
 “Contesto lavorativo” è un concetto ampio, che
abbraccia molti significati, ma quelli più importanti
sono due. Si può infatti intendere il contesto
lavorativo come
 A) ambiente di lavoro (ergonomia)
 B) un tipo particolare di organizzazione
 Il secondo punto di vista è quello in cui i processi
comunicativi rivestono maggiore importanza.
Cos’è un contesto lavorativo?
 In base alla seconda prospettiva, il contesto
lavorativo può riguardare il singolo o può essere
formato da un’organizzazione che nasce per motivi
economici e che persegue obiettivi di lucro
 L’obiettivo di un’organizzazione lavorativa è anche
quello di CREARE VALORE, cioè accrescere la
dimensione del capitale economico
La comunicazione all’interno dei contesti di
lavoro
 Normalmente, valgono le stesse regole già viste per
la comunicazione all’interno delle organizzazioni non
lucrative
 Obiettivo principale della comunicazione interna
all’azienda è aumentarne la coesione
 Gli obiettivi economici possono però cambiare
l’intero assetto delle comunicazioni
 In alcuni casi, se è funzionale agli interessi economici
(o di altro tipo) dell’azienda, le comunicazioni
possono essere inficiate o ridotte fino
all’annullamento (caso “Sicko”)
Chi sono i destinatari della comunicazione
interna delle organizzazioni lavorative?
 Management
 Impiegati
 Operatori
 Venditori
 Operai
 Sindacati presenti nell’azienda
 Dipendenti potenziali
Chi sono i destinatari della comunicazione
interna delle organizzazioni lavorative?
 Dipendenti potenziali: l’importanza della
comunicazione durante il colloquio di selezione
a) Si comincia con generici argomenti di
conversazione
b) Conviene comunque essere sinceri con il
selezionatore, poiché eventuali bugie o verità
nascoste verranno fuori in futuro, inficiando
retroattivamente l’immagine che si è cercato di
dare inizialmente
c) Esempi di modi di cominciare a rispondere alle
domande da evitare assolutamente:
Chi sono i destinatari della comunicazione
interna delle organizzazioni lavorative?
 Iniziare con la parola “niente…”
 Iniziare con la frase “volevo dire…” e simili, poiché denuncia un





senso di difficoltà a esprimere il proprio pensiero (l’opposto
dell’assertività)
Non usare espressioni di esitazione come “cioè”, “un attimino”, “in
altre parole” ecc.
Non usare espressioni indirette tipo “penserei che…” invece di
dirette tipo “penso che…”
Non usare troppo il pronome personale “io” poiché denuncia
un’eccessiva quota di presunzione
Evitare frasi che denunciano paura o riluttanza nell’assunzione di
responsabilità di ciò che si dice come “non vorrei fare la figura dello
sciocco, però penso che…” o “non vorrei fare la figura dell’ignorante,
però secondo me…” ecc.
Non usare stranierismi se non si è sicuri della corretta pronuncia e
del significato in italiano
Chi sono i destinatari della comunicazione
interna delle organizzazioni lavorative?
 Bisogna prestare attenzione alla “comunicazione non
verbale”, cioè:
a) Prossemica
b) Postura
c) Mimica
d) Gestualità
e) Cura della persona
Chi sono i destinatari della comunicazione
interna delle organizzazioni lavorative?
 Cosa valuta il selezionatore:
a)
Aspetto fisico
b)
Abbigliamento
c)
Dizione
d)
Loquela
e)
Garbo
f)
Dinamismo
g)
Autocontrollo
h)
Ambizione
i)
Lealtà
j)
Atteggiamento esistenziale
k)
Spirito di gruppo
l)
Attivismo
m)
Socievolezza
n)
Tenacia
o)
Forza di persuasione
p)
Maturità
q)
Fiducia in sé stesso
r)
Combattività
s)
Diplomazia
Come comunica l’azienda al suo interno?
 Comunicazione “centralizzata”: tutte le comunicazioni partono da una


a)
b)
“centrale” e raggiungono i gangli più remoti dell’organizzazione
Comunicazione “decentrata”: le comunicazioni vengono gestite a livello
gangliare
Qual è la forma migliore:
1) la comunicazione centralizzata fa risparmiare tempo poiché accorcia il
processo decisionale; 2) impedisce la partecipazione del resto
dell’organizzazione al processo stesso
La comunicazione decentrata allunga i tempi decisionali ma consente la
partecipazione dei gangli dell’organizzazione al processo decisionale
Quindi:
La scelta di quale tipo di comunicazione adottare dipende dalle circostanze
(natura del compito, stadio di sviluppo dei gruppi, l’esistenza di vincoli o
pressioni temporali ecc.)
Cosa comunica l’azienda al suo interno?
 Informazioni
 Direttive
 Formazione: la formazione all’interno di
un’organizzazione lavorativa può assumere le forme
di
a) Comunicazioni a una via. Es.: lezione
b) Comunicazioni a più vie:
 Tecniche di discussione
 Tecniche di simulazione
Vantaggi della comunicazione a più vie
 Nelle comunicazioni a più vie chi comunica può
conoscere gli effetti dei suoi tentativi di comunicare,
e può, di conseguenza, correggere il suo
comportamento
Tipi di comunicazione a più vie
 Le comunicazioni a più vie vengono anche dette
“attive” o “psicosociologiche”
 Si attuano di norma in gruppo
 Le più usate sono le
a) Tecniche di discussione
b) Tecniche di simulazione
La comunicazione delle aziende verso l’esterno
 Anche in ambito lavorativo vale la regola secondo cui un
sistema aperto è, in generale, più funzionale di un
sistema chiuso
 Oltre alla comunicazione intra-aziendale, esiste la
comunicazione delle aziende verso l’esterno. Oggi è
soprattutto questo tipo di comunicazione a stare
cambiando, fondamentalmente per due ordini di cause
 cause sociali:
a) Nuovi gruppi sociali
b) Nuove culture
c) Nuovi modelli di consumo
La comunicazione delle aziende verso l’esterno
 cause economiche:
a) Internazionalizzazione
b) Globalizzazione dei mercati
c) Competizione trasversale
d) Nuove tecnologie dell’informazione
e) Evoluzione della domanda
Chi sono i destinatari della comunicazione
esterna delle organizzazioni lavorative?
 Ambienti finanziari
 Partner e concorrenti
 Istituzioni
 Mercato
 Pubblico
Qual è il “pubblico” al quale l’azienda è più
interessata a inviare messaggi?
 L’opinione pubblica
 Movimenti e gruppi di pressione
 Opinion leader
Nell’epoca dei multimedia, “l’immagine” è il pilastro
sul quale si regge l’esistenza stessa di un’impresa
La comunicazione dal punto di vista dell’azienda
 Per un’organizzazione lavorativa l’accezione più
importante del concetto di comunicazione è quella
che la intende come “tutto ciò che, esplicitamente o
implicitamente, incide (modificandoli o
rinforzandoli) sugli atteggiamenti e sui
comportamenti delle persone”
Gli obiettivi comunicativi dell’impresa
 INFORMARE (far conoscere il prodotto)
 PERSUADERE (convincere della sua validità)
 MOTIVARE (spingere a comprarlo)
Quali linguaggi usa l’impresa per comunicare con
il pubblico?
 fatta 100 la nostra capacità di ascoltare,
comprendere ed interpretare un messaggio, risulta
che
a) il verbale impatta solo per il 7%
b) il paraverbale per il 38%
c) il non verbale (analogico) per il 55%
Ecco perché, soprattutto nelle pubblicità, il testo è
ridotto al minimo indispensabile
I ruoli nella comunicazione in ambito
organizzativo
 Membership: l’essere gregari, parte del gruppo, lo
svolgere mansioni esecutive non prive, però, di
connotazioni di guida del gruppo stesso
 Leadership: l’essere la guida del gruppo,
dell’organizzazione. Lo svolgere mansioni decisionali
(soluzione di problemi). Può essere di diversi tipi:
a) Istituzionale: e il ruolo formalmente assegnato a una
persona all’interno dell’organizzazione
dall’organizzazione stessa
b) Funzionale: è il ruolo di guida del gruppo conquistato
sul campo. Può coincidere o meno con la leadership
istituzionale
I ruoli nella comunicazione in ambito
organizzativo
 La leadership può essere esercitata seguendo due
stili fondamentali:
a) Autoritario: funziona soprattutto nel caso di
compiti mirati al raggiungimento di un obiettivo
b) Democratico: funziona soprattutto nel caso di
compiti mirati al raggiungimento di obiettivi
relazionali
In linea di massima, lo stile democratico produce
migliori risultati, ma dipende dal compito
Comunque, i due ruoli, quello di “member” e quello di
“leader”, sono complementari e inscindibili
La degenerazione delle comunicazioni in ambito
lavorativo
 Il mobbing: articolo svp
Le regole per una buona conversazione:
 1) non importi
 2) offri delle alternative
 3) fai sentire il tuo interlocutore a suo agio
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