CARLO CASTELLANI Realizzato dai ragazzi dell’Istituto E. Fermi di Empoli Classe 2° D LA VITA.. ALL’EPOCA Erano i primi anni del secolo scorso (1900 – 1905) ma per gli abitanti dI Empoli, provincia di Firenze era ancora il Medioevo. Ciò che accomuna questa gente è la povertà e la paura: una miseria fiera perché capace di gesti di solidarietà e di indignazione, di chi lavora duramente nei campi 10 o 12 ore al giorno per assicurare la sopravvivenza di tutti, in un mondo comunque duro e vede minacciare la propria esistenza dalla durezza delle condizioni di vita. LA VITA.. DI CASTELLANI Carlo Castellani (Montelupo Fiorentino, 15 gennaio 1909 – Mauthausen, 11 agosto 1944) è stato un calciatore italiano, giocò nell' Empoli per nove stagioni (dal 1926-1927 al 1929-1930 e poi dal 1934-1935 al 19381939). Deteneva fino alla fine del 2011 il record di reti segnate con la maglia dell' Empoli con 61 marcature in 145 presenze, superato poi da Francesco Tavano. CASTELLANI CALCIATORE Soprannominato “ Carlino il goleador “ dai tifosi empolesi,militò nell’Empoli per ben nove stagioni, in cui segnò sessantuno gol; egli stabili un vero e proprio record di gol, che due anni fa venne battuto da Francesco Tavano. Oltre che nell’Empoli, Castellani militò: tre stagioni nel Livorno( tra cui l’unica in serie a),e una nel Viareggio. A quell’epoca giocava solo chi aveva soldi e lui avendo una segheria di famiglia ne possedeva abbastanza per praticare il calcio. Era un attaccante,ma dopo poco tempo divenne un centrocampista. La sua carriera è durata per circa dodici-tredici anni e il 7 novembre del 1926 disputò la sua prima partita ufficiale in Terza Divisione. Nel primo campionato segnò sedici reti e l’anno successivo per motivi economici la squadra retrocesse nella categoria inferiore. La stagione 1928-1929 fu quella migliore sul piano realizzativo, infatti segnò 22 reti in 22 partite. Il 6 gennaio del 1929 Castellani segnò cinque reti nella partita Empoli-San Giorgio. In questa stagione lui e il suo compagno Emilio Ramagli, realizzarono 33 reti dimostrandosi una coppia molto affiatata. Nell’anno 1930-1931 fu acquistato dal Livorno in serie A, ma non vinsero trofei,infatti il campionato fu vinto dalla Juventus. In quest’anno Castellani realizzò soltanto tre reti. Nella stagione del 1933-1934 militò nel Viareggio in serie B. Nel 1935 tornò a giocare Empoli per gestire la segheria di famiglia. Da quando tornò a Empoli non giocò molte partite perché fu protagonista di vari infortuni. Nel 1939 concluse la carriera per vari motivi. STAGIONE SQUADRA CATEGORIA PRESENZE RETI 1926-27 EMPOLI 3^ DIVISIONE 18 16 1927-28 EMPOLI 2^DIVISIONE 16 5 1928-29 EMPOLI 2^DIVISIONE 22 22 1929-30 EMPOLI 1^DIVISIONE 21 6 1930-31 LIVORNO A 25 2 1931-32 LIVORNO B 27 4 1932-33 LIVORNO B 1 1 1933-34 VIAREGGIO B 13 1 1934-35 EMPOLI 1^DIVISIONE 12 2 1935-36 EMPOLI C 8 1 1936-37 EMPOLI 1^DIVISIONE 7 1 1937-38 EMPOLI C 23 2 1938-39 EMPOLI C 18 6 All’ epoca, l’Empoli era una società calcistica che si trovava in 3^divisione ed è stata due anni di seguito in 2^divisione, fino ad arrivare in 1^ divisione nell’ anno 1930. Nel 1931 il nome della squadra fu ribattezzato come ASSOCIAZIONE FASCISTA EMPOLI. Nell’anno 1935-1936, l’Empoli giocava in serie C e dopo 12 partite si ritirò per difficoltà economiche; il segretario fascista per coprire la situazione negativa dell’ Empoli, scrisse su un articolo che i giocatori andarono in guerra in Etiopia e L’Empoli non aveva una rosa per giocare. IL RACCONTO DEL FIGLIO FRANCO Il figlio parla della vita del padre, parla della passione che Carlo, fin da piccolo, ha sempre coltivato; parla della prima presenza in prima squadra con l’Empoli Fc, e del suo «addio» ( se così si può chiamare). Franco, figlio di Carlo Castellani, racconta di quel giorno, di quella mattina durante la quale il padre è stato portato via da casa, insieme ad altri abitati di Fibbiana( località del comune di Montelupo Fiorentino). Erano le 5:00 dell’8 Marzo 1944 quando Carlo esce di casa per l’ultima volta. .. Il racconto di QUELLA mattina.. « Erano le 5:00 di mattina, e si sentì suonare al campanello; erano le guardie comunali che cercavano i’ mi nonno, David Castellani. Intervenne prima la mi mamma per dirgli che i’ mi nonno non stava bene, che era malato; poi i’ mi babbo fece capolino e gli chiese se poteva andare lui al su’ posto. I’ vigliacco della guardia, che sapeva che fine avrebbero fatto tutti quegl’omini, gli disse di sì, e lo fece montare su i’camion, insieme ad altre sette/otto persone.» « Una volta partiti, fecero prima sosta a Montelupo Fiorentino, e ci stettero un’oretta; poi partirono per la stazione di Firenze, dove presero un treno che li portò in Germania. E non sono più tornati!» «Era uno sportivo i’ mi babbo, un omo forte: è morto di dissenteria, perché non mangiava solo erba!» «La cosa più brutta è che i’ mi babbo un c’entrava nulla, un volevano lui, volevano i’ mi nonno!!» Dati Calcistici di Carlo Castellani I documenti di Carlo Castellani Un’articolo di giornale in onore di Carlo Castellani La foto di squadra..