Le cause della crisi
LIBERAMENTE TRATTO DALLE OPERE DI
L.GALLINO
Cos’è la crisi.
chi ha perso il lavoro
chi ha perso la casa
Aumentano i poveri…
I “fantastici” 4
 1.I mutui subprime
 2.Lo sviluppo enorme della finanza
 3.La mancanza di regole
 4.Conseguenza inevitabile del capitalismo
finanziario.
I mutui subprime 1
 La FED e il governo USA:dopo il 2001, per
rilanciare l’economia, incentivarono la
costruzione di case
 La FED facilitò l’indebitamento delle famiglie
praticando tassi bassissimi tra il 2001 e il 2006.
I mutui subprime 2
 Da parte loro le banche inventarono la
“cartolarizzazione”(titrisation) del debito-mutuo,
trasformandolo in un titolo commerciale, che veniva
venduto a società fittizie,cioè di fatto ancora delle
banche, dette SIV. Il SIV confeziona dei mega
titoli contenenti centinaia di debiti aventi vari gradi
di rischio.Questi titoli strutturati (CDO,
Collateralized Debt Obbligation) li vende a pezzi ai
vari investitori:
 fondi comuni, assicurazioni, altre
banche, super ricchi…
Conseguenze
 1.la banca emittente può continunuare ad emettere
prestiti, perché “il trucco del SIV “ è che il debito
iniziale è stato formalmente rimborsato (esce così dal
bilancio) e quindi non incide più sul suo capitale
che (per legge) la banca deve tenere di riserva.
 2.La banca non ha più interesse a controllare la
solvibilità del debitore:il rischio viene trasferito al SIV e
da questo agli investitori.
 In più i procacciatori d’affari delle banche offrivano
mutui a tutto spiano, tra l’altro con condizioni molto
attraenti per i primi 2-3- anni senza spiegare che i tassi
di interesse si sarebbero alzati
Ma…
 Un dato: nel 97 le famiglie USA erano indebitate
per il 66% del PIL, nel 2007 per il 99% (il PIL era
13T…in Italia è 2.4T)
 Nel 2007 (fonte Unesco) la FED aumentò i tassi di
interesse, le rate dei mutui raddoppiarono
moltissimi smisero di pagare.
 Seguì un’ondata di sequestri e le case scesero di
valore.
Saving banks
 Nel mondo finanziario (tra cui le banche europee) si
accorsero così che le loro obbligazioni erano
carta straccia.
 I SIV ( e le banche sponsor) ebbero perdite enormi.
 Chiesero così agli Stati di essere salvate per
non fallire.
E così…
 Le banche si sono costruite da sole l’insolvenza di
milioni di proprietari.
 Allo stesso modo, quelle che avevano venduto forme
di assicurazione anti insolvenza non poterono
rimborsare i creditori.
 In poche parole, le loro strategie,
marcatamente speculative, avevano creato
questo disastro:
 I governi hanno salvato centinaia di enti
finanziari per un ammonto (pagato dal cittadino…)
di circa 15Trilioni
Lo sviluppo patologico
 Ma l’attore principale è : lo sviluppo patologico




della finanza negli anni 80.
ha causato disastri per 3 motivi:
1.Era gigantesco.
2.E’ stato solo speculativo.
3.Era fuori controllo da parte delle autorità.
Un po’ di dati
 Alcuni dati (riferiti al 2007 e al mondo)
 Il valore dei titoli in circolazione ( esclusi i derivati) era 5




volte il PIL
I derivati non piazzati in borsa(senza i SIV) 13 volte
I capitali fuori bilancio delle banche commerciali (non
quelle d’affari…) son cresciuti del 1500% in 15 anni.
Il permettere il fuori bilancio comportava che
l’effetto leva (in alcuni) casi era di 180 a 1.
L’effetto leva è il rapporto tra i capitali “movibili” e quelli
propri.Ad es. con “l’opzione”si poteva investire 10 sul
grano senza possederlo e realizzare così guadagni di 50…
I difetti di “questa” finanza
 dei difetti strutturali:
 la teoria che il mercato allocchi i capitali sempre
nel modo più efficiente.
 Concentra i rischi.
 dove finiscono tutti questi $?boh…
 La possibilità del “contagio”.
I prodotti derivati
 I prodotti strutturati, che sono formati da
migliaia di debiti di tipo diverso (dai mutui alle carte
di credito )che nessuno, dirigenti e funzionari di
banca compresi, poteva determinarne la
solvibilità.
 L’uso di modelli matematici per determinare
prezzo e rischio fondati su presupposti errati (!)
 Le compiacenti agenzie di rating che davano AAA
a tutti questi titoli.
Gli stipendi dei manager
 Le banche di investimento hanno dato per anni dal
50 a quasi il 100% (nel 2007) dei guadagni netti
ai loro dirigenti (tra stipendi e bonus, stock
options).Questo dice come la loro attività sia stata
solo di tipo speculativo.
 Tra l’altro le prime 5 sono fallite o assorbite (con $
governativi) o trasformate in “bank holding”
che è quello che sono diventate tutte le grosse
banche, italiane incluse.
La finanza ombra
Lecitamente, la legislazione liberalizzatrice
degli anni 80’ ha permesso di svolgere una massa
enorme di operazioni nell’ombra, fuori dalla
visibilità delle autorità di sorveglianza.
 Alla base di qs.operazioni ci sono i derivati
 Chi li ha?
 Banche, soprattutto, ma anche tutti gli altri
investitori(assicurazioni, fondi pensione)e
addirittura le amministrazioni pubbliche.
La finanza scommessa
 All’inizio erano una efficace garanzia contro il rischio
di eventi sfavorevoli, ma dal 1971 sono diventati
solo speculazione: è divenuta dominante la loro
funzione di scommessa (ad ex.un futuro indice di
borsa o il prezzo del petrolio fra sei mesi come
sottostante), in cui invariabilmente, uno vince e
l’altro perde.
 E le leggi vigenti permettono
di tenerli fuori bilancio..
I guadagni
 Ma perché creare la finanza ombra?
 1.c’erano forti guadagni(interessi, spese di gestione,
commissioni, plusvalenze) sui crediti(ex mutui)
concessi.
 2.Potevano così aggirare la quota di capitale di
riserva da tenere, ad esempio titolarizzando un
mutuo, che venduto, diventa un capitale che genera
un altro mutuo e così via…prima erano soldi illiquidi
e ora invece portano commissioni e interessi sui
mutui a seguire..
Salvate il soldato…Bank
 Morale: quando la quantità di attività in ombra è




così ampia che né le autorità di vigilanza, né chi le
attua può scorgere le conseguenze, nasce il disastro:
nel 2008 le prime CDO vennero rifiutate, i CDs si
rivelarono a loro volta “insolventi”.
Solo l’intervento dello Stato,
in USA come in UE, a suon di trilioni
potè salvare le banche e
(tutto il sistema…)
Dov’erano le regole e i regolatori?
 Il nocciolo della rappresentazione numero tre della
crisi è tutto qui: o le regole per impedire alla finanza
di giocare al casinò, accollando i suoi 15 trilioni di
costo ai contribuenti , erano del tutto
insufficienti, oppure i regolatori non han fatto il
loro dovere.
 Sono vere entrambe.
 Dagli anni 80 sono state abolite le vecchie regole per
consentire il massimo sviluppo dei mercati e dei loro
prodotti finanziari
I movimenti di capitale
 Alla base della licenza concessa dai governi alle
banche di compiere qualsiasi operazione che portava
loro profitti , quali che fossero i costi per gli altri
portatori di interesse, vi è la liberalizzazione dei
movimenti di capitale, da uno Stato all’altro, con
un semplice clic del mouse.
 Gli scambi di derivati o simili( compravendita di
moneta ad.ex), senza di essa, non sarebbero stati
possibili…
L’ideologia liberista
 E la spinta non è nemmeno partita dagli Usa, ma dai
socialisti europei, che han voluto la
globalizzazione finanziaria, processo condotto
in palese funzione antioperaia, ma che spiega il
fascino della ideologia liberista, anche sulla nuova
sinistra europea
La Glass Steagall
 Negli Usa tutto ciò ha smantellato le leggi introdotte
da F.D. Roosevelt, atte ad impedire alle banche
di operare con fini speculativi, cioè contro la
loro funzione (primaria) di sostegno all’economia
reale:
 In particolare la legge Glass Steagall del 1933 che
1.Vietava alle banche commerciali di fare anche le
banche di investimento.
2.Vietava il fuori bilancio
3 Ostacolava gli scambi di derivati a fini speculativi
4 Frenava le fusioni.
Ma il lobbying..
 Impediva cioè alle banche di fare tutte quelle
operazioni che avevano portato alla crisi del ‘29.
 Però,dopo anni di lobbying (anche a suon di milioni
spese per finanziare campagne elettorali…)è stata via
via depotenziata e infine abolita (sotto Clinton nel
1999),ma prima Reagan ,la Thatcher e i francesi han
fatto del loro…(tra l’altro il CFMA del 2000 ha
moltiplicato i tipi di derivati possibili, ed è con
questo che la Enron riuscì a truccare i suoi bilanci).
La FED,la SEC….
 In secondo luogo, la FED, il SEC, La BCE, La FSA
(GB) anziché applicare le regole prima in vigore,
hanno spesso spianato la strada alle liberalizzazioni,
ignorandone del tutto i pericoli, già emersi prima
della crisi , sia sulla bolla immobiliare che sulla
destabilizazione del sistema finanziario.
 Nonostante ciò Greenspan e Bernanke ripetevano
che il mondo della finanza era ormai maturo per
regolarsi da solo senza lo Stato..
La BCE
 Ex la Dexia, banca costata ai governi franco e belga
6.4 mld: difficile pensare che la BNF e la BNB non
sapessero che era in pericolo causa le massicce
partecipazioni a banche di investimento sull’orlo del
fallimento, tipo L.B..
 E la BCE? La BCE non aprì semplicemente bocca…
Le sliding doors
 E perché le autorità finanziarie sembra
non abbian capito , se non addirittura
favorito, la crisi?
 Le sliding doors: gli intrecci personali ed ideologici tra
finanza e politica sono stati (e sono) così stretti da far che la
politica è stata ( e lo è tutt’ora) serva della finanza.
 Vari esempi: dirigenti di G.S. che diventano ministri del
tesoro, sotto Clinton come sotto Obama (gente da 50 mln
come L.Summers e R.Rubin)
 La FSA che dovrebbe regolare le banche, e Gordon Brown che
la fece finanziare per intero dalle banche e nominò VP un AD
di una ex banca giusto fallita per la crisi…
Sliding doors 2
 Candemuss, dirigente della BF, poi nel FMI ha guidato
la durissima campagna di privatizzazioni e aggiustamenti
strutturali in Russia, Brasile e Argentina.
 Così, Delors in testa, nella CE vi sono
numerosissimi ex banchieri e v.v.
 In italia M.Draghi era VP di G.S. per l’Europa, e prima
era stato direttore generale del Tesoro.
 Prodi e Monti (questi dal 2005) sono stati consulenti
di G.S. che è la più grande banca d’affari del mondo.
Controllori e controllati
 Tutto perfettamente legale, che però, deregolando la
finanza, ha portato alla crisi.
 Controllori che si mischiano ai controllati!
La crisi come distorsione del sistema
 La crisi non è stata un incidente di percorso
di questo capitalismo, dei mercati finanziari.
 In altri termini ha solide basi strutturali ,
economiche e politiche al contempo.
 A partire dagli anni 80 il capitalismo si è convertito
alla finanza:il suo principio guida non è stato più” la
produzione di merci per mezzo di forza lavoro”
ma la creazione di denaro
per mezzo di altro denaro.
Onore a Henry Ford
 Come è cominciata?
 Tra il 1960 e il 1980 le imprese dovettero registrare una
notevole riduzione dei profitti per
 1 .causa il compromesso fordista tra capitale e
lavoro: aumento dei salari reali, introduzione di sistemi
di welfare (sanità e pensioni) ,riduzione dell’orario di
lavoro, più ferie.
 2.si era esaurita la spinta ai consumi di massa.
 Ciò spinse le imprese a cercare il profitto in prevalenza
nell’attività finanziaria. (c’era stata anche la caduta
del muro come ultimo ostacolo alla ricerca sfrenata del
profitto usando la finanza).
Il valore delle azioni
 Tra i successi di questa finanziarizzazione
dell’economia van messi:
 1.la massimizzazione del valore delle azioni
come prima regola, cui deve attenersi il management
di ogni società, finanziaria o industriale che sia.Ciò
ha portato a guardare non al fatturato e
all’occupazione ma alla quotazione della propria
società in borsa (e anche alle proprie stock
options, divenute la maggior parte dello
stipendio di un manager).
Banche padrone
 2.L’eccezionale crescita dei capitali gestiti
dagli I.I. (grandi banche e assicurazioni) come
intermediari tra il risparmio delle famiglie e il suo
investimento(come si è visto) spesso a rischio. In
sostanza , le banche sono le vere padrone dell’industria.
 3.La privatizzazione di tutto( cioè hanno
enormemente allargato il terreno delle loro attività
finanziarie: previdenza, sanità, scuola, aziende
pubbliche, energia, trasporti, acqua, servizi pubblici
locali).
Il loro braccio operativo sono stati il FMI WTO BM OCSE
CE che hanno smantellato l’apparato pubblico in
numerosi paesi.
I job acts
 5.La concorrenza, per mezzo delle politiche del
lavoro denominate “globalizzazione”dei salari e delle
condizioni di lavoro tra paesi sviluppati e paesi
emergenti.Braccio operativo ne sono state le
riforme del lavoro, che in nome della
flessibilità (adattare il lavoro alla produzione e alla
vendita..)hanno prodotto decine di mln di
lavoratori precari e/o poveri. [Si veda lo scritto
di L.Gallino “ il lavoro non è una merce”]
Dove vanno i $
 6.Una gigantesca redistribuzione del reddito





dal basso verso l’alto, fatta in tre modi:
A.blocco dei salari.
B.diminuzione delle tasse ai più ricchi.
C.meno tasse pagate dalle imprese(La bufala sul
costo del lavoro).
Crescita redditi alti:4 a 1
Gli dei della finanza hanno una visione bizzarra
della giustizia sociale…
Chi comanda
 Tutto ciò, sulla base della sconfitta degli anni 60-80
ha portato a un nuovo ordine sociale in cui il potere e
il reddito sono stati ridati alle classi dominanti.
 La trasformazione dal capitalismo produttivo a
quello dei mercati finanziari è stata guidata da quella
che ormai viene chiamata classe capitalistica
trasnazionale.
Lo dicono i mercati…
 La diffusione dell’ideologia liberista come se fosse
ineluttabile (il mercato si autoregolamenta,è andata
così e doveva essere per forza così…).
Squilibri economici=crisi
 E quindi, la crisi finanziaria non è certo dovuta a
errori tecnici del sistema , ma a squilibri, che il
normale funzionamento del medesimo porta con sé e
fa via via aumentare: dopo 30y gli squilibri
economico-sociali sono ora insostenibili:
 1.La peggior forma di squilibrio è –appunto-la
disuguaglianza tra il massiccio arricchimento del
10% della popolazione a spese dell’altro 90%.
Il pb non è la crisi ma…
 Ora, vari esperti ritengono che, se non si riduce la
tossicodipendenza del capitalismo dai mercati
finanziari arriveranno altre crisi entro pochi anni
(NB questa è la IV in appena 20y, e sempre più gravi:
87,97,02,07.)
 Per cui il problema non è “la crisi”, ma “il
capitalismo finanziario”
Riassumendo
 Ciascuno dei 4 schemi è incluso nel successivo e contiene
un pezzo di verità in più.
 Ciascuno , comporta un impegno via via maggiore, se si
vuole intervenire sulle cause individuate.Ad ex, perfino i
governi (di centro destra) oggi in carica nella UE, se lo
volessero, potrebbero chiedere alle banche di limitare la
securisation e ridurre i capitali fuori bilancio.
 Ma una riforma economica che riequilibrasse il sistema
finanziario con quello produttivo (e con l’ambiente)
comporterebbe cambiamenti nei rapporti di forza
politici a livello mondiale, e ora appare del tutto
inconcepibile.
E allora che fare?
 Vari economisti (e gruppi di economisti!) hanno
delle proposte valide per riformare il sistema
finanziario, verso politiche che portino ad
un’economia più giusta.
 Tra essi citiamo la NEF (New Economics
Foundation) e l’EuroMemorandum Group (un
network internazionale di economisti indipendenti).
 Le suddiviamo schematicamente per argomenti
Regulation
 Regolamentare ( e ostacolare) i movimenti di




capitale.
Proibire (o almeno fortemente limitare) le
titolarizzazioni e il loro scambio.
Ridurre numero e complessità dei tipi di derivati
Chiusura dei fondi Edge Fund
Limitare gli investimenti dei Fondi pensione alle sole
obbligazioni emesse dai governi UE
Leggi
 Tutti gli strumenti finanziari vanno messi a
bilancio.Proibire cioè i falsi bilanci e gli effetti leva.
 Reintrodurre una legge simile al Glass-Steagall act
(1933) che, come visto, diede misure per uscire dalla
crisi del 1929.
Banche
 Sciogliere le grandi banche (così come si sono potute
liberamente fondere) .
 Separare banche commerciali da banche di
investimento (“le banche d’affari”)vietando così
l’attività speculativa alle banche commerciali.
Investimenti
 Creare occupazione mediante investimenti
produttivi a lungo termine piuttosto che creare
denaro con investimenti speculativi a breve termine
 Obbligare i fondi (soprattutto i Fondi Pensione) a
investire in beni pubblici:
metrò,trasporti,pendolari, ospedali, case Erp, edifici
scolastici, gestione rifiuti, sistemi energetici
sostenibili, società per l’acqua…il tutto mediante
obbligazioni locali.
Investimenti 2
Cioè investimenti economicamente mirati (IEM) o
socialmente responsabili (ISR)
 Bloccare le privatizzazioni, soprattutto del
Welfare,corroso dalla privatizzazione stessa :prima i
beni pubblici li forniva lo Stato (e considerava quei
servizi essenziali per il cittadino).
 Questi soldi dei Fondi sono frutto del “risparmio
accumulato col lavoro “per cui dovrebbero indirizzare
diversamente il capitale, creando lavoro e
occupazione in investimenti produttivi, non in
speculazione.
Tasse
Introdurre la Tobin Tax (sulle transazioni finanziarie)
che fa pagare gli spostamenti di capitali, soprattutto
quelli speculativi e
ultra-rapidi.
Diritti
 Riprendere il concetto di Lavoro come attività
dignitosa, de-mercificato sia per i locali che per i
migranti.
Insomma…
 Le soluzioni ci sono…basta volerle!
Bibliografia
 I libri di Gallino:
 “Con i soldi degli altri”
 “Finanzcapitalismo”
 “Il lavoro non è una merce”
 “L’impresa irresponsabile”
E per finire..

Grazie per l’attenzione!
Scarica

Le cause della crisi