Dal 3 al 7 Febbraio 2014 Praga antica L'area su cui fu fondata Praga è stata sito di stanziamenti in tempi antichi fin dal Paleolitico. Secondo una leggenda Praga venne fondata dalla principessa Libuše e da suo marito Přemysl, il fondatore della dinastia con il medesimo nome. Anche se la leggenda viene considerata un semplice racconto, il primo nucleo di Praga venne fondato nel'ultima parte del IX secolo come un castello su una collina che controllava la riva destra della Moldava, questo castello viene conosciuto oggi come Vyšehrad ("castello alto") per differenziarlo dall'altro castello che venne eretto sulla riva opposta, il futuro Castello di Praga (Pražský Hrad). In seguito la città divenne la sede del Re di Boemia. Fu un importante centro per i mercanti che venivano da tutta Europa, inclusi molti ebrei, come tramanda il mercante ebreo Ibrahim ibn Ya'qub. La città divenne un vescovato nel 973. Il re Vladislao II costruì un primo ponte sulla Moldava nel 1170, il Ponte Giuditta, che crollò nel 1342. Il Ponte Carlo (Karlův most) venne costruito in seguito sulle fondamenta del precedente ponte. Nel 1257, sotto il re Ottocaro II, venne fondata Malá Strana ("Piccola Parte") nella futura zona Hradčany: era il distretto per la popolazione tedesca. Questa parte di popolazione aveva il diritto di amministrarsi legislativamente in modo autonomo. Il nuovo distretto si trovava sulla riva opposta allo Staré Mesto ("Città Vecchia"), che godeva dello status di comune ed era difesa da una linea di mura e fortificazioni. L'era di Carlo IV La città fiorì durante il XIV secolo, durante il regno di Carlo IV della nuova dinastia dei Lussemburgo. Egli ordinò la costruzione della Città Nuova (Nové Město), adiacente alla Città Vecchia. Il Ponte Carlo venne costruito per collegare il nuovo distretto a Malá Strana. I monumenti fatti costruire da Carlo IV includono la Cattedrale di San Vito, che si trova all'interno del castello, l'Università Carolina e un nuovo ponte sul fiume Moldava (detto poi "Ponte Carlo"). A quel tempo Praga era la terza città per grandezza in Europa e sotto Carlo IV era l'effettiva capitale del Sacro romano impero, e quindi venne elevata al grado di arcivescovato. Possedeva una zecca, ed erano presenti mercanti e banchieri tedeschi e italiani e ospitava un'ampia e attiva comunità ebraica di circa 15.000 persone, il 30% cioè dell'intera popolazione urbana. L'ordine sociale, comunque, divenne sempre più turbolento, a causa del potere crescente della corporazione degli artigiani (spesso lacerata anche da lotte interne) e dalla presenza di un crescente numero di poveri. Nei seguenti due secoli Praga continuò a giocare il ruolo di città mercantile. Vennero eretti notevoli edifici gotici, inclusa la Sala Vladislao del Castello di Praga. L’era asburgica Nel 1526 il Regno di Boemia cadde sotto il dominio della Casata degli Asburgo; il fermo cattolicesimo dei suoi membri ebbe gravi conseguenze in Boemia, e quindi a Praga, dove le idee protestanti stavano avendo un notevole successo. Questi problemi non erano preminenti sotto l'imperatore Rodolfo II, eletto Re di Boemia nel 1576, il quale scelse Praga come sede. Scelse come dimora il Castello di Praga dove mise insieme la propria bizzarra corte di astrologi, maghi e altre strane figure. Rodolfo era un amante dell'arte e Praga divenne la capitale della cultura europea. Nel 1618 la famosa defenestrazione di Praga provocò la guerra dei trent'anni. Ferdinando II di Asburgo venne deposto, ed il suo posto di Re di Boemia venne preso da Federico V del Palatinato. Ma l'esercito ceco venne pesantemente sconfitto nella Battaglia della Montagna Bianca (1620), non lontano dalla città, ed in seguito Praga e la Boemia vissero un duro periodo in cui la tolleranza religiosa venne abolita e la Controriforma cattolica divenne dominante in ogni aspetto della vita comune. Nel 1621 ci fu un'esecuzione di 27 nobili cechi nella Piazza della Città Vecchia. La città soffrì anche dell'occupazione sassone (1631) e svedese (1648). Inoltre, dopo la Pace di Westfalia dell'anno successivo, Ferdinando spostò la corte a Vienna, e Praga iniziò un lento declino che ridusse la popolazione dai 60.000 dell'anteguerra a 20.000. Nel 1689 un grande incendio devastò Praga, ma ciò diede l'inizio per un rinnovamento e una ricostruzione della città. La crescita economica continuò per tutto il secolo successivo e la città nel 1771 aveva 80.000 abitanti. Molti di questi erano ricchi mercanti, che, insieme ai nobili di origine tedesca, spagnola e anche italiana, arricchivano la città di palazzi, chiese e giardini creando uno stile barocco rinomato in tutto il mondo. Nel 1784, sotto Giuseppe II, le quattro municipalità di Malá Strana, Nové Město, Staré Město e Hradčany vennero fuse in una singola entità. Il quartiere ebraico, chiamato Josefov, venne incluso solo nel 1850. La rivoluzione industriale ebbe un forte effetto su Praga, poiché le industrie potevano sfruttare le miniere di carbone e di metallo della regione circostante. Un primo sobborgo, Karlín, venne creato nel 1817, e venti anni dopo la popolazione superò i 100.000 abitanti. La prima ferrovia venne costruita nel 1842. Le rivoluzioni che attraversarono tutta l'Europa intorno al 1848 interessarono anche Praga, ma vennero represse con la forza. Negli anni successivi, il movimento nazionalista ceco (opposto ad un altro partito nazionalista, quello tedesco) cominciò la sua ascesa, finché non guadagnò la maggioranza nel Consiglio Cittadino del 1861. All'inizio del XX secolo i territori cechi rappresentavano la parte più produttiva dell'Impero Austro-Ungarico ed alcuni politici cechi cominciarono alcuni tentativi di separare la propria nazione dall'impero asburgico. Prima Repubblica La prima guerra mondiale terminò con la sconfitta dell'Impero asburgico e la creazione della Cecoslovacchia. Praga venne scelta come capitale del nuovo stato e il Castello come sede del presidente (Tomáš Masaryk). A quel tempo Praga era una vera capitale europea, con un'industria altamente sviluppata. Nel 1930 la popolazione aveva raggiunto gli 850,000 abitanti. Forze tedesche di occupazione a Praga, 1939 Hitler ordinò all'esercito tedesco di entrare a Praga il 10 marzo 1939 e dal Castello di Praga proclamò la Boemia e la Moravia un protettorato tedesco. Per la maggior parte della sua storia Praga è stata una città multietnica con consistenti parti di popolazione ceca, tedesca ed ebraica (per lo più yiddish o germanofona). Dal 1939 quando il paese venne occupato dai nazisti, e durante la seconda guerra mondiale, la maggior parte degli ebrei fuggirono dalla città o vennero uccisi nell'Olocausto. La popolazione tedesca, di cui consisteva la maggior parte della popolazione durante il XIX secolo, venne espulsa nell'immediato dopoguerra. Nel 1942 Praga fu testimone dell'assassinio di uno dei più importanti uomini della Germania Nazista, Reinhard Heydrich. Hitler ordinò sanguinose rappresaglie. Verso la fine della guerra Praga subì un attacco aereo delle forze aree americane per sbaglio (l'obiettivo era Dresda, a 130 km di distanza). Centinaia di persone vennero uccise ed alcuni importanti edifici e industrie vennero distrutte. Praga si rivoltò di nuovo contro gli occupanti nazisti il 5 maggio 1945. Quattro giorni dopo l'Armata rossa entrò in città. In seguito si ebbero degli episodi di vendetta contro la minoranza tedesca della città e molti cittadini tedeschi vennero uccisi dalle milizie ceche fino a che il governo non pose lentamente fine a questi atti vendicativi. I tedeschi sopravvissuti vennero deportati da Praga in Germania Ovest. Praga durante la Guerra Fredda Il mondo intellettuale praghese, da sempre vivace, soffrì pesantemente del regime totalitario. Nel Quarto Congresso degli Scrittori Cecoslovacchi tenuto in città nel 1967, questi ultimi presero posizione contro il regime. Ciò spinse il nuovo segretario del partito comunista, Alexander Dubček a proclamare una nuova riforma nella vita della sua città e del suo paese, cominciando la breve stagione del "socialismo da un volto umano". Era la Primavera di Praga, che alimentò le speranze di rinnovamento delle istituzioni verso un percorso democratico. L'Unione sovietica ed i suoi alleati reagirono con l'invasione della Cecoslovacchia e della sua capitale nell'agosto del 1968 con 7000 carri armati, soffocando nel sangue ogni tentativo di innovazione. Il periodo dopo la Rivoluzione di velluto Nel 1989, dopo che la polizia respinse in modo violento una manifestazione studentesca pacifista, la Rivoluzione di velluto affollò le strade di Praga e la capitale ceca beneficiò molto del nuovo sistema. Nel 1993, dopo la suddivisione della Cecoslovacchia, Praga divenne capitale della neonata Repubblica ceca. Alla fine degli anni novanta Praga ridiventò un importante centro culturale europeo ed è stata notevolmente influenzata dalla globalizzazione. Nel 2000 si ebbero proteste anti-globalizzazione in città (circa 15000 manifestanti) che sfociarono in episodi violenti durante il summit della Banca Mondiale. Praga ha sofferto una grossa inondazione causata dalla Moldava nel mese di Agosto dell'estate del 2002, durante la quale parti della città sono state evacuate. L'inondazione ha causato molti danni, ma fortunatamente senza distruggere nessuna delle bellezze principali. La reazione della città a questa terribile disgrazia è stata tanto veloce quanto intelligente: innanzitutto dopo un solo anno quasi tutte le zone colpite sono state ristrutturate e in contemporanea è stato progettato e realizzato un piano di emergenza mirato ad evitare il ripetersi di una simile o peggiore catastrofe: la pavimentazione adiacente gli argini del fiume nei pressi della "Città Vecchia" è stata predisposta in modo tale da poter, in caso di necessità, erigere dinamicamente e rapidamente delle grosse lastre molto alte e concatenabili affinché possa venire salvaguardato e protetto da una seconda eventuale inondazione tutto l'immenso patrimonio storico e artistico che il cuore della "Città Vecchia" custodisce, contenendo un ipotetico straordinario straripamento del fiume. STILI 1611-1690 Primo barocco 1690-1745 Alto barocco 1745 – 1780 Rococò (tardo barocco) 1780 – 1830 Classicismo e stile impero ARCHITETTI 1633 – 1679 Giovanni Domenico Orsi 1630 – 1696 Jean Baptiste Mathey 1652 – 1722 Christoph Dientzenhaofer 1656 – 1723 Johann Bernhard Fischer vob Erlach 1677 – 1723 Jan Blazej Santini – Aichel 1689 – 1751 Kilian Ignaz Dientzenhaofer 1701 – 1765 Anselm Martin Lurago 1674 – 1766 Frantisek Maximiliàn Kanka 1731 – 1787 Jan Josef Wirch 1725 – 1789 Antonìn Haffenecker 1768 – 1828 Jiri Fischer Frantisek Maximiliàn Kanka Kilian Ignaz Dientzenhaofer Johann Bernhard Fischer vob Erlach A= Faustuv Dum B= Pravoslavný Chrám Svatých Cyrila a Metodeje (Cattedrale dei santi Cirillo e Metodio) C= Tancící Dúm (Casa Danzante) D= Kavarna Slavia Café E= Café Louvre F= Starý Židovský Hrbitov (Cimitero Ebraico) G= Franz Kafka Museum H= Chrám Svatého Mikuláše (Chiesa di San Nicola) I= Kostel Panny Marie Vitezné (Chiesa del Bambin Gesù) J= Loreta Praha (Chiesa di Loreto) K= Pražský Hrad (Castello) L= Zlatá Ulicka (Vicolo d’Oro) M= Karluv Most (Ponte Carlo) N= Birreria U Fleku O = Letenská sady (Parco Letnà) P = Veletržní palác - Národní galerie = Sinagoga di Klausová sulla sinistra e Sinagoga Vecchia-Nuova sulla destra = Hotel Ibis Wenceslas Square Collezionava oggetti funerari e sembra che in casa avesse un teschio, il resto di una forca, e si diceva che dormiva in una bara. Il Romanticismo del XIX secolo mise la misteriosa casa in relazione con la vecchia leggenda di Faust, ciarlatano e maestro di magia nera, il quale vendette la sua anima al diavolo che portò il peccatore all‘inferno. La loro strada verso l’inferno doveva passare proprio attraverso un’apertura nel soffitto, la quale non poté poi essere chiusa per molto tempo. Nella seconda metà del XVIII secolo, la casa fu arricchita da dettagli tardo barocchi. Meraviglioso il cancello barocco di Diezenhofer che conduceva al giardino presso la chiesa. I Mladota persero la casa per motivi finanziari; negli anni 1833 - 1892 ospitava la sede l’Istituto per sordomuti, dal 1902 fu parte dell’Ospedale universitario. Durante l’incursione anglo americana del 14/2/1945, l’edificio venne pesantemente danneggiato da una bomba incendiaria, ma per fortuna non bruciò. Si dice che lo salvarono i 7 gatti murati nelle fondamenta della casa e i loro scheletri furono veramente ritrovati durante la ricostruzione post bellica. La ricostruzione generale fu eseguita negli anni 1969 - 1975. Le pitture murarie e sui soffitti, le quali furono rinvenute al pianterreno della finestra a golfo all’angolo, furono restaurate, sono a quanto pare manieristiche e risalgono al XVI secolo. Raffigurano simboli alchemici e una natura morta con gli strumenti dell‘alchimista. Il nucleo dell’edificio è gotico. Venne costruito sul luogo dove sorgeva il palazzo dei principi di Opava del XIV secolo. Durante le guerre ussite, la casa venne requisita ai principi e demolita. In seguito, cambiò più volte proprietario, finché non finì in mano dell’imperatore Ferdinando I. Questi dedicò la casa al suo medico personale Jan Kopp, il quale la dovette poi vendere a causa di debiti. Nella seconda metà del XVI secolo, la casa venne rimaneggiata in stile rinascimentale. Nel 1590, la acquistò l’alchimista e ciarlatano inglese Edward Kelly. L’imperatore accolse Kelly come alchimista di corte e gli concesse la residenza fissa a Praga. Nel 1591 fu tuttavia emesso un mandato di cattura nei suoi confronti per svariate truffe e fu recluso a Křivoklát (castello). Fu rinchiuso in prigione una seconda volta a Most per presunto spionaggio per la Polonia. Qui si suicidò col veleno. A causa dei suoi vari esperimenti da alchimista, Kelly fu uno di quelli per colpa dei quali la casa si è meritata una fama avvolta nel mistero. Intorno al 1620, il suo proprietario Joachym Schuller la fece ricostruire. Nel XVIII secolo, la ottennero i conti Mladota di Solopysky. Durante il periodo di Ferdinand Antonín Mladota (intorno al 1725), František Maxmilián Kaňka eseguì la sua ricostruzione nell’attuale stile barocco. Da allora porta il nome di palazzo Mladotovský. A quanto pare, i Mladota hanno contribuito più di tutti alla reputazione della Casa di Faust. Ferdinand Antonín Mladota effettuava esperimenti di fisica e chimica. Aveva in casa manichini che si muovevano su molle tese e, altri oggetti per l’epoca inspiegabili, i quali davano l’impressione che fosse in combutta col diavolo. Alla reputazione della casa ha forse contribuito anche il dottor Karl Jaenig, cappellano della vicina chiesa di sv. Jan Na Skalce, il quale visse ed operò a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Aveva un passatempo strano, era ossessionato da tutto ciò che era collegato alla morte.. Orari: Lunedì – Venerdì 07:00 - 18:00 Questa chiesa barocca fu prima consacrata a san Carlo Borromeo, durante il governo dell´imperatore austriaco Giuseppe II, primogenito di Maria Teresa d´Asburgo la chiesa fu sconsacrata e poi serví come il magazzino. Solo nel 1935 l´edificio é stato regalato alla Chiesa ortodossa e consacrato ai ss.Cirillo e Metodio. Oggi la chiesa é conosciuta come il posto dove si sono nascosti autori dell´atentato a Reinhard Heydrich, il governatore del Protettorato di Boemia e Moravia. La cripta della chiesa di san Cirillo e Metodio é stata proclamata il Monumento nazionale, sul muro esterno é stata collocata la lapide attorno alla quale si vedono bene le traccie lasciate dalla sparatoia. Orari apertura della cripta marzo - ottobre mar - dom 9:00 - 17:00 Orari apertura della chiesa ogni sabato 8.00 - 9.30 ogni domenica 9.00 - 12.00 Costo dei biglietti adulti 75 Kč - studenti 35 Kč La Casa danzante é chiamata anche Ginger e Fred in onore dei ballerini americani Ginger Rodgers e Fred Astair. Si tratta della prima costruzione progettata da famosi archittetti dopo la “rivoluzione del velluto”. Il palazzo é stato costruito tra gli anni 1994 – 1996. L´architetto croato Vlado Milunic in cooperazione con il canadese Frank Ghery ha scelto il posto sul lungofiume vuoto dal 1945. Il palazzo che stava lì precedentemente é stato distrutto alla fine della seconda guerra mondiale quando i piloti americani scambiando Praga per Dresdae lanciarono le bombe. Il palazzo ha destato grande scalpore, i praghesi non erano abituati vedere nella loro cittá costruzioni storte e bizzarre. Ex presidente Václav Havel che ha abitato per molti anni nella casa adiacente, sosteneva invece il progetto. La casa viene usata come un edificio per uffici e quindi non è aperta al pubblico. Orario: il cimitero è aperto ogni lunedì e mercoledì dalle 11 alle 15, il venerdì dalle 9 alle 13, tranne le festività ebraiche. Costo Ingresso: CZK 50 Il vecchio cimitero ebraico di Praga (in ceco Starý Židovský Hřbitov), fondato nel 1439, è uno dei monumenti storici più significativi dell'antico quartiere ebraico praghese nonché uno dei più celebri cimiteri ebraici in Europa. È stato per oltre 300 anni, a partire dal XV secolo, l'unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe, perché il cimitero non poteva espandersi fuori dal perimetro esistente. Durante l'occupazione tedesca, il cimitero fu risparmiato, infatti le autorità tedesche decisero che sarebbe rimasto a testimonianza di un popolo estinto. In alcuni punti si sono sovrapposti fino a 9 strati di diverse sepolture; le lapidi venivano staccate dal suolo, veniva ammonticchiata della terra per una nuova sepoltura, veniva rimessa la vecchia lapide e in più quella nuova a fianco. Non di tutti rimane una lapide. La densità di lapidi, tardogotiche, rinascimentali, barocche, l'una quasi contro l'altra, il silenzio del luogo e la scarsa illuminazione creano un effetto unico con un'aura spettrale. Le tombe consistono esclusivamente di una lapide di arenaria o di marmo piantata nella terra. Nessun ritratto, perché la religione ebraica lo vieta. Solo disegni simbolici per indicare la professione o le qualità del defunto: forbici per sarti, pinzette per i medici, mani che benedicono per i sacerdoti. Oggi si contano circa 12.000 lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100.000 ebrei, la più antica è quella di Avigdor Kara del 1439, l'ultima è quella di Moses Beck del 1787. La tomba più visitata è quella di Rabbi Löw, dove i visitatori si fermano a pregare e lasciano sulla lapide i tradizionali sassi, oltre a monete e biglietti che esprimono i loro desideri. Non è consuetudine lasciare fiori ai defunti. Tra il 1911 e 1912 fu costruita nei pressi del cimitero la Sala delle cerimonie. Su un terreno acquistato per l’antico cimitero ebraico dall’ex primate Mordechai Maisel venne edificato un edificio composto da tre parti chiamate clausure (klaus = cella, dal latino claustrum). E da qui deriva il nome della sinagoga. Una parte fu fondata dal rabbino Löw per l’università talmudica, la seconda era un oratorio e la terza veniva utilizzata per i bagni rituali (mikveh) e la cura dei malati. Nel 1689, l’intero edificio fu distrutto da un incendio e, nel 1694, grazie al superiore Šalamoun Chališ Kohen, sorse una nuova sinagoga in stile primo barocco, con una navata e una volta a botte con lunette riccamente stuccata. In origine si chiamava Nuova Scuola di Klaus. Era la più grande sinagoga del ghetto, la seconda più importante del quartiere ebraico praghese, nonché la sinagoga della confraternita funebre praghese (un’istituzione che si occupava dei funerali e dei cimiteri ebraici, degli ammalati, degli anziani e dei moribondi). Tra il 1882 ed il 1883, la sinagoga fu modificata dall’architetto Bedřich Münzberger e dopo il 1921 venne nuovamente restaurata. Durante l’occupazione, l’arredamento interno venne distrutto. La sinagoga fu ristrutturata anche tra il 1979 ed il 1984 e tra il 1995 ed il 1996. Dell’edificio originario si è conservata solo la forma delle finestre e una targa su un pilastro che ricorda la nascita della sinagoga, avvenuta nel 1694. Qui si trova un esposizione permanente del Museo Ebraico intitolata “Le tradizioni e le usanze ebraiche”. Orari: 09:00 – 16.30 (da novembre a marzo) Costi: 300 Kč, reduced 200 Kč La sinagoga vecchia-nuova è la sinagoga più antica conservata in Europa, dopo la sinagoga Scolanova di Trani, è quindi il monumento più antico nel ghetto di Praga. L'edificio gotico (tra l'altro uno dei primi nella capitale ceca) fu costruita all'incirca nel1270 e si è conservata fino a noi quasi nel suo stato originale. Nel 1883 la sinagoga fu restaurata in stile neogotico. Il santuario, formato da due navate, arcato su due pilastri, con un alto tetto a campana e bassi frontoni gotici,fu circondato da degli annessi o anticamere sui lati col passare del tempo; in quello nord, risiedeva il dipartimento per le donne che al tempo non avevano accesso alle funzioni, e, invece, in quello sud, si trova l'entrata principale, sormontata da un timpano decorato da un fitto viluppo di tralci di vite da cui pendono grappoli d'uva. Il centro spirituale del comune ebraico non servì solo per la preghiera, ma anche come punto di raduno degli ebrei praghesi e come un eventuale rifugio nei periodi di pogrom, come quello sanguinolento del 1389. Nella principale sinagoga del comune ebraico di Praga, hanno lavorato come rabbini importanti scienziati e personalità, tra cui Judah Loew, meglio conosciuto come Rabbi Low, famoso per il suo Golem, che si dice abitasse nel soffitto di questa sinagoga. All'entrata vediamo una fontana con due figure umane di quasi due metri. E' un'opera dello scultore ceco David Cerny. Entrare nel museo è fondamentale per qualsiasi amante dell'opera di Kafka e non delude: specchi, labirinti, oscurità, cartelloni, disegni originali di Kafka, un albero genealogico... e una musichetta d'atmosfera tanto stridente che piacerebbe a un apprendista torturatore. Incamminandoci al Museo dal ponte Carlo V, ci troveremo a destra con la via più stretta del mondo, in cui addirittura c'è un semaforo per dirigere il traffico delle persone, visto che ne entra solo una. Orari: aperto tutti i giorni 10:00-18:00 Prezzo: 120 Kč adulti/60 Kč studenti La Chiesa di San Nicola è uno dei monumenti barocchi più importanti di Praga. Questa chiesa, nel quartiere di Malá Strana (Città Piccola) è stata costruita su ordine dei gesuiti tra il 1673 e il 1755. La sua costruzione terminò nel 1735, ma fino al 1900 rimase nascosta dietro un'altra chiesa. Presenta molte statue e decorazioni in marmo, gli affreschi della cripta sono ispirati alla vita di San Nicola e occupano 1.500 metri quadri. E' una chiesa ortodossa, e venne usata come nascondiglio da molti artisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Essi rimanevano infatti all'interno della chiesa, impegnati in lavori di ristrutturazione che non venivano mai terminati, in modo da non dover essere costretti a combattere. Per la maggior parte dell'anno nella Chiesa di San Nicola si tengono quasi tutti i giorni concerti di musica rinascimentale, barocca e classica. Orari: (marzo – ottobre) tutti i giorni 9.00 – 17.00. Costi Ingresso: prezzo intero 70 Kč prezzo ridotto 50 Kč. La graziosa statuina di Gesù Bambino, esposta alla venerazione dei fedeli nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria a Praga, nel quartiere di Malá Strana, accoglie ogni giorno numerosi pellegrini e visitatori da diversi paesi del mondo. Questa devozione a Gesù Bambino, viva nei cuori di S. Teresa d’Avila (1582) e di S. Giovanni della Croce (1591), è una prerogativa del Carmelo Teresiano. Nel Carmelo di Praga prende origine per opera del Ven. P. Cirillo (1675) che con i confratelli venera la statua di Gesù Bambino, ricevuta in dono nell’anno 1628 da Polixena di Lobkowicz, figlia della spagnola Maria Manrique de Lara. Fino ad oggi la statua originale viene conservata e venerata nella chiesa dei Carmelitani Scalzi di Praga. Gesù Bambino aveva promesso a P. Cirillo: Quanto più voi mi onorerete, tanto più io vi favorirò! Da allora Gesù Bambino non cessa di operare miracoli e grazie particolari testimoniati da fedeli di tutto il mondo che vedono Praga come la città di Gesù Bambino. Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 19.00 Domenica dalle ore 8.30 alle ore 20.00 Il Convento di Loreto è il santuario più importante della città di Praga e si trova nel quartiere Hradčany. Fu fondato da Santa Caterina Benigna di Lobkowicz, nobildonna ceca, che voleva far conoscere la leggenda della Santa Casa; ma anche Ferdinando II d'Asburgo contribuì al progetto, poiché faceva parte della sua strategia per riportare il paese al cattolicesimo. Al centro del complesso vi è una copia della famosa Santa Casa, che, nel periodo tra il 1634 e il 1664, fu circondata da chiostri e da sette cappelle, di cui quella orientale divenne la chiesa della Natività; in quest'ultima, lungo le pareti, affrescate nel Settecento, si allineano macabre reliquie, tra cui scheletri con maschere di cera sul volto. la cappella della Santa Casa è decorata con stucchi e rilievi che ritraggono i profeti e scene della vita della Vergine, opera di artisti italiani, quali Donato Bramante, Andrea Sansovino e Antonio da Sangallo il Giovane. La famiglia della Santa fondatrice, i Lobkowicz, erano molto devoti al culto della Santa Casa di Loreto, tanto da farlo conoscere a tutto il territorio della Boemia e da costruire la loro cripta sotto questa riproduzione della Santa Casa. La facciata verso la piazza fu costruita tra il 1721 e il 1746, di cui la torre campanaria è ciò che spicca di più, con il suo splendente stile barocco e, al suo interno, un carillon di trenta campane, costruito ad Amsterdam. Davanti a questo e a tutta la facciata, fu posto un recinto con ventisei statue di angeli creato intorno all'anno 1725. All'interno del corridoio della facciata, si trova la camera dei gioielli del Loreto, che fu progettata secondo il modello del Loreto italiano. La collezione esposta si compone principalmente di numerosi calici, candelabri, rilievi, catene, anelli, cibari, statuette, lampadari, quadri, croci, monete e tanti altri oggetti in argento, oro e pietre preziose realizzati tra Seicento e Settecento. Il Castello di Praga (Pražský hrad) é stato fondato intorno all'880 dal principe Bořivoj della dinastia dei Přemyslidi. Il primo edificio in pietra ad essere eretto all'interno dell'area del castello fu la Chiesa della Vergine Maria della quale si possono ora vedere solo alcuni resti. Nel X secolo, venne fondata la Basilica di San Giorgio e nel castello si instauró il primo convento ceco, il convento di San Giorgio che ora ospita una galleria. San Vito Rotunda, anche lei risalente al X secolo, venne sostituita dalla Basilica di San Vito nell'XI secolo e si trova dove ora sorge la Cattedrale di San Vito. A partire dal X secolo, il Castello di Praga divenne prima la sede dei principi di Boemia e piú tardi dei re. Fu inoltre sede vescovile. Il Castello di Praga ha attraversato uno dei suoi momenti di massimo splendore durante il regno di Carlo IV (1346-1378) quando divenne sede del Sacro Romano Impero. Il Palazzo Reale venne riedificato, le fortificazioni rafforzate e fu dato inizio alla costruzione della Cattedrale di San Vito seguendo lo stile della cattedrali gotiche francesi di quel tempo. La Defenestrazione di Praga del 1618 inizió un lungo periodo di guerre durante il quale il Castello di Praga venne danneggiato e saccheggiato, fungendo raramente da sede del potere. Dopo il 1989, molte aree del Castello, Giardino Reale, Sala della Palla Corda, giardini meridionali e Stalle Imperiale incluse, furono rese accessibili al pubblico per la prima volta nella storia. Oggi, il Castello di Praga é la sede del presidente ceco ed il piú importante monumento culturale nazionale della Repubblica Ceca. Numerosi oggetti d'arte dal valore inestimabile, documenti storici e i gioelli della corona di Boemia sono qui custoditi. Prezzo pieno Prezzo ridotto* Castello di Praga - Percorso Lungo (Vecchio Palazzo Reale, l'esposizione 'La storia del Castello di Praga', Basilica di San Giorgio, Monastero di San Giorgio - Galleria Nazionale, Vicolo d'oro e Torre di Dalibor, Pinacoteca del Castello di Praga, Torre delle Polveri, La vigna di San Venceslao) 350 Kč 175 Kč Castello di Praga - Percorso Breve (Vecchio Palazzo Reale, Basilica di San Giorgio, Vicolo d'oro e Torre di Dalibor, La vigna di San Venceslao, Torre delle Polveri) 250 Kč 125 Kč L'esposizione 'La storia del Castello di Praga' 140 Kč 70 Kč Pinacoteca del Castello di Praga 150 Kč 80 Kč 70 Kč 40 Kč Torre delle Polveri *Prezzo ridotto: Bambini tra i 6 e i 16 anni, studenti sotto i 26 anni, anziani sopra i 65 anni Orari di apertura Bassa stagione (1 Novembre - 31 Marzo): 9.00 - 16.00 I Giardini del Castello di Praga e il Fossato dei Cervi sono chiusi nella stagione bassa. Così chiamato per via dei numerosi orafi che vi vivevano nel Seicento, questo vicolo corto e stretto (Zlatá ulicka in ceco) è uno degli angoli più pittoreschi di Praga. Le casette colorate e vivaci che vi si affacciano furono in origine costruite per le guardie del Castello e solo più tardi vi si trasferirono gli orafi. Leggenda vuole che nel Vicolo d’Oro vivessero gli alchimisti di Praga, in case piccolissime, alcune alte addirittura poco più di un metro. Franz Kafka viveva al numero 22, che ospita oggi un negozio di souvenir. Dopo un periodo oscuro, le casette sono state restaurate e riportate allo stile originale, per ospitare negozi di libri, cristalli e souvenir vari. Il vicolo d’oro è caratterizzato da una fila di 11 bassi edifici variopinti, che furono costruiti in stile manieristico a partire dalla fine XVI secolo, inizialmente per ospitare le 24 guardie dell'imperatore Rodolfo II d'Asburgo (1522-1612) e le relative famiglie. È conosciuta anche come "Via degli Alchimisti", in virtù di una leggenda secondo cui sarebbero vissuti qui anche degli alchimisti (in realtà residenti in una via vicina), che cercavano di tramutare il ferro in oro per Rodolfo II d'Asburgo e di produrre la pietra filosofale e degli elisir di lunga vita. Nella via risiedettero, per un breve periodo, anche famosi scrittori, quali Franz Kafka (dal 1916 al 1917) e Jaroslav Seifert. Il Ponte Carlo é un ponte in pietra in stile gotico che collega la Città Vecchia a Malá Strana. Durante i primi secoli d'esistenza veniva infatti chiamato Ponte di Pietra (Kamenný most). La sua costruzione fu commissionata dal re di Boemia e Sacro Romano Imperatore Carlo IV ed ebbe inizio nel 1357. Incaricato della costruzione del ponte fu l'architetto Petr Parléř tra le cui opere si annoverano anche la Cattedrale di San Vito ed il Castello di Praga. Si dice che dei tuorli d'uovo furono aggiunti alla calcina per rafforzare la struttura del ponte. il Ponte Carlo, é sopravvissuto a molte alluvioni, la più recente delle quali nell'agosto del 2002 quando il paese dovette affrontare la peggiore alluvione degli ultimi 500 anni. Ci sono delle torri alle due estremità del ponte. È possibile salire sia sulla Staroměstská věžsul lato della Città Vecchia che la Malostranská věž sul lato di Malá Strana. Dalla sommità si potrà godere di una vista del ponte dall'alto. Nel XVII secolo si iniziò a collocare delle statue barocche su entrambe i lati del Ponte Carlo. La statua più nota é probabilmente quella di -San Giovanni Nepomuceno, un martire ceco che fu giustiziato durante il regno di Venceslao IV venendo gettato nella Moldava dal ponte. La lapide sulla statua é stato lucidata dall’incalcolabile numero di persone che l’hanno toccata nel corso dei secoli fino a brillare. Si suppone che toccare la statua porti fortuna e assicuri il proprio ritorno a Praga. Un buon momento per visitare il ponte é il tramonto, momento in cui potrete godere di una vista mozzafiato dell'intero Castello di Praga illuminato nel cielo della sera. Il ponte é ora zona pedonale (sebbene in passato il traffico di auto e tram fosse consentito) ed é quasi costantemente affollato di gente. La Národní galerie v Praze ("Galleria nazionale di Praga") è il principale museo d'arte di Praga e della Repubblica Ceca in generale. Il 5 febbraio 1796 un gruppo di aristocratici patriottici e di altoborghesi boemi costituì una società per dare l'avvio a una raccolta d'arte ceca e internazionale, con lo scopo originario di offrire l'occasione di "elevare il dibattito artistico" nella popolazione. Nel 1902, l'imperatore Francesco Giuseppe promosse l'avvio di una collezione di arte moderna boema, legata alle accademie, che rappresentasse l'arte del XX secolo. Dal 1918 divenne di fatto galleria nazionale dell'appena nata Cecoslovacchia e il suo primo direttore fu il collezionista di Picasso e dell'arte francese contemporanea Vincenc Kramař. Lo stato associativo venne mutato nel 1942, durante l'occupazione tedesca, quando la galleria divenne un organo statale. La situazione venne confermata durante il periodo sovietico, che con una legge ad hoc definì lo stato della Galleria e il controllo ideologico della creazione artistica. Gli statuti vennero aggiornati nel 2000. Indirizzo: Dukelských Hrdinů 530/47, Praha 7-Holešovice, Česká republika Orari d’apertura: dalle 10:00 alle 18:00 (escluso il lunedì) Costi: Un piano - pieno 100 Kč/ridotto 50 Kč Due piani - pieno 150 Kč/ridotto 50 Kč Tutti i tre piani - pieno 200 Kč/ridotto 100 Kč La galleria è oggi divisa in più sedi, con la principale nel Veletržní Palác. Esse sono così dislocate: • Convento di Sant'Agnese: collezioni di arte antica, Medioevo boemo e dell'Europa centrale • Chiostro di San Giorgio: collezioni del manierismo di Rodolfo II e del barocco • Palazzo Kinsky: paesaggio ceco del XVII secolo e opere del XX secolo • Palazzo Šternberk: Arte europea dall'antichità a oggi • Palais des Expositions (Veletržní palác): Arti dei secoli XIX e XX • Scuderie Castello di Praga e Wallenstein Palace: Mostre temporanee • Casa della Madonna Nera: Museo del Cubismo ceco • Castello di Zbraslav: Collezioni di arte asiatica e orientale La Collina di Letná è quella con il curioso metronomo in cima. Lo si vede chiaramente stando di fronte l'hotel Intercontinental e dalla fine di via Pařížská o, semplicemente, dal molo di Dvořákovo nábřeží. La ragione principale per la quale arrampicarsi in cima alla collina è la magnifica vista di Praga e della Moldava con i suoi ponti. Alcune aree del parco, la zona circostante il metronomo inclusa, sono sorprendentemente lasciate incurate mentre altre zone sono molto ben tenute. Il parco occupa una zona estesa ed è frequentato da ragazzi con lo skateboard, pattinatori in rollerblade e ciclisti, per i quali sembra siano stati costruiti i viali del parco e quindi passeggiare da queste parti durante il fine settimana potrebbe risultare un poco snervante. Curiosità: Sulla collina di Letná oggi si trova un’asta in metallo, un metronomo, posizionata nel 1991 in occasione dei cento anni della Mostra del Giubileo.Sta a simboleggiare come cambia il tempo a Praga, non atmosferico ma politico. Nel 1955 fu costruita una delle statue più grandi d’Europa che rappresentava Stalin e dietro di lui i rappresentanti del popolo Russo e Cecoslovacco. Il basamento è rimasto ancora oggi ed è alto quindici metri.Sopra di esso la statua si innalzava per altri quindici metri ed era lunga ventidue metri.Pesava quindicimila tonnellate ed era costituita di 226 blocchi di granito. La statua fu distrutta con la dinamite nel 1962.I praghesi la chiamavano la “Coda per il pane”. Il Café Louvre è un elegante caffè Art Nouveau su Národní. Aperto nel 1902 e frequentato da clienti come Kafka, Čapek o Einstein. Il caffè venne chiuso in epoca comunista a causa del suo carattere "borghese" ed è stato riaperto nel 1992. Ottimo luogo per incontrarsi con gli amici, per prendere un caffè od un the, per fare colazione, per un pranzo od una cena (si trovano anche piatti vegetariani). Sala biliardo, area non fumatori. Indirizzo: Národní třída 20, Praga 1 Come arrivarci: Metro B o tram 6, 9, 17, 18, 22 per Národní třída Orari: 8:00 - 23:30 (Lun-Ven), 9:00 - 23:30 (Sab-Dom) Il caffè Kavarna Slavia è uno dei più grandi e più conosciuti caffè di Praga. E' situato in un grande palazzo costruito nel secolo scorso sulla riva della Moldava. Grandi finestre permettono uno sguardo su Hradcany, tutta Mala Strana e le nuove e vecchie costruzioni di Narodni Divadlo. Fin dall'inizio questo caffè è stato il luogo in cui si davano appuntamento gli intellettuali di Praga. Poi per la sua vicinanza a Narodili Divadlo è divenuto anche il covo di molti noti artisti. Visitare questo caffè significa riscoprire l'atmosfera del caffè inizio secolo scorso. Indirizzo: Národní 1012/2 110 00 Praha-Staré Město Orari: dal martedì a venerdì: 8:00 - 24:00; sabato e domenica: 9:00 - 24:00 U Fleku, la più antica birreria di Praga, famosa per la sua birra scura di produzione propria chiamata Flekovske. Sembra che qui esistesse una fabbrica della birra già nel 1459 e oggi il ristorante ospita un piccolo museo sulla storia della birra ceca. Nel pub ci sono 8 stanze tra cui scegliere, la più famosa delle quali vanta un dipinto originale chiamato Akademie (l'Accademia). La maggior parte delle sale sono aperte solo per gruppi numerosi (in totale trovano posto 1200 persone). I clienti si siedono, e spesso condividono, lunghi tavoli di legno e panche. Spesso degli artisti di strada, suonatori di fisarmonica o di tuba, provvedono al divertimento, e i clienti cantano insieme a loro. Alcune sere ci sono anche spettacoli di cabaret e danze tipiche. I muri sono decorati da alti pannelli di legno scuro coperti da figure e decorazioni. Ad esempio, su una parete c'è un'immagine commemorativa della fondazione del F.C. Hajduk, una delle squadre di calcio croato più conosciute. Orari: dal lunedì alla domenica: 10.00 – 23.00