PROPOSIZIONI INTERROGATIVE DIRETTE E INDIRETTE PRONOMI INTERROGATIVI singolare plurale masch. femm. neutro masch. femm. neutro Nominativo quis? quid? qui? quae? Genitivo cuius? cuius rei? quorum? quarum rerum? Dativo cui? cui rei? quibus? quibus rebus? Accusativo quem? quid? quos? quae? Ablativo quo? qua re? quibus? quibus rebus? PRONOMI E AGGETTIVI INTERROGATIVI Quisnam, quidnam ("Chi mai?", "Che cosa mai?") Numquis, numquid ("Forse qualcuno?", "Forse qualcosa?") Ecquis, ecquid (stesso significato di numquis, numquid) Qualis, quale ("Di qual genere?") Quantus, quanta, quantum ("Quanto grande?") Quam multi, quam multae, quam multa ("Quanti?" Inteso come quantità) Quotus, quota, quotum ("In che quantità?") Quot (indecl.) ("Quanti?" Inteso come quantità) Uter, utra, utrum ("Chi dei due?") L'aggettivo corrispondente è qui?, quae?, quod? ("quale?, che?") che si declina: singolare plurale femminil neutro e maschile femminil neutro e Nominati qui? vo quae? quod? qui? quae? quae? Genitivo cuius? cuius? cuius? quorum? quarum? quorum? Dativo cui? cui? cui? quibus? quibus? quibus? Accusati quem? vo quam? quod? quos? quas? quae? Ablativo qua? quo? quibus? quibus? quibus? maschile quo? ESEMPI Sono proposizioni indipendenti e si riconoscono facilmente dalla presenza del punto interrogativo, oltre che degli elementi introduttori sopra riportati. Nella traduzione in italiano non presentano alcuna difficoltà: basterà tradurre alla lettera, come puoi facilmente notare dagli esempi che ti proponiamo. l'avverbio qui? corrisponde a quomodo? e non devi confonderlo con il pronome: solo l'attento esame della frase e il senso possono aiutarti a non cadere in errore; Esempio:qui possum facere hoc? = come posso fare ciò? INTERROGATIVE DIRETTE SEMPLICI Le interrogative dirette semplici si hanno quando si vuol sapere una sola cosa. Il tempo è l’indicativo e possono essere introdotte da: Pronomi, aggettivi o avverbi interrogativi come:quis,qui,quisnam,uter,qualis quare ecc. + indicativo Particelle interrogative: -ne+indic. Quando non si conosce la risposta si/no. Nonne+ind. Quando si attende risposta affermativa. Num+ind. Quando si attende risposta negativa. COME SI RISPONDE la risposta alla domanda si fornisce nel seguente modo: Esempio:rediitne eius pater? Rediit. = è tornato suo padre? Sì. se è positiva si usano gli avverbi affermativi ita, sane, profecto oppure si ripete la parola su cui poggia il peso della domanda; se è negativa si usano gli avverbi negativi non ita, minime, minime vero oppure si ripete il verbo della interrogativa preceduto dalla negazione; Esempio:estne frater intus? Non est. = è dentro il fratello? No. la particella an conferisce una certa enfasi ad una domanda anch'essa retorica; Esempio:an potuit Minerva navigium Aiacis deturbare, ipsa soror ac coniunx Iovis Aenean ab Italia arcere non potero? = possibile!? Minerva potè affondare il naviglio di Aiace, mentre io, sorella e sposa di Giove, non potrò allontanare Enea dall'Italia? la proposizione interrogativa indiretta ha il verbo al congiuntivo quando ha valore dubitativo o potenziale. Esempio:quid facerem? = che cosa avrei potuto fare? quis dicat te strenuum non fuisse? = chi potrebbe dire che tu non sei stato valoroso? INTERROGATIVE DIRETTE DISGIUNTIVE Si definiscono disgiuntive quando si chiedono due o più cose: il tempo è l’indicativo e in latino si costruiscono: Utrum…………an + indicativo -ne…………….an + indicativo -……………….an + indicativo ESEMPI utrum mecum Romam venis an domi manes? = vieni con me a Roma o rimani a casa? venisne mecum Romam an domi manes? = vieni con me a Roma o rimani a casa? venis mecum Romam an domi manes? = vieni con me a Roma o rimani a casa? venisne mecum Romam annon? = vieni con me a Roma o no? INTERROGATIVE INDIRETTE SEMPLICI In latino hanno il modo al congiuntivo nei tempi voluti dalla consecutio temporum. Inoltre sono caratterizzate dalla mancanza del punto interrogativo: Introdotte da avverbi, pronomi o aggettivi interrogativi come: quis,qui,uter,qualis ecc. Particelle interrogative: -ne quando si attende risposta incerta si/no num quando si attende risposta negativa (se). Nonne se si attende risposta affermativa(se non). INTERROGATIVE INDIRETTE DISGIUNTIVE Hanno il modo al congiuntivo e si usano per fare due o più domande: Si costruiscono: Utrum……………….an + congiuntivo -ne…………………..an + congiuntivo -………………………an + cong. -……………………….-ne + cong. INTERROGATIVE INDIRETTE INTRODUTTORI:avverbi, pronomi e aggettivi interrogativi: gli stessi che introducono le proposizioni interrogative dirette (vedi proposizioni interrogative dirette) Particelle: num, -ne = se nonne = se non an = se non (dopo espressioni di dubbio) an non = se (dopo espressioni di dubbio) MODO DEL VERBO:congiuntivo secondo le norme della consecutio temporum. ESEMPI dic mihi quid acturus sis = dimmi che cosa farai. ex te quaero nonne me verum dixisse putes = ti chiedo se non credi che io abbia detto la verità. Epaminondas quaesivit num salvus esset clipeus = Epaminonda chiese se lo scudo fosse salvo. harum sententiarum quae sit veri simillima magna quaestio est = grande è la discussione (su) quale di queste opinioni sia la più verosimile. diu incertus fuit quonam modo aciem instrueret = rimase a lungo incerto su come schierare l'esercito. Interrogative indirette disgiuntive Sono costituite da due o più membri così introdotti: Primo membro Secondo membro (e tutti gli altri membri) utrum -ne (-n) -----ne (-n) an an an -ne -ne ESEMPI Se il secondo membro è costituito semplicemente da "o no" lo si esprime con necne. Esempio:utrum sit aureum poculum an crystallinum, nihil refert = nulla importa se la tazza sia d'oro o di cristallo. nox incertos victi victoresne essent diremit = la notte li separò, incerti se fossero vinti o vincitori. dic mihi isne sit quem quaero, necne = dimmi se egli sia o no colui che cerco. CONSIGLI PRATICI DI TRADUZIONE: Come puoi facilmente dedurre dagli esempi riportati, le proposizioni interrogative indirette mantengono anche in italiano il congiuntivo esattamente come in latino Dovrai però fare attenzione a quei casi in cui le due lingue non coincidono:forme perifrastiche -urus sim, -urus essem; in italiano invece si usano l'indicativo futuro o il condizionale passato a seconda del tempo della reggente.Esempio:ex te quaero quid acturus sis = ti chiedo che cosa farai; ex te quaerebam quid acturus esses = ti chiedevo che cosa avresti fatto; quando nell'interrogativa indiretta disgiuntiva latina manca l'introduttore nel primo membro: in latino si sottintende, ma in italiano bisogna sempre esprimerlo con "se"; Dic mihi Venias mecum an non quando nell'interrogativa indiretta latina si trova un congiuntivo imperfetto in dipendenza da un presente: si tratta in tal caso di un congiuntivo dubitativo o potenziale del pass ato che in italiano si traduce con il condizionale passato.Esempio:ex te quaero quid facerem = ti chiedo che cosa avrei dovuto fare (congiuntivo dubitativo). CONSECUTIO TEMPORUM Si intende la legge che stabilisce quale tempo si debba usare nella proposizione dipendente rispetto alla reggente, secondo il rapporto di contemporaneità, anteriorità, posteriorità. La proposizione dipendente è quasi sempre al congiuntivo, mentre il tempo della reggente può essere: Principale = presente, perfetto logico,futuro semplice o anteriore. Secondario = imperfetto, perfetto storico, piuccheperfetto. Nella principale ci possono essere i modi: indicativo, imperativo, congiuntivo indipendente, infinito storico o esclamativo. Schema consecutio temporum Esempi di interrogative