Descrivimi
Questo mammifero marino è dotato
di un’ottima vista, ma per trovare
cibo si serve dell’ecolocalizzazione.
I suoni rimbalzano sugli oggetti e gli
echi vengono incanalati verso le
orecchie dalla mascella inferiore.
Quindi il delfino li analizza e
determina la posizione della preda.
Accoppiamento
Un modo di segnalare l'intenzione di accoppiarsi nei delfini è il comportamento: si danno
la caccia, si danno colpi con il muso e si strofinano l'uno contro l'altra.Talvolta riescono a
formare stabili alleanze maschili cooperando per conquistare una femmina. Il processo
inizia con i maschi, i quali scelgono una femmina, la separano dalle sue compagne
inseguendola in modo talvolta aggressivo. Le si esibiscono intorno nuotandole vicino, a
volte ispezionando la sua area genitale. Si tratta per il più delle volte di un processo di
"aggregazione" aggressivo che costringe la femmina a stare con i maschi per poche ore o
addirittura per alcune settimane. La presenza di più di un maschio è inevitabile perchè un
delfino possa accoppiarsi con una femmina non troppo disponibile.
Il "vantaggio" di queste alleanze (di 2-3 delfini) sta nell'aumento di opportunità di
accoppiamento e quindi generare discendenti. Due maschi operanti insieme hanno
comunque il vantaggio di poter respingere gli altri. Benché il fatto di essere in
coppia dimezzi per ciascuno dei due maschi la possibilità di generare figli con quella
femmina, le probabilità sono pur sempre maggiori rispetto ad una competizione generata
con molti altri maschi.
La Sua
Riproduzione
Il suo modo di determinare il genere, femminile o maschile, è quello
di vedere l'area genitale, un'erezione, un accoppiamento o un
cucciolo nuotare vicino ad un adulto che si presume sia una
femmina.
Nella parte ventrale, il maschio presenta due fenditure che
sembrano formare un punto esclamativo. Nella fenditura più lunga
sono alloggiati internamente i genitali, mentre l'apertura più piccola
posteriore è l'ano. Due minuscoli pori, quasi invisibili, sono
posizionati su entrambi i lati dell'apertura genitale e rappresentano
le vestigia di capezzoli.
Le femmine presentano una continuità fra l'apertura genitale e
quella anale, sono infatti molto vicine e indistinguibili: su ciascun
lato dell'apertura uro-genitale si trova un'altra apertura contenente
le ghiandole mammarie.
La Sua Struttura
Le dimensioni sono diverse delle diverse famiglie di delfini: quelli oceanici sono
mediamente lunghi 220 cm, mentre quelli di fiume 215 cm.Il corpo di un delfino, o di un
qualsiasi altro Cetaceo, si presenta estremamente idrodinamico in modo da consentirgli di
nuotare agilmente.
La pelle, estremamente liscia e senza peli, contribuisce a ridurre la resistenza dell'acqua
secernendo olio o muco.
Lo scheletro è assai debole dal momento che non hanno alcun bisogno di sostenere il loro
corpo.
Le vertebre del cervicali sono corte e spesso fuse in modo da conferire una grande forza
al collo, impedendogli di flettersi e quindi costituire un ostacolo per il nuoto.
Gli arti anteriori si sono trasformati in due natatoie ben sviluppate mentre gli arti
posteriori sono scomparsi e l'unico residuo di osso pelvico sono due ossicini dietro ai
muscoli. Le natatoie e la pinna dorsale servono a mantenere la direzione e l'equilibrio,
mentre i lobi della coda spingono il corpo dentro l'acqua. La coda rappresenta una delle
caratteristiche anatomiche più peculiari dei Cetacei in quanto si differenzia da quelle dei
pesci poiché si è sviluppata in senso orizzontale.
Il cranio è "telescopico", cioè spinto all'indietro a partire dalla fronte, ha occhi indipendenti
e posizionati in modo tale da consentire una vista frontale (cosa che non accade nelle
balene), ha molti denti (il numero varia a seconda delle specie considerate: ad esempio il
delfino comune ne ha circa 200) sottili e appuntiti, infine sulla sommità, leggermente
spostato a sinistra ha lo sfiatatoio: l'unica narice chiusa da un lembo di pelle.
Mammiferi
I mammiferi sono i più evoluti. Sono provvisti di
ghiandole mammarie che producono latte. La
temperatura è costante (sangue caldo) generalmente
con peli, denti, a seconda dell’ ambientazione.
Hanno i polmoni e il cuore è diviso in quattro parti, la
circolazione è completa e doppia.
Il suo Ambiente
Fin dall'antichità i delfini sono stati accreditati, nel mar Mediterraneo, di mostrare
un'intelligenza superiore a quella normalmente attribuita ai pesci, sia nel proprio
gruppo che nei confronti dell'uomo, il che ha creato una precoce e persistente
idea della loro socievolezza e li ha posti al centro di culti, miti e rappresentazioni.
È ormai noto in effetti che i delfini, come gli altri cetacei, dispongono di un
sistema di comunicazione complesso come un vero e proprio linguaggio, fondato
non solo sulla capacità di produrre ultrasuonisignificanti all'interno del gruppo, ma
anche su schemi di movimento utilizzati come segni di comunicazione.
La nutrizione
I delfini sono predatori e cacciano le loro prede in
velocità. La dentatura è adattata agli animali che
cacciano: le specie con molti denti si nutrono
prevalentemente di pesci, mentre le specie con becchi
più corti e minor numero di denti si nutrono di
molluschi (seppie, calamari, polpi e moscardini). Alcune
specie di delfini catturano anche crostacei, tra cui i
granchi.
Immagini
Video
http://www.youtube.com/watch?v=QVDLW2S-WpY
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Alessandra