La grande guerra
1914-1918
1. Le cause del conflitto
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Causa immediata
Le cause del conflitto
Cause profonde
(politico-economiche)
Cause profonde
(culturali)
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Causa immediata
L’attentato di Sarajevo
28 giugno 1914
Lo studente serbo Gavrilo Princip
uccide a Sarajevo Francesco
Ferdinando (erede al trono dell’impero
Austro-Ungarico) e la moglie.
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Causa immediata
L’attentato di Sarajevo
I motivi dell’attentato
Gavrilo Princip apparteneva ad
una associazione segreta che
lottava per la libertà della Bosnia
(dal 1908 territorio annesso
all’Impero Austro - Ungarico) e
per l’unificazione della Bosnia e
della Serbia.
Causa immediata
L’attentato di Sarajevo
L’arresto di Gavrilo Princip subito dopo l’attentato
Cause profonde
(politico-economiche)
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Tensioni nei Balcani
Il sistema delle alleanze
Contrasti Germania – Francia
Competizione Germania - Inghilterra
Irredentismo italiano
Corsa agli armamenti
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Cause profonde
(politico-economiche)
Tensioni nei Balcani
Forte tensione tra Russia e Austria
perché entrambe volevano
accrescere la loro influenza sulla
regione, approfittando della crisi
dell’Impero Ottomano
La Serbia voleva espandersi annettendosi la Bosnia
(che faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico)
Cause profonde
(politico-economiche)
Le alleanze
Triplice alleanza
Sottoscritta nel 1882
Comprende Austria,
Germania e Italia
Triplice intesa
Sottoscritta nel 1907
Comprende Russia,
Inghilterra e Francia
Italia neutrale all’inizio
della guerra
poi schierata con l’ Intesa
Assenza di stati “mediatori” tra le due alleanze.
Al manifestarsi di un pretesto (attentato di Sarajevo) il
meccanismo delle alleanze innesca una reazione a catena
Cause profonde
(politico-economiche)
Contrasti Germania - Francia
A seguito della guerra franco-prussiana (1870-1871), la Germania si era
annessa i territori francesi dell’Alsazia - Lorena, ricchi di miniere di
carbone. La Francia voleva tornarne in possesso.
Alsazia - Lorena
Cause profonde
(politico-economiche)
Competizione Germania - Inghilterra
Alla fine dell’ ‘8oo la
Germania ha un suo impero
coloniale e contende
all’Inghilterra il primato
economico, le risorse e lo
sfruttamento dei mercati
coloniali africani
Cause profonde
(politico-economiche)
Irredentismo italiano
L'irredentismo italiano fu un movimento d'opinione che
aspirava a completare territorialmente l’ unità nazionale,
liberando le terre “irredente”, ossia soggette al dominio
austriaco (Trentino, Trieste, Istria) e annettendo alcuni territori
fuori dalla regione geografica italiana (Dalmazia, Isole del
Quarnaro), ugualmente dominate dall’Austria.
Territori “irredenti”
(sotto il dominio
austriaco) rivendicati
dall’Italia
L’Italia nei sogni degli irredentisti italiani
Cause profonde
(politico-economiche)
Irredentismo italiano
Cause profonde
(politico-economiche)
Fu la causa principale del conflitto
Corsa agli armamenti
I governi europei aumentarono vertiginosamente la produzione e
l’acquisto di armi.
Contribuì a rendere ancora più tesi i rapporti tra gli
stati ( perché ciascuno aveva paura degli altri)
Effetti della corsa agli armamenti:
Fece aumentare enormemente l’influenza sui governi
degli ufficiali dell’esercito e dei produttori di armi
( categorie interessate più alla guerra che alla pace)
Cause profonde
(culturali)
 Nazionalismo
 Diffusione di una cultura bellicista
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Cause profonde
(culturali)
Nazionalismo
Tra i capi politici come tra la popolazione era molto diffusa
l’ideologia nazionalista
Esaltazione della nazione
Aspirazione a fare della
propria nazione una
potenza mondiale, anche
ricorrendo alla guerra
Cause profonde
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(culturali)
La diffusione di una cultura bellicista
In Europa molti intellettuali consideravano la guerra non
solo strumento per risolvere i contrasti tra gli stati ma
evento in sé positivo e apprezzabile.
 La guerra “sola igiene del mondo” (Filippo Tommaso Marinetti)
 La “svinatura” di Giovanni Papini.
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Giovanni Papini, Amiamo la guerra.
dalla rivista Lacerba, II, 20 (1-X-1914)
Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo lunghi crepuscoli della paura. (…) Ci voleva una bella
innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre (…).
La guerra rimette pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla
stessa tavola. E leva di torno un’infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per
vivere, che lavoravano per mangiare, maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita. Il fuoco
degli scorridori e il dirutamento dei mortali fanno piazza pulita fra le vecchie case le vecchie cose. Quei
villaggi sudici che i soldatacci incendiarono saranno rifatti più belli e più igienici. E rimarranno anche
troppe cattedrali gotiche e troppe chiese e troppe biblioteche e troppi castelli e per gli abbruttimenti e i
rapimenti e i rompimenti dei viaggiatori e dei professori. Amiamo la guerra ed assaporiamola da
buongustai finché dura. La guerra è spaventosa - e appunto perché è spaventosa e tremenda e terribile
distruttrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.
Crepuscoli: tramonti
Svinatura: separazione del vino dalle vinacce. Papini la usa più o meno nel senso di “selezione”.
Scorridori: soldati mandati in avanscoperta
Dirutamento: distruzione
Filippo Tommaso Marinetti, dal Manifesto del Futurismo (1909), articolo 9.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra
- sola igiene del mondo - il
militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei libertari, le belle idee
per cui si muore e il disprezzo della
donna.
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La prima guerra mondiale 1914-1918