U.O. Farmacotossicodipendenze Prato CARCERE E TOSSICODIPENDENZA ORGANIZZAZIONE DEL SER.T PENITENZIARIO A PRATO Prato,08 Novembre 2014 Dott.ssa Rosanna Mastroianni Medico Tossicologo- Ser.T Prato AUSL4 Coordinatore equipe SERT Penitenziario La tossicodipendenza in carcere Andamento dei detenuti presenti al 31/12/2012 in carcere e andamento dei detenuti con problemi droga correlati – Anni 2001-2012 23,8% del totale Fonte: Relazione annuale al parlamento, 2013 salute nelle carceri resta in Il trattamentoLa in carcere e dopo la scarcerazione gran parte una competenza riduce il tasso di recidiva dei Ministeri della Giustizia e dell’Interno Continuum terapeutico in comunità del Dipartimento Penitenziario del Delaware: % di persone senza nuovi arresti dalla scarcerazione a 42 mesi di follow-up Butzin CA, et al. J Subst Abuse Treat. 2002; 22(2):63–69. Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction-EMCDDA), 2014 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazioned ei relativi stati di tossicodipendenza”. Il D.Lgs.230/1999 ha stabilito il riordino dell’ assistenza sanitaria in carcere prevedendo il trasferimento al SSN delle funzioni sanitarie inerenti i settori della prevenzione e dell’assistenza ai detenuti e agli internati tossicodipendenti e la individuazione di almeno tre regioni nelle quali realizzare il graduale trasferimento in forma sperimentale, delle restanti funzioni sanitarie. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1°aprile 2008, “Modalità e criteri per il trasferimento al servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria, ivi comprese quelle concernenti il rimborso alle comunità terapeutiche delle spese sostenute per il mantenimento, la cura e l’assistenza medica dei detenuti di cui all’art. 96, comma 6 e 6 bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. Le regioni assicurano l'espletamento delle funzioni trasferite con il presente decreto attraverso le Aziende sanitarie locali comprese nel proprio territorio e nel cui ambito di competenza sono ubicati gli istituti e servizi penitenziari e i servizi minorili di riferimento. Legge Regionale 2 dicembre 2005, n. 64 “Tutela del diritto alla salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari ubicati in Toscana”, che stabilisce che la Regione Toscana garantisce ai detenuti e agli internati nelle carceri toscane, i livelli essenziali di assistenza sanitaria concernenti le prestazioni preventive, diagnostico-terapeutiche e riabilitative, alla pari degli individui in stato di libertà. Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 848 del 27/09/2010 “Trasferimento al SSN delle funzioni penitenziarie. Disposizioni per gli interventi di inserimento in comunità terapeutiche di soggetti tossico/alcoldipendenti (misure alternative alla pena) e costruzione del percorso assistenziale”. sanitarie detenuti Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 1232 del 27/12/2011 “D.G.R.T. 848/2010: approvazione linee di indirizzo per la presa in carico di persone detenute tossicodipendenti e alcoldipendenti per l'incremento della fruizione dei percorsi alternativi al carcere e destinazione risorse” U.O. Farmacotossicodipendenze Prato SERT Penitenziario: OBIETTIVI GENERALI . Presa in carico detenuti con quadro di abuso/dipendenza o accertato consumo di sostanze psicoattive lecite ed illecite per la definizione di programmi terapeutici individualizzati (farmacologici, psicologici e sociali, focus group preparatori al percorso esterno) Tossico alcoldipendente MEDICO TOSSICOLOGO -Valutazione tossicologica dello stato e grado di dipendenza, test rapidi all'ingresso per la presa in carico, accertamenti tossicologico-analiiticilaboratoristici e stumentali, clinico-documentali -Continuità delle terapie farmacologiche specifiche già in atto e/o definizione di piano di trattamento psicofarmacologico, Sostitutivo, terapie sintomatiche e antagoniste e loro monitoraggio clinico •Monitoraggio clinico delle patologie correlate EDUCATORE PROFESSIONALE all'abuso di sostanze •Colloqui esplorativi, valutativi e motivazionali -Definizione diagnostica strutturata per quanto •Stesura di progetto e di previsto proposta dal DPR 309/90 e dal occupazionale D.M. 186/90 reinserimento sociale •Definizione delle tipologie di inserimento: lavorativo per categorie protette, tirocini formativi professionalizzanti, stage con borsa ASSISTENTE SOCIALE lavoro, inserimenti socio-terapeutici, ecc. •Valutazione sociale finalizzata alla richiesta di •Collaborazione con l'equipe del Sert territoriale programma terapeutico e socio-riabilitativo (storia dell'ASL4 e in particolare con l'Educatore SERT personale sociiale, familiare-penale) avvia la fase di reperimento delle risorse •Comunicazione tra sert penitenziario e sert territoriale necessarie alla realizzazione del progetto. per l’attuazione del percorso trattamentale •Continuità della presa in carico sia essa legata •Colloqui preparatori al programma al proseguimento del percorso alternativo alla •Prestazioni motivazionali (focus group) preparatorie al carcerazione che in caso di estinzione della pena percorso esterno e di prosecuzione di un percorso terapeutico in •Consulenze per necessità assitenziali PSICOLOGO maniera volontaria da parte della persona •Colloquio di conoscenza interessata. •Valutazione psicologica - Psicodiagnosi, attraverso •Percorsi gruppali con finalità di colloqui clinici e test accompagnamento motivazionale al •Colloqui di sostegno cambiamento (carcere/territorio) •Percorsi gruppali con finalità di accompagnamento motivazionale al cambiamento (carcere/territorio) diagnosi di “attualità” di tossico-alcoldipendenza; specifiche di percorso per soggetti territorialmente già conosciuti / non conosciuti (in caso di diagnosi positiva) e avvio iter valutativo-motivazionale , dichiarazione di idoneità dello stesso e sua condivisione con il soggetto fruitore C) VII. attuazione del programma terapeutico con verifiche in itinere VIII. conclusione del programma ed avvio del follow-up IX. Dimissione Ingresso (Nuovo Giunto dalla libertà o da altro Istituto) il sanitario dell’istituto effettuerà una prima valutazione: l’eventuale stato di tossico / alcool dipendenza sulla base delle dichiarazioni del soggetto e/o di esame obiettivo clinico da supportare tramite l’esecuzione tempestiva e volontaria di drug – test urinari Primo contatto con detenuto alcol-tossicodipendente può avere luogo anche a seguito di segnalazione di altro interlocutore istituzionale per i detenuti già presenti in Istituto. Comunicazione tempestiva degli esiti degli accertamenti al al medico del SERT penitenziario, che avvierà il processo diagnostico Inquadramento di Consumo/dipendenza secondo criteri diagnostici standardizzati di DSM-IV-TR, Rilievi ed indiretti, documentali e catamnestici, rilievi clinici: visita medica ICD IXCM e /o anamnestici, in base al DMdiretti 186/90 primo ingresso (medico continuita’ assistenziale) Valutazione di sintomi (se presenti) riferiti dall’utente. Esame clinico-obiettivo alla ricerca di segni analisi in archivio, se conosciuto, i e/o certificati o dalle relazioni dei Ser.T. , di patognomonici, collegabili all’uso di sostanze attraverso stupefacenti alcol (per es. segni di venopunture provenienza, o dagli penitenziari dai quali il soggetto proviene presenza di fuorivena con istituti possibili zone necrotiche, miosi, rinorrea, sbadigli, piloerezione, tremori, Intervista clinica ed esame dello stato fisico/ psichico. Esame documentale diari clinici analisi tachiaritmia, epatomegalia, ipo o ipertensione arteriosa ecc...). dei liquidi biologici (ematoclinici, transferrina desialiata–CDT, alcolemia, test di screening Valutazione gravità clinica della dipendenza da sostanze stupefacenti: Scala di Wang, per SAO, delle la patologie infettive HIV, HBV, HCV, ed esame chimico-tossicologico urine CIWA-Ar per SAA Cocaine Selective Severity Assessment-CSSA; Cannabis Withdrawal Assessment Scale-CWAS, Amphetamine Withdrawal Scale (AmpWS) ecc. Scale Analogiche Visive di autovalutazione V.A.S. per craving da sostanze psicoattive Questionari per identificazione del consumo problematico di alcol: CAGE, AUDIT, La legge n° 46/06 introduce, la definizione di consumatore e tossicofilo e l’obbligatorietà da parte del servizio per le tossicodipendenze di seguire il paziente e prenderlo in carico. In questi due casi i detenuti, dopo un’analisi di non uso cronico di sostanze vengono informati che non potranno accedere a misure alternative previste per le persone tossico/alcoldipendenti ma comunque, potranno usufruire del supporto terapeutico degli operatori del Ser.T. interno. Avviato il processo diagnostico dal medico del SERT penitenziario: --se il soggetto risulta già conosciuto o in carico ad un SERT territoriale, il medico del SERT penitenziario richiederà informazioni cliniche e diagnostiche al SERT territoriale ed attualizzerà la diagnosi -- se il soggetto non risulta conosciuto dal SERT territoriale, sarà il SERT penitenziario ad effettuare l’iter diagnostico ed a fornirne le risultanze al SERT territoriale Se il soggetto non è conosciuto da alcun Ser.t o non è più seguito da tempo la diagnosi va ulteriormente accertata sull’esame del capello o dei peli pubici. Tale esame grava economicamente sul soggetto che lo richiede. il medico del Ser.T. interno mette a punto la diagnosi di dipendenza (criteri diagnostici previsti dall'Accordo Stato/Regioni del 18 maggio 2011 ICD- 9-CM e in base al DM 186/90, risultano fondamentali : anamnesi , analisi dei liquidi biologici, analisi in archivio, se conosciuto, attraverso i certificati o dalle relazioni dei Ser.T. di provenienza, o dagli istituti penitenziari dai quali il soggetto proviene). La fase di valutazione si esaurisce con la verifica in equipe SerT. Se la certificazione diagnostica è positiva segue la presa in carico, se negativa segue la non presa in carico. Al termine del processo diagnostico il il medico responsabile del SERT emette la certificazione di tossico/alcoldipendenza nella forma e nei contenuti previsti dalla normativa. 1. Se il paziente rifiuta l’approfondimento diagnostico o il trattamento da parte del SerT si interrompe il percorso con il servizio. 2. Se si pone diagnosi di abuso o dipendenza da sostanze illegali o alcol oppure di accertato consumo di tali sostanze il paziente è in carico al servizio con tutto quanto ne segue in termini di monitoraggio e follow-up da parte degli operatori SerT. Se, nonostante la diagnosi posta, il detenuto non accetta la presa in carico del SerT, valgono le medesime considerazioni di cui al punto precedente. 3. Se la diagnosi è dubbia poiché sussistono elementi suggestivi ma non certezze. Si prende in carico il detenuto con un trattamento a valenza prevalentemente preventiva. 4. Diagnosi negativa: non ci sono elementi oggettivi di consumo di sostanze illegali od alcol; il detenuto non è di competenza del SerT. 5. Detenuti che rifiutano una presa in carico pur dichiarando l’utilizzo di sostanze. A tali pazienti non vengono garantite prestazioni, salvo per i detenuti che rivedano la propria posizione fornendo il consenso alla presa in carico se utilizzatori di sostanze, previa valutazione diagnostica. MEDICA Valutazione PSICOLOGICA GESTIONE COMUNICAZIONE RETE Progetto terapeutico individualizzato SOCIALE Equipe del SERT penitenziario definisce il percorso assistenziale da effettuare all’interno del carcere. I programmi sono essenzialmente caratterizzati da: -trattamenti farmacologici (Medico) -colloqui periodici di sostegno (Assistente sociale); -percorsi gruppali con finalità di accompagnamento motivazionale al cambiamento carcere/territorio (Psicologo,Educatore professionale) -colloqui di sostegno psicologici (Psicologo) Attribuzione di un case manager PRESA IN CARICO MULTIDISCPLINARE EQUIPE SERT PENITENZIARIO La presa in carico multidisciplinare SerT prevede l’ avvio di iter valutativomotivazionale e comporta la scelta e la formulazione di programma terapeuticoriabilitativo, con dichiarazione di idoneità dello stesso e sua condivisione con il RIUNIONE ÉQUIPE SERT PENITENZIARIO soggetto fruitore -Incontro tra gli operatori del SerT Carcere: discussione tutti i casi. Gli operatori psico-sociali ricevono la segnalazione dal medico che ha effettuato le L’esito di tale incontro determina la posizione del detenuto nei confronti dell’équipe operazioni precedenti. Nel caso non in cui operatori si occupino di uno stesso paziente, stessa: in carico, in valutazione, in più carico. l’operatore di delle riferimento verrà indicato nelleda riunioni organizzative con il criterio della -Valutazione le richieste di colloqui effettuare con i detenuti nella Casa maggior attività lavorodidi operatori rete Circondariale dadiparte appartenenti ad altre strutture esterne (SerT, Comunità Terapeutiche ecc.). trattamento interventi di tipo sociale dei e psicologico -IlIl servizio socialemultidisciplinare e il servizio di prevede psicologia definiscono la titolarità casi e gli attraverso attività di individuali di gruppo. Gli interventi psicologici e sociali obiettivi terapeutici, anche in epropri incontri programmati; eventuali casiseguono critici i criteri proposti, di trattamento presidio preventivamente U.F. SerT Asl in 4 èquipe. Prato, adattati allo specifico vengono definitidel e approvati penitenziario La presa in carico comporta l’attività in rete con i servizi interni al carcere, con il privato sociale che collabora con il Ser.T., con i Ser.T. territoriali, gli avvocati difensori, L’UEPE e il Giudice di Sorveglianza.. Le verifiche e valutazioni dei casi in carico sanitario vengono effettuate in incontri programmati dell’equipe Al detenuto con diagnosi di tossico/alcool dipendenza viene proposta l’adesione ad un programma terapeutico e socio – riabilitativo. In caso di assenso, premesso che si considera quale luogo di residenza utile ai fini dell’assistenza quella anagrafica precedente al momento dell’ingresso in istituto: a) se l’interessato risiede nel territorio dell’A.S.L. territorialmente competente sul carcere e risulta conosciuto, viene segnalato agli operatori del Ser.T di riferimento che proseguiranno la presa in carico anche in ambito penitenziario b) se risiede nel territorio dell’A.S.L. competente territorialmente sul carcere e non risulta già conosciuto prima dell’ingresso in istituto, l’equipe del Ser.T operante in quest’ultimo raccoglierà e decodificherà la domanda c) se non risiede nel territorio dell’A.S.L. competente territorialmente sul carcere, che sia esso conosciuto o non conosciuto, l’equipe del Ser.T operante nell’istituto invierà comunicazione al Ser.T competente per residenza sul caso al fine di concordare la presa in carico d) Per i soggetti stranieri irregolari vengono, in ogni caso, garantite tutte le prestazioni erogate all’interno della struttura penitenziaria. Se il detenuto tossico/alcol dipendente risulti essere stato in trattamento presso un Ser.T ma non in trattamento al momento della carcerazione, gli operatori Ser.T. penitenziario valuteranno la motivazione del soggetto ad iniziare un trattamento e, se così è , il Ser.T. interno contatterà per iscritto per iscritto il Ser.T. di competenza per un eventuale percorso idoneo al soggetto. L’operatore che mantiene questi contatti è l’assistente sociale del Ser.T interno. Il SERT territoriale può: - intraprendere esso stesso l’iter valutativo-motivazionale, mediante invio di propri operatori e fissazione di colloqui di questi in carcere volti all’identificazione del programma terapeutico; oppure - può fornire delega in tal senso al SERT penitenziario, che pertanto svolgerà l’iter valutativomotivazionale per suo conto e ne trasmetterà le risultanze e/o le proposte terapeutico-riabilitative al SERT territoriale attraverso una relazione scritta. In entrambi i casi il SERT territoriale, raccolti i dati motivazionali provenienti anche dalle varie professionalità che hanno operato nel carcere (psicologo, assistente sociale, medico, educatore, etc), procede alla discussione del caso all’interno del proprio staff e formula/redige il programma terapeutico-riabilitativo ritenuto più idoneo al caso, Richiesta di intervento finalizzata ad effettuare un percorso terapeutico in attuazione di una misura alternativa alla pena (affidamento in prova per casi particolari), fruibile dai soggetti «definitivi»: il SERT territoriale è responsabile della formulazione e dell’attuazione del piano terapeutico individuato, sia ambulatoriale che semiresidenziale o residenziale. La formulazione e redazione del programma terapeutico-riabilitativo è di competenza esclusiva del SERT territoriale che in tal modo si assume oneri e responsabilità connessi a tale programma, - Una volta che il programma terapeutico-riabilitativo è stato deciso, condiviso con l’interessato e redatto, il SERT territoriale provvede a darne comunicazione all’Autorità Giudiziaria procedente, o per il tramite dell’UEPE o per il tramite dei legali rappresentanti del soggetto o per il tramite degli operatori afferenti all’area penitenziaria. - Tale diffusione comunicativa del programma terapeutico ha lo scopo, rendendone edotti tutti gli attori e il fruitore, di avviare il processo di preparazione ed accompagnamento del detenuto alla fase attuativa Il detenuto verra’ messo a conoscenza della modalità che il SERT territoriale utilizzerà (diretta o per il tramite del SERT penitenziario) per l’iter motivazionale. Colloqui preparatori in carcere: operatori della comunità terapeutica o con altri attori terzi, quali le Cooperative Sociali, le Associazioni di Volontariato, i Gruppi di mutuo auto aiuto. Tali Di tale informativa si farà carico il SERT penitenziario. Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossico ed alcoldipendenza 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.201 2 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 110 -160 270 102 -143 245 131 -133 264 98 -145 243 115 -200 127- 203 315 330 99- 141 240 112 128 156 177 216 96 80 41,5% 52,2% 59,1% 72,8% 68,6% 29,1% 33,3% 47 54 70 50 76 68 49 317 299 334 293 391 398 379 Detenuti presenti alla data di rilevazione 703 700 703 675 728 707 732 % di alcol-tossicodipendenti sulla popolazione detenuta 45% 42% 47% 43% 53% 56% 52% Tossicodipendenti e consumatori di droghe illegali Poliabusatori % di poliabusatori Alcoldipendenti Detenuti con problematiche legate all’uso di sostanze psicoattive Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossico ed alcoldipendenza 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.2012 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 Tossicodipendenti e consumatori di droghe illegali 270 245 264 243 315 330 240 Stranieri extracomunitari 131 110 157 144 215 195 131 48,5% 44,9% 59,5% 59,2% 68,2% 59,1% 54,6% Alcoldipendenti 47 54 70 50 76 68 49 Stranieri extracomunitari 18 22 24 17 40 31 21 38,3% 40,7% 34,3% 34,0% 52,6% 45,6% 42,8% % sul totale % sul totale Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossicodipendenza – distribuzione per uso di sostanza primaria 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.2012 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 270 245 264 243 315 330 240 Oppiacei 98 79 84 88 100 99 72 Cocaina 135 134 143 128 161 156 120 Cannabinoidi 25 23 28 19 45 45 38 Altre sostanze 12 9 9 8 9 30 10 Tossicodipendenti e consumatori di droghe illegali Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossicodipendenza – situazione patologie infettive 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.2012 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 Tossicodipendenti e consumatori di droghe illegali 110- 160 270 102 -143 131 -133 245 264 98 -145 243 115- 200 315 127- 203 330 99- 141 330 Detenuti sottoposti a test HIV 140 179 240 196 200 300 210 2 3 5 6 6 4 5 Detenuti sottoposti a test HCV 169 195 250 210 200 300 210 Detenuti positivi al test HCV 50 53 73 68 60 50 28 Detenuti sottoposti a test HBV 169 195 250 210 200 300 210 Detenuti positivi al test HBV 40 43 35 36 30 28 14 Detenuti positivi al test HIV Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di alcoldipendenza – situazione patologie infettive 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.2012 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 Alcoldipendenti 47 54 70 50 76 68 49 Detenuti sottoposti a test HIV 0 41 70 40 70 68 49 Detenuti positivi al test HIV 0 0 0 0 0 0 0 Detenuti sottoposti a test HCV 36 46 70 36 70 68 49 Detenuti positivi al test HCV 12 13 20 15 20 7 4 Detenuti sottoposti a test HBV 36 46 70 36 70 68 49 Detenuti positivi al test HBV 8 11 15 15 15 4 5 Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossico ed alcoldipendenza - posizione giudiziaria 30. 06. 2011 31.12.2011 30.06.2012 31.12.2012 30.06.2013 31.12.2013 30.06.2014 Tossicodipendenti e consumatori di droghe illegali 270 245 264 243 315 330 240 In attesa di giudizio 42 50 48 52 113 53 44 15,5% 20,4% 18,2% 21,4% 35,9% 16,1% 18,3% Alcoldipendenti 47 54 70 50 76 68 49 In attesa di giudizio 2 12 8 2 24 11 7 4,2% 22,2% 11,4% 4,0% 31,6% 16,2% 14,3% % sul totale % sul totale Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Popolazione detenuta presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato con problematiche di tossico ed alcoldipendenza – modalità di accesso ai programmi alternativi Richieste di affidamento in prova da parte di alcol tossicodipendenti detenuti Detenuti in possesso dei requisiti di legge Affidamenti in prova al servizio sociale % degli affidamenti in prova sui richiedenti 1° sem. 2011 2° sem. 2011 1° sem. 2012 2° sem. 2012 1° sem. 2013 2° sem. 2013 1° sem. 2014 130 166 165 310 153 163 122 58 98 88 113 107 106 88 42 51 71 101 84 89 57 72,4% 52,1% 80,7% 89,4% 78,5% 83,9% 64,8% Fonte: Ministero di Grazia e Giustizia - Rilevazione semestrale su alcolisti e tossicodipendenti detenuti Modello Organizzativo Continuita’ terapeutica ed assistenziale SERT penitenziario -Trattamenti farmacologici -Trattamenti Psico-sociali -Inserimenti lavorativi diagnosi e trattamento di uso/abuso o Garanzie di continuità terapeutica Integrazione carcereterritorio Parità di livelli assistenziali Sistema omogeneo e differenziato Partecipazione di rappresentanze SERT territoriale Formulazione e dell’attuazione del piano terapeutico individuato, sia ambulatoriale che semiresidenziale o residenziale. dipendenza da sostanze illegali e /o alcol o altri comportamenti additivi -Sostegno psicologico -Psicodiagnosi -Trattamenti psico-educativi Attuazione del programma terapeutico nella misura alternativa -Colloqui sociali preparatori al programma -Prestazioni sociali motivazionali (focus group) preparatorie al percorso esterno -Percorsi gruppali con finalità di accompagnamento motivazionale al cambiamento (carcere/territorio) -Stesura proposta di progetto occupazionale e di reinserimento sociale Aree problematiche Collegamento con le direzioni sanitarie delle carceri Difformità di trattamenti farmacologici e riabilitativi tra carceri Difformità di procedure diagnostiche per la tossicodipendenza Mi trovo in carcere unicamente per ragioni di concorrenza: facevo le stesse banconote che fa lo Stato Woody Allen Grazie per l’attenzione!!!