Pensare per agire con competenza.
Principi e tecniche di potenziamento
cognitivo
Roberto Trinchero
Università degli studi di Torino
[email protected]
Slides disponibili su www.edurete.org
1
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Cognizione?

Cognition can be defined as the
processes an organism uses to organize
information. This includes:





acquiring information (perception),
selecting (attention),
representing (understanding) and
retaining information (memory),
and using it to guide behavior (reasoning
and coordination of motor outputs).
Bostrom N., Sandberg A. (2009), Cognitive Enhancement: Methods, Ethics, Regulatory Challenges,
Preprint: Forthcoming in Science and Engineering Ethics, http://www.nickbostrom.com/cognitive.pdf
2
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Potenziamento cognitivo?


Cognitive enhancement: punta ad arricchire le core
cognitive capacities più che specifiche conoscenze o
abilità
Cognitive empowerment: punta a far acquisire un senso
personale di “potere” allo scopo di sentirsi responsabili
del proprio apprendimento:
 Sapersi automotivare dopo un insuccesso
 Sviluppare l’automonitoraggio e l’autoregolazione
delle strategie di comprensione e studio
 Sviluppare convinzioni e rappresentazioni di sé
adeguate, che consentano di “risollevarsi” dopo il
fallimento
3
Pazzaglia et al. (2002), Empowerment cognitivo e prevenzione dell’insuccesso, Trento, Erickson.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
La Triplice Alleanza
Cogni
zione
Meta
cogni
zione
Motiva
zione
4
Mason L. (1996), Valutare a scuola. Prodotti, processi e contesti dell’apprendimento, Padova, Cleup.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Obiettivo: costruire Competenze


“Competenze” indicano la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o
di studio e nello sviluppo professionale
e/o personale;
Le competenze sono descritte in termini
di responsabilità e autonomia.
European Qualification Framework (EQF) e Normativa sul Nuovo obbligo di istruzione
DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf
5
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Un modello di competenza

L’“Agire con competenza” è la risultante
di tre fattori:



Saper agire → mobilitare le proprie risorse
(conoscenze, capacità, atteggiamenti, …) in
situazione
Voler agire → motivazione personale
Poter agire → contesto che consente e
legittima la possibilità di assumere
responsabilità e rischi
6
Le Boterf G. (2008), Costruire le competenze individuali e collettive, Napoli, Guida, p. 89.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Dimensioni della competenza



Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze, Trento,
Erickson, pp. 195-229.
MOBILITAZIONE

Risorse (conoscenze, capacità di base,
atteggiamenti dell’allievo) (R)
Strutture di interpretazione (come l’allievo
“legge” le situazioni) (I)
Strutture di azione (come l’allievo agisce in
risposta ad un problema) (Z)
Strutture di autoregolazione (come l’allievo
riflette sulla propria esperienza e cambia le
proprie strategie in funzione delle
sollecitazioni provenienti dal contesto) (A)
7
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Problema del muratore
Quanti mattoni mancano nel muro?
Tre modi di
interpretare il
problema …
Sperimentazione «Competenze nella scuola primaria», D.D. A Gabelli – Torino – Novembre 2011
8
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Problema del carpentiere (Pisa 2003)
Un carpentiere ha 32 metri di tavole. Quali di questi
recinti può realizzare?
Se non interpreto
il problema come
“devo
trasformare le
figure A e C nella
figura D” non
riuscirò mai a
risolverlo …
9
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Problema del cartellino
Leggete il seguente brano. Tra due ore vi chiederò
di ricordarlo e di spiegarmelo con parole vostre:
«La procedura è realmente molto semplice.
Prima si sistemano le cose in gruppi differenti.
Naturalmente un gruppo può essere sufficiente:
dipende da quanto c’è da fare…
E’ importante non eccedere: cioè, è meglio far
subito poco, piuttosto che troppo. Lì per lì
questo non sembra importante, ma nel caso
nascono delle complicazioni, uno sbaglio può
essere costoso. Di primo acchito l’intera
procedura parrà complicata, ma ben presto
diventerà un altro aspetto della vita.»
Se non vi dico
che il titolo del
brano è «Fare
il bucato»
difficilmente
ricorderete
qualcosa …
Bransford e Johnson (1973), citati da Pazzaglia et al. (2002), Empowerment cognitivo e prevenzione
dell’insuccesso, Trento, Erickson.
10
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Strutture di interpretazione

Il soggetto competente:





Ha un ricco repertorio di “modelli del
mondo” utili per interpretare i problemi
Sa inquadrare il problema nella categoria
corretta
Capisce se è il caso di riformularlo o meno
Capisce qual è la richiesta che gli viene
fatta
Capisce quali sono i dati che gli servono e
quelli che non gli servono
11
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Strutture di azione

Il soggetto competente:



Ha un repertorio ricco e flessibile di
strategie, per cui se una si rivela
inadeguata passa ad un’altra
Affronta il problema con una o più
strategie efficaci
Affronta il problema con una o più
strategie efficienti
12
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Strutture di autoregolazione

Il soggetto competente:




Capisce quando è il momento di cambiare
modello di interpretazione e/o strategie di azione
Si rende conto dei punti di forza del suo lavoro,
soprattutto se lo compara con un altro o con un
insieme di criteri di autovalutazione
Idem per i punti di debolezza
Sa argomentare per giustificare le proprie scelte
(sa spiegare perché ha fatto così)
13
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Lavorare sulle «core capacities»
…
14
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Le capacità


Possono essere scisse in componenti
analitiche, ma queste lavorano sempre
in modo coordinato
Possono essere potenziate tramite
attività basate su compiti mirati e
mediazione dell’insegnante e/o del
gruppo dei pari
15
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Classificare le capacità

Anderson & Krathwohl (2001) hanno
proposto una revisione della
tassonomia di Bloom sulla base di una
matrice processi × contenuti
Anderson L. W., Krathwohl D. R. et al. (2001), A taxonomy for learning, teaching, and assessing. A
revision of Bloom’s taxonomy of educational objectives, New York, Addison Wesley Longman.
16
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Tassonomia di Anderson e
Krathwohl

Categorie di Processi:






Ricordare
Comprendere
Applicare
Analizzare
Valutare
Creare
17
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Processi cognitivi secondo
Anderson e Krathwohl

Ricordare

Comprendere










Analizzare
Riconoscere
Rievocare



Interpretare
Esemplificare
Classificare
Riassumere
Inferire
Confrontare
Spiegare
Applicare


Eseguire
Implementare


Valutare



Differenziare
Organizzare
Attribuire
Controllare
Criticare
Creare



Generare
Pianificare
Produrre
18
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Tassonomia di Anderson e
Krathwohl

Contenuti:




Conoscenza fattuale
Conoscenza concettuale
Conoscenza procedurale
Conoscenza metacognitiva
19
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Tassonomia di Anderson e
Krathwohl

La matrice guida la formulazione di obiettivi
didattici e valutativi
20
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Ricordare

Riconoscere
Guarda queste due figure.
Chi è il soldato romano?
Chi è il cavaliere medievale?
Da cosa li riconosci?

Rievocare
Come si chiama il nostro Presidente della Repubblica?
____________________________________________
21
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Le regole d’oro del Ricordare




Si ricorda meglio ciò che ha significato
per noi (senso)
Si ricorda meglio ciò che si collega a
quanto già abbiamo assimilato
(associazione)
Si ricorda meglio ciò che coinvolge di
più i nostri sensi (coinvolgimento)
Si ricorda meglio ciò che coinvolge di
più le nostre emozioni (emozione)
22
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Interpretare

Interpretare (descrivere con parole proprie o con un
formalismo diverso)
23
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Esemplificare

Esemplificare (data una classificazione trovare
istanze ed esempi)
24
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Esemplificare
Esemplificare (data una classificazione trovare istanze
ed esempi)  su contenuti discipinari
25
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Classificare

Classificare (collocare istanze nella categoria
giusta). Dati i seguenti oggetti collocali nelle
categorie Mammiferi – Insetti.
26
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Riassumere

Riassumere (astrarre i concetti principali)
27
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Inferire

Inferire (trovare pattern comuni)
28
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Confrontare

Confrontare (mettere in relazione,
mettere in evidenza differenze,
stabilire corrispondenze)
1. Collegate i seguenti animali al loro habitat naturale:
…
2. In cosa differiscono questi tre personaggi televisivi?
29
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere - Spiegare

Spiegare (costruire ed utilizzare
modelli causa-effetto, a partire da una
“teoria” fornita al soggetto)
30
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comprendere –
Spiegare
Leggi la seguente tavola tratta
da una storia a fumetti
intitolata: “Mister x, il
giustiziere”
Secondo te, cosa è appena
successo al personaggio con
il cappello che dice “Potrebbe
andar peggio, grazie”?
31
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Applicare - Eseguire

Eseguire (una procedura standard)
1. Data la seguente serie di voti: 5, 4, 5, 7, 8,
5, 7, 4, 7, 8, 5, qual è la mediana?
a. 5
b. tra 5 e 6
c. 6
d. tra 6 e 7
e. 7
32
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Applicare - Implementare

Implementare (utilizzare una o più teorie
o modelli per costruire un prodotto)
Costruisci un foglio di
calcolo in Excel che tracci
il seguente grafico:
33
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare - Differenziare




Leggi il problema
di matematica a
fianco.
Quali sono i dati?
Quali sono le
incognite?
Quali conoscenze
di matematica
bisogna utilizzare
secondo te per
risolverlo?
34
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare - Differenziare
Leggi il testo seguente e sottolinea con colori diversi quelli che secondo te sono
i concetti principali e le relazioni che li legano.
35
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare –
Differenziare

Differenziare
(decomporre un
sistema in parti
costituenti)
Leggi la seguente tavola
tratta da una storia a fumetti
intitolata “L’ispettore Bart e il
rimbambitore”.
36
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analisi di un testo mediale
Adesso rispondi alle seguenti domande (se non sai rispondere non ti preoccupare, scrivi
“non so”):
a. Chi è il protagonista della sequenza che hai visto?
b. Da che cosa l’hai capito?
c. Quali sono gli elementi che secondo te caratterizzano il protagonista della sequenza
che hai appena letto? Trova quattro aggettivi
d. Chi è secondo te l’antagonista di questa storia?
e. Da che cosa l’hai capito?
f. Quali sono gli elementi che secondo te caratterizzano l’antagonista della sequenza che
hai appena letto? Trova quattro aggettivi
g. Chi sono gli amici del protagonista di questa storia?
h. Da che cosa l’hai capito?
i. Secondo te cosa è successo al personaggio seduto con il pollice in bocca dell’ultima
vignetta?
l. Secondo te cosa vuol dire all’interno della narrazione che un’investigatore trovi un
personaggio seduto con il pollice in bocca?
m. Cosa indicano i comportamenti dei soggetti coinvolti? (ad esempio paura, stupore,
sorpresa …)
37
n. Nella vicenda è presente un errore. Quale?
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare - Organizzare
Con i concetti e le relazioni che hai sottolineato nel testo costruisci una
mappa concettuale.
38
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare - Organizzare

Organizzare (ricomporre le parti differenziate in un nuovo sistema
coerente)
1. Cosa potrebbe succedere in questo ecosistema chiuso se,
a causa dell’intervento umano, scomparissero i serpenti?
39
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare Attribuire

Attribuire (intenti
comunicativi,
motivazioni, punti di
vista, valori di fondo)
Leggi la seguente
storia a fumetti:
40
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Analizzare – Attribuire
Narrare
partendo
da un dato
punto di
vista
41
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Valutare - Controllare

Controllare (verificare la congruenza
interna di un materiale/sistema)
1. Guarda questa fotografia. Secondo te, cosa c’è di strano?
42
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Valutare - Criticare

Criticare (verificare la compatibilità del
materiale/sistema con criteri esterni)
1. Ecco un tema scritto da un bambino di quinta elementare dello scorso
anno. Il tema di partenza è “L’Europa”. Date un voto al tema sulla
base di:
a) Errori grammaticali presenti nel testo
b) Correttezza delle informazioni presenti
Per dare il voto partite da 10 e togliete 0,2 punti per ogni errore.
43
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Valutare - Criticare
1. Esamina attentamente le quattro soluzioni al
problema proposto. Secondo te qual è la
migliore? Cosa bisognerebbe cambiare secondo
te nelle altre?
a. Soluzione 1
b. Soluzione 2
c. Soluzione 3
d. Soluzione 4
44
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Generare
Leggi il testo seguente e trova tutte le possibili domande che potrebbe farti
l’insegnante sul testo.
45
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Costruire «buone domande» da porre al testo
46

Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Generare
Generare
(ipotesi,
modelli
alternativi
, …)
47
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Pianificare

Come potrebbe un tuo compagno
rispondere alle domande che hai
inventato? Prova a dargli dei
suggerimenti!
48
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Pianificare

Pianificare (definire piani, progettare
sequenze di azioni, prevedere)
1. Progetta un’invenzione e disegnala. Spiega a
cosa servono le varie parti
49
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Produrre

Scrivi le risposte che secondo te sono
corrette alle domande che hai
inventato sul testo che hai letto.
50
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Creare - Produrre

Produrre (mettere in atto i piani definiti)
51
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Oltre il livello cognitivo

Capacità di ordine superiore:
 Comunicare
 Cooperare
 Emanciparsi
 Relazionarsi
52
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Comunicare



Verbalizzare correttamente processi,
sentimenti, emozioni
Discutere con i propri pari e con gli
adulti
Produrre testi coerenti con un tema e
con requisiti dati
53
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Cooperare



Assumere ruoli in un interazione di
gruppo finalizzata alla costruzione di
un prodotto
Coordinarsi con gli altri membri del
gruppo
Negoziare
54
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Emanciparsi








Acquisire autonomia
Acquisire autostima
Acquisire motivazione
Acquisire consapevolezza delle
proprie possibilità e limiti
Prendere iniziative
Saper apprendere autonomamente
Saper riflettere sul proprio agire
Riconoscere e gestire emozioni
55
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Relazionarsi






Prestare attenzione
Accettare
Partecipare
Coinvolgere
Rispettare le regole
Manifestare emozioni
56
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Dalla cognizione alla
metacognizione
…
57
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Il ruolo chiave della mediazione (1/2)




L’allievo va indotto a collegare il compito con il suo
mondo reale  stabilite continuamente “ponti” tra sapere
scolastico e vita quotidiana
L’allievo non deve affrontare da solo i primi compiti di
potenziamento  prevedere un supporto dell’insegnante
e/o dei pari
L’allievo deve essere invitato a verbalizzare i suoi
ragionamenti e a dire “Perché” fa o dice quella cosa 
stimolare la riflessione guidata
L’allievo va guidato a definire correttamente i concetti 
eliminare le ambiguità e le miscomprensioni
Martinez Beltran J. M. (2007), Attivare il potenziale di apprendimento, Trento, Erickson
58
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Il ruolo chiave della mediazione (2/2)



L’allievo non va indotto a ripetere
meccanicamente ciò che si aspetta
l’insegnante  accettare e valorizzare la
molteplicità di risposte
Il compito va portato a termine in modo
corretto  far capire che ha valore ciò che
è “finito”
E’ necessario dare all’allievo tutto il tempo
che serve  non indurre ansia
59
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Frasi «medianti» (di qualità
differente…)






«Non fare così! (Ti proibisco di farlo!)»
«Non farlo perché non si fa così!»
«Non farlo perché è pericoloso!»
«Non farlo, ti spiego perché è
pericoloso»
«Non farlo, è meglio fare così …»
«Non farlo, cosa sarebbe potuto
succedere se lo avessi fatto?»
Trinchero R. (2009), Gioco? No, imparo! Linee guida per la progettazione e valutazione di software
didattico per il potenziamento cognitivo, in Coggi C. (2009) (a cura di), Potenziamento cognitivo e
motivazionale dei bambini in difficoltà, Milano, Angeli.
60
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Dalla metacognizione alla
motivazione
…
61
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Riconoscere la demotivazione
(1/3)
62
Brophy J. (2003), Motivare gli studenti ad apprendere, Roma, Las.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Riconoscere la demotivazione
(2/3)
63
Brophy J. (2003), Motivare gli studenti ad apprendere, Roma, Las.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Riconoscere la demotivazione
(3/3)
64
Brophy J. (2003), Motivare gli studenti ad apprendere, Roma, Las.
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Tecniche operative
…
65
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Riduzione dell’ansia da prova




Adottare atteggiamenti non valutativi
Utilizzare giochi didattici (anche al Pc)
Lavorare nel rispetto dei tempi
soggettivi degli allievi
Utilizzare la valutazione formativa
66
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Training dell’attribuzione


Mettere l’allievo di fronte a compiti
mirati, nei quali possa esperire che il
successo è il risultato dei suoi sforzi
Proporre e sviluppare punti di vista
alternativi (strutture di interpretazione)
e strategie alternative (strutture di
azione)
67
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Training dell’efficacia


Proporre compiti alla portata dell’allievo
(tenere conto della sua «zona di
sviluppo prossimale»)
Far emergere i processi cognitivi
attraverso la «riflessione parlata»:



Thinking aloud (ciò che passa per la mente)
Talking aloud (il processo mentale per svolgere il compito)
Utilizzare al meglio le «core capacities»
che egli ha
68
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Training della strategia



Far riflettere l’allievo sulle proprie
strategie, guidarlo a «scoprire» i propri
errori (strutture di autoregolazione)
Esplicitare cosa fare, come farlo e
quando e perché farlo
Far trovare all’allievo le differenze tra
la sua strategia ed altre strategie
(migliori o peggiori)
69
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Colloquio rogersiano



Si basa sull’ascolto, interessato, attivo e non giudicante
Ha la duplice funzione di raccogliere informazioni su:
 Scelte
 Atteggiamenti
 Credenze
 Valori
 «Modi di pensare» dell’allievo
e di farlo riflettere su queste, mettendolo di fronte alle
proprie contraddizione ed aiutando ad acquisire
consapevolezza
70
Roberto Trinchero – Dip. di Scienze dell’Educazione e della Formazione – Università degli studi di Torino
Fine
[email protected]
Questa presentazione è disponibile su
www.edurete.org
Per approfondimenti:
R. Trinchero, Valutare l’apprendimento nell’e-learning,
Trento, Erickson 2006
71
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Trinchero251111 (1) - Fondazione per la Scuola della