I Comuni e il Servizio Idrico Integrato: Focus su 3 Gestori PARTE I: LE IMPRESE PARTECIPATE DEI COMUNI ITALIANI E I GESTORI DELL’IDRICO Quante sono veramente le partecipate dei Comuni ANCI ha estratto dal sistema informativo del registro delle imprese i dati di tutte le imprese tra i cui soci al 31 dicembre 2010 figurava almeno un Comune. Il risultato dell’estrazione ha dato 4.206 imprese, di cui 460 in liquidazione. Un primo set di elaborazioni su collocazione geografica e settore di attività, è stato dunque effettuato sulle 3.662 imprese attive (ottenute sottraendo dalle 4.206 imprese dell’estrazione, quelle in liquidazione, quelle sospese e quelle che nei tre anni precedenti non avevano presentato alcun bilancio). Dall’elaborazione sono state altresì escluse le società quotate che, per le proprie peculiarità, necessitano di analisi a parte e avrebbero distorto i dati di tutte le altre imprese. A causa di 175 imprese per le quali erano incomplete le informazioni sui soci, si è potuto analizzare la quota di partecipazione dei Comuni su 3.487 imprese. Le considerazione effettuate sui bilanci si riferiscono, invece, ad un insieme di 3.182 imprese che hanno depositato il bilanci 2009 al Registro delle Imprese. 3 Le partecipazioni dei Comuni e le imprese Per Regione Comuni aventi Quote di Partecipazione Regioni N° Comuni % N° Imprese % 1.196 15,5 320 8,7 40 0,5 42 1,1 1.502 19,4 597 16,3 Trentino - Alto Adige 326 4,2 231 6,3 Veneto 580 7,5 275 7,5 Friuli - Venezia Giulia 218 2,8 73 2,0 Liguria 182 2,4 128 3,5 Emilia - Romagna 348 4,5 304 8,3 Toscana 287 3,7 330 9,0 Umbria 90 1,2 66 1,8 Marche 238 3,1 186 5,1 Lazio 297 3,8 141 3,9 Abruzzo 296 3,8 147 4,0 Molise 131 1,7 22 0,6 Campania 491 6,4 237 6,5 Puglia 242 3,1 156 4,3 Basilicata 131 1,7 39 1,1 Calabria 386 5,0 101 2,8 Sicilia 377 4,9 163 4,5 Sardegna 365 4,7 104 2,8 Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Il 19% e il 15% dei Comuni che detengono partecipazioni, a livello nazionale, si concentrano in Lombardia e Piemonte. La totalità dei Comuni di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Basilicata detiene partecipazioni azionarie in imprese. Totale complessivo Fonte: data base Anci su dati Infocamere Imprese Partecipate 7.723 3.662 4 Le imprese partecipate per settore di attività Le partecipate sono state ripartite in base al settore di attività indicato dal codice ATECO in 7 macro classi di attività, una delle quali, quella relativa ai SPL è stata, a sua volta, spacchettata in 5 sottocategorie. Alla categoria Ciclo integrato dell’acqua risultano appartenere 268 imprese partecipate. Distribuzione delle Imprese suddivise per Codice ATECO Riclassificato ATECO Riclassificato N° Imprese Altre attività imprenditoriali 217 Attività di supporto alle imprese (funzioni d'ufficio ed altri servizi)708 Farmacie ed altre attività commerciali 310 Cultura, turismo e tempo libero 283 Infrastrutture ed Edilizia 538 Istruzione, Ricerca e Sviluppo 136 Servizi Pubblici Locali 1470 Totale complessivo 3662 Sottocategorie di "Servizi Pubblici Locali" Trasporti pubblici ed altri spl Ciclo integrato acqua Energia Servizi sociali e assistenziali Ciclo integrato rifiuti Totale complessivo Fonte: data base Anci su dati Infocamere N° Imprese 368 268 329 210 295 1.470 5 Le imprese partecipate per settore di attività Per Altri SPL si intendono prevalentemente attività di trasporto e magazzinaggio merci. 6 Il valore delle partecipate Per Codice Ateco Codici ATECO riclassificati Altre attività imprenditoriali Attività di supporto alle imprese (funzioni d'ufficio ed altri servizi) Commercio all'ingrosso e al dettaglio Cultura, turismo e tempo libero Infrastrutture ed Edilizia Istruzione, Ricerca e Sviluppo Servizi Pubblici Locali Complessivo Servizi Pubblici Locali Altri servizi pubblici Servizi Pubblici Locali Ciclo integrato acqua Servizi Pubblici Locali Ciclo integrato rifiuti Servizi Pubblici Locali Energia Servizi Pubblici Locali Servizi sociali e assistenziali Totale Valore della produzione complessivo Utile complessivo delle società in utile Perdita complessiva delle società in perdita Risultato di esercizio netto complessivo Immobilizzazioni materiali ed immateriali Patrimonio netto 604.117.066 57.714.134 -19.740.251 37.973.883 566.041.446 1.810.760.503 1.293.432.034 57.288.682 -75.517.388 -18.228.706 3.335.247.187 3.319.854.581 1.659.711.095 19.862.089 -13.463.995 6.398.094 770.016.019 689.763.365 723.915.120 17.640.138 -50.163.100 -32.522.962 875.119.357 721.401.159 2.671.985.820 95.651.778 -67.494.932 28.156.846 6.536.271.432 5.292.111.274 180.456.038 1.271.724 -8.358.277 -7.086.553 119.715.037 65.079.819 17.759.866.743 575.233.744 -346.478.090 228.755.654 6.717.715.355 145.408.860 -209.996.816 -64.587.956 8.456.757.636 5.022.602.310 3.687.511.647 101.786.242 -41.313.573 60.472.669 7.555.354.476 4.970.538.200 4.226.908.428 63.430.492 -32.003.039 31.427.453 3.042.972.128 1.401.062.785 2.471.953.695 256.834.559 -32.421.238 224.413.321 4.341.461.476 3.819.926.319 655.777.618 7.773.591 -30.743.424 -22.969.833 859.194.994 571.090.310 24.893.483.916 824.662.289 -581.216.033 243.446.256 24.255.740.710 15.785.219.924 36.458.151.188 27.684.190.625 La tabella mostra l’incrocio tra voci di bilancio e codici di attività per le 3.181 imprese del panel che hanno depositato il bilancio del 2009: i valori per il settore dei Servizi Pubblici Locali sono presentati in forma aggregata e poi spacchettata per le cinque sottoclassi individuate. 7 Gli Utili, le Perdite e il Risultato di Esercizio prodotti (insieme al numero di imprese), per categoria Ateco e quota di partecipazione dei Comuni 0-5% Codici ATECO riclassificati Altre attività imprenditoriali 5 - 15 % Profit G.C.* Los s L.C.* Net income 11.584.155 18 -1.699.269 7.452.278 38 -21.213.086 46 -13.760.808 20 9.884.886 15 - 40 % Profit G.C. Los s L.C. Net income 671.761 10 -668.898 573.619 37 -15.962.001 39 -15.388.382 7 2.863 40 - 50 % Profit G.C. Los s L.C. Net income Profit G.C. Los s 116.977 6 -1.758.786 10 -1.641.809 356.731 1 -9.454 4.174.056 67 -25.350.954 80 -21.176.898 560.911 13 L.C. Net income 1 347.277 Attività di supporto alle imprese (funzioni d'ufficio ed altri servizi) Commercio all'ingrosso e al dettaglio Cultura, turismo e tempo libero 5.387.641 11 -998.677 4 4.388.964 779.794 2 -10.919 1 768.875 5.054.600 36 -4.120.299 9 934.301 252.385 7 -96.238 2 156.147 11.447.092 18 -1.508.319 17 9.938.773 399.263 9 -493.597 15 -94.334 2.336.129 18 -2.312.473 27 23.656 15.748 4 -697.657 8 -681.909 Infrastrutture ed Edilizia 10.019.677 21 -6.270.262 30 3.749.415 582.625 7 -14.366.611 18 -13.783.986 54.318.418 33 -5.555.268 31 48.763.150 697.549 12 165.315 9 -1.553.130 10 -1.387.815 438.996 10 16 -4.390.154 12 -4.035.319 2.589 2 38.455.879 60 -32.445.650 44 6.010.229 140.889.521 48 -32.684.002 34 108.205.519 120.771.677 67 -27.826.210 61 92.945.467 8.725.909 39 10.150.666 19 -13.338.735 21 -3.188.069 39.606.656 14.132.832 8 -488.561 4 13.644.271 12.901 1 767.674 6 Istruzione, Ricerca e Sviluppo Servizi Pubblici Locali Complessivo Servizi Pubblici Locali - Altri servizi pubblici Servizi Pubblici Locali - Ciclo integrato acqua Servizi Pubblici Locali - Ciclo integrato rifiuti Servizi Pubblici Locali - Energia Servizi Pubblici Locali - Servizi sociali e assistenziali Totale Attività di supporto alle imprese (funzioni d'ufficio ed altri servizi) Commercio all'ingrosso e al dettaglio Cultura, turismo e tempo libero Infrastrutture ed Edilizia Istruzione, Ricerca e Sviluppo Servizi Pubblici Locali Complessivo Servizi Pubblici Locali - Altri servizi pubblici Servizi Pubblici Locali - Ciclo integrato acqua Servizi Pubblici Locali - Ciclo integrato rifiuti Servizi Pubblici Locali - Energia Servizi Pubblici Locali - Servizi sociali e assistenziali Totale 9 16 -31.570.478 19 -21.374 3 1.458.157 10 -5.035.546 9 -3.577.389 11.008.646 13 -125.330 5 10.883.316 100.243.331 18 -135.663 7 1.705.578 10 -13.457.478 5 -11.751.900 -956.487 5 Profit G.C. Los s 576.416 13 -211.535 12 11.379.657 45 -2.150.142 3.420.355 53 354.835 47.575.660 1.151.512 11 -365.625 8 785.887 -8.473 13.887.225 8 -146.820 1 13.740.405 1.050.063 5 -736.372 1 313.691 767.674 16.014.439 14 -474.929 4 15.539.510 1.874.955 6 -26.411 1 1.848.544 100.107.668 24.330.071 12 -1.327.799 16 23.002.272 3.636.603 13 -200.861 4 3.435.742 1.308.582 13 -8.220.962 14 -6.912.380 1.012.776 4 -1.973.339 7 -960.563 Profit G.C. Los s L.C. Net income Profit G.C. Los s 4.076 2 -34.077 2 -30.001 13.746.538 11 -564.264 9 13.182.274 2.054.028 9 -219.950 3 1.834.078 2.426.033 8 -1.051.481 7 1.374.552 -5.678.307 15 7.227.859 364.881 13.341.577 7 -994.001 11 12.347.576 31.062.441 16 -14.364.231 17 16.698.210 36 9.229.515 16.766.488 25 -5.334.693 18 11.431.795 2.635.135 27 -2.191.542 25 443.593 -1.336.075 32 2.084.280 1.141.941 15 -2.145.441 6 -1.003.500 1.771.345 71 -4.536.396 29 -2.765.051 7 -6.710.644 9 -6.662.510 326.154 35 -35.477.887 23 -35.151.733 38 -14.018.598 18 -6.348.517 4.762.169 93 -8.398.091 60 -3.635.922 -450.575 45.110 4 -24.550 4 20.560 -1.911.042 22 -1.269.457 48.134 -9.712.204 29 -5.017.111 7.670.081 218.480 7 -1.093.392 8 -874.912 34.676 169 -37.557.808 73 14.602.720 39 -6.180.578 19 25.016.900 36 -2.631.376 7 14.209.287 40 -7.024.038 13 43.942.988 41 -19.314.276 16 1.621.318 13 -2.407.540 18 4 -485.251 -697.528 100 % L.C. Net income 1 n/d ** 12.906.166 18 11.723 1 61.835.405 84.369.682 209 -66.506.360 65 17.863.322 8.422.142 9 -7.893.203 7.797.335 44 -115.234.908 37 -107.437.573 154.036 3 22.385.524 40.373.058 87 -33.855.271 27 6.517.787 7.059.756 28 -3.069.954 15 3.989.802 253.507 6 7.185.249 50 -16.991.580 20 -5.987.146 15.737.023 46 -2.450.535 26 13.286.488 2.364.523 9 34 -612.052 4 25.169.523 23.941.902 58 -8.538.226 25 15.403.676 23.949.443 8 8 -439.679 5 56.361 1.191.988 37 -3.052.084 25 -1.860.096 6.714.575 11.004.434 24.628.712 25.781.575 -786.222 496.040 30 -14.607.778 5.423.301 26 Los s 33 -3.302.608 21 -34.985 -17.655.700 80 - 99,99 % 18 2 20 G.C. 641.585 -37.574 65.231.360 Profit L.C. Net income -3.495.591 15 -2.798.042 8.036.178 7 4.695.093 99.393.213 0 186.790 258.959 50 - 80 % Codici ATECO riclassificati Altre attività imprenditoriali -252.206 -2.750.706 18 -2.189.795 -522.020 L.C. Net income 4 -510.297 55.728.004 213 -132.345.707 128 -76.617.703 26.899.859 30 -13.809.745 22 13.090.114 NOTE - The information stored in data base contains data regarding Profit and Loss only for 3.079 companies (1.800 gain Profits, 1.279 register Losses) * G.C. = Gaining Companies, L.C. = Losing Companies 178.350 4 -11.043.014 8 -10.888.978 -363.845 3 -110.338 -2.167.031 7 21.782.412 -235.855 4 -57.505 0 2.364.523 PARTE II: IL CONFRONTO FRA 3 BEST PERFORMER NAZIONALI A PARTECIPAZIONE INTERAMENTE COMUNALE Iris Acqua Srl Il Gestore Nata il 29 dicembre del 2005, Irisacqua è detenuta al cento per cento dagli enti locali, ed è responsabile della gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Gorizia. Essa svolge tutte le fasi del ciclo integrato dell’acqua: captazione, adduzione nella rete e fornitura agli utenti, raccolta attraverso la rete fognaria delle acque reflue e depurazione. Comuni serviti: 25 Numero utenze attivate: 61.997 L’ATO L’Ambito Territoriale Ottimale è l’ATO ORGO – Orientale Gorizia. Comuni di riferimento: 25 Popolazione residente ATO: 143 mila abitanti Superficie totale del territorio servito: Kmq 466 I Soci Il capitale sociale di 20 milioni di euro è interamente ripartito tra i 25 Comuni soci: Capriva del Friuli, Cormòns, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Fogliano-Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Staranzano, Turriaco e Ville. 10 Smat Spa Il Gestore Nata il 1 aprile 2001, SMAT si occupa della gestione integrata delle risorse idriche come previsto dalla Legge 36/94. A partire dal 2004, insieme con la Società ACEA di Pinerolo, ottiene da parte dell’Autorità d’Ambito Territoriale Torinese (ATO 3) l’affidamento della gestione di tutto il ciclo dell’acqua sul territorio dell’ATO 3. Smat Spa è la controllante di un gruppo composto da 3 società (Risorse Idriche spa di Torino, Aida Ambiente srl di Pianezza e Asa Acque di Castellammare) ha, inoltre, 2 società collegate (il Gruppo SAP di Torino e APS spa di Palermo). Tutte queste imprese costituiscono il Gruppo SMAT, leader nel campo del servizio idrico integrato. Comuni serviti al 31/12/2011: 285 Superficie totale del territorio servito: Kmq 6.103 L’ATO Numero utenze attivate: 337.111 L’Ambito Territoriale Ottimale è l’ATO 3 – Torinese. Comuni di riferimento ATO: 306 Popolazione residente ATO: 2 mln e 154 mila abitanti Superficie totale del territorio servito: Kmq 6.713 Densità Ab./kmq: 321 I Soci Il capitale sociale di 345.533.762 euro è interamente ripartito tra i 285 Comuni soci di SMAT; per un elenco completo si rimanda all’allegato. 11 Acque Veronesi Sc a rl Il Gestore Nata il 27 gennaio 2006, Acque Veronesi s.c.a r.l. è una società consortile a partecipazione pubblica totalitaria costituita allo scopo di ottenere l'affidamento in via diretta della gestione del Servizio Idrico Integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale Veronese. La società nasce per gestire l’erogazione del servizio idrico per i 77 comuni dell'Area Veronese dell'Ambito Ottimale (i 20 Comuni dell’Area del Garda sono affidati all'Azienda Gardesana Servizi). Attualmente la società gestisce il servizio in 69 Comuni dell’Area di riferimento. Comuni serviti: 73 Superficie totale del territorio di competenza: Kmq 2.394 Abitanti serviti: 718.965 L’ATO L’Ambito Territoriale Ottimale è l’ATO V – Veronese. Comuni di riferimento ATO: 97 Popolazione residente ATO: 822.431 abitanti Superficie totale del territorio servito: Kmq 3.086 Densità Ab./kmq: 266 I Soci Il capitale sociale di 1.122.558 euro è ripartito tra 35 Comuni, 1 Consorzio e 5 società. 12 I Dati Economici Di seguito, un confronto tra i principali valori di Bilancio per il triennio 2009-2011 ed il confronto con il valore medio di tali voci calcolato per le 245 imprese partecipate dai Comuni, operanti nel settore idrico integrato ed inserite nel db ANCI, relativo al solo anno 2009. IrisAcqua Valore della Produzione Costi del Personale Imposte Pagate Risultato Netto di Esercizio Immobilizzazioni Materiali e Immateriali Patrimonio Netto Smat Acque Veronesi Media Db ANCI 2009 2009 2010 2011 2009 2010 2011 2009 2010 2011 19.691 19.732 22.111 258.947 268.167 288.508 78.375 76.249 80.221 15.051 4.562 354 4.617 411 4.924 595 48.964 10.815 49.372 12.048 49.722 15.072 14.473 1.875 14.725 1.318 15.070 1.553 3.291 356 20 108 247 14.020 17.006 26.213 868 525 450 252 75.698 84.458 89.919 513.436 540.666 575.153 48.556 59.828 69.757 30.838 56.016 56.124 56.371 369.626 375.442 389.779 2.966 3.516 4.055 20.288 Valori in migliaia di euro 13 Gli investimenti Le tre imprese considerate hanno effettuato nel corso del 2011 investimenti tecnici, di manutenzione e potenziamento della rete per un totale di quasi 95 milioni di euro, ripartiti secondo lo schema seguente: IrisAcqua Smat Investimenti tecnici 2011 8.944 70.986 Acque Veronesi 14.905 Valori in migliaia di euro 14 Il personale e l’organizzazione La tabella riporta il numero dei dipendenti dei tre gestori aggiornato al 31/12/2011: IrisAcqua Smat Acque Veronesi 96 879 268 Numero dipendenti La governance delle tre società è esercitata dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale per la cui numerosità si rimanda alla tabella: Numero Amministratori (Presidente + Consiglieri) Numerosità Collegio Sindacale (Presidente + Sindaci) IrisAcqua Smat* Acque Veronesi 3 5 3 3 3 3 * Smat è l'unica delle 3 società ad avere un Amm. Delegato 15 Le tariffe IrisAcqua Le tariffe, definite dall’AATO, che Irisacqua è tenuta ad applicare all’utenza, sono costituite da una quota fissa annua e da una quota variabile. La quota fissa è la quota che assicura la disponibilità del servizio 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, indipendentemente dall’entità dei consumi e serve a coprire le spese per straordinarie manutenzioni e per nuovi investimenti. La quota variabile varia in funzione del consumo mensile e, come espressamente previsto dalla Legge Regionale, si articola in tre fasce di prezzo: • la fascia agevolata (prevista solo per uso domestico e agricolo), fino a 6 mc/mese, che corrisponde ai bisogni primari (bere, cucinare, lavarsi); • la fascia base, da 7 a 15 mc/mese (500 litri al giorno!), che copre tutte le necessità di utenti che non sprechino e facciano un uso consapevole dell’acqua; • la fascia consumo eccessivo, oltre i 15 mc/mese, che penalizza gli sprechi. Smat La tariffa del servizio integrato è deliberata annualmente dall’AATO3 Torinese e si articola nelle seguenti voci: • quota di accesso indipendente dai consumi di acqua potabile; • tariffa variabile proporzionale al consumo di acqua potabile misurato e suddivisa in fasce di prezzo crescenti, in adeguamento alle normative, allo scopo di controllare il consumo e disincentivare gli sprechi; • tariffa per il servizio fognario; • tariffa per la depurazione delle acque reflue. La tariffa del servizio di acquedotto è differenziata a seconda del tipo di uso (es. domestico, agricolo, pubblico, industriale) e per fasce territoriali determinate in relazione alla posizione altimetrica e alla marginalità socioeconomica. Anche la tariffa del servizio depurazione è differenziata a seconda del tipo di uso, civile o produttivo, ed in particolare per l'uso produttivo sono applicati coefficienti correlati alla qualità e quantità dell'acqua scaricata.. Sono previste inoltre riduzioni tariffarie per i nuclei familiari in base alla situazione economica equivalente (ISEE). Per il 2011 la 16 tariffa media del Servizio Idrico Integrato è pari a 1,33 €/mc. e risulta una delle più basse d’Italia e d’Europa. Acque Veronesi Acque Veronesi applica le tariffe idriche (tariffe acqua, fognatura e depurazione) approvate dall’AATO Veronese, sul cui sito sono indicate le tariffe in vigore per ciascun comune di appartenenza. L’obiettivo dell’AATO, in collaborazione e su proposta del gestore, è di armonizzare gradualmente le tariffe dell’acqua, sia nei valori in euro/mc, che nella modulazione degli scaglioni, in modo da arrivare ad un unico piano tariffario in tutti i Comuni nei quali Acque Veronesi ha la responsabilità gestionale. Attualmente la tariffa media per l’intero territorio gestito da Acque Veronesi applicata agli usi domestici per il servizio completo di acquedotto, fognatura e depurazione si attesta intorno ad 1,16 euro per metro cubo consumato, tra le più basse del panorama nazionale. Nel grafico sottostante è riportato l’istogramma con le tariffe medie del Servizio Idrico Integrato al 1 Gennaio 2010 (Iva Esclusa) estrapolato dal sito di Smat. 17 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 1/7 L'analisi di bilancio mira a comprendere la gestione economica, finanziaria e patrimoniale di un‘azienda tramite lo studio del Bilancio d’esercizio e dei dati da questo ricavabili. L'analisi per indici detti anche RATIOS, consiste nella costruzione di quozienti o rapporti tra grandezze diverse dello Stato patrimoniale e del Conto economico, essi vengono utilizzati sia per la valutazione dello stato di salute dell'azienda che per la programmazione e il controllo della gestione futura. Analisi della redditività Il ROS (Return on Sales) è l’indice che misura la redditività delle vendite ed è espresso dal rapporto tra risultato operativo e ricavi netti sulle vendite moltiplicato per 100. Il ROS può assumere valori uguali, superiori o inferiori allo zero. Nel caso delle tre aziende considerate il ROS è sempre maggiore di 0, questo significa che in tutte e tre le aziende considerate i ricavi della gestione caratteristica sono in grado di contribuire alla copertura dei costi extra-caratteristici, degli oneri finanziari, straordinari ed eventualmente alla remunerazione del capitale proprio. Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Media** ROS (EBIT/Ricavi di Vendita) 2009 2010 2011 9,49% 12,86% 16,58% 11,73% 13,67 17,32 4,48% 3,92% 5,15% 5,93% 11,02% - * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio ** media elaborata da IEFE su un panel di gestori dell'idrico che include 2 delle 3 società considerate 18 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 2/7 Il ROA (Return on Assets) è un indice di Bilancio che misura la redditività relativa al capitale investito o all'attività svolta; esso misura, quindi l'efficienza nel governo del capitale investito, indipendentemente dalle modalità di finanziamento e si calcola come rapporto tra utile corrente ante oneri finanziari (EBIT) e totale dell'attivo. E' un indicatore della economicità della gestione caratteristica ed è utile per paragonare aziende appartenenti ad uno stesso settore: esprime come un'azienda può agire in base a ciò che possiede, prescindendo dalla forma di finanziamento messa in atto. Il ROE (Return On Equity) indica la redditività del capitale proprio ed è espresso dal rapporto tra Utile prodotto e capitale proprio investito (il patrimonio netto). In altre parole, il ROE esprime la sintesi dell’interesse maturato, per effetto della gestione, sui mezzi propri investiti in azienda. Un'impresa, per poter attrarre nuovo capitale di rischio, dovrebbe fornire un ROE superiore ai tassi di rendimenti di investimenti alternativi. Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Media** ROA (EBIT/Totale attivo) 2009 2010 2011 1,57% 1,99% 2,76% 4,09% 0,0432 5,44% 0,0544 4,32% 3,29% 2,75% 3,21% 3,26% 3,48% - * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio ** media elaborata da IEFE su un panel di gestori dell'idrico che include 2 delle 3 società considerate ROE netto (Utile netto /Patrimonio netto) 2009 2010 2011 0,04% 0,19% 0,44% 3,79% 0,0453 0,0673 Irisacqua srl* Smat spa** Acque Veronesi 29,28% scarl* 6,63% Media*** 14,93% 11,13% -0,36% - * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio ** elaborazioni societarie da Bilancio d’esercizio *** media elaborata da IEFE su un panel di gestori dell'idrico che include 2 delle 3 società considerate 19 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 3/7 Un approfondimento ulteriormente può arrivare dal calcolo del così detto ROE Lordo che al numeratore inserisce il reddito prima delle imposte (EBIT). Così facendo il rendimento non viene influenzato da politiche economiche dello Stato e in particolar modo da evidenze di natura fiscale. Irisacqua srl* Smat spa** ROI (EBIT/ Cap.investito gestione caratteristica) 2009 2010 2011 1,6% 2,0% 2,8% 4,1% 4,3% 5,4% Acque Veronesi scarl** 3,4% 2,8% 3,4% Media*** 5,7% 4,8% - * calcolato utilizzando al dn la somma di attivo fisso e circolante ** elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio *** media elaborata da IEFE su un panel di gestori dell'idrico che include 2 delle 3 società considerate Irisacqua srl* Smat spa** ROE lordo (EBIT/ Patrimonio netto) 2009 2010 2011 2,8% 4,0% 5,4% 8,5% 7,7% 10,8% Acque Veronesi 109,7% scarl*** 80,2% 96,1% * calcolato utilizzando al dn il patrimonio netto anziché il pn medio ** da studio IEFE e Bilancio *** elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio Il ROI esprime la redditività di tutto il capitale investito (quindi anche quello preso a prestito), si ottiene dal rapporto tra Reddito Operativo (nel nostro caso l’EBIT) ed il Capitale investito Netto Operativo (cioè quello derivante dalla gestione caratteristica dell’azienda). Il ROI misura infatti la redditività della gestione caratteristica (il core business) riferita alla dimensione aziendale. 20 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 4/7 Un approfondimento ulteriormente può arrivare dal calcolo del così detto ROE Lordo che al numeratore inserisce il reddito prima delle imposte (EBIT). Così facendo il rendimento non viene influenzato da politiche economiche dello Stato e in particolar modo da evidenze di natura fiscale. Irisacqua srl* Smat spa** ROI (EBIT/ Cap.investito gestione caratteristica) 2009 2010 2011 1,6% 2,0% 2,8% 4,1% 4,3% 5,4% Acque Veronesi scarl** 3,4% 2,8% 3,4% Media*** 5,7% 4,8% - * calcolato utilizzando al dn la somma di attivo fisso e circolante ** elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio *** media elaborata da IEFE su un panel di gestori dell'idrico che include 2 delle 3 società considerate Irisacqua srl* Smat spa** ROE lordo (EBIT/ Patrimonio netto) 2009 2010 2011 2,8% 4,0% 5,4% 8,5% 7,7% 10,8% Acque Veronesi 109,7% scarl*** 80,2% 96,1% * calcolato utilizzando al dn il patrimonio netto anziché il pn medio ** da studio IEFE e Bilancio *** elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio Il ROI esprime la redditività di tutto il capitale investito (quindi anche quello preso a prestito), si ottiene dal rapporto tra Reddito Operativo (nel nostro caso l’EBIT) ed il Capitale investito Netto Operativo (cioè quello derivante dalla gestione caratteristica dell’azienda). Il ROI misura infatti la redditività della gestione caratteristica (il core business) riferita alla dimensione aziendale. 21 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 5/7 Analisi della solidità finanziaria e della composizione delle fonti di finanziamento I margini e quozienti di struttura patrimoniale consentono di effettuare un confronto tra impieghi e fonti di finanziamento per verificare la correlazione temporale tra fonti e impieghi. Il Margine primario di struttura è dato dalla differenza tra Mezzi propri e attivo fisso (le immobilizzazioni), mentre il Quoziente esprime il rapporto tra questi valori. Quando il Quoziente di struttura non supera l’unità e il Margine è negativo (come nei tre casi delle imprese considerate) vuol dire che le aziende sono capitalizzate in maniera non ottimale, e fanno ricorso principalmente al capitale di terzi per sostenere il piano degli investimenti. Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl * Margine primario di struttura (Mezzi propri-Attivo fisso) 2011 2010 2009 -33.605.907 -28.386.177 -19.733.249 -225.091.673 -205.138.063 -185.010.441 -45.876.000 -56.417.000 -65.721.000 Quoziente primario di struttura (Mezzi propri/Attivo fisso) 2011 2010 2009 62,65% 66,41% 73,95% 63,39% 64,67% 66,64% 6,10% 5,90% 5,80% * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio 22 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 6/7 Il Margine secondario di struttura è dato dalla differenza tra il capitale permanente (mezzi propri- passività consolidate) e attività immobilizzate. Se positivo esso segnala che il capitale permanente finanzia anche parte dell’attivo circolante, con una struttura fonti-impieghi che risulta equilibrata. Se negativo si evidenzia una sostanziale incapacità del capitale permanente a coprire le attività immobilizzate, che saranno in parte finanziate con passività correnti. Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Margine secondario di struttura [(Mezzi propri +pass.consolidate)-Attivo fisso] 2009 2010 2011 12.486.590 13.589.143 8.344.305 -3.838.907 -15.493.755 -14.115.083 -37.965.000 -48.142.000 -57.041.000 Quoziente secondario di struttura [(Mezzi propri +pass.consolidate)/Attivo fisso] 2009 2010 2011 116,48% 116,08% 109,27% 99,31% 97,33% 97,70% 22,00% 20,00% 18,00% * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl * Quoziente di indebitamento complessivo [(Pass.consolidate+Pass.correnti)/Mezzi propri] 2009 2010 2011 74,08% 97,07% 93,33% 92,30% 91,20% 97,20% 18,80% 13,40% 13,20% Quoziente di indebitamento finanziario Pass.di finanziamento/Mezzi propri] 2009 2010 2011 54,82% 71,85% 71,53% 50,50% 52,00% 55,60% 13,10% * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio 14,40% 13,90% Osservare la composizione delle fonti di finanziamento, risulta possibile attraverso i quozienti di indebitamento (finanziario e complessivo) che misurano l’incidenza delle fonti di finanziamento esterne rispetto ai mezzi propri. Il quoziente di indebitamento complessivo è costituito dal rapporto tra il capitale genericamente di terzi e dai mezzi propri. Esprime il grado di indebitamento dell’impresa, se inferiore ad 1 (come nel caso delle aziende considerare) esso segnala una relazione debito/equity ben equilibrata. In tal caso vi è la possibilità dell'impresa di realizzare una strategia di sviluppo mediante innalzamento della leva finanziaria. 23 Il Confronto sulla base degli indici di bilancio 7/7 Il Current ratio detto anche indice di liquidità primaria un rapporto che vede a numeratore la somma delle attività a breve e a denominatore le passività correnti. Esso misura la capacità di un’azienda di far fronte a impegni a breve termine. Current ratio (Attivo a BT/Passivo a BT] 2009 2010 2011 247,00% 219,00% 192,00% 127,00% 127,00% 139,00% Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* 84,00% 50,00% 117,00% * elaborazioni proprie su Bilanci d’esercizio Il valore aggiunto, è la misura dell'incremento di valore che si verifica nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie all'intervento dei fattori produttivi (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali. Esso è una misura dell'incremento lordo del valore risultante dell'attività economica cioè nel processo di trasformazione delle materie prime iniziali in prodotto finale. Irisacqua srl* Smat spa* Acque Veronesi scarl* 2009 8.898.983 122.033.000 Valore Aggiunto 2010 9.934.538 129.405.000 2011 11.470.758 145.608.000 37.015.000 37.337.000 39.108.000 * da bilanci di esercizio 24 Il Confronto sulla base delle Carte del Servizio 1/3 La necessità per un gestore del servizio idrico di garantire un certo livello di qualità del servizio è sancita all’interno della Carta dei Servizi, un documento riconducibile alla promulgazione del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, recante Principi sull’erogazione dei Servizi Pubblici. Gli strumenti necessari a rendere effettivi i principi enunciati sono rappresentati dall’adozione di standard di qualità e quantità del servizio, dalla razionalizzazione, riduzione e semplificazione delle procedure adottate dai soggetti erogatori, dalla piena informazione degli utenti e dalla cura dei rapporti con questi ultimi, dal dovere dei soggetti erogatori di valutazione della qualità del servizio e dalla predisposizione di forme di rimborso. Le tabelle che seguono mettono a confronto i dati emersi dall’analisi sulle Carte dei Servizi delle tre società individuate ed è stato estrapolato dal Blue Book di Utilitatis edizione 2011. I valori medi inseriti in rosso si riferiscono alla media del campione considerato da Utilitatis e che include le 3 società considerate La struttura della Carta del Servizio: Indice Irisacqua srl x Smat spa x Acque Veronesi scarl x Presentazione Informazioni sulla Impegni e soggetto erogatore e Modalità di struttura dei servizi standard di principi verifica forniti qualità fondamentali x Manca la presentazione del gestore Manca la presentazione del gestore x Procedure di reclamo e modalità di rimborso Data ultima revisione x x x gen-07 x x x gen-03 x lug-07 x 25 x x x x x x x x x x x x Tempi di allacciamento alla fognatura Tempi di attivazione della fornitura 15 17.5 30 30 15 6 6 30 30 40 40 X 7 7 7 5 5 17.5 30 x 5 5 5 21.7 34.16 29 44 40 9 7 19 Tempi di cessazione della fornitura Tempi di riattivazione della fornitura Tempi di allacciamento all’acquedotto che richieda lavori complessi Tempi di allacciamento standard all’acquedotto Tempi di preventivazione per lavori che richiedano sopralluogo (gg) 15 x x 26 Altro Durata sospensioni Pronto intervento Verifica pressione Verifica contatore Preavviso sospensioni X x Rettifica fatturazione Risposta a richieste e reclami scritti Rispetto appuntamenti Allacciamento fognatura Cessazione Riattivazione Tempi di preventivazione per lavori che non richiedano sopralluogo (gg) Irisacqua srl Smat spa Acque Veronesi scarl Media Attivazione Allacciamento acquedotto Irisacqua srl Smat spa Acque Veronesi scarl Preventivazione Il Confronto sulla base delle Carte del Servizio 2/3 Indicatori soggetti a risarcimento Il Confronto sulla base delle Carte del Servizio 2/3 Orari di apertura sportelli sede Tempi di risposta alle Tempi di risposta centrale richieste scritte ai reclami gg (ore/setti dell’utenza gg mana) Minimo di legge 44 h/sett Irisacqua srl Smat spa Acque Veronesi scarl Media Frequenza letture del contatore (n. letture/anno) Minimo dallo Schema Generale: 2 Frequenz a fatturazi oni (n. bollette emesse/ anno) Tempi massimi Tempi di di preavviso in Verifica Controllo rettifica caso di funzionamento livello di degli interruzioni contatore (gg) pressione (gg) errori di programmat fatturazi e (gg) one (gg) 30 30 20 2 2 60 90 (la peggiore) 30 30 37 2 2 30 20 24 20 25 30 2 1.9 4 3.4 15 49 Irisacqua srl Smat spa Acque Veronesi scarl Media rimborso 2 5 10 2 (la migliore) 10 18 10 10 3 1.9 2 Ammontare del rimborso in euro 100 euro 30 euro 25 euro 40 euro 27 PARTE IV: CRITICITA’ RELATIVE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO Stratificazione normativa Il servizio idrico integrato è influenzato dalla normativa nazionale generale sui SPL (adesso abrogata in quanto a modalità di affidamento, in esito al referendum 2011 ed alla successiva sentenza della corte costituzionale 199/2012), dalla normativa settoriale (d.lgs. 152/2006 smi) e da quella regionale (definizione dei sostituti delle ex AATO, adesso abrogate, e delimitazione degli ambiti o bacini territoriali ottimali ai sensi dell’articolo 3 bis del dl 138/11 smi). La regolazione di tale servizio è stata poi affidata dal Governo all’Autorità per l’Energia e il Gas (AEEG), con il dl 201/2011 smi che ha trasferito alla stessa Autorità alcune funzioni individuate poi puntualmente con il DPCM 20/7/2012, pubblicato in GU il 3 ottobre 2012. L’Autorità, ha già compiuto una serie di consultazioni e di deliberazioni, finalizzate ad inquadrare i successivi provvedimenti generali in materia di servizio idrico integrato. Sostanzialmente ha previsto l’attivazione di un sistema tariffario transitorio (MTT), valido per tutti i regimi in essere, prima di passare ad una situazione di regime (revisione del MTN) ed una analisi dei costi da riconoscere. Fermo restando la possibilità di affidare il servizio in base ai principi comunitari, resta enunciato il favor per l’affidamento della gestione con gara (commi 3 e 4 dell’art. 3‐bis del dl 138/2011) che prevede una valutazione di virtuosità di regioni, province e comuni, o degli enti di governo locali dell’ambito o del bacino, che utilizzino le procedure ad evidenza pubblica (ai sensi dell’art.20, c. 2, del dl 98/2011 smi). 29 Criticità inerenti l’estensione di limiti e vincoli pubblicistici alle società Articolo 14 c. 32 del dl 78/2010 smi Divieto per i Comuni con meno di 30.000 abitanti di detenere partecipazioni dirette in società (dismissione al 30 settembre 2013); limite ad una sola società la partecipazione per i Comuni da 30.000 a 50.000 abitanti (dismissioni al 31/12/2013 - Corte dei Conti Lombardia). E’ possibile per i Comuni fino a 30.000 abitanti detenere le società che abbiano il bilancio in utile nel periodo 2010-2012 (senza riduzioni di capitale per perdite né perdite oggetto di ripiano dell’ente) ovvero hanno partecipazione paritaria ovvero proporzionale al numero degli abitanti, costituite da più comuni, la cui popolazione complessiva superi i 30.000 abitanti. La disposizione in questione presenta un articolato sistema di preclusioni e parallelamente di eccezioni via via fornite dai differenti pareri della Corte dei Conti. Patto di stabilità, personale e acquisto beni e servizi Le società in house sono sottoposte alle restrizioni che valgono per le amministrazioni locali (personale, conferimento di incarichi, patto di stabilità – manca decreto attuativo) e all’applicazione del codice degli appalti per gli acquisti di beni e servizi. Consolidamento dei conti con l’ente locale L’art. 20 del dl 98/2011 smi pone il divieto assunzione personale per l’ente (se sp. Corrente/ tot spese > 50%) incluse “le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di SPL senza gara, ovvero che svolgono SPL privi di rilevanza (anche se con gara), ovvero che svolgono attività strumentali”. 30 Ulteriori limiti della normativa recente Dl 174/2012 convertito in legge 213/2012 - controlli L’articolo 3 del dl 174/12 convertito il 7/12/12 in legge 213/12 prevede poi il consolidamento dei conti fra ente locale e società partecipate non quotate (per il quale però mancano i criteri). Inoltre lo stesso articolo, modifica il TUEL prevedendo una serie di controlli sulle società partecipate dallo stesso ente, non quotate per gli enti locali con più di 100.000 abitanti in prima applicazione, 50.000 al 2014 e 15.000 al 2015, relativamente all’introduzione di un sistema informativo per rilevare i rapporti finanziari fra i due enti, la situazione contabile e gestionale della società, il rispetto dei contratti di servizio, la qualità dei servizi ed i vincoli di finanza pubblica. Risultati da inserire nel consolidato, ancora una volta senza criteri per consolidare le due contabilità. Decreto 179/2012 c.d. sviluppo II – in conversione alla Camera Articolo 34, del dl n. 179/2012 commi 13 – 18, ancora in corso di conversione alla Camera - prevede la pubblicazione di una relazione da parte dell’ente competente che indichi obblighi di servizio, compensazioni e conformità del modello scelto rispetto alla normativa di riferimento nonché l’inserimento delle scadenze nei contratti di servizio che ne sono privi. Per le quotate e loro controllate gli affidamenti scadono naturalmente ovvero al 31.12.2020 se non è prevista una scadenza. 31 Gestione delle reti/impianti del ciclo idrico integrato Le società patrimoniali delle reti e delle altre dotazioni degli enti locali rappresentano una realtà consolidatasi nel corso degli anni ai sensi dell’art. 113 del commi 2, 4 e 13 del D.Lgs. n. 267/2000, Per quanto attiene l’idrico vige però l’art 143 del D.Lgs. 152/2006 e ci sono state novità giurisprudenziali. La Sentenza n. 320/2011 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del comma 2 dell'art. 49 della L. R. Lombardia 26/2003 smi nella parte in cui prevedeva la possibilità di costituzione, da parte degli enti locali, di una società patrimoniale d'ambito mediante conferimento della proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali del servizio idrico integrato, ciò in contrasto con il principio statale della proprietà pubblica delle reti. Sostanzialmente la corte afferma, la mancanza della norma nazionale che preveda tale possibilità in quanto ritiene abrogato, considerazione non esente da critiche, il comma 13 dell’articolo 113 del TUEL per incompatibilità con l’ex art. 23 bis del dl 135/2009. La Corte dei Conti Emilia Romagna, con il Parere 13/2/2012 n. 9/PAR, inerente le dismissioni di cui all'articolo 14, comma 32, d.l. 78/2012 accentua la problematica, in quanto, conformandosi alla pronuncia della Corte Costituzionale, ha affermato che la società patrimoniale ex art. 113, commi 2 e 13, è da considerarsi superata e che gli enti locali non solo non potranno costituire nuove società patrimoniali in ragione del succitato divieto ma dovranno anche dismettere quelle esistenti. La patrimoniali sono poi interessate dalle cessioni di cui all’articolo 4 c.1 del dl 95/2012, inerente lo scioglimento entro il 31.12.2013 ovvero la cessione entro il 30.6.2013 delle società c.d. strumentali. Ciò però contrasta con il vincolo di incedibilità del capitale sociale e non appare in linea con i dettami dell’ordinamento che prevede tale possibilità di gestione (criticità sentenza corte costituzionale). Tale operazione non risulta poi neutra per la finanza pubblica, in quanto tali soggetti andrebbero indennizzati così come i loro creditori, risultando pertanto antieconomica. 32 Memo Legge regione Emilia Romagna n. 23/2011 La Regione Emilia Romagna – con la succitata l.r. 23/2011 - introduce un unico ATO sull'intero territorio regionale nonché riattribuisce le funzioni delle vecchie AATO provinciali, in parte all’Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi pubblici ambientali ed in parte allo stesso ente Regione. L’Agenzia alla quale partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni e le Province della Regione opera su due livelli cui competono funzioni distinte di governo (art. 4 comma 4): Le funzioni del primo livello sono esercitate con riferimento all'intero ambito territoriale ottimale; Le funzioni del secondo livello sono esercitate, in sede di prima applicazione della presente legge, con riferimento al territorio provinciale. Il Consiglio d'Ambito, è composto da Sindaci, Presidenti delle Province o amministratori e loro delegati, nominati da ciascun Consiglio locale, e svolge le funzioni di primo livello. Ai fini del SII provvede tra l’altro all'assunzione delle decisioni relative alle modalità di affidamento del servizio ed alla definizione di linee guida vincolanti per l'approvazione dei piani degli interventi e delle tariffe all'utenza da parte dei Consigli locali; I Consigli locali, svolgono le funzioni di secondo livello, sono costituiti dai Comuni della provincia o dalle Unioni di Comuni o dalle Comunità Montane, nonchè dall'ente Provincia. Ogni Consiglio locale elegge un coordinatore. In relazione al servizio idrico i Consigli locali provvedono all'individuazione dei bacini di affidamento dei servizi, nelle more del riallineamento delle scadenze delle gestioni in essere, ivi compresa la loro aggregazione con bacini di pertinenza di altri Consigli ed a proporre al Consiglio d'ambito le modalità specifiche di organizzazione e gestione dei servizi; 33