I volontari in biblioteca:
una risorsa o un problema?
Problematiche gestionali,
limiti ed opportunità
a cura di
Nerio Agostini
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Il profilo professionale
Il contesto (involutivo) negli enti locali
Le biblioteche di ente locale sono oggi in forte
“sofferenza”.
I loro servizi risentono delle difficoltà gestionali in cui
si trovano gli enti e spesso non rispondono
adeguatamente ai bisogni informativi e di lettura dei
cittadini.
Tra queste, le biblioteche con maggiori difficoltà
(finanziarie, strutturali, operative)
sono quelle dei piccoli enti dove vi è un unico
bibliotecario (spesso non a tempo pieno)
cioè le cosiddette One Person Library.
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Poche idee, ma non confuse!
La biblioteca comunale
in quanto servizio pubblico
a libero accesso
da chi deve essere gestita?
Le attività e i servizi
forniti dalla biblioteca ai cittadini
da chi devono essere presieduti?
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Selezione
e accesso
Formazione
Aggiornamento
Valutazione
Sviluppo
DA UN PROFESSIONISTA: IL BIBLIOTECARIO
Organizzazione
Orario di lavoro
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Le capacità e le conoscenze più importanti
del bibliotecario - 1 (dalle Linee guida Ifla)
• capacità di comprendere le esigenze degli utenti
• conoscenza dei materiali delle raccolte della biblioteca
• conoscenza e comprensione delle diversità culturali
• capacità di comunicare positivamente con gli altri
• capacità di collaborare con i singoli e con i gruppi
della comunità
• capacità di lavorare con gli altri servizi dell’ente
• sintonia con i principi del servizio pubblico
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Le capacità e le conoscenze più importanti
del bibliotecario - 2 (dalle Linee guida Ifla)
• creatività
• flessibilità nell’individuare e realizzare i cambiamenti
• capacità organizzative
• visione strategica e apertura mentale a idee e pratiche
nuove
• prontezza nel modificare i metodi di lavoro per affrontare
situazioni nuove
• conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
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Compiti-attività del bibliotecario – 1
(dalle Linee guida Ifla)
• analizzare i bisogni documentari e informativi della comunità
• rispondere alle richieste d’informazione con materiali
appropriati
• recuperare e presentare informazioni
• assistere l’utente nell’uso delle risorse della biblioteca e delle
informazioni
• formulare e attuare politiche di sviluppo dei servizi
• pianificare i servizi al pubblico e partecipare alla loro fornitura
• sviluppare servizi per le esigenze di gruppi particolari, per
esempio i bambini
• gestire basi di dati per soddisfare le esigenze della
biblioteca e dei suoi utenti
• progettare servizi informativi in base ai bisogni del pubblico
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Compiti-attività del bibliotecario – 2
(dalle Linee guida Ifla)
• stabilire politiche e procedure per l’acquisizione delle risorse
documentarie
• garantire la catalogazione e classificazione dei materiali della
biblioteca
• promuovere i servizi della biblioteca
• valutare i servizi e i sistemi della biblioteca e misurare le loro
prestazioni
• aggiornarsi sugli sviluppi più recenti della biblioteconomia e
dei servizi informativi e sulle tecnologie che li riguardano
• gestire e amministrare i sistemi informativi della biblioteca
• definire la pianificazione strategica
• partecipare ai progetti di ristrutturazione e di costruzione
di nuove biblioteche e di bibliobus
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Capacità di ricercare soluzioni tecniche
Un elemento strategico nell’organizzazione dei servizi e
attività è il ricercare continuo di soluzioni tecniche e
l’inserimento di attrezzature/strumentazioni per:
 “semplificare/automatizzare” le procedure
(es. prestito con codice a barre, penna ottica, Rfid)
 rendere “self service” l’erogazione dei servizi
(es. fotocopiatrice, postazione multimediale, wi-fi,
autoprestito e autorestituzione)
 assicurare il “controllo” degli spazi e prevenire gli
abusi comportamentali (es. monitor e telecamere,
postazione internet a vista)
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La professionalità nel servizio front-office
Il “ruolo” che svolge il bibliotecario richiede attitudini
individuali, ma anche conoscenze, capacità, competenze.
La professionalità non si improvvisa !
E’ un ruolo “professionale” che pertanto non può essere
ricoperto da chicchessia o interpretato da qualsiasi soggetto
se non adeguatamente preparato ed aggiornato.
Occorre infatti un adeguato curriculum di studio,
una formazione specifica ed un aggiornamento
continuo nello svolgimento dell’attività professionale.
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Un ruolo in evoluzione
Il ruolo del bibliotecario nella storia oramai quarantennale
delle biblioteche di pubblica lettura di ente locale, in Italia,
ha avuto un “processo di mutamento professionale continuo”
sino a richiedere oggi una sua forte propensione alla
dimensione informativa e socio-culturale.
Il bibliotecario del «futuro» dovrà avere e/o saper sviluppare
forti capacità relazionali, di ascolto, di attenzione, di
conoscenza degli interessi e dei bisogni dei cittadini,
una consapevolezza dell’impatto sociale della biblioteca
e la capacità di collaborare e interagire con i soggetti singoli
od organizzati della comunità in cui opera.
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Capacità di ricercare risorse di supporto
16. LE RISORSE OPERATIVE DI SUPPORTO AL BIBLIOTECARIO
E LE FORME DI LAVORO FLESSIBILE
16.1 Il contesto normativo e regolamentare
16.2 Le risorse di sostegno operativo al bibliotecario
16.2.1 Lo stage o tirocinio
16.2.2 Il servizio civile
16.2.3 Il volontariato associativo
16.2.4 Il personale in convenzione
16.2.5 L’incarico temporaneo a tempo parziale
16.2.6 L’inserimento degli stranieri
16.2.7 I progetti per i lavori socialmente utili
16.3 Le forme flessibili di lavoro
16.3.1 La flessibilità
16.3.2 Le nuove forme di lavoro subordinato
16.3.2.1 Il contratto a termine o a tempo determinato
16.3.2.2 Il rapporto di lavoro a tempo parziale
16.3.2.3 Il telelavoro
16.3.2.4 Il contratto di formazione lavoro
16.3.3 Il contratto di somministrazione
16.4 Gli incarichi di collaborazione
16.5 L’affidamento a terzi
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Il profilo professionale
Stage o Tirocinio
 4 mesi max per studenti scuola media superiore
o istituto professionale
 12 mesi max per studenti universitari
 24 mesi max per soggetti portatori di handicap
Generalmente l’inserimento è regolato da apposite
convenzioni bilaterali che tra l’altro devono prevedere
le forme di tutorato, il responsabile della formazione e
la copertura assicurativa degli interessati.
E’ possibile anche lo stage, per max 6 mesi, di soggetti
inoccupati o non occupati o in liste di mobilità
aziendale su proposta dei “centri per l’impiego”.
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Il profilo professionale
Servizio civile
Legge 64/2001 - Regolamento D. Lgs. 77/2002
+ Circolare P.C.M. del 30/9/04 per sottoscrizione codice etico
Forma di prestazione lavorativa, a termine.
Gli enti possono presentare dei progetti, che vengono resi
pubblici, per l'utilizzo in biblioteca di personale reclutato
mediante il servizio civile nazionale.
I progetti:
 hanno una durata di 12 mesi
 sono rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i il 28 anni
 prevedono una retribuzione fissa (433 euro al mese) per un
numero di ore settimanali che possono variare da 25 a 36
 L’inserimento «non deve essere sostitutivo di personale
previsto in dotazione organica e a qualsiasi titolo
mancante», bensì svolgere attività legate a progetti
aggiuntivi e con tale dicitura ben definiti nel PEG.
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Il profilo professionale
VOLONTARIATO ASSOCIATIVO
Nelle comunità locali il rapporto con i volontari
che operano in “realtà associative” può trovare
momenti di collaborazioni, temporanee o
continuative, per degli interventi particolari da
realizzare soprattutto fuori dalla biblioteca.
Ciò può rappresentare una forma di aiuto o di supporto
all’attività del bibliotecario (ad es. iniziative fuori di sé,
azioni di marketing su particolari target di cittadini,
iniziative culturali ecc.) nel territorio di riferimento.
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Il profilo professionale
VOLONTARIATO ASSOCIATIVO
Per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in
modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione
di cui il volontario fa parte senza fi ni di lucro anche indiretto.
(Art. 2, comma 1, Legge 11.8.1991, n. 266 (Legge-quadro sul volontariato).
L’attività del volontariato non può essere retribuita in alcun
modo nemmeno dal beneficiario.
(Art. 2, comma 2, Ibidem. Interessante per contenuti la Sentenza della Corte
di Cassazione, Sez. Lavoro, 21 maggio 2008, n. 12964.)
Volontario è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino,
mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per
gli altri, per la comunità di appartenenza.
Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte
creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria
azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni.
(1° comma della Carta dei valori del volontariato, in
<http://www.volontariato.org/interventi/cartavalori.htm)
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Il profilo professionale
VOLONTARIATO ASSOCIATIVO
Alle realtà organizzate, esistenti nel territorio, vanno pertanto
indirizzati quei soggetti, singoli, i “volontari”, che si
presentano in biblioteca per dare un contributo operativo,
spesso su suggerimento o indicazione degli amministratori
(a volte come imposizione interna da parte di questi ultimi).
Qualora nel territorio non esista una realtà organizzata
si può indirizzare i singoli volontari a costituirsi in un’associazione
specifica (es. Associazione amici della biblioteca) che sia
riconosciuta come tale dall’ente.
Allo scopo la biblioteca deve anche fornire ai singoli volontari
le necessarie informazioni.
(Art. 4, comma 1, della Legge n. 266/1991, cit.)
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Il profilo professionale
VOLONTARIATO ASSOCIATIVO
Queste collaborazioni devono essere formalizzate
con apposite “convenzioni” che definiscono i
rapporti, le modalità e le responsabilità delle parti
in causa, cioè della biblioteca e dell’associazione
di volontariato.
Questo è il solo ambito corretto dell’utilizzo
in biblioteca del cosiddetto “volontariato”.
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CONVENZIONE
Il profilo professionale
Nella convenzione devono essere previste una serie di condizioni a
tutela reciproca e a garanzia del servizio, ed in particolare:
• la collaborazione, qualunque siano gli ambiti in cui si attiva (fuori e
dentro la biblioteca), deve avvenire sotto le direttive del bibliotecario
responsabile della biblioteca;
• la gestione di punti di informazione, di prestito e di lettura nel territorio
(biblioteca fuori di sé) deve avvenire con apposita regolamentazione
sulla base di indicazioni tecniche e gestionali del bibliotecario;
• la copertura assicurativa (a prescindere da quella che comunque deve
avere l’ente) a rischio civile verso terzi e a copertura danni verso il
patrimonio dell’ente deve essere a carico del soggetto associativo per i
propri associati;
• le organizzazioni di volontariato debbono assicurare i propri aderenti,
che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie
connessi allo svolgimento dell’attività stessa, nonché per la
responsabilità civile verso i terzi;
• l’uso degli spazi messi a disposizione, delle attrezzature e dei
documenti assegnati all’associazione dalla biblioteca, o dall’ente, deve
essere regolamentato;
• il responsabile di riferimento organizzativo dell’associazione nei
rapporti con la biblioteca deve essere predefinito;
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Il profilo professionale
CONVENZIONE (seguito)
• le persone che vengono incaricate dall’associazione oltre ad essere
propri associati devono possedere dei requisiti minimi,
preventivamente fissati (titoli, attitudini, capacità relazionali,
esperienze, formazione), di idoneità all’attività da svolgere per conto
della biblioteca;
• la collaborazione che si realizza in un rapporto frequente o per lunghi
periodi, deve prevedere la partecipazione del personale volontario
associato a corsi di formazione specifica a carico dell’ente (anche
corsi tenuti dal bibliotecario nella funzione di docente) prima dell'inizio
della collaborazione e durante la collaborazione;
• l’eventuale collaborazione, ben predefinita e circoscritta, all’interno
della biblioteca può avvenire solo in presenza di personale della
biblioteca stessa e mai in sostituzione per assenza dello stesso
personale a qualsiasi titolo si verifichi;
• il rispetto dei principi fissati dal codice deontologico del bibliotecario;
• il rispetto dei principi fissati dal codice di comportamento dei
dipendenti della p.a.;
• il rispetto dei principi fissati dalla Carta del volontariato;
• il rispetto del regolamento e della Carta dei Servizi della biblioteca;
• la riconoscibilità tramite apposito cartellino/badge.
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Il profilo professionale
A chi spetta assumere le decisioni di
ricorrere al volontariato associativo?
Ai Dirigenti/Responsabili dei Servizi
nell’ambito della competenza di
«gestione delle risorse umane» e della
«programmazione/gestione dei servizi»
attraverso il PEG.
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