A ciascuno il suo Romanzo di Leonardo Sciascia Marta Riccardi 3^F A ciascuno il suo A ciascuno il suo è un romanzo giallo di Leonardo Sciascia pubblicato per la prima volta nel 1966. È il secondo romanzo poliziesco di Sciascia. Il titolo è la traduzione dal latino di unicuique suum, frase stampata sul retro della lettera minatoria che compare nel racconto ed elemento rilevante per l'indagine. A ciascuno il suo Trama Il farmacista del paese, il signor Manno, riceve una lettera anonima, in cui viene minacciato di morte. L’uomo, convinto che si trattasse di una burla, non dà peso alla lettera ma viene ucciso durante una battuta di caccia insieme al dottor Roscio. Gli inquirenti seguono una pista sbagliata, solamente il professore Laurana segue la pista giusta, riuscendo a capire che il dottor Roscio aveva scoperto la relazione che sua moglie, Luisa, aveva con suo cugino, l'avvocato Rosello. Laurana si propone di tenere per sé i risultati della sua indagine. Ma Luisa e il cugino si liberano della pericolosa testimonianza che avrebbe potuto costituire uccidendolo per poter felicemente vivere insieme. Locandina del film (1967) di Elio Petri tratto dal giallo omonimo Leonardo Sciascia Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) è stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo e insegnante di scuola elementare. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia è una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. Notevole è stato il suo impegno nel combattere la mafia attraverso i suoi scritti e nel denunciare la corruzione e l’omertà dei politici, in molti casi sotto il diretto controllo dei mafiosi. Leonardo Sciascia La sua carriera letteraria è stata ricca e vasta: suoi sono saggi, romanzi gialli, poesie, racconti, favole, polizieschi, quali: • Il giorno della civetta • Il consiglio d'Egitto • A ciascuno il suo • Il contesto • Todo modo • La scomparsa di Majorana • Candido, ovvero Un sogno fatto in Sicilia • Morte dell'Inquisitore • La strega e il capitano • Porte aperte • Il cavaliere e la morte • Una storia semplice • Gli zii di Sicilia • Il mare colore del vino • Atti relativi alla morte di Raymond Roussel • La sentenza memorabile • Cronachette • Pirandello e il pirandellismo • • • • • • • • • • • • Le parrocchie di Regalpetra La corda pazza I Pugnalatori L'affaire Moro Dalle parti degli infedeli Nero su nero Il teatro della memoria Cruciverba Occhio di capra Ore di Spagna A futura memoria (se la memoria ha un futuro) La storia della mafia Durante la sua esperienza giornalistica ha collaborato con numerosi giornali quali • L’ora • Il corriere della sera • La stampa La mafia Il termine mafia viene usato per indicare una particolare e specifica tipologia di organizzazione criminale. Una delle organizzazioni del genere più famose è attualmente nota come cosa nostra, espressione che si riferisce alla mafia siciliana. Tra le cause della nascita del fenomeno sono sicuramente da annoverare il dominio dal latifondo che opprimeva una massa di contadini miserabili. Nei primi decenni dell’Ottocento alcuni grandi proprietari terrieri siciliani presero ad affidare a clan di briganti il compito di costringere i contadini a pagare quanto pretendevano per la coltivazione delle loro terre. Con il tempo queste bande divennero sempre più forti, fino a diventare un’associazione che possiamo definire parallela allo Stato. Leonardo Sciascia scrisse "La più completa ed essenziale definizione che si può dare della mafia, crediamo sia questa: la mafia è un'associazione per delinquere, coi fini di illecito arricchimento per i propri associati, che si impone come intermediazione parassitaria, e imposta con mezzi di violenza, tra la proprietà e il lavoro, tra la produzione e il consumo, tra il cittadino e lo Stato". Carmine Schiavone, ex boss dei Casalesi, pentito. “Il nome di uno scrittore, il titolo di un libro, possono a volte, e per alcuni, suonare come quello di una patria.” Leonardo Sciascia Fine