CORSO OPERATORE SOCIO-ASSISTENZIALE Elementi di farmacologia SCOPO DEL CORSO Conoscenza della terminologia utilizzata in farmacologia . Conoscenza delle principali categorie di farmaci utilizzati nelle più comuni patologie Conoscenza delle metodiche di dispensazione Conoscenza delle cause di degradazione dei farmaci e buona conservazione PROGRAMMA DEL CORSO Terminologia utilizzata in farmacologia Composizione di un farmaco Processi di degradazione chimico-fisici dei farmaci Metodiche di conservazione Descrizioni delle principali forme farmaceutiche Descrizione delle classi di farmaci Tossicità ed effetti collaterali La dispensazione (le ricette) LA RICERCA TRADIZIONALE DI UN FARMACO RICERCA: definizione del bersaglio farmacologico identificazione del composto attivo sintesi di molecole screening (organo isolato, binding, comportamento, test cellulari, ecc.) SVILUPPO: farmacocinetica tossicologia ricerca clinica RICERCA PRECLINICA DRUG DISCOVERY: - scelta del bersaglio biologico - scelta dell’origine della molecola a potenziale attivita’ farmacologica (lead compound) - identificazione della molecola attiva sul bersaglio mediante opportuno screening FORMULAZIONE FARMACEUTICA FARMACOCINETICA E METABOLISMO FARMACOLOGIA GENERALE TOSSICOLOGIA FORMULAZIONE DEL DOSSIER PER INIZIO SPERIMENTAZIONE CLINICA . (Durata variabile da 2-10 anni) RICERCA CLINICA FASE I: Tossicità (durata media 1 anno 20-80 soggetti): tollerabilità nei volontari sani (massima dose tollerata, minima dose efficace, rapporto dose/effetto, durata dell’effetto, fenomeni secondari) farmacocinetica FASE II: Beneficio terapeutico (2-3 anni, 200-300 pazienti): prime ricerche controllate su pazienti scelta delle dosi efficaci RICERCA CLINICA FASE III: Confronto (2-4 anni, 1000-3000 pazienti): ricerche multicentriche per confermare efficacia e tollerabilità e stabilire il profilo terapeutico (posologia,indicazioni, controindicazioni, fenomeni secondari, precauzioni). AUTORIZZAZIONE ALLA IMMISSIONE IN COMMERCIO FASE IV: Farmacovigilanza approfondimento delle interazioni. Determinazione comparativa del valore terapeutico. TERMINOLOGIA Il Farmaco Un farmaco è un preparato che esercita una determinata azione sull'organismo, o più precisamente su un determinato processo biologico all'interno di esso: i farmaci vengono usati in medicina a scopo terapeutico per curare malattie o a scopo preventivo, per difendere il paziente da minacce alla sua salute. Più propriamente per farmaco si intende il principio attivo di un preparato farmaceutico, anche se nel linguaggio comune i due termini sono spesso usati indifferentemente. TERMINOLOGIA Gli Eccipienti L’eccipiente è un componente inattivo del farmaco, cioè innocuo perché privo di qualsiasi azione farmacologica. In genere ogni medicinale ne contiene più di uno, come amido, cellulosa, talco, magnesio stearato, glicole propilenico, acqua, saccarosio e molti altri. Queste sostanze chimiche possiedono funzioni tecniche fondamentali: proteggono il principio attivo dalle aggressioni esterne (caldo, freddo, umidità, agenti chimici); ne aumentano il volume (100-500 milligrammi di principio attivo sono una quantità microscopica) per consentire la preparazione di compresse (o qualsiasi altra forma) di dimensioni accettabili; rendono stabili soluzioni e sospensioni evitando che il principio attivo precipiti sul fondo della bottiglia; facilitano l'assorbimento del principio attivo aiutandolo a sciogliersi bene quando è all'interno del nostro organismo; correggono il sapore sgradevole della maggior parte dei medicinali. TERMINOLOGIA PRINCIPIO ATTIVO + ECCIPIENTI = NOME COMMERCIALE DEL FARMACO TERMINOLOGIA Esempio Facciamo l’esempio di un noto farmaco chiamato TACHIPIRINA®: Il principio attivo contenuto nel farmaco chiamato TACHIPIRINA® si chiama PARACETAMOLO Oltre al PARACETAMOLO le compresse contengono altre sostanze, chiamate ECCIPIENTI, che servono a numerosi scopi. TERMINOLOGIA Per dosaggio di un farmaco si intende la quantità di principio attivo presente in una compressa o capsula o bustina, ecc. La posologia indica invece il numero di dosi che il paziente deve assumere nelle 24 ore per ottenere l’effetto terapeutico desiderato. ERRORE DI TERAPIA Si intende ogni evento prevenibile che può causare o portare ad un uso inappropriato del farmaco o ad un pericolo per il paziente ERRORE DI TERAPIA Gli errori in terapia farmacologica si possono verificare durante tutto il processo di gestione del farmaco Approvvigionamento, immagazzinamento e conservazione Prescrizione Trascrizione/interpretazione Preparazione Somministrazione (che prevede prima la preparazione) Monitoraggio TERMINOLOGIA Ai fini del regime legale di dispensazione i medicinali possono essere suddivisi in tre categorie: SOP = Senza Obbligo di Prescrizione e su consiglio del farmacista Le informazioni relative a questi medicinali (per i quali non è consentita la pubblicità) possono arrivare all’utente solo tramite il medico e (più spesso) il farmacista. In etichetta deve essere riportata la dicitura “medicinale non soggetto a prescrizione medica” TERMINOLOGIA SOP Secondo Il Ministero della Sanità i “medicinali per automedicazione“ devono rispondere alle seguenti caratteristiche: COMPOSIZIONE Dei principi attivi o loro associazioni devono essere state approfondite l’efficacia e la sicurezza. ESEMPI: Tachipirina, Ambrotus, lattulosio TERMINOLOGIA SOP INDICAZIONI TERAPEUTICHE I medicinali di automedicazione sono destinati al trattamento prevalentemente di tipo sintomatico dei disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere all’aiuto del medico mentre ,solo in casi eccezionali, imedicinali di automedicazione sono utilizzati per la prevenzione. TERMINOLOGIA SOP VIA DI SOMMINISTRAZIONE E’ esclusa la via di somministrazione parenterale e tutte quelle che richiedono l’intervento di un sanitario. POSOLOGIA La posologia dei medicinali di automedicazione deve essere caratterizzata dal più ampio margine di sicurezza possibile riguardo a: − dose per unità di somministrazione − numero massimo di somministrazioni giornaliere − numero totale di dosi per confezione − durata del trattamento TERMINOLOGIA SOP RISCHIO Un’attenta valutazione del rischio è condizione per classificare in automedicazione un medicinale. In particolare occorre considerare l’entità del : 1) rischio di errata autodiagnosi 2) rischio di patologia iatrogena (effetti collaterali) da: a) trattamento inappropriato (errata scelta del medicinale e/o suo uso scorretto) b) sovradosaggio c) assuefazione e/o dipendenza d) interazione con medicinali e/o alimenti 3) rischio estrinseco correlato a condizioni e/o quadri clinici particolari (gravidanza, allattamento, età pediatrica, età geriatrica, insufficienza d’organo ecc.) 4) rischio di effetti indesiderati gravi o non rapidamente reversibili. TERMINOLOGIA OTC= Over The Counter (sul banco) Possono essere oggetto di accesso diretto (self service) da parte dei clienti in farmacia e nelle parafarmacie e possono essere oggetto di pubblicità presso il pubblico. In etichetta deve essere riportata la dicitura “medicinale di automedicazione” ESEMPI: Moment, Vicks, Amuchina…ect.. TERMINOLOGIA Classificazione dei medicinali ai fini della erogabilità a carico del S.S.N. Ai fini della erogabilità a carico del S.S.N., un'apposita commissione (AIFA = Agenzia italiana del farmaco,) procede alla collocazione dei medicinali industriali in diverse classi. A = medicinali essenziali e farmaci per malattie croniche (oltre 6.000 confezioni); possono essere in classe A anche i medicinali SOP (non gli OTC) e quelli classificati H; C = medicinali diversi da quelli di cui alle lettere A) , non erogabili a carico del S.S.N. sottoposti o no (S.O.P.) all’obbligo di presentazione di ricetta H = medicinali di esclusivo uso ospedaliero o somministrabili a carico del S.S.N esclusivamente in ambito ospedaliero. TERMINOLOGIA Farmaco Equivalente (Generico) Specifiche norme regolano e favoriscono, la sostituzione (con il consenso del paziente) dei medicinali industriali non più coperti da brevetto sul principio attivo, con “medicinali equivalenti”. Il prodotto "generico" (introdotto dall'art. 130, comma 3 della L. 28.12.1995, n. 549) è una specialità medicinale definita come "essenzialmente simile" ad un prodotto il cui brevetto è scaduto, e del quale imita la formulazione, ed è quindi costituito dalla stessa composizione quali-quantitativa di principio/i attivo/i e da una forma farmaceutica equivalente.