La ricorrenza dell’otto Marzo non è mai stata una festa, ma un giorno come altri perché, per noi, ogni giorno era 8 marzo, nel mio cuore non una donna ma un angelo chiamato ANTONIETTA. Adesso sei in cielo, vola la mia colomba per donarti un mazzo di mimose, simbolicamente per donarlo a tutte le donne, soprattutto quelle sfortunate soggette a violenze, ingiustizie e crudeltà. Posso regalarti così poco, mentre tu mi fai rifiorire ogni giorno con il tuo sorriso, dal sapore di una dolce carezza. Vorrei regalarti la mia presenza, ma posso solo affidarmi alle ali del mio pensiero e alla mia preghiera. Vorrei regalarti un abbraccio, non posso, ma lo vivo accarezzando il contenuto del mio cuore. Vorrei che tu potessi udire anche solo un mio «ciao!» ma dovresti accontentarti del mio labiale perché il nodo alla gola e gli occhi pieni di lacrime mi impedirebbero di parlare. Vorrei dire «ti amo» ma sei troppo bella non ne ho il coraggio. L’unica cosa che mi si concede è inviarti un mazzo di mimose raccolte nei meandri del mio cuore, dal profumo unico nella sua fragranza…e un solito sorridente saluto. Ciao! Antonietta.