Scuola Secondaria di primo grado G.B.Rubini Anno Scolastico 2013 /2014 VINCENT VAN GOGH Classe 3^B Gritti Sofia Adriana Rubini Professoressa M.L fogliata Indice Biografia Vincent Willem Van Gogh nasce a Groot Zundert il 30 marzo 1853. Van Gogh iniziò a disegnare a da piccolo e continuò a farlo finchè non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi aveva 30 anni; I suoi oggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte e campi di grano; trascorse la sua prima età adulta lavorando per una ditta di mercanti. Morì a 37 anni per un colpo da arma da fuoco. Vincent Van Gogh fotografia I Mangiatori di patate E’ stato dipinto nell’ aprile 1885 . •Il dipinto mostra alcuni contadini , che in una povera stanza consumano un piatto di patate; •Van Gogh è molto legato a questo soggetto in quanto si sente uno di loro , anche loro come lui soffrono nonostante tutti i loro sforzi, •Van Gogh esprime poi, un proprio pensiero:’’ho voluto , lavorando far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute; il quadro, dunque, evoca il lavoro manuale e lascia intendere che quei contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che ’’i mangiatori di patate ‘’ Museo di Amsterdam. mangiano’’. ‘’La notte stellata ‘’ È un dipinto realizzo nel 1889 ; gli esperti sostengono che sia stata dipinta poco prima dell’alba del 19 giugno 1889. Analisi dell’opera : •Si può notare che Venere tra la fine di maggio e i primi di giugno era effettivamente al massimo di luminosità ; •La luna era il 19 giugno era a tre quarti e non a un quarto come nel dipinto; •La tecnica utilizzata è l’olio su tela . Van Gogh ‘’La notte stellata’’ Museo of modern art New York Tra arte e follia Nel corso degli anni si sono svolti molti dibattiti sull’eziologia dei disturbi di Van Gogh e su quanto abbia influito sulla sua produzione pittorica. Egli fu infatti visitato da più di 150 psichiatri, con il risultato di più di 30 diagnosi diverse sulla sua malattia . Ci sono però dei punti coincidenti tra tutte, come la schizofrenia, il disturbo bipolare, la sifilide, l’avvelenamento da ingestione di vernici, l’epilessia del lobo temporale e la porfiria intermittente, aggravata grave malnutrizione, dal lavoro eccessivo, dall’insonnia e dal consumo di alcol, in particolare di assenzio. Autoritratto di Van Gogh La missione sociale e religiosa Il 16 aprile 1876 partì per Ramsgate dove lavorò come insegnante supplente presso una scuola del signor Stokes , ricevendo in cambio vitto ed alloggio .Successivamente lo zio Vincent gli trovò così un altro lavoro come commesso in una libreria di Dordrecht . Viveva solo, era un cristiano devoto e un membro della Chiesa riformata olandese, anche se aveva un forte amore per tutte le chiese cristiane . Amava tradurre la Bibbia dove convinse il padre a tentar gli esami di ammissione alla facoltà di teologia , qui andò a vivere con lo zio frequentando anche un altro zio che gli fece impartire lezioni di latino e greco .Fu però respinto agi esami di ammissione così frequentò un corso di evangelizzazione in una scuola presso Bruxelles . L’autoritratto Van Gogh dipinse un gran numero di suoi autoritratti durante la sua carriera artistica. •Nel 1889 crea il dipinto “Autoritratto”, considerato uno tra i più belli se non il Migliore; • Viene dipinto nell’ospedale psichiatrico di Saint Remy ; • Un dettaglio che colpisce è lo sguardo allucinato, che rimane impresso nell’osservatore (“noterai come l’espressione del mio viso sia più calma,sebbene a me pare che lo sguardo sia più instabile di prima” scriverà poi al fratello Theo). Van Gogh l’autoritratto Il giapponesismo di Van Gogh Durante il biennio di soggiorno a Parigi, nel pittore nasce l’amore per l’arte giapponese. In realtà Van Gogh aveva già mostrato di apprezzare la terra giapponese elogiandola nelle lettere scritte ad Anversa, dove cominciò ad appassionarsi delle stampe giapponesi. L’arte orientale fu un soggetto di grande interesse francese dopo l’apertura dei porti giapponesi nel XIX secolo. L’artista, quando era in casa da solo, organizzava addirittura delle piccole mostre di stampe orientali, dalle quali traeva ispirazione per i suoi quadri, dei quali, più di 400 opere si trovano al museo a lui intitolato di Amsterdam. Esempio di giapponesismo di Van Gogh I girasoli •Dipinto del 1888-1889 ; •La serie dei Girasoli in vaso, la più celebre, nacque in questo periodo di vitalità e ottimismo, durante l'estate in attesa dell'arrivo dell'amico; •Van Gogh, per decorare la stanza dell'ospite e impressionarlo, aveva previsto di dipingere una dozzina di tele, iniziando da quattro che dovrebbero essere il Vaso con dodici girasoli; •Tecnica : olio su tela . Van Gogh ‘’i girasoli’’ La morte La sera del 27 Luglio 1890, domenica, l’artista, dopo essere uscito per dipingere i suoi quadri, rientrò sofferente nella locanda in cui alloggiava e si rinchiuse in camera sua. Ravox, non vedendolo a pranzo, si preoccupò e salì nella sua stanza, trovando il pittore disteso sul letto, che gli confessò di essersi sparato un colpo di rivoltella in un campo vicino. Dopo alcune futili medicazioni, si chiudeva la vita di un grandissimo pittore ottocentesco: Vincent Van Gogh, che non sopportando più la vita al quale era sottoposto, si era suicidato Abbiamo scelto questo argomento perché lo avevamo già studiato in arte, ed è facilmente collegabile ad altre materie, in quanto vorremmo esercitarci in preparazione dell’esame di stato. Abbiamo rappresentato, nelle diapositive precedenti, le fasi importanti della vita di Van Gogh e qualche sua opera (abbiamo scelto ovviamente quelle affrontate anche in educazione artistica) arricchite con immagini legate al testo in modo,da meglio comprendere,ciò che abbiamo scritto. Questo pittore ci ha particolarmente colpito anche per il suo modo “strano”(secondo la nostra opinione) ma bellissimo di dipingere!! Boccale di frutta Van Gogh