nomi
Fatto da Ludovica
A che cosa servono i nomi?
 I nomi hanno il compito di indicare elementi reali
(persone, cose, animali, luoghi) o immaginati, sentiti e
pensati (idee, sentimenti, concetti, situazioni). I nomi,
insieme con i verbi, sono fondamentali per dare un
senso ai nostri discorsi.
Che significato hanno i nomi?
 In base al significato che trasmettono, i nomi possono
essere distinti in nomi comuni e propri, concreti e
astratti, individuali e collettivi.
Nomi comuni e propri
Nomi comuni
Nomi propri
 I nomi comuni sono scritti con
la lettera iniziale minuscola e
indicano in modo generico
esseri animati, luoghi o cose
che appartengono a una
categoria composta da
elementi con caratteristiche
comuni.
 I nomi propri sono scritti con
la lettera iniziale maiuscola e
indicano un preciso essere
animato o una cosa,
distinguendola dalle altre
della stessa categoria
 Es: cuoco: nome comune di
persona, cane: nome comune
di animale, penna: nome
comune di cosa
 Es: Ludovica: nome proprio di
persona, Bobby: nome proprio
di animale, Coca Cola: nome
proprio di cosa
Nomi concreti e astratti
Nomi concreti
Nomi astratti
 I nomi concreti si
riferiscono a persone,
animali, luoghi, oggetti che
si percepiscono attraverso i
sensi (si possono vedere,
sentire, odorare, gustare o
toccare).
 I nomi astratti si riferiscono
a cose prodotte dal
pensiero o dalle emozioni:
idee, sentimenti, concetti
 Es: torta: nome concreto
 Es: gentilezza: nome
astratto
Nomi individuali e collettivi
Nomi individuali
Nomi collettivi
 I nomi individuali, che sono
il gruppo più numeroso,
indicano una sola persona,
un solo animale o una sola
cosa.
 I nomi collettivi, pur
appartenendo al singolare,
indicano un insieme di
persone, animali o cose
appartenenti alla stessa
categoria.
 Es: pecora: nome
individuale
 Es: sciame: nome collettivo
(insieme di api)
La forma del nome
 Ogni nome è formato da due parti: una invariabile, cioè
che non cambia, e una variabile, cioè che si modifica.
La parte invariabile del nome si chiama radice e
contiene il significato base della parola. La parte
variabile del nome si chiama desinenza e fornisce
indicazioni sulle caratteristiche grammaticali del nome
stesso, ovvero sul genere (maschili o femminili) e sul
numero ( singolare o plurale).
Il genere del nome
I nomi variano nella forma a seconda che appartengano al
genere femminile o maschile
Femminile
Maschile
 Es: ballerina: nome comune
femminile
 Es: ballerino: nome comune
maschile
Il numero dei nomi
I nomi variano nel numero a seconda che indichino persone, animali o
cose considerate singolarmente (singolare) o in gruppo (plurale)
Singolare
Plurale
 Compagn-o: masc. sing.
 Compagn-i: masc. plur.
 Compagn-a: femm. sing.
 Compagn-e: femm. plur.
I nomi difettivi o sovrabbondanti
Difettivi
Sovrabbondanti
 Alcuni nomi sono difettivi
perché, per quanto
concerne il numero,
“difettano” di una forma.
Alcuni sono privi del
plurale, altri del singolare.
 Altri nomi sono detti
sovrabbondanti perché
hanno due forma per il
singolare o per il plurale,
spesso con significati
differenti
 Es: gennaio: nome difettivo
del plurale, nozze: nome
difettivo del singolare
 Es: frutta: nome
sovrabbondante del
singolare, orecchio: nome
sovrabbondante del plurale
La struttura del nome
 Il nome ha una struttura che può essere modificata
perché il suo significato cambi.
Nomi primitivi e derivati
Primitivi
Derivati
 I nomi primitivi sono composti
dalla radice e dalla desinenza
e non derivano da nessun altro
termine.
 I nomi derivati, invece,
derivano altri termini e
possono essere composti, oltre
che dalla radice e dalla
desinenza, anche da parti che
si aggiungono davanti alla
radice (prefissi) o dopo la
radice (suffissi).
 Es: fiore: nome primitivo
 Es: fioraia: nome derivato
I nomi alterati
 I nomi alterati sono quei nomi che mantengono il
significato di base di una parola, ma ne esprimono una
valutazione: diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo,
peggiorativo (dispregiativi)
Alterati vezzeggiativi
 Suffissi:-uccio, -uzzo, -olo, -otto, -acchiotto, -erello.
 Es: orsacchiotto
Alterati diminutivi
 Suffissi:-ino, -ello, -etto, -icello.
 Es: venticello
Alterati peggiorativi
 Suffissi: -accio, -astro, -iciattolo, -onzolo, -ucolo,
-uncolo, -upola
 Es: casupola
Alterati accrescitivi
 Suffissi: -one, -accione
 Es: ombrellone
I nomi composti
 I nomi composti sono formati da due parole diverse che
sommano i significati dalle loro radici per comunicare
un’idea nuova e unica.
 Es: pianoforte: nome composto da aggettivo più
aggettivo
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