IL FICO
VIOLA PASTORI 2°C
ORIGINE
Proviene
dell’asia
occidentale
FICO CARATTERISTICHE
E' una pianta molto resistente alla siccità e vegeta nelle regioni della vite, dell'olivo e
degli agrumi. Non resiste a -10°C; teme i ristagni idrici e ama i terreni freschi,
profondi e ben dotati di sostanza organica.
La specie è presente in due forme botaniche che semplicisticamente possono essere
definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima (pianta
maschio, o caprifico) costituisce l'individuo che produce il polline con frutti non
commestibili, mentre la seconda o fico vero (pianta femmina che produce frutti
commestibili) produce i semi contenuti nei frutti.
I frutti del fico, quelli che comunemente vengono denominati fichi, sono in realtà delle
infiorescenze (da cui derivano delle infruttescenze) note come siconi; si tratta
quindi di falsi frutti; i veri frutti sono degli acheni piccolissimi che si sviluppano
internamente all’infiorescenza
• Per quanto concerne le avversità, le più temute sono quelle climatiche,
temperature eccessivamente rigide e le grandinate possono provocare gravissimi
danni alla produzione.
• Problemi possono derivare anche da patologie virali come il mosaico e da
marciumi radicali. Dannosi sono anche alcuni tipi di cocciniglia, le mosche della
frutta e la psilla del fico
FICO
Generalità
Il Fico (Ficus carica L.) è un albero frutto originario dell'Asia
occidentale, introdotto da tempo immemorabile nell'area
mediterranea. In Italia è presente, soprattutto in Puglia,
Campania e Calabria.
Appartiene alla famiglia delle Moraceae, genere Ficus, specie:
Ficus carica
COME SI COLTIVA?
Tecnica colturale
La piante si adattano a tutti i tipi di terreno purché non siano umidi.
Il fico tollera la siccità estiva grazie alle sue radici profonde.
La potatura, effettuata in inverno, deve mirare all'eliminazione dei rami mal disposti, secchi e
malati, e di eventuali polloni.
La concimazione può essere fatta ricorrendo al sovescio di leguminose.
La pianta inizia a produrre intorno al 5° anno dall'impianto, raggiunge la massima produzione
pari a 40-60 kg di frutti, dai 30 ai 40 anni e poi, gradualmente, inizia ad avere una resa
minore; può sopravvivere sino ai 60 anni e oltre.
Produzioni
Il periodo di raccolta è svolto in due tempi: giugno (frutto fioroni) e agosto-settembre (frutto
fico vero).
I frutti freschi possono essere refrigerati per 10-30 giorni.
L'essiccazione dei fichi può essere iniziata sull'albero oppure dopo la raccolta.
Fin dai tempi antichi i frutti di fico freschi sono usati per il consumo fresco e recentemente il
loro valore nutritivo è stato ulteriormente esaltato.
In cucina il frutto di fico si utilizza al naturale, essiccato, trasformato in succo o sciroppo, come
contorno al prosciutto o ai formaggi, tostato e macinato per surrogare il caffè, guarnito con
noci e mandorle, per estrarre alcool, ecc.
Foglie di fico
Frutti fico
I FICHI: le varietà
I fichi si dividono in fioroni che maturano a maggio, forniti che maturano da luglio e tardivi che
maturano a settembre. In commercio esistono diverse varietà di fichi, a buccia verde e nera.
Ecco le più commercializzate:
•Brogiotto nero: è una tra le varietà più pregiate. Il frutto è di grossa pezzatura, con la buccia di
color nerastro e polpa dolcissima. Ottimo per il consumo fresco, matura da agosto a settembre.
•Fico Dottato: il frutto è di media pezzatura con la buccia di color verde chiaro. Ha una polpa
molto dolce. Buono da mangiare fresco, è però la varietà più adatta per l’essiccazione. Matura a
settembre.
•Fico Portogallo: è di forma allungata e grossa pezzatura. La buccia è rossastra e la polpa molto
zuccherina. Ottimo per il consumo fresco, matura in giugno-luglio.
•Fico Verdino: è senza dubbio la varietà più diffusa in Italia. I frutti sono di media pezzatura e la
buccia di color verde brillante; la polpa è rossiccia e dolcissima. Matura da giugno a settembre.
•Fico Albachiara: sono tra i più belli e gustosi della specie. Sapore delicato e dolce. Ottimi per il
consumo fresco. Tardivi, maturano a settembre.
•Fico San Giovanni: sono grossi e tondi, la polpa non è granulosa, il sapore dolce, ma non
mieloso.
UTILIZZI E PROPRIETA’
Il fico viene utilizzato per scopi terapeutici . La sua
assunzione, regolarizza e motilità l’azione gastrica e
normalizza la secrezione dei succhi digestivi,
esercitando un’azione antinfiammatoria sulle
mucose. Viene usato anche per problemi digestivi a
carico dello stomaco. I fichi hanno inoltre una
azione lassativa, dovuta all’elevato contenuto di
fibre, tra cui la lignina molto efficace per
contrastare disturbi intestinali o stipsi cronica.
LATTE DI FICO
Una volta distaccati i frutti dal ramo, viene prodotta una secrezione di colore bianco, visibile sia
all'apice del ricettacolo piriforme del fico sia sul ramo, un latte che, la medicina popolare,
suggerisce di spalmare sulla pelle per stimolare e intensificare l'abbronzatura.
In realtà, il lattice del fico è fortemente irritante e può ustionare la pelle. Esclusa l'applicazione
volontaria, di solito di tratta di un contatto fortuito, magari proprio durante la raccolta del frutto.
Generalmente, le manifestazioni si presentano lineari e ben definite, simili ai segni delle
frustate: possono comparire sulle braccia o sul tronco, specie se il malcapitato non indossava la
maglietta. Di colore rosso accesso, sono accompagnate da una sintomatologia di tipo doloroso.
Quasi sempre è sufficiente una cura topica per la risoluzione del quadro clinico, applicando
farmaci lenitivi e antinfiammatori.
L'esposizione al sole può favorire la comparsa di macchie scure nelle sedi d'irritazione. Macchie
fortunatamente reversibili che spontaneamente tendono a schiarire nel corso dei mesi
successivi.
Consigli
•evitare il contatto diretto con lattice del fico
•in caso d'irritazione applicare creme lenitive, ad esempio un blando cortisonico per qualche
giorno ed evitare l'esposizione al sole
SAGRA DEL FICO
Una delle manifestazioni
più antiche di Monte
San Biagio: la Sagra del
Fico, giunta alla sua
31ma edizione, che
vuole promuovere e
valorizzare i prodotti
della nostra terra.
PANE CON NOCI E FICHI – Ricetta regionale Marche
PANE CON NOCI E FICHI – Ricetta regionale Marche
INGREDIENTI : 500 g di farina
un panetto di lievito di birra)
sultanina,
, 300 ml di acqua
, 1 cucchiaino di miele,
200 g di fichi secchi,
125 g di noci
, 160 g di lievito madre rinfrescato ( in sostituzione
un pizzico di sale
,125 g di uvetta
, un pezzo di scorza d’arancia.
PROCEDIMENTO : Lasciate sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, unite il miele, il sale, impastate e aggiungete la
farina a poco a poco. Unite l’uvetta lasciata rinvenire in acqua tiepida per circa 10 minuti e strizzata bene, i fichi secchi
tagliati a pezzetti, le noci tritate e la scorza d’arancia fatta a pezzetti piccolissimi. Coprite con un canovaccio e lasciate
lievitare nel forno chiuso per almeno 4 ore ( se usate il lievito di birra saranno sufficienti 2 ore ). Trascorso il tempo
necessario riprendete l’impasto, dividetelo in due panetti, disponeteli su di una placca infarinata e incideteli con una
croce.
IL FICO di Leonardo Da Vinci
C'era una volta un fico che non aveva frutti.
Tutti gli passavano accanto, ma nessuno lo guardava.
A primavera spuntavano anche a lui le foglie,
ma d'estate, quando gli altri alberi si caricavano di
frutti, sui suoi rami non compariva nulla.
- Mi piacerebbe tanto esser lodato dagli uomini - sospirava il fico. Basterebbe che riuscissi a fruttificare come le altre piante.
Prova e riprova, finalmente, un'estate, si trovò pieno di frutti anche lui. Il sole
li fece crescere, li gonfiò, li riempì di dolce sapore.
Gli uomini se ne accorsero. Anzi, non avevano mai visto un fico così carico di
frutti: e subito fecero a gara a chi ne coglieva di più. Si arrampicarono sul
tronco, con i bastoni piegarono i rami più alti, col loro peso ne stroncarono
parecchi: tutti volevano assaggiare quei fichi deliziosi, e il povero fico, ben
presto, si ritrovò piegato e rotto.
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