Il sistema mediatico in Germania La stampa: cenni storici • a Lipsia, nel 1650, escono le Einkommenden Zeitungen • anni 20, il giornale rappresenta il più importante mezzo di informazione • periodo nazionalsocialista, strumento statale di manipolazione della popolazione, controllo e censura • 1945, stampa sotto il controllo degli Alleati, «stampa di licenza», rieducazione democratica • 1949, autonomia dei gruppi editoriali tedeschi, 225 redazioni • situazione non cambia molto fino agli anni 80 • oggi: problemi finanziari, concentrazione 09/09/2013 Michaela Koliba 2 Particolarità della stampa tedesca • la stampa occupa un ruolo di primo piano • alto tasso di abbonamenti, poche vendite in edicola • pochi giornali nazionali • posizione forte dei giornali regionali, poca concorrenza tra di loro, monopolio in certe zone • dipendenza dalle entrate pubblicitarie • crisi concentrazione nelle mani di pochi gruppi editoriali 09/09/2013 Michaela Koliba 3 La stampa tedesca • quotidiani • Süddeutsche Zeitung, Monaco, 1945, 437.000 copie vendute • Frankfurter Allgemeine Zeitung, 1949, Francoforte, 362.000 copie vendute • Die Welt, 1946, 250.000 copie vendute • Die Tageszeitung (taz), 1979, Berlino, 50.000 copie vendute • Handelsblatt, 137.000 copie vendute, giornale di economia • Financial Times Deutschland, 100.000 copie vendute, giornale di economia • quotidiani in vendita per strada/quotidiano «boulevard»: • Bild, 1952, 2,7 milioni: articoli brevi, linguaggio comprensibile, intrattenimento, semplifica i contenuti, influenza l‘opinione pubblica • Abendzeitung, München 09/09/2013 Michaela Koliba 4 „stummer Verkäufer“ edicola selfservice 09/09/2013 Michaela Koliba 5 La stampa tedesca • quotidiani della domenica: • Bild am Sonntag, 1,5 milioni di copie vendute, Springer • Welt am Sonntag, 405.000 copie vendute, Springer • • • • • free press - giornali gratuiti: la Germania conosce il fenomno solo in modo limitato tentativi di pubblicare giornali gratuiti negli anni 90 calo delle vendite per gli editori oggi esistono solo edizioni settimanali regionali e locali 09/09/2013 Michaela Koliba 6 La stampa tedesca • settimanali: • Die Zeit, 1946, 505.000 copie vendute • Der Spiegel, 1947, 960.000, posizione di primo piano, critico e coraggioso • Focus, 1993, 560.000, più temi economici, più temi d’intrattenimento • 1400 giornali di annunci: gratuiti, concorrenza per i quotidiani, “giornali di nicchia” in piccole città senza edizione locale 09/09/2013 Michaela Koliba 7 09/09/2013 Michaela Koliba 8 La stampa tedesca altre riviste: • riviste specializzate, riviste femminili, programmi televisivi, riviste automobilistiche, riviste su casa e giardino • riviste illustrate – Stern, 900.000 copie vendute, giornalismo di sensazione – Bunte • i cinque gruppi più grandi pubblicano circa il 60% delle riviste (Bauer, Springer, Burda, Gruner + Jahr) 09/09/2013 Michaela Koliba 9 Situazione attuale: segnali di crisi • dal 2000, crescenti difficoltà economiche dovute al crollo delle entrate pubblicitarie: anni ’90, 2/3 delle entrate, oggi il 50% • diffusione diminuisce: 1991, 27,3 milioni; 2011, 18,8 milioni • strategie di promozione: inserti, mediateche, libri, DVD 09/09/2013 Michaela Koliba 10 Struttura della stampa tedesca • • • • • Concentrazione gruppi editoriali/ finanziari quotidiani: 5 case editrici su 350 pubblicano il 44% dei quotidiani Axel Springer Verlag (Bild, Die Welt..) Westdeutsche Allgemeine Zeitung (WAZ) (Westdeutsche Allgemeine Zeitung, Westfälische Rundschau..) • Stuttgarter Zeitung/Rheinpfalz/Südwestpresse (Südwestdeutsche Medienholding) (Stuttgarter Zeitung, Südwestpresse) • DuMont Schauberg (Kölner Stadt Anzeiger, Express..) • Münchner Zeitungsverlag (Ippengruppe) (Münchner Merkur, tz) • riviste: il 60% pubblicato da 5 grandi gruppi editoriali • Bauer, Springer, Burda, Gruner + Jahr, WAZ • concentrazione: molte «redazioni parziali» • 138 redazioni, 1.538 edizioni • 15,15 milioni giornali regionali e locali, 1,65 milioni giornali nazionali 09/09/2013 Michaela Koliba 11 Struttura della stampa tedesca • alcuni dati preoccupanti • Springer, pubblica l’80% dei giornali in vendita per strada • nel 60% dei comuni non c‘è la possibilità di scelta tra quotidiani locali • possibilità di controllo: ufficio federale dei cartelli • in genere la pluralità e la libertà di espressione non sono minacciate 09/09/2013 Michaela Koliba 12 09/09/2013 Michaela Koliba 13 09/09/2013 Michaela Koliba 14 Libertà di stampa • • • • • • • Costituzione tedesca articolo 5: (1) Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi, senza venirne impedito, da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di stampa e d’informazione mediante la radio ed il cinematografo. Non si può stabilire alcuna censura (2) Questi diritti trovano i loro limiti nelle disposizioni delle leggi generali, nelle norme legislative concernenti la protezione della gioventù e nel diritto della persona al suo onore Costituzione italiana articolo 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. 09/09/2013 Michaela Koliba 15 Libertà di stampa • • • • • diritti della stampa: diritto di non testimoniare indagini segrete dovere di accuratezza obbligo d‘informazione degli enti • • • • limiti della libertà di stampa: affermazioni false tutela della persona, della sfera privata e degli interessi dello Stato diritto alla rettifica • • • • • • controllo volontario della stampa, il consiglio di stampa “presserat” rispetto della veridicità accuratezza dignità della persona nessuna discriminazione non lasciarsi influenzare 09/09/2013 Michaela Koliba 16 La Tv pubblica tedesca: cenni storici • regime nazista: strumento di propaganda • 1945, reeducation policy degli Alleati, principio federale applicato al sistema radiotelevisivo, si finanzia attraverso il canone • ente di controllo: consiglio della radiofonia • 1950, Consorzio degli Enti radiotelevisivi Pubblici della Repubblica Federale di Germania, ARD (Arbeitsgemeinschaft der öffentlich rechtlichen Rundfunkanstalten der Bundesrepublik Deutschland) • 1954, primo canale televisivo, Das Erste • 1961, Zweites deutsches Fernsehen ZDF, Mainz, struttura centralistica • 1984, 3Sat, specializzato in cultura e informazione; KIKA per bambini • 1992, Arte, Eurosport • oggi: programma vario e autonomo, canone di un valore di 6 miliardi all’anno 09/09/2013 Michaela Koliba 17 La Tv privata tedesca: cenni storici • 1984, canali privati iniziano a trasmettere via cavo o satellite • modello di pluralità interna pluralità esterna • infotainement, fiction, telenovela, reality tv, sport • si finanziano attraverso la pubblicità • oggi RTL raggiunge lo share più alto • pay tv • 1991 Premiere (Kirch), 2009, diventa Sky (Murdoch) • difficoltà a far fronte alla concorrenza dei canali privati gratuiti e pubblici • altri: Kabel Deutschland 09/09/2013 Michaela Koliba 18 Canali televisivi • • • • TV pubblica: ARD ZDF programmi regionali: Bayern 3, SWR 3, ecc. • 3SAT • Arte • Eurosport • pay tv • Sky (fino al 2009: Premiere) • Kabel Deutschland 09/09/2013 Michaela Koliba • • • • • • TV privata: RTL RTL 2 VOX Kabel 1 SAT1 • • • • canali specializzati MTV VIVA Sport 1 19 Il sistema radiotelevisivo: struttura • due gruppi di canali pubblici: ProSiebenSat1 (ProSieben, Sat1, 9Live, Kabel1, DSF) Springer e Rtl Group (Rtl, Rtl2, super Rtl, Vox, N-TV) Bertelsmann • il 60% dell’audience: canali privati, Rtl group: il 26%, ProSiebenSat1: il 20% • concentrazione più forte che nell’ambito della stampa: canali pubblici: il 40% dell’audience, due gruppi privati: il 46% • audience dei canali pubblici in calo: ARD: 1985 il 43%; 2010 il 13% • canali pubblici suscitano critiche: burocrazia, influenza della politica, trascurano il “dovere culturale”, sprecano soldi • pubblicità: ARD, ZDF <l‘1%, dopo le ore 20 la pubblicità non è permessa, vietato interrompere i film; tv privata: 1320% 09/09/2013 Michaela Koliba 20 Palinsesti • canali pubblici • intrattenimento prevale nonostante il «dovere culturale», shows, fiction, serie televisive, gialli • ciononostante mettono in onda numerosi programmi di informazione • telegiornali: credibilità e neutralità • informazione: ARD il 40%, ZDF il 50%, più informazione politica; RTL il 23%, Sat1 il 17% più «human interest», cronaca nera 09/09/2013 Michaela Koliba 21 La radio • radio pubblica – 60 stazioni radiofoniche, la maggior parte trasmette soltanto a diffusione regionale – programmi specializzati: – Deutsche Welle, diffondere informazioni sulla Germania all‘estero – Deutschlandradio, programma di cultura e di informazione, senza pubblicità, si finanzia esclusivamente attraverso il canone • radio privata – nasce negli anni 80, sviluppo analogo alla televisione – trasmette più musica, meno informazione – concorrenza tra le stazioni radiofoniche profilo e stile musicale facilmente riconoscibili • frammentazione del mercato, nessuno ha una posizione predominante • soffre della crisi pubblicitaria, deve far fronte alla concorrenza delle stazioni radiofoniche online • spesso soltanto «musica di sottofondo» 09/09/2013 Michaela Koliba 22 I nuovi media • • • • • Internet giornali online dalla metà degli anni 90, „cultura gratis“ nuove possibilità: e-paper, e-publishing conseguenze per la stampa tradizionale: – diminuzione della diffusione – calo delle entrate pubblicitarie 09/09/2013 Michaela Koliba 23 Situazione attuale: • “convergenza dei media“ • crisi della stampa, futuro come “mezzo di orientamento”? • concentrazione nelle mani di pochi gruppi editoriali – Bertelsman AG, 500 aziende – Kirch Gruppe – Axel Springer Verlag AG • mercato molto regolamentato, sia il settore pubblico che privato, rischio: poca flessibilità 09/09/2013 Michaela Koliba 24 Conclusione: particolarità • • • • diffusione regionale dei giornali gran numero di riviste di alta tiratura posizione di primo piano della Bild sistema federale applicato ai mass media competenza dei Länder • importanza della libertà di espressione, organo di controllo volontario 09/09/2013 Michaela Koliba 25 Bibliografia • • • • • • • • • Altendorfer, Otto: Das Mediensystem der Bundesrepublik Deutschland. Wiesbaden: Westdt. Verl. Beck, Klaus (2012): Das Mediensystem Deutschlands. Wiesbaden: Springer VS. (=Studienbücher zur Kommunikations- und Medienwissenschaft). Chill, Hanni (1999): Grundwissen Medien. Stuttgart [u.a.]: Klett. Hangen, Claudia (2012): Grundlagenwissen Medien für Journalisten. Wiesbaden: Springer VS. Kopper, Gerd G. (2006): Medienhandbuch Deutschland. Reinbek bei Hamburg: Rowohlt-Taschenbuch-Verl. Lombardo, Maria (2009): Giornali d'Europa. Catania: Ed.it. Meyn, Hermann (2012): Massenmedien in Deutschland. Konstanz [u.a.]: UVK Verl.-Ges. Pürer, Heinz (2007): Presse in Deutschland. Konstanz: UVK-Verl.-Ges. (=UTB 8334). Rath: Le televisioni in Europa. Torino: Ed. della Fondazione Giovanni Agnelli. 09/09/2013 Michaela Koliba 26