La scuola in ospedale e
l’istruzione domiciliare
Ufficio Scolastico Regionale per
l’Emilia-Romagna
IIS «Bartolomeo Scappi» Castel S.
Pietro Terme (BO)
1
Formazione residenziale per
docenti e dirigenti delle sezioni di
scuola ospedaliera
dell’Emilia-Romagna
Castel S. Pietro Terme 8-9 maggio 2014
2
Graziella Roda
La scuola in ospedale,
l’istruzione domiciliare e il
progetto Far scuola ma non a
scuola in Emilia-Romagna
3
www.istruzioneer.it
4
Materiali USR E-R
• L’USR Emilia-Romagna pubblica
regolarmente materiali per la formazione
dei docenti su diversi temi ed argomenti.
• I docenti, che sono tenuti a curare il proprio
aggiornamento professionale in forma
continua, possono trovare gratuitamente
moltissime indicazioni e suggerimenti e
materiali utili
5
Materiali linkati
• Nei vari settori BES sono linkati materiali
reperibili gratuitamente in rete, tali da
fornire una prima informazione di base su
vari temi, sia riferiti alla disabilità sia ai
disturbi specifici di apprendimento, sia a
condizioni psicologiche particolari, e così
via.
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FLUSSI SCUOLA
OSPEDALIERA
ALUNNI 2012-2013
ALUNNI 2011-2012
ALUNNI 2010-2011
II GRADO
181
206
325
I GRADO
613
714
770
PRIMARIA
1714
1954
1922
INFANZIA
309
758
266
7
PROGETTI DI ISTRUZIONE
DOMICILIARE
2012-2013
2011-2012
2010-2011
II GRADO
23
17
28
I GRADO
16
17
31
PRIMARIA
27
26
42
8
FAR SCUOLA MA NON A SCUOLA
PROGETTI
2013-2014
39
2012-2013
27
2011-2012
18
9
Il sistema curante sta cambiando,
forse non abbastanza velocemente,
per far fronte alle nuove emergenze
CRESCE LA RICHIESTA DI SCUOLA
FUORI DALLE MURA DELLA SCUOLA
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Alle patologie organiche si
aggiungono i problemi psicologici,
emotivi, alimentari,
comportamentali, di adattamento
sociale e relazionale: il quadro
delle condizioni di «salute» sta
virando verso dimensioni
psicologiche sempre più
complesse
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Cambiano le richieste alle scuole
in generale
e cambia la scuola in ospedale, che ha sempre
più il compito di sostenere il reinserimento
nella vita sociale dei ragazzi ricoverati,
mantenendo e rafforzando i legami con i
compagni, il desiderio di apprendere e la
speranza di futuro.
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Risorse per il cambiamento
Nel corso dell’a.s. 2013-2014 l’Ufficio Scolastico
Regionale per l’Emilia-Romagna ha destinato €
40.000 per dotare i docenti della scuola in
ospedale di computer portatili e di tablet in
comodato d’uso e ha assegnato € 46.000 ai 9 CTS
per consentire il comodato d’uso di computer o
tablet per il collegamento a distanza
nell’istruzione domiciliare e per il progetto Far
scuola ma non a scuola
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Poiché gli strumenti informatici sono utili ma
occorre che il personale docente si mantenga
aggiornata la propria formazione, sono stati
organizzati sia questo seminario residenziale
riservato alla scuola in ospedale sia tre giornate
presso l’I.C. di Cadeo (PC) per approfondire
nello specifico i temi della formazione a distanza
(scuola in ospedale, istruzione domiciliare,
progetto Far scuola ma non a scuola)
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Fondi a.s. 2013-2014
• Il Ministero ha accreditato direttamente alle
scuole con sezioni ospedaliere i fondi,
compresi quelli dell’istruzione domiciliare.
Ricordiamo che sarà il Direttore Generale,
con un suo decreto, a destinare tali fondi e
che quindi le scuole devono accantonare
quanto ricevuto in attesa di disposizioni
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ALCUNE RIFLESSIONI SUI
CAMBIAMENTI IN ATTO
16
I dati del disagio nel reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale
Regina Margherita di Torino
5 aprile 2014
TORINO - Disagio diffuso, psicopatologie in aumento,
boom di ricoveri. Sono dati importanti quelli diffusi ieri
dal reparto di Neuropsichiatria infantile del Regina
Margherita di Torino; dati che raccontano di un
malessere quasi epidemico, che starebbe colpendo il 7 per
cento degli adolescenti piemontesi, una percentuale che,
secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, potrebbe
presto salire fino al 12
(www.redattoresociale.it )
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da gennaio del 2013 a oggi, nel solo reparto del Regina sono
transitati più di 90 ragazzi tra i 12 e i 15 anni, tutti ricoverati in
urgenza in seguito a crolli nervosi, tentativi di suicidio o episodi
di autolesionismo. La media è di 60 ricoveri l’anno, ma nei soli
primi tre mesi del 2014 l’asticella ha già sfondato la soglia dei 30
interventi. Va ricordato, inoltre, “che oltre la metà di questi
ragazzi finisce per rimanere in reparto per periodi prolungati,
che vanno dai 3 mesi in su”, come spiega la neuropsichiatra
Antonella Annichini: di qui, “l’esigenza di creare un programma
che faccia da collegamento tra il percorso in ospedale, la scuola e
la realtà esterna”. Secondo la dottoressa “a preoccupare è
soprattutto la crescita dei tentativi di suicidio, che nel nostro
Pronto soccorso arrivano fino a due casi a settimana”.
18
Percentuale di alunni disabili su totale alunni nella scuola statale
(organico di fatto): andamento nazionale
2.70%
2.60%
2.50%
2.40%
2.30%
% alunni h su totale
2.20%
2.10%
2.00%
1.90%
2004-20052005-20062006-20072007-20082008-20092009-20102010-20112011-20122012-20132013-2014
Dati MIUR
Dall’andamento relativo
alle certificazioni di
disabilità si è rilevato che, dal
2000/2001 al 2010/2011, queste
sono aumentate del 51%
Percentuale di alunni disabili sul totale degli alunni nella scuola statale
(organico di fatto): andamento Emilia-Romagna
2.7%
% alunni h su alunni totali
2.6%
EMILIA-ROMAGNA
2.5%
2.4%
2.3%
2.2%
2.1%
2.0%
2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14
Percentuali Italia e EmiliaRomagna
2.70%
2.60%
2.50%
2.40%
2.30%
NAZIONALE
EMILIA-ROMAGNA
2.20%
2.10%
2.00%
EmiliaRomagna
2002/03
2013/14
alunni totali
420.953
534.379
26,95%
Alunni con
disabilità
8.778
14.017
59,68%
Posti
sostegno
3.882
6.719
73,08%
aumento %
Quindi in Emilia-Romagna in 12
anni gli alunni disabili nelle
scuole statali sono aumentati del
60%, ben 9 punti di percentuale
in più dell’incremento nazionale
E inoltre …
• Abbiamo oltre 13.000 alunni con DSA,
moltissimi alunni stranieri non alfabetizzati
(con importanti problemi psicologici e
relazionali, soprattutto negli adolescenti),
problemi comportamentali importanti,
depressioni, fobie scolari, problemi
alimentari, abuso di sostanze anche in età
molto precoci, …
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La scuola in ospedale è coinvolta
non soltanto in quanto chiamata a prestare
servizio con questi ragazzi quando le
condizioni si aggravano al punto da richiedere
un ricovero ma anche in quanto punto
privilegiato di osservazione dei cambiamenti
che avvengono nelle tipologie di problemi che
determinano i ricoveri.
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Dobbiamo essere in grado di
diversificare gli approcci e di
agire in modo duttile
I supporti per i collegamenti a distanza forniti ai docenti
della scuola in ospedale dell’Emilia-Romagna e il
pacchetto formativo predisposto nel presente anno
scolastico hanno lo scopo
1) di rendere più stretti i collegamenti dei ragazzi con le
loro scuole di appartenenza
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2) Collegare la scuola in ospedale con
l’insegnamento quotidiano nelle classi
3) Mantenere aggiornata la didattica in
ospedale
4) Fornire alle sezioni ospedaliere la
possibilità di fruire delle risorse Internet
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Attendiamo …
• dalla scuola in ospedale informazioni su
come sta andando l’uso delle nuove
tecnologie
• Suggerimenti e proposte per sostenere e
innovare la didattica in ospedale
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Il dolore innocente
La scuola in ospedale mantiene il difficile
compito di accompagnare con dolorosa
discrezione il cammino dei ragazzi che non
torneranno a scuola, e neppure a casa.
«Molti e profondi sono i problemi che il
dolore pone alla mente umana» Don Carlo
Gnocchi
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