Istituto secondario di primo grado
G.B. Rubini
Windsurf
Vitali Alessia e Moretti Federica
Indice
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Il Windsurf
Le Regole
Un po’ di Storia..
Le Manovre
La struttura della tavola
I Tipi di tavola
Specialità
I Campioni
Robby Naish
Alessandra Sensini
Motivazione della scelta
Il Windsurf
Muoversi sull'acqua con il vento
nelle mani è la sintesi del
windsurf, attività sportiva
praticata da molti appassionati
in tutto il mondo.
Si tratta di una specialità della
vela che è disciplina olimpica dal
1984 per gli uomini e dal 1992
per le donne.
Nel windsurf un atleta, in piedi
su una tavola da surf alla quale è
fissata una vela, si muove sulla
superficie dell'acqua spinto dal
vento per compiere regate,
slalom, gare su onde
(waveriding) e gare di velocità.
Simbolo olimpico del
Windsurf

Le Regole
Le regole per andare in Windsurf sono:
1 indossare sempre la cintura di salvataggio;
2 usare sempre gli appositi corridoi di lancio sia in entrata che in uscita;
3 rispettare, per la navigazione, i limiti stabiliti dalle ordinanze della locale
Capitarenia di Porto;
4 informare familiari o amici in merito alla navigazione che si intende effettuare,
indicando l'orario previsto per il rientro;
5 non navigare per troppo tempo con il vento in poppa o nella stessa direzione se
sei inesperto e non conosci le varie andature;
6 se non riesci più a rientrare, lascia la vela in acqua in modo da rallentare lo
scarroccio, sdraiati sulla tavola, cerca di richiamare l'attenzione di altri e attendi
i soccorsi.
Un po’ di Storia..
Il primo prototipo documentato di tavola a vela risale al 1935 ed è accreditato a Tom Blake.
Successivamente, nel 1965, Newman Darby sviluppò l'idea aggiungendo un boma in modo da poter
controllare la vela in piedi. Purtroppo l'idea di Darby prevedeva un albero fisso che rendeva la
navigazione difficile e non ebbe successo.
Il windsurf nacque ufficialmente nel 1967 da un'idea di un ingegnere aerospaziale californiano, James
R. Drake il quale, con l’aiuto dell'amico Hoyle Schweitzer, pensò di poter continuare a fare surf anche
senza le onde, utilizzando una vela collegata alla tavola. Drake pensò di unire un boma a wishbone con
un giunto cardanico per governare in piedi una tavola a vela. I materiali utilizzati furono il legno, la
stoffa nautica e alcune corde per imbarcazioni. L'idea fu perfezionata con l'aiuto di un collega di
James, Alan Parducci che contribuì alla progettazione. Nel 1968 Schweitzer e Drake brevettarono il
windsurf e il brevetto fu trascritto ufficialmente nel registro delle invenzioni nel 1970. Insieme
cominciarono a produrre i primi Windsurfer (era questo il marchio che si utilizzò per la neonata
azienda).
Nel 1973 visti gli scarsi risultati delle vendite dei primi prototipi, Drake cedette la sua quota societaria
a Diana ed Hoyle Schweitzer che ne acquisirono tutti i diritti. Nel 1977, in Svizzera, un altro
imprenditore, Peter Brockhaus con la collaborazione del designer Ernstfried Prade, creò un nuovo
marchio: la Mistral. Nel 1978 entrò in produzione il Mistral Competition: si trattava di un nuovo
concetto di tavola, più leggera e dotata di deriva basculante, ma soprattutto di un boma in alluminio,
decisamente più maneggevole dell'originale in legno di cui era dotato
il Windsurfer.
Le prime uscite ufficiali del Mistral avvennero sul Lago di Garda che
acquisì presto fama internazionale grazie ai venti costanti che
soffiavano sulle sue acque e divenne una sorta di laboratorio europeo
per lo sviluppo di nuovi prototipi e una fucina di talenti. Da qui l'eco
del windsurf raggiunse tutto il mondo. In quegli anni nacquero altri
marchi.
Nel 1981 Brockhaus lasciò la Mistral per creare un nuovo marchio: F2
(Fun & Function), che presto sarebbe diventato famoso in tutto il
mondo grazie anche ad un team di atleti. Brockhaus, con la creazione
della F2 si dedicò molto alla promozione del funboard, realizzando in
serie tavole più leggere e più corte, adatte ad affrontare vento forte e
situazioni meteomarine difficili. Fu grazie alla determinazione di
Brockhaus che venne creato il circuito mondiale funboard (che poi
diventerà l'International Funboard Class Association) che prevedeva
spettacolari tappe agonistiche nelle località più ventose del mondo.
Purtroppo il funboard, come hanno poi dichiarato successivamente i
manager di tutte le aziende che negli anni d'oro del windsurf vendettero
migliaia di tavole, rese nello stesso tempo questo sport altamente
spettacolare ma lo trasformò da sport di massa a sport di nicchia,
decretando l'inesorabile contrazione del mercato.
Tra le leggende viventi del windsurf vi sono l'hawaiano Robby Naish e
l'olandese Björn Dunkerbeck che possono essere considerati i maggiori
esponenti delle varie discipline del windsurf essendo gli atleti che in
assoluto hanno vinto più titoli mondiali.
Le Manovre
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Nel windsurf le manovre principali sono la virata e la strambata che
permettono il cambiamento della direzione tramite il passaggio della vela
rispettivamente sulla poppa o sulla prua della tavola.
La partenza può avvenire secondo due modalità:
salire sulla tavola dall'acqua, recuperando la vela con l'apposita cima di
recupero;
sfruttare il vento facendo forza sulla vela porta il surfista direttamente sulla
tavola, potendo partire sia in acqua bassa (partenza dalla
spiaggia o beachstart) che in acqua profonda (partenza dall'acqua o
waterstart).
Per condurre una tavola a vela, non essendoci il timone, si deve agire
sull'inclinazione dell'albero. Per orzare ovvero portare la prua al vento in modo
da impostare una andatura che stringe il vento si deve inclinare l'albero verso
poppa, spostando il centro velico verso questa direzione. Per poggiare, azione
inversa all'orzare in modo da impostare una andatura che si allontana dal
vento, si inclina l'albero verso la prua. All'aumentare della velocità, in base al
tipo di tavola utilizzata, si raggiungono le condizioni di planata durante le quale
i cambiamenti di direzione si ottengono sia spostando l'albero leggermente
verso prua o verso poppa, sia esercitando una leggera pressione con i piedi
sulla tavola. I piedi del surfista, in piena planata, risultano bloccati in
apposite straps (o cinghie punta piedi) collocate a poppa della tavola, mentre la
vela viene mantenuta in una posizione arretrata rispetto alla tavola, gestendo
la disposizione del peso del proprio corpo e del rig in modo che si verifichi
l'equilibrio del centro velico con il centro di deriva della tavola. La planata
permette al windsurf di raggiungere velocità molto rilevanti. La massima
velocità mai raggiunta da un windsurf è di 49.9 nodi.
La struttura della tavola
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È costituito dai seguenti
componenti essenziali, in
genere armati e disarmati prima e
dopo l'uscita in acqua:
tavola
vela (steccata)
albero
piede d'albero
boma
pinna
deriva (opzionale)
La vela, l'albero e il boma, presi
nel loro insieme, costituiscono
quello che, talvolta anche in
italiano, si definisce rig.
I Tipi di tavola
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Una prima classificazione delle tavole da
windsurf può essere effettuata in base alle
seguenti caratteristiche:
tavole dislocanti non plananti (dette
anche longboards): in genere lunghe e pesanti,
adatte ai principianti per avvicinarsi a questo
sport e dotate di superfici veliche ridotte.
Solitamente questo tipo di tavole è munita
di deriva mobile posizionata al centro dello
scafo;
tavole plananti (o funboards): in genere corte e
leggere, che necessitano di maggiore esperienza
e dotate di superfici veliche più grandi,
comunque che permettano alla tavola di
entrare in planata con una determinata
intensità del vento. Questo tipo di tavole sono
dotate di una serie di cinghie punta piedi
(straps) sulla poppa e di cimette sul boma che
vengono utilizzate agganciandosi mediante
un trapezio indossato dal surfista.
Specialità
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Ci sono delle particolari discipline che si possono praticare con il windsurf, ognuna delle quali
individua diverse tipologie di tavole:
Il windsurf (RS:X da Pechino 2008): una delle specialità veliche dei Giochi Olimpici, per i maschi
dal 1984 (a Los Angeles), per le femmine dal 1992 (a Barcellona) che dal 2008, a Pechino, ha
sostituito la tavola Mistral;
Il Freestyle: si compiono evoluzioni molto complesse e spettacolari, come salti e rotazioni, con
acqua calma o quasi;
Il Wave: l'atleta mescola il surf da onda e il windsurf saltando e surfando onde e frangenti. Questa
specialità è forse la più spettacolare poiché permette al surfista di effettuare salti considerevoli e di
chiudere evoluzioni (trick) totalmente fuori dall'acqua o facendosi trasportare dall'onda come nel
surf;
Il Formula: praticata con tavole dalle precise limitazioni (unica tavola con larghezza massima, poco
spessore e lunghezza pinna definite) su di un vero e proprio percorso di regata, dove si
ripropongono quasi tutte le varie andature (bolina, traverso, lasco);
Lo Slalom: praticata con tavole con limitazioni meno restrittive (si può utilizzare un numero
maggiore di tavole), con caratteristiche (lunghezza, larghezza, superificie velica) abbastanza variabili
in base all'intensità del vento e di utilizzo. Si tratta di una competizione dove si deve arrivare prima
degli avversari alla fine di un percorso tra due boe che generalmente ha una conformazione "ad
otto" adottando un'andatura che è solitamente al traverso;
Il Supercross: competizione dove, come per lo Slalom, vince chi arriva per primo alla fine del
percorso ma, fra un giro di boa e l'altro bisogna completare delle manovre Freestyle;
La Velocità (o Speed): tavole particolari (molto strette) vengono lanciate su un tratto d'acqua
piattissima. Le velocità si aggirano intorno ai 45 nodi. Il record mondiale di velocità di una tavola a
vela di questo tipo appartiene al francese Antoine Albeau con una velocità di 49.09 nodi
(90.91 km/h).
I Campioni
L’italiana
Alessandra
Sensini
L’ hawaiano
Robby Naish
Robby Naish
Robby Naish nasce a La Jolla, California, il 23 aprile
1963. Cresce a Kailua, Hawaii, ed è considerato oggi la
leggenda vivente del windsurf.
Inizia a praticare surf a 8 anni e windsurf a 11. Nel 1976,
all'età di soli 13 anni, vince alle Bahamas il neonato
campionato mondiale di windsurf, che poi riconquista
per altre 3 volte. Dal 1976 al 1981 domina la scena
internazionale vincendo tutte le regate più importanti.
Nel 1981 il windsurf diventa uno sport professionistico
e Naish si insedia alla prima posizione del ranking
mondiale, che deterrà fino al 1987, vincendo 20 titoli
nelle diverse discipline.
Naish è adesso un marchio di riferimento nel mondo del
windsurf, che produce tavole, vele (ed anche tutto il
resto) con grandi risultati.
Sposato con Katie, è inoltre un pioniere del kitesurf
dove ha vinto 2 titoli mondiali slalom ed 1 titolo
mondiale nel salto.
Negli ultimi tempi Naish si dedica allo Stand Up
Paddling (SUP) rendendo questo sport molto popolare.
Alessandra Sensini
Alessandra Sensini nasce a Grosseto il 26 gennaio 1970.
Nel 1982, grazie alla spinta delle sorelle, sale per la prima volta su
una tavola da windsurf. Sboccia l'amore per questo sport e da questo
momento dedicherà la propria anima sportiva a questa disciplina.
Inizia presto a mietere successi a livello italiano; a livello
internazionale si fa conoscere nel 1987 quando, non ancora
maggiorenne, si classifica terza ai Campionati del Mondo Giovanili.
Partecipa per la prima volta alle Olimpiadi di Barcellona 1992. Dopo
essere stata a lungo in zona medaglia, Alessandra arriva al settimo
posto. Quattro anni più tardi alle Olimpiadi di Atlanta 1996 arriva il
suo primo successo olimpico: si classifica terza e porta a casa una
medaglia di bronzo. Alle Olimpiadi di Sydney 2000 fa valere il proprio
bagaglio di esperienza e vince la medaglia d'oro.
Dopo aver vinto i campionati mondiali di windsurf nel 2000,
Alessandra si ripete nel 2004: questo successo è il biglietto da visita
con cui si presenta alla Olimpiadi di Atene. E' tra le favorite e
all'ultima regata si trova in testa alla graduatoria; un quarto posto
basterebbe per confermare l'oro di Sydney, ma nell'ultima regata
qualcosa va storto e, anche a causa della scarsità di vento, non riesce
a ottenere più del settimo posto. Il risultato consente ad Alessandra
di aggiudicarsi una medaglia olimpica, quella di bronzo.
Nel 2006 la nuova classe RSX sostituisce la Mistral: Alessandra
Sensini a 36 anni ad Auckland (Nuova Zelanda) si laurea campionessa
mondiale in questa nuova classe.
A 38 anni vola in Cina, a Pechino, per partecipare alla sua quinta
Olimpiade: porterà a casa un'altra medaglia, questa volta d'argento.
Motivazione della scelta
La parola Windsurf l’avevamo sentita nominare solo
qualche volta in TV, mentre parlavano di sport, e ci
interessava conoscere meglio questa disciplina, in modo
più approfondito.
Con questa ricerca abbiamo scoperto molte cose su
Windsurf, che prima non sapevamo o conoscevamo solo
vagamente.
Ora possiamo dire che è uno degli sport che conosciamo
meglio!
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Windsurf presentazione di Vitali Alessia e Moretti Federica