LA GALVALCATA
IERI, OGGI E…
IERI …
Con il termine dialettale veniva
chiamata “u jardidde” competizione
che per molti anni ha attirato nella
contrada Lamie di Olimpia numerosi
cittadini di vari comuni limitrofi.
Divertiva, creava sfide, rivincite e
confronti, alimentando speranze di
proficui raccolti tra i nostri bisnonni,
nonni e padri. Rappresentava un
evento annuale, collocato nei giorni di
festa della contrada , tanto importante
da
sancire
l’emblema
di
riconoscimento della Contrada Lamie
di Olimpia.
Sin dalle origini, contadini a
cavallo, a turno, colpivano la testa
del gallo appeso ad un corda
posta fra due pali, fino a staccarla
del tutto. Il contadino più agile e
più forte, o meglio più fortunato
che, colpendo la testa per
l’ennesima volta ne provocava la
caduta, si guadagnava l’ambito
premio: il gallo!
Fino agli anni Novanta la
tradizionale gara è stata sempre
svolta con attenzione e vissuta
con passione.
Successivamente,
le
nuove
disposizioni legislative, vietando
l’utilizzo di animali durante le
competizioni, ne hanno impedito
lo svolgimento.
OGGI
Ma le tradizioni non vanno perse, in
quanto sono parte integrante delle
nostre origini. Per questo il comitato
organizzatore
inventando
un’ingegnosa struttura che , con un
po’ di immaginazione, ricorda il corpo
del gallo, ha consentito la ripresa della
tradizionale gara ippica.
Tale struttura è costituita da una
prima palla ovale, riempita di sabbia
di fiume, rivestita di carta gommata e
decorata, che rappresenta il corpo del
gallo. Al centro di questa vi passe un
tubo di ferro contenente dei fili in
paglia
che fuoriuscendo si
congiungono ad una pallina rossa in
stoffa , simulando così il collo e la
testa, il tutto agganciato ad un palo.
Questi
peculiari
elementi
consentono di mantenere intatte le
caratteristiche del gioco basato
sull’abilità, in quanto il colpo viene
inferto mentre il cavallo è lanciato
al galoppo, sulla forza perché deve
essere sferrato con decisione e sulla
fortuna per trovarsi nel momento e
nel turno giusto.
Come in passato, pertanto, è
possibile che un cavaliere si trovi
nella possibilità si far cadere la
pallina rossa con un piccolissimo e
abile colpo, in quanto tutti i fili di
paglia sono stati indeboliti e rotti
dai precedenti concorrenti che
invece , pur avendo inferto colpi
mirati e forti non hanno ottenuto
l’esito ambito.
COME SI SVOLGE IL GIOCO …
L’ordine di partecipazione viene stabilito tramite sorteggio da parte di un bambino
del pubblico, ad ogni concorrente pertanto viene attribuito un numero. La gara ha
la durata tassativa di due ore e viene interrotta nelle seguente ipotesi:
• Per sostituire la pallina rossa simboleggiante la testa del gallo ogni volta che
cade;
• Al verificarsi di situazioni estranee alla gara e comunque a discrezione della
commissione il cui giudizio è insindacabile.
Al proprio turno, con un cavallo lanciato al galoppo e una mazza di legno, il
concorrente tenta di colpire la pallina rossa, per farla staccare dalla restante
struttura. Se la pallina viene solo mossa dal colpo inferto viene attribuito un punto
al concorrente, mentre se cade vengono attribuiti 20 punti.
A fine gara, per ogni cavaliere, vengono totalizzati tutti i punti ottenuti nelle varie
manches e dopo aver stilato una classifica generale viene proclamato il vincitore
che ne ha totalizzati in quantità maggiore. A parità di punteggio vendono
effettuate manches di spareggio. Al vincitore oltre al Palio, rappresentato dallo
stendardo, viene attribuito un premio speciale. Vengono altresì assegnati ulteriori
premi di minor valore ai concorrenti che si classificheranno nei primi 5 posti e
comunque a tutti i cavalieri viene consegnata una targa ricordo.
BUON
DIVERTIMENTO
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