U.O. Farmacotossicodipendenze Prato
CARCERE E TOSSICODIPENDENZA
ORGANIZZAZIONE DEL SER.T PENITENZIARIO A PRATO
Prato,08 Novembre 2014
Dott.ssa Rosanna Mastroianni
Medico Tossicologo- Ser.T Prato AUSL4 Coordinatore equipe SERT Penitenziario
La tossicodipendenza in carcere
Andamento dei detenuti presenti al 31/12/2012 in carcere e andamento dei detenuti con problemi droga correlati – Anni
2001-2012
23,8% del totale
Fonte: Relazione annuale al parlamento, 2013
salute nelle carceri resta in
Il trattamentoLa
in
carcere e dopo la scarcerazione
gran parte una competenza
riduce
il tasso
di recidiva
dei Ministeri
della
Giustizia e
dell’Interno
Continuum terapeutico in
comunità del Dipartimento
Penitenziario del Delaware:
% di persone senza nuovi
arresti dalla scarcerazione a
42 mesi di follow-up
Butzin CA, et al. J Subst Abuse Treat. 2002; 22(2):63–69.
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
(European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction-EMCDDA), 2014
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; “Testo unico delle leggi in materia di disciplina
degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazioned ei relativi stati di
tossicodipendenza”.
Il D.Lgs.230/1999 ha stabilito il riordino dell’ assistenza sanitaria in carcere prevedendo il trasferimento al SSN delle
funzioni sanitarie inerenti i settori della prevenzione e dell’assistenza ai detenuti e agli internati tossicodipendenti e la
individuazione di almeno tre regioni nelle quali realizzare il graduale trasferimento in forma sperimentale, delle restanti
funzioni sanitarie.
 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1°aprile 2008, “Modalità e criteri per il trasferimento al servizio sanitario
nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in
materia di sanità penitenziaria, ivi comprese quelle concernenti il rimborso alle comunità terapeutiche delle spese
sostenute per il mantenimento, la cura e l’assistenza medica dei detenuti di cui all’art. 96, comma 6 e 6 bis del testo unico
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. Le regioni assicurano
l'espletamento delle funzioni trasferite con il presente decreto attraverso le Aziende sanitarie locali comprese nel proprio
territorio e nel cui ambito di competenza sono ubicati gli istituti e servizi penitenziari e i servizi minorili di riferimento.
Legge Regionale 2 dicembre 2005, n. 64 “Tutela del diritto alla salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari
ubicati in Toscana”, che stabilisce che la Regione Toscana garantisce ai detenuti e agli internati nelle carceri toscane, i
livelli essenziali di assistenza sanitaria concernenti le prestazioni preventive, diagnostico-terapeutiche e riabilitative, alla
pari degli individui in stato di libertà.
Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 848 del 27/09/2010 “Trasferimento al SSN delle funzioni
penitenziarie. Disposizioni per gli interventi di inserimento in comunità terapeutiche di soggetti
tossico/alcoldipendenti (misure alternative alla pena) e costruzione del percorso assistenziale”.
sanitarie
detenuti
Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 1232 del 27/12/2011 “D.G.R.T. 848/2010: approvazione linee di indirizzo per la
presa in carico di persone detenute tossicodipendenti e alcoldipendenti per l'incremento della fruizione dei percorsi
alternativi al carcere e destinazione risorse”
U.O. Farmacotossicodipendenze Prato
SERT Penitenziario: OBIETTIVI GENERALI
.
Presa in carico detenuti con quadro di abuso/dipendenza o accertato consumo
di sostanze psicoattive lecite ed illecite per la definizione di programmi
terapeutici individualizzati (farmacologici, psicologici e sociali, focus group
preparatori al percorso esterno)
Tossico alcoldipendente
MEDICO TOSSICOLOGO
-Valutazione tossicologica dello stato e grado di
dipendenza, test rapidi all'ingresso per la presa
in carico, accertamenti tossicologico-analiiticilaboratoristici e stumentali, clinico-documentali
-Continuità delle terapie farmacologiche
specifiche già in atto e/o definizione di piano di
trattamento psicofarmacologico, Sostitutivo,
terapie sintomatiche e antagoniste e loro
monitoraggio clinico
•Monitoraggio clinico delle patologie correlate
EDUCATORE
PROFESSIONALE
all'abuso di sostanze
•Colloqui
esplorativi,
valutativi
e motivazionali
-Definizione
diagnostica
strutturata
per quanto
•Stesura
di progetto
e di
previsto proposta
dal DPR 309/90
e dal occupazionale
D.M. 186/90
reinserimento sociale
•Definizione delle tipologie di inserimento:
lavorativo per categorie protette, tirocini
formativi professionalizzanti, stage con borsa
ASSISTENTE SOCIALE
lavoro, inserimenti socio-terapeutici, ecc.
•Valutazione sociale finalizzata alla richiesta di
•Collaborazione con l'equipe del Sert territoriale
programma terapeutico e socio-riabilitativo (storia
dell'ASL4 e in particolare con l'Educatore SERT
personale sociiale, familiare-penale)
avvia la fase di reperimento delle risorse
•Comunicazione tra sert penitenziario e sert territoriale
necessarie alla realizzazione del progetto.
per l’attuazione del percorso trattamentale
•Continuità della presa in carico sia essa legata
•Colloqui preparatori al programma
al proseguimento del percorso alternativo alla
•Prestazioni motivazionali (focus group) preparatorie al
carcerazione che in caso di estinzione della pena
percorso esterno
e di prosecuzione di un percorso terapeutico in
•Consulenze per necessità assitenziali
PSICOLOGO
maniera volontaria da parte della persona
•Colloquio di conoscenza interessata.
•Valutazione psicologica - Psicodiagnosi,
attraverso
•Percorsi gruppali
con finalità di
colloqui clinici e test
accompagnamento motivazionale al
•Colloqui di sostegno
cambiamento (carcere/territorio)
•Percorsi gruppali con finalità di accompagnamento
motivazionale al cambiamento (carcere/territorio)
diagnosi di “attualità” di tossico-alcoldipendenza; specifiche di
percorso per soggetti territorialmente già conosciuti / non conosciuti
(in caso di diagnosi positiva) e avvio iter valutativo-motivazionale
, dichiarazione di idoneità dello
stesso e sua condivisione con il soggetto fruitore
C)
VII. attuazione del programma terapeutico con verifiche in itinere
VIII. conclusione del programma ed avvio del follow-up
IX. Dimissione
Ingresso (Nuovo Giunto dalla libertà o da altro Istituto) il sanitario dell’istituto
effettuerà una prima valutazione: l’eventuale stato di tossico / alcool dipendenza sulla
base delle dichiarazioni del soggetto e/o di esame obiettivo clinico da supportare tramite
l’esecuzione tempestiva e volontaria di drug – test urinari
Primo contatto con detenuto alcol-tossicodipendente può avere luogo anche a seguito
di segnalazione di altro interlocutore istituzionale per i detenuti già presenti in Istituto.
Comunicazione tempestiva degli esiti degli
accertamenti al al medico del SERT
penitenziario, che avvierà il processo
diagnostico
Inquadramento di Consumo/dipendenza secondo criteri diagnostici standardizzati di DSM-IV-TR,
Rilievi
ed indiretti, documentali e catamnestici, rilievi clinici: visita medica
ICD IXCM
e /o anamnestici,
in base al DMdiretti
186/90
primo ingresso
(medico
continuita’
assistenziale)
Valutazione
di sintomi
(se presenti)
riferiti
dall’utente. Esame clinico-obiettivo alla ricerca di segni

analisi
in
archivio,
se
conosciuto,
i e/o
certificati
o dalle
relazioni
dei Ser.T. , di
patognomonici, collegabili all’uso di sostanze attraverso
stupefacenti
alcol (per
es. segni
di venopunture
provenienza,
o dagli
penitenziari
dai quali
il soggetto
proviene
presenza
di fuorivena
con istituti
possibili
zone necrotiche,
miosi,
rinorrea,
sbadigli, piloerezione, tremori,
Intervista
clinica
ed
esame
dello
stato
fisico/
psichico.
Esame
documentale diari clinici analisi
tachiaritmia, epatomegalia, ipo o ipertensione arteriosa ecc...).
dei liquidi
biologici
(ematoclinici,
transferrina
desialiata–CDT,
alcolemia,
test
di screening
Valutazione
gravità
clinica
della dipendenza
da sostanze
stupefacenti:
Scala di
Wang,
per SAO, delle
la
patologie
infettive
HIV,
HBV,
HCV,
ed
esame
chimico-tossicologico
urine
CIWA-Ar per SAA Cocaine Selective Severity Assessment-CSSA; Cannabis Withdrawal Assessment
Scale-CWAS, Amphetamine Withdrawal Scale (AmpWS) ecc.
Scale Analogiche Visive di autovalutazione V.A.S. per craving da sostanze psicoattive
 Questionari per identificazione del consumo problematico di alcol: CAGE, AUDIT,
 La legge n° 46/06 introduce, la definizione di consumatore e tossicofilo e l’obbligatorietà da parte del
servizio per le tossicodipendenze di seguire il paziente e prenderlo in carico. In questi due casi i
detenuti, dopo un’analisi di non uso cronico di sostanze vengono informati che non potranno accedere
a misure alternative previste per le persone tossico/alcoldipendenti ma comunque, potranno usufruire
del supporto terapeutico degli operatori del Ser.T. interno.
 Avviato il processo diagnostico dal medico del SERT penitenziario:
--se il soggetto risulta già conosciuto o in carico ad un SERT territoriale, il medico del SERT
penitenziario richiederà informazioni cliniche e diagnostiche al SERT territoriale ed attualizzerà la
diagnosi
-- se il soggetto non risulta conosciuto dal SERT territoriale, sarà il SERT penitenziario ad effettuare l’iter
diagnostico ed a fornirne le risultanze al SERT territoriale
Se il soggetto non è conosciuto da alcun Ser.t o non è più seguito da tempo la diagnosi va ulteriormente
accertata sull’esame del capello o dei peli pubici. Tale esame grava economicamente sul soggetto che lo
richiede.
 il medico del Ser.T. interno mette a punto la diagnosi di dipendenza (criteri diagnostici previsti
dall'Accordo Stato/Regioni del 18 maggio 2011 ICD- 9-CM e in base al DM 186/90, risultano
fondamentali : anamnesi , analisi dei liquidi biologici, analisi in archivio, se conosciuto, attraverso i
certificati o dalle relazioni dei Ser.T. di provenienza, o dagli istituti penitenziari dai quali il soggetto
proviene).
La fase di valutazione si esaurisce con la verifica in equipe SerT. Se la certificazione diagnostica è positiva
segue la presa in carico, se negativa segue la non presa in carico. Al termine del processo diagnostico il il
medico responsabile del SERT emette la certificazione di tossico/alcoldipendenza nella forma e nei
contenuti previsti dalla normativa.
1. Se il paziente rifiuta l’approfondimento diagnostico o il trattamento da parte del SerT
si interrompe il percorso con il servizio.
2. Se si pone diagnosi di abuso o dipendenza da sostanze illegali o alcol oppure di accertato
consumo di tali sostanze il paziente è in carico al servizio con tutto quanto ne segue in termini di
monitoraggio e follow-up da parte degli operatori SerT. Se, nonostante la diagnosi posta, il
detenuto non accetta la presa in carico del SerT, valgono le medesime considerazioni di cui al
punto precedente.
3. Se la diagnosi è dubbia poiché sussistono elementi suggestivi ma non certezze. Si prende in
carico il detenuto con un trattamento a valenza prevalentemente preventiva.
4. Diagnosi negativa: non ci sono elementi oggettivi di consumo di sostanze illegali od alcol;
il detenuto non è di competenza del SerT.
5. Detenuti che rifiutano una presa in carico pur dichiarando l’utilizzo di sostanze. A tali pazienti
non vengono garantite prestazioni, salvo per i detenuti che rivedano la propria posizione fornendo
il consenso alla presa in carico se utilizzatori di sostanze, previa valutazione diagnostica.
MEDICA
Valutazione
PSICOLOGICA
GESTIONE
COMUNICAZIONE
RETE
Progetto
terapeutico
individualizzato
SOCIALE
Equipe del SERT penitenziario definisce il
percorso assistenziale da effettuare
all’interno del carcere.
I programmi sono essenzialmente caratterizzati da:
-trattamenti farmacologici (Medico)
-colloqui periodici di sostegno (Assistente sociale);
-percorsi gruppali con finalità di accompagnamento
motivazionale al cambiamento carcere/territorio
(Psicologo,Educatore professionale)
-colloqui di sostegno psicologici (Psicologo)
Attribuzione di un
case manager
PRESA IN CARICO MULTIDISCPLINARE EQUIPE SERT PENITENZIARIO
La presa in carico multidisciplinare SerT prevede l’ avvio di
iter valutativomotivazionale e comporta la scelta e la formulazione di programma terapeuticoriabilitativo, con dichiarazione di idoneità dello stesso e sua condivisione con il
RIUNIONE
ÉQUIPE SERT PENITENZIARIO
soggetto fruitore
-Incontro tra gli operatori del SerT Carcere: discussione tutti i casi.
Gli operatori
psico-sociali
ricevono
la segnalazione
dal medico
che ha effettuato
le
L’esito
di tale incontro
determina
la posizione
del detenuto
nei confronti
dell’équipe
operazioni
precedenti.
Nel caso non
in cui
operatori si occupino di uno stesso paziente,
stessa:
in carico,
in valutazione,
in più
carico.
l’operatore di delle
riferimento
verrà indicato
nelleda
riunioni
organizzative
con il criterio
della
-Valutazione
le richieste
di colloqui
effettuare
con i detenuti
nella Casa
maggior attività
lavorodidi operatori
rete
Circondariale
dadiparte
appartenenti ad altre strutture esterne (SerT,
Comunità Terapeutiche ecc.).
trattamento
interventi
di tipo
sociale dei
e psicologico
-IlIl servizio
socialemultidisciplinare
e il servizio di prevede
psicologia
definiscono
la titolarità
casi e gli
attraverso
attività di individuali
di gruppo.
Gli interventi
psicologici
e sociali
obiettivi
terapeutici,
anche in epropri
incontri
programmati;
eventuali
casiseguono
critici
i criteri proposti,
di trattamento
presidio preventivamente
U.F. SerT Asl in
4 èquipe.
Prato, adattati allo specifico
vengono
definitidel
e approvati
penitenziario
La presa in carico comporta l’attività in rete con i servizi interni al carcere, con il
privato sociale che collabora con il Ser.T., con i Ser.T. territoriali, gli avvocati difensori,
L’UEPE e il Giudice di Sorveglianza.. Le verifiche e valutazioni dei casi in carico
sanitario vengono effettuate in incontri programmati dell’equipe
Al detenuto con diagnosi di tossico/alcool dipendenza viene proposta l’adesione ad un
programma terapeutico e socio – riabilitativo. In caso di assenso, premesso che si
considera quale luogo di residenza utile ai fini dell’assistenza quella anagrafica
precedente al momento dell’ingresso in istituto:
a) se l’interessato risiede nel territorio dell’A.S.L. territorialmente competente sul carcere e
risulta conosciuto, viene segnalato agli operatori del Ser.T di riferimento che
proseguiranno la presa in carico anche in ambito penitenziario
b) se risiede nel territorio dell’A.S.L. competente territorialmente sul carcere e non risulta
già conosciuto prima dell’ingresso in istituto, l’equipe del Ser.T operante in quest’ultimo
raccoglierà e decodificherà la domanda
c) se non risiede nel territorio dell’A.S.L. competente territorialmente sul carcere, che sia
esso conosciuto o non conosciuto, l’equipe del Ser.T operante nell’istituto invierà
comunicazione al Ser.T competente per residenza sul caso al fine di concordare la presa in
carico
d) Per i soggetti stranieri irregolari vengono, in ogni caso, garantite tutte le prestazioni
erogate all’interno della struttura penitenziaria.
Se il detenuto tossico/alcol dipendente risulti essere stato in trattamento presso un Ser.T
ma non in trattamento al momento della carcerazione, gli operatori Ser.T. penitenziario
valuteranno la motivazione del soggetto ad iniziare un trattamento e, se così è , il Ser.T.
interno contatterà per iscritto per iscritto il Ser.T. di competenza per un eventuale percorso
idoneo al soggetto. L’operatore che mantiene questi contatti è l’assistente sociale del Ser.T
interno.
Il SERT territoriale può:
- intraprendere esso stesso l’iter valutativo-motivazionale, mediante invio di propri operatori e fissazione
di colloqui di questi in carcere volti all’identificazione del programma terapeutico;
oppure
- può fornire delega in tal senso al SERT penitenziario, che pertanto svolgerà l’iter valutativomotivazionale per suo conto e ne trasmetterà le risultanze e/o le proposte terapeutico-riabilitative al
SERT territoriale attraverso una relazione scritta. In entrambi i casi il SERT territoriale, raccolti i dati
motivazionali provenienti anche dalle varie professionalità che hanno operato nel carcere (psicologo,
assistente sociale, medico, educatore, etc), procede alla discussione del caso all’interno del proprio
staff e formula/redige il programma terapeutico-riabilitativo ritenuto più idoneo al caso,
Richiesta di intervento finalizzata ad effettuare un percorso terapeutico in attuazione di
una misura alternativa alla pena (affidamento in prova per casi particolari), fruibile dai
soggetti «definitivi»: il SERT territoriale è responsabile della formulazione e
dell’attuazione del piano terapeutico individuato, sia ambulatoriale che semiresidenziale
o residenziale.
La formulazione e redazione del programma terapeutico-riabilitativo è di competenza
esclusiva del SERT territoriale che in tal modo si assume oneri e responsabilità connessi
a tale programma,
- Una volta che il programma terapeutico-riabilitativo è stato deciso, condiviso con
l’interessato e redatto, il SERT territoriale provvede a darne comunicazione all’Autorità
Giudiziaria procedente, o per il tramite dell’UEPE o per il tramite dei legali
rappresentanti del soggetto o per il tramite degli operatori afferenti all’area
penitenziaria.
- Tale diffusione comunicativa del programma terapeutico ha lo scopo, rendendone
edotti tutti gli attori e il fruitore, di avviare il processo di preparazione ed
accompagnamento del detenuto alla fase attuativa
Il detenuto verra’ messo a conoscenza della modalità che il SERT territoriale utilizzerà
(diretta o per il tramite del SERT penitenziario) per l’iter motivazionale.
Colloqui preparatori in carcere:
operatori della comunità terapeutica o con altri attori terzi, quali le Cooperative Sociali, le
Associazioni di Volontariato, i Gruppi di mutuo auto aiuto. Tali Di tale informativa si farà
carico il SERT penitenziario.
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato
con problematiche di tossico ed alcoldipendenza
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.201
2
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
110 -160
270
102 -143
245
131 -133
264
98 -145
243
115 -200 127- 203
315
330
99- 141
240
112
128
156
177
216
96
80
41,5%
52,2%
59,1%
72,8%
68,6%
29,1%
33,3%
47
54
70
50
76
68
49
317
299
334
293
391
398
379
Detenuti presenti alla data di
rilevazione
703
700
703
675
728
707
732
% di alcol-tossicodipendenti
sulla popolazione detenuta
45%
42%
47%
43%
53%
56%
52%
Tossicodipendenti e
consumatori di droghe illegali
Poliabusatori
% di poliabusatori
Alcoldipendenti
Detenuti con problematiche
legate all’uso di sostanze
psicoattive
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia”
di Prato con problematiche di tossico ed alcoldipendenza
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.2012
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
Tossicodipendenti e consumatori
di droghe illegali
270
245
264
243
315
330
240
Stranieri extracomunitari
131
110
157
144
215
195
131
48,5%
44,9%
59,5%
59,2%
68,2%
59,1%
54,6%
Alcoldipendenti
47
54
70
50
76
68
49
Stranieri extracomunitari
18
22
24
17
40
31
21
38,3%
40,7%
34,3%
34,0%
52,6%
45,6%
42,8%
% sul totale
% sul totale
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con
problematiche di tossicodipendenza – distribuzione per uso di sostanza
primaria
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.2012
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
270
245
264
243
315
330
240
Oppiacei
98
79
84
88
100
99
72
Cocaina
135
134
143
128
161
156
120
Cannabinoidi
25
23
28
19
45
45
38
Altre sostanze
12
9
9
8
9
30
10
Tossicodipendenti e consumatori
di droghe illegali
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con
problematiche di tossicodipendenza – situazione patologie infettive
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.2012
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
Tossicodipendenti e
consumatori di droghe illegali
110- 160
270
102 -143 131 -133
245
264
98 -145
243
115- 200
315
127- 203
330
99- 141
330
Detenuti sottoposti a test HIV
140
179
240
196
200
300
210
2
3
5
6
6
4
5
Detenuti sottoposti a test HCV
169
195
250
210
200
300
210
Detenuti positivi al test HCV
50
53
73
68
60
50
28
Detenuti sottoposti a test HBV
169
195
250
210
200
300
210
Detenuti positivi al test HBV
40
43
35
36
30
28
14
Detenuti positivi al test HIV
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con
problematiche di alcoldipendenza – situazione patologie infettive
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.2012
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
Alcoldipendenti
47
54
70
50
76
68
49
Detenuti sottoposti a test HIV
0
41
70
40
70
68
49
Detenuti positivi al test HIV
0
0
0
0
0
0
0
Detenuti sottoposti a test HCV
36
46
70
36
70
68
49
Detenuti positivi al test HCV
12
13
20
15
20
7
4
Detenuti sottoposti a test HBV
36
46
70
36
70
68
49
Detenuti positivi al test HBV
8
11
15
15
15
4
5
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato
con problematiche di tossico ed alcoldipendenza - posizione giudiziaria
30. 06. 2011
31.12.2011
30.06.2012
31.12.2012
30.06.2013
31.12.2013
30.06.2014
Tossicodipendenti e consumatori
di droghe illegali
270
245
264
243
315
330
240
In attesa di giudizio
42
50
48
52
113
53
44
15,5%
20,4%
18,2%
21,4%
35,9%
16,1%
18,3%
Alcoldipendenti
47
54
70
50
76
68
49
In attesa di giudizio
2
12
8
2
24
11
7
4,2%
22,2%
11,4%
4,0%
31,6%
16,2%
14,3%
% sul totale
% sul totale
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con
problematiche di tossico ed alcoldipendenza – modalità di accesso ai programmi
alternativi
Richieste di affidamento in prova
da parte di alcol tossicodipendenti detenuti
Detenuti in possesso dei requisiti
di legge
Affidamenti in prova al servizio
sociale
% degli affidamenti in prova sui
richiedenti
1° sem.
2011
2° sem.
2011
1° sem.
2012
2° sem.
2012
1° sem.
2013
2° sem.
2013
1° sem.
2014
130
166
165
310
153
163
122
58
98
88
113
107
106
88
42
51
71
101
84
89
57
72,4%
52,1%
80,7%
89,4%
78,5%
83,9%
64,8%
Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti
Modello Organizzativo
Continuita’ terapeutica ed
assistenziale
SERT
penitenziario
-Trattamenti farmacologici
-Trattamenti Psico-sociali
-Inserimenti lavorativi
diagnosi e trattamento di uso/abuso o
 Garanzie di continuità
terapeutica
 Integrazione carcereterritorio
 Parità di livelli
assistenziali
 Sistema omogeneo
e differenziato
 Partecipazione di
rappresentanze
SERT
territoriale
Formulazione e
dell’attuazione del piano
terapeutico individuato, sia
ambulatoriale che
semiresidenziale o
residenziale.
dipendenza da sostanze illegali e /o alcol o altri
comportamenti additivi
-Sostegno psicologico
-Psicodiagnosi
-Trattamenti psico-educativi
Attuazione del
programma terapeutico
nella misura alternativa
-Colloqui sociali preparatori al programma
-Prestazioni sociali motivazionali (focus group) preparatorie al percorso esterno
-Percorsi gruppali con finalità di accompagnamento motivazionale al cambiamento
(carcere/territorio)
-Stesura proposta di progetto occupazionale e di reinserimento sociale
Aree problematiche
Collegamento con le direzioni sanitarie
delle carceri
Difformità di trattamenti farmacologici e
riabilitativi tra carceri
Difformità di procedure diagnostiche per la
tossicodipendenza
Mi trovo in carcere unicamente per
ragioni di concorrenza:
facevo le stesse banconote che fa lo
Stato
Woody Allen
Grazie per l’attenzione!!!
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SERT PENITENZIARIO