LEGHE NON
NOBILI
Scaramucci Francesco
L’ elevato costo delle leghe nobili, ha indotto la
ricerca a introdurre in campo odontotecnico
numerose leghe non contenenti metalli nobili.
Tali leghe vengono denominate
LEGHE NON NOBILI
Le leghe non nobili sono tutte quelle leghe
che contengono principalmente:
 Cr-Co-Ni-Mo
Sono conosciute piu comunemente come
stelliti
SUDDIVISIONE LEGHE
NON NOBILI
Le leghe non nobili si possono
suddividere in:
 Leghe non nobili per protesi rimovibili
 Leghe nobili per protesi fisse
Leghe per protesi rimovibili
 Vengono spesso denominate leghe al Cr-Co o al Cr-Co-
Ni
Oltre a questi tre componenti, ne sono presenti altri in
concentrazione minore che sono di fondamentale
incidenza sulle proprietà che caratterizzano la lega.
Trovano ampio impiego in campo dentale per la costruzione
degli scheletrati metallici delle protesi rimovibili
PROPRIETÀ GENERALI
Proprietà fisiche
Struttura: presenta una struttura detta di matrice a cuore.
La matrice è costituita da una soluzione solida ricca di cobalto e il cuore da un
eutettico composto da carburi di molibdeno e cromo.
Densità: è compresa tra i 7,5 e gli 8,5 (g/cm3), essendo minore rispetto a
quella delle leghe nobili, un elemento protesico avrà un minor peso con un
conseguente minor costo.
Colore: queste leghe presentano un colore bianco-argenteo inalterabile nel
tempo.
Proprietà termiche
La fusione inizia a circa 1250 °C e termina verso i 1400 °C. a causa delle
elevate temperature, queste leghe devono essere fuse impiegando
fonditrici che raggiungono delle elevate temperature. Per quanto
riguarda le masse di rivestimento, bisogna utilizzare quelle a legante
siliceo o fosfatico che non contengono carbonio sottoforma di
grafite (poiché potrebbe contaminare la lega)
Proprietà meccaniche
Durezza: queste leghe presentano una buona durezza. Sono più dure
rispetto alle leghe nobili.
Modulo di elasticità: si ha un modulo di elasticità di valore doppio di
quello delle leghe auree. Tale elasticità permette di evitare qualsiasi
deformazione plastica permanente, grazie all’ elevata rigidità loro
conferita.
Leghe per protesi fisse
Vengono generalmente denominate leghe al
nichel-cromo.
Si possono aggiungere anche altre piccole
percentuali di altri elementi.
Vengono usate per l’esecuzione di elementi
semplici o complessi, e soprattutto, come
infrastrutture nelle ricostruzioni in metalloceramica.
Proprietà generali
Proprietà fisiche
Struttura: i grani sono di misura media, costituiti da una matrice nella
quale si trovano diversi precipitati. La matrice ha una struttura
cubica a facce centrate, mentre i precipitati sono costituiti da carburi
e bromuri.
Densità: è mediamente di 8 (g/cm3) . Queste leghe pesano
mediamente la metà di quelle auree.
Colore: presentano un colore bianco-argenteo
Proprietà termiche
La fusione va dai 1050 °C fino a 1350 °C. per la fusione delle leghe è
necessario impiegare delle determinate fonditrici che raggiungano
una certa temperatura. Le masse di rivestimento da impiegare sono
quelle a legante fosfatico, prive di grafite.
Proprietà meccaniche
Durezza: alcune di queste leghe presentano una durezza simile a
quella delle leghe d’oro, ma generalmente presentano una durezza
notevolmente maggiore.
Modulo di elasticità: queste leghe presentano dei valori di elasticità
maggiori di quelli delle leghe nobili. Ha un’elevata resistenza alle
sollecitazioni.
Proprietà chimiche ed elettrochimiche
Nelle leghe Ni-Cr , è opportuno prestare particolare attenzione ai
meccanismi di ossidazione della lega.
Nelle leghe Ni-Cr avviene un ossidazione in piu fasi:
 In una prima fase dell’ossidazione in corrispondenza dei giunti dei
grani, si forma uno strato esterno di ossido di cromo, mentre la
restante superficie della lega viene ricoperta da ossido di nichel.
 Nella seconda fase si forma uno strato continuo di ossido di cromo
(Cr2O3) tra lo strato di ossido di nichel e il metallo base. Il cromo,
formando la pellicola di ossido, conferisce alle leghe la resistenza
all’ossidazione anche ad alta temperatura. L’ azione del cromo è
rafforzata anche dal silicio che ha un’elevata affinità con l’ossigeno .
Aspetti biologici delle
leghe
Alcune leghe nobili contengono piccole parti di materiali che possono
risultare tossici e nocivi; come il berillio, che è un elemento
estremamente tossico, pericoloso soprattutto durante le fasi di
lavorazione sottoforma di polveri e fumi. Un altro elemento tossico ,
e contenuto in quasi tutte queste leghe è il nichel che presenta un
carattere cancerogeno e iperallergico.
FINE
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Leghe nobili