RESPONSABILITA’ CIVILE,
PENALE e DISCIPLINARE
A cura di Adolfo Vescovo e Paolo Meani
Le nostre responsabilità
I nostri rischi
Le tipologie di responsabilità
• RESPONSABILITA’ PENALE
• RESPONSABILITA’ CIVILE
• RESPONSABILITA’ DISCIPLINARE
Alcuni fondamenti
CODICE PENALE
• La legge penale obbliga tutti coloro che si
trovano nel territorio dello Stato (art. 3 CP)
• La responsabilità penale è personale (art. 27
Costituzione)
Alcuni fondamenti
CODICE CIVILE
• Qualunque fatto doloso o colposo che
cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga
colui che ha commesso il fatto a risarcire il
danno (art. 2043 C.C.)
• Gli oneri derivanti da responsabilità civile
sono trasferibili a terzi.
La responsabilità penale
Se violo una norma penale commetto REATO
Importante è distinguere
L’ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO
(la volontà colpevole)
perché il codice penale punisce diversamente i reati
anche in base alla volontà dell’agente.
L’elemento psicologico del reato
art. 43 Codice Penale
Il delitto:
• è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso
o pericoloso …. è dall’agente preveduto e voluto come
conseguenza della propria azione od omissione;
• è preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione
od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave
di quello voluto dall’agente;
• è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento, anche se
preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di
negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza
di leggi, regolamento, ordini o discipline.
La colpa
• Negligenza > quando non adotto tutte le dovute
cautele richieste dalla situazione.
• Imprudenza > quando agisco con leggerezza e con
mancanza di una normale attenzione.
• Imperizia > quando non applico tutte le
conoscenze e le capacità che si presume siano nel
bagaglio culturale di un soccorritore.
• Inosservanza di norme e regolamenti > quando
non rispetto i protocolli operativi.
La colpa
NB: precisazione sul concetto di IMPERIZIA
“Non significa obbligo di risultato ma obbligo
di fare ciò che ci hanno insegnato !!!”
NONOSTANTE MI SIA IMPEGNATO AL
MASSIMO NEL FARE L’ RCP,
IL PAZIENTE PURTROPPO E’
DECEDUTO. AVRO’ DEI PROBLEMI?
Chi siamo ?
Dal punto di vista giuridico la qualificazione
del soggetto è importante perché definisce i
diritti e doveri particolari che sorgono in capo
allo stesso.
• La legge 266/91 (Legge quadro sul volontariato) non fornisce una
definizione di volontario soccorritore perché si occupa del
volontariato in generale.
• Ci aiuta la dottrina e la giurisprudenza
SIAMO INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO
art. 358 C. P.
Nozione della persona incaricata di un
pubblico servizio (art. 358 C.P.)
Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un
pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo,
prestano un pubblico servizio.
Per pubblico servizio deve intendersi un’attività
disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma
caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa
ultima, e con l’esclusione dello svolgimento di semplici
mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente
materiale
Incaricato di pubblico servizio
1) Pubblico servizio
attività disciplinata nelle stesse forme della
funzione pubblica
(infatti operiamo sotto controllo del 118
che dipende dalla Regione ed è inquadrato
nel S. S. N.)
Incaricato di pubblico servizio
2) Funzione pubblica
La funzione svolta deve essere PUBBLICA
ovvero
svolta
nell’interesse
della
collettività
(sul fatto che il nostro compito sia svolto a
favore e nell’interesse della collettività non
ci sono dubbi)
Incaricato di pubblico servizio
3) Mancanza dei poteri tipici della funzione
pubblica (autoritativo, certificativo)
Infatti non rilasciamo certificati (come ad
esempio l’ufficiale dell’anagrafe che è un
Pubblico Ufficiale)
Non possiamo neanche pretendere l’esibizione di
un documento o di ottenere le esatte generalità
(come invece fanno le Forze dell’Ordine)
I diritti dell’I.P.S.
• Il commettere reato contro incaricato di pubblico servizio
costituisce aggravante generica (art. 61 C.P. n. 10)
• Si integra il reato di “resistenza a p.u. o incaricato di pubblico
servizio” per chi ostacola attivamente il soggetto
nell’esercizio
delle sue funzioni (art. 337 C. P.)
• Si concretizza il reato di “violenza e minacce o resistenza a p. u. o
incaricato di pubblico servizio” per chi commette tali azioni
contro il soggetto nell’esercizio delle sue funzioni (art. 336 C. P.)
• Interruzione di pubblico servizio per chi causa turbamento
al
regolare svolgimento del servizio (art 340 C. P.)
I doveri dell’I.P.S.
•
•
•
•
Omessa denuncia
Omissione di atti d’ufficio
Segreto d’ufficio
Interruzione di pubblico servizio
Omessa denuncia da parte di un I.P.S. (art. 362 C.P.)
L’incaricato di un pubblico servizio, che omette o
ritarda di denunciare all’Autorità giudiziaria, o ad
un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di
riferirne, un reato del quale abbia avuto notizia
nell’esercizio o a causa di servizio, è punito con la
multa fino a …
Tale disposizione non si applica se si tratta di un
reato punibile a querela della persona offesa ……
Alcuni reati perseguibili d’ufficio
- atti osceni in luogo pubblico (art. 527 C.P.)
- incesto (art. 564)
- maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli (art. 572)
- omicidio (art. 575 C.P.)
- rissa (art. 588 C.P.)
- abbandono di persone minori o incapaci (art. 591)
- omissione di soccorso (art. 593 C.P.)
- riduzione in schiavitù (art. 600 C.P.)
- sequestro di persona (art. 605 C.P.)
Omissione di atti d’ufficio (art. 328 C.P.)
Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio,
che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per
ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine
pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza
ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni…
Quest’ultimo reato specifico dell’I.P.S. e del P.U. è più
grave rispetto a quello di omissione di soccorso, che
interessa tutti i normali cittadini >>>>
Omissione di soccorso (art. 593 C.P.)
Chiunque trovando abbandonato o smarrito un fanciullo
minore degli anni dieci o un’altra persona incapace di
provvedere a se stessa per malattia di mente o di corpo, per
vecchiaia o altra causa, omette di darne immediato avviso
all’Autorità è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la
multa fino a …. Alla stessa pena soggiace chi trovando un
corpo che sembri inanimato, ovvero una persona ferita o
altrimenti in pericolo, ometta di prestare l’assistenza
necessaria o di darne immediato avviso all’Autorità. Se da
siffatta condotta colpevole deriva una lesione personale, la
pena è aumentata, se ne deriva la morte la pena è
raddoppiata.
Il segreto d’ufficio (art. 326 C.P.)
• E’ vietato rivelare notizie apprese nello svolgimento del servizio
che devono rimanere segrete.
• E’ punito anche il caso colposo pur con minor severità (massimo un
anno di reclusione).
• Nel caso la rivelazione del segreto d’ufficio sia finalizzata al
procurare a se o ad altri un ingiusto vantaggio, sia patrimoniale che
non, il reato è aggravato (per esempio dare notizia di decessi alle
pompe funebri, ricevendo un compenso per la segnalazione.
• Il segreto d’ufficio viene meno se interrogati dall’A. G.
Tutela dei dati personali
(L. 31/12/96, n. 675 “Legge sulla privacy”)
All’art. 22 comma 1 individua i DATI SENSIBILI, cioè
informazioni che non possono essere divulgate senza il
consenso dell’interessato
Dati rivelanti origine etnica o razziale
Convinzioni religiose
Convinzioni politiche
Adesione a partiti, sindacati o associazioni
religiose
Dati personali indicanti lo stato di salute
Dati relativi alla vita sessuale
Interruzione di pubblico servizio (art. 331 C.P.)
• Non solo gli altri possono interrompere la
nostra attività
• Potrebbe accadere che il servizio sia interrotto
da uno di noi
• Chi esercitando servizio di pubblica necessità
lo interrompe turbandone la regolarità è
punito con la reclusione da sei mesi ad un
anno e con la multa ….
Altri reati
Art. 348 C.P. Esercizio abusivo della professione medica
Fate solo gli atti per cui siete certificati
Non effettuate diagnosi o terapie
Art. 494 C.P. Sostituzione di persona
Non agghindatevi come medici
Non inducete in errore le persone
Non utilizzate adesivi ambigui sulla tuta (Vedi anche 498 C.P
Usurpazione di titolo)
Volontarietà del Trattamento Sanitario
• Art. 13 Costituzione (La libertà personale è
inviolabile)
• Art. 32 Costituzione (Nessuno può essere
obbligato a un
determinato trattamento
sanitario …)
• Art. 33 L. 180 /78 (c.d. Basaglia)
Conseguenze legali
• Sequestro di persona (art. 605 C.P.)
• Violenza privata (art. 610 C.P.)
“costringo a fare, tollerare od omettere qualche cosa”
• Minacce (art. 612 C.P.)
• Percosse (art. 581 C.P.)
Volontarietà del T.S.
PAZIENTE
INCOSCIENTE
CONSENSO PRESUNTO
TRASPORTO
COSCIENTE
CAPACITA’ D’AGIRE
NO
SI
CONSENSO
RIFIUTO
Minori
• Attenzione a non farvi firmare un rifiuto ricovero da un
minore
• Attenzione agli incidenti con coinvolti dei ciclomotori
• Non avendo l’I.P.S. il potere di identificare (pretendendo
un documento) non ci può essere contestazione se l’errore è
stato commesso a seguito di un’errata dichiarazione
• Il minore viaggia, se possibile, accompagnato (a scuola,
per esempio, commesso o maestro)
• E’ l’esercente la patria potestà che decide sul trattamento:
esso è vincolato, tuttavia, alla tutela dell’integrità fisica del
soggetto
• In caso di dubbi contattare sempre la C.O. 118.
Altri incapaci
Tenuto conto che in Italia esiste una legge (c.d.
Basaglia) che limita i T.S.O. a casi ben
determinati, e che l’incapacità, dal punto di vista
legale, scaturisce da un iter di legge complesso
>>>
il comportamento “strano” di un paziente non ci
autorizza a caricare come se il paziente fosse
incosciente.
Nei casi dubbi consultatevi sempre con la C.O.
118.
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio
 E’ applicabile solo nei casi previsti per legge
 Vaccinazioni
 Malattie infettive
 Pazienti psichiatrici violenti, auto-lesionisti o in deperimento
(anche Tentati suicidi)
Può essere:
 programmato
 d’urgenza
L’iter prevede:
1) Proposta da parte di un medico (generico per il TSO d’urgenza, curante per il
programmato)
2) Esecuzione con la Forza Pubblica (a Milano di solito Polizia Locale)
3) Convalida di altro medico (solitamente Psichiatra del Pronto Soccorso)
4) Convalida del Sindaco
5) Entro 48 ore il sindaco trasmette gli atti al Giudice di Sorveglianza competente
6) Durata è limitata a 8 gg prorogabili di altri 7 su proposta psichiatra di reparto
Servizi a vuoto e rifiuti ricovero
SERVIZIO A VUOTO
Siate assolutamente certi che non ci sia qualcuno (Malori in
parcheggi o zone verdi – Incidenti con proiettati)
PAZIENTE CHE RIFIUTA RICOVERO
• Con firma
• Senza firma
• Paziente si allontana
• La persona non necessita di soccorso
Comunicate sempre con la C.O. 118
Infine, ricordatevi che chiunque ha diritto al soccorso (…ma non
alla gestione del soccorso!)
Lo stato di necessità
Esistono delle circostanze (c.d. “scusanti”) che non
permettono il perfezionarsi del reato. La più ricorrente nel
soccorso è
LO STATO DI NECESSITA’ (Art. 54 C.P.)
Non è punibile chi commette reato costretto dalla
necessità di salvare se o gli altri dal pericolo attuale di
grave danno alla persona.
Requisiti sono:
• Pericolosità attuale
• Grave danno alla persona
• Proporzionalità fra pericolo e l’azione
Esempi: taglio dei vestiti, rottura del vetro di un’auto o della porta di una casa
Il trasporto di soggetti con limitazione della
libertà personale
 accompagnati presso le camere dei fermati;
 arrestati presso le camere di sicurezza;
 persone agli arresti domiciliari;
 persone con misure di sicurezza o di
prevenzione in atto.
Accompagnati presso le camere dei fermati Arrestati
presso le camere di sicurezza
Per queste due categorie di persone non
sorgono problemi operativi in quanto sarà
sufficiente seguire le istruzioni delle Forze
dell’Ordine che hanno in carico le persone e
che ne sono a tutti gli effetti responsabili.
Persone agli arresti domiciliari
Persone con misure di sicurezza o di prevenzione in atto
Queste due categorie sono quelle più
problematiche in quanto presentano, nel caso
dell’arrestato, impossibilità ad allontanarsi da
casa.
Per i soggetti sottoposti a misure gli obblighi
sono diversi in base al provvedimento attivo
IL RUOLO DELL’AUTISTA IN
SERVIZIO
A cura di Riccardo Borlenghi
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
L’autista soccorritore
ha il compito di:
Trasportare in condizioni di assoluta
sicurezza il paziente in ospedale, nel
modo più appropriato rispetto alle
condizioni oggettive e soggettive in
cui l’intervento ha luogo e nel minor
tempo pratico possibile
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
Gestione del rischio
Non ha mai senso correre dei rischi:
L’inutilità deriva dall’oggettiva contraddizione
che un incidente rappresenta nell’attività di
soccorso
• Grave insuccesso: l’azione di soccorso non è
stata portata a termine e potrebbe essere
complicata dall’esigenza di intraprendere una
nuova azione di soccorso per i soggetti coinvolti
• Invece di salvare si può compromettere la vita
del paziente, propria e di terzi
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
Il principio di cautela
• Attenersi alle comuni regole di prudenza
e diligenza
• Evitare tutte le manovre che ci pongono
in situazione di pericolo, o che non
rientrano nelle nostre competenze o che
determinano l’incapacità di gestire
l’evento in modo controllato
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
Le “condizioni soggettive”
del trasporto
• Condizioni sanitarie del paziente
• Condizioni psicologiche dei soggetti
coinvolti (paziente, equipaggio, terzi),
con particolare riferimento a quelle
dell’autista
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
Le “condizioni oggettive”
del trasporto
Che influiscono in modo determinante sul
comportamento dell’autista:
• Luogo d’intervento
• Condizioni meteorologiche
• Condizioni ambientali
• Tipo di evento
• Condizioni del mezzo
• Condizioni del traffico e della viabilità
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCO
Il “minor tempo pratico possibile”
è il tempo in termini relativi e non assoluti, ovvero la
scelta del percorso migliore e una conduzione del
mezzo più prossima possibile ad un moto rettilineo
uniforme (condizione ideale perché l’equipaggio
possa lavorare e per limitare gli effetti meccanici sul
paziente critico)
Il raggiungimento dell’ospedale in 10 minuti percorrendo a
folle velocità le peggiori strade possibili, con curve e fondo
dissestato, rischiando un incidente, non ha alcun valore
rispetto ad una durata doppia che ha consentito un trasporto
corretto.
2. I REQUISIT
I requisiti dell’autista
Per poter svolgere il ruolo delicato che abbiamo
precedentemente delineato occorre una
notevole preparazione e una grande umiltà:
• Il fine è di riuscire a controllare tutti i fattori che
possono concorrere a metterci in una situazione di
disagio, di difficoltà, di eccitazione e di turbamento
• Non è quello di formare dei piloti dalla tecnica
impeccabile
2. I REQUISIT
La tecnica
• Il possesso di una buona tecnica di guida
facilita la capacità di controllare meglio il
mezzo di soccorso e quindi di limitare gli effetti
negativi del trasporto sul paziente
• Se la buona tecnica viene utilizzata per
migliorare la qualità del servizio e non per
elevare il limite di sicurezza del trasporto siamo
in una prospettiva corretta
2. I REQUISIT
I requisiti
Occorrono:
• Esperienza
• Attitudine
• Perizia
per far fronte alle condizioni oggettive e
soggettive in cui si opera
2. I REQUISIT
Esperienza
… di guida
L’aspirante
deve
utilizzare
abitualmente
l’autovettura, con sicurezza e tranquillità, da un
periodo di tempo sufficiente per considerarlo un
guidatore maturo e responsabile
Deve possedere
• Dimestichezza e sicurezza nella guida in tutte le condizioni
• Capacità di adattamento a mezzi diversi
• Capacità di utilizzo corretto dei dispositivi meccanici (freno,
frizione, sterzo, acceleratore)
2. I REQUISIT
Esperienza
… di servizio
E’ un soccorritore di adeguata anzianità con buona
esperienza di capo equipaggio.
Deve quindi possedere anche:
– Capacità di gestire con sicurezza situazioni di pericolo
– Capacità di affrontare con tranquillità e serenità situazioni con
notevole carico psicologico
– Capacità di controllare autorevolmente l’evento
derivano dalla propria esperienza di situazioni analoghe
2. I REQUISIT
Attitudine
L’attitudine alla guida deve essere
comunque posseduta, anche se con la
formazione e l’esperienza può essere
migliorata
2. I REQUISIT
Attitudine significa
•
•
•
•
•
Perfette condizioni fisiche e psichiche
Serenità e tranquillità
Calma e sicurezza
Reattività al pericolo
Capacità di concentrazione, di orientamento e di
gestire lo stress (fisico e psicologico)
• Fiducia in se stessi
• Capacità decisionale e organizzativa
2. I REQUISIT
Sintomi di non Attitudine
•
•
•
•
Eccessivo protagonismo
Insicurezza e paura
Imprudenza
Incapacità di controllare i propri
sentimenti
• Irascibilità e scontrosità verso gli utenti
della strada
• Disattenzione e superficialità nel gestire il
proprio ruolo
2. I REQUISIT
Fattori attitudinali a rischio
• Soggetto forzato a divenire autista pur
non avendone le attitudine e/o la
volontà
• Soggetto che smania di divenire
autista a qualunque costo e che si
comporta da aspirante in modo assai
diverso da come si comporterà da
effettivo
2. I REQUISIT
Perizia
Il fattore perizia
comprende:
• Abilità tecnica
• Conoscenza
• Affidabilità
Di abilità tecnica ne abbiamo già parlato in precedenza e tratteremo in
dettaglio alcuni aspetti legati alla tecnica nelle prossime lezioni: vediamo ora
più in dettaglio cosa intendiamo per “conoscenza” ed “affidabilità”
Conoscenza
2. I REQUISIT
= TUTTO E DI PIU’
• del territorio e della toponomastica
– non è pensabile essere sicuri e tranquilli se manca questo requisito o se dipendiamo
dalla capacità del navigatore al nostro fianco. Per poter gestire eventuali imprevisti
bisogna sapere dove ci si trova, la strada migliore da percorrere ed eventuali
alternative in funzione delle condizioni ambientali e di quelle del paziente.
• del proprio automezzo
– delle condizioni di quest’ultimo e di come affrontare situazioni anomale e
d’emergenza.
• dei propri limiti e dei propri compiti, del Codice della Strada, delle
responsabilità giuridiche e morali
Conoscenza
2. I REQUISIT
• delle procedure per la gestione del servizio
– siano esse esterne (norme, Leggi e Regolamenti, Protocolli operativi,
convenzioni, contratti, ecc.) che interne (disposizioni associative) e delle
procedure di pronto soccorso: l’autista estraneo dalle manovre di soccorso,
che guida e basta, non è più in linea con quanto previsto dalle norme in vigore.
• di come comportarsi in situazioni particolari
– soccorso in strada, soccorso autostradale, incidente all’autolettiga, guasto,
soccorso in casi pericolosi.
• di eventuali situazioni anomale del territorio
– strade chiuse, presenza di passaggi a livello, presenza di cantieri, condizioni
del traffico, allagamenti, frane, orari di accesso a particolari infrastrutture,
ecc…
2. I REQUISIT
Affidabilità
Attraverso perizia tecnica e conoscenza
l’autista soccorritore raggiunge l’affidabilità:
capacità tecnica di svolgere il proprio
intervento in modo sistematico, appropriato,
sicuro e non casuale, in qualsiasi condizione
oggettiva e soggettiva
3. I COMPITI OPERATIVI
I compiti operativi dell’autista
Durante il servizio
• Rispettare le leggi e norme vigenti in materia, con particolare
riferimento al Codice della Strada, e trasportare in condizioni di
assoluta sicurezza e nel modo più appropriato il paziente in ospedale
nel minor tempo pratico possibile.
• Garantire la sicurezza del paziente, dell’equipaggio e di terzi durante
le attività di soccorso.
• Posizionare l’autolettiga in modo appropriato e provvedere al
posizionamento ed al trasporto delle attrezzature necessarie per lo
svolgimento del servizio.
• Prestare le azioni di soccorso necessarie per il trattamento sanitario del
paziente, mettendosi a disposizione del capo equipaggio.
3. I COMPITI OPERATIVI
I compiti operativi dell’autista
• Tenere le comunicazioni con il centralino e la Centrale Operativa del
118.
• Nel caso di interventi con altri mezzi di soccorso svolgere un ruolo di
coordinamento tra i capi equipaggio e la Centrale Operativa per la
gestione del servizio e l’individuazione delle specifiche destinazioni.
• In qualità di soccorritore, dotato di esperienza ed anzianità di servizio,
essere un punto di riferimento per i colleghi e vigilare sul
comportamento degli stessi e di terzi, intervenendo per consigliare
comportamenti più opportuni al fine di garantire la massima qualità
del servizio ed evitare qualsiasi inutile e dannosa interferenza con i
terzi.
• Decidere il percorso più idoneo per lo svolgimento del servizio e
decidere, in accordo con il Capo Equipaggio, responsabile per quanto
4. LE RESPONSABILITA’
Principi fondamentali
Massima prudenza
in considerazione del
• Numero di persone a bordo
• Numero di
coinvolte
persone
che
possono
• Danni rilevanti in funzione della velocità
• Ingenti danni economici potenziali
essere
4. LE RESPONSABILITA’
Principi fondamentali
Massima cautela
• Nel dubbio di eseguire una determinata
manovra è sempre opportuno astenersi e agire
solo in base a ciò di cui siamo sicuri e per cui
siamo addestrati
• Bisogna evitare che a causa di una guida
scorretta il paziente subisca impatti negativi,
sia fisici che emotivi, che possono influenzare il
suo stato di salute
5. LA CONDOTTA DI GUIDA
Prescrizioni
Oltre a tutto ciò che già è stato elencato, l’autista soccorritore deve:
• Una volta avuti i dati pianificare l’intervento
• Prima della partenza accertarsi che i membri dell’equipaggio siano
a bordo e le porte siano chiuse
• Avere sempre una guida difensiva e preventiva, prevedere gli
errori e le disattenzioni degli altri utenti della strada
• Avvisare e coordinare i colleghi su quando possono scendere dal
mezzo
• Individuare i dati salienti dell’evento e/o operare per il controllo
del traffico (viabilità passiva) e della scena
5. LA CONDOTTA DI GUIDA
• Non appena possibile ripristinare il flusso del traffico
• Conoscere le attività che devono essere svolte a veicolo fermo
• In caso di incidenti, infortuni, aggressioni e delitti rilevare i dati
salienti e comunicarli prontamente alle Autorità
• Non usare mai per nessun motivo i dispositivi di segnalazione visiva
e acustica al di fuori dei servizi urgenti d’istituto
• Utilizzare i mezzi solo ai fini istituzionali dell’Associazione
• Tenere un comportamento esemplare, non tenere atteggiamenti
ostili od aggressivi verso gli altri
TECNICHE DI GUIDA SICURA
SITUAZIONI PARTICOLARI
A cura di Mario Isola
TECNICHE DI GUIDA
IMPADRONIRSI
DI
ALCUNE
TECNICHE
INSEGNATE NELLE SCUOLE DI GUIDA SICURA
SERVE PER POTER CONDURRE L’AMBULANZA
CON
PIU’
TRANQUILLITA’
NON
PER
DIVENTARE PILOTI
NO
ISTINTO
PERICOLO
AZIONE
SCELTA
TECNICHE DI GUIDA
ATTENZIONE / CONCENTRAZIONE
MINOR TEMPO DI PERCEZIONE ED
OSSERVAZIONE DEL PERICOLO
VALUTAZIONE CORRETTA
REAZIONE APPROPRIATA
NON DISTRARSI MAI = SICUREZZA
TECNICHE DI GUIDA
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
• ADERENZA DEI PNEUMATICI
• DIFFERENZA TRA VETTURA E FURGONE: I
TRASFERIMENTI DI CARICO
• MOTORI A BENZINA E DIESEL
• TRAZIONE ANTERIORE E POSTERIORE
• SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA
• LA PERCEZIONE DELLA VELOCITA’
ADERENZA DEI PNEUMATICI
E’ FUNZIONE DI MOLTI FATTORI QUALI:
• Tipo di pneumatico utilizzato
• Stato d’usura e pressione di gonfiaggio
• Tipo di asfalto
• Condizioni meteo (strada asciutta, bagnata, sporca, innevata…)
• Temperatura esterna
• …
PER RAPPRESENTARE IN MODO SCHEMATICO L’ADERENZA
MASSIMA DI UN PNEUMATICO SI UTILIZZA UN OVALE.
SE LA FORZA ESERCITATA DA UN’ACCELERAZIONE, UNA
FRENATA O UNA STERZATA, DISEGNATE CON UNA FRECCIA,
ESCE DALL’OVALE SI HA SLITTAMENTO
I TRASFERIMENTI DI CARICO
• PESO: la differenza di peso tra un’auto ed un furgone
(ambulanza) si traduce in
MAGGIORI FORZE CENTRIFUGHE
MAGGIOR INERZIA IN FRENATA
• BARICENTRO PIU’ ALTO significa
MAGGIOR RISCHIO DI RIBALTAMENTO
• ASSETTO PIU’ MORBIDO equivale a
MAGGIOR ROLLIO E BECCHEGGIO
I TRASFERIMENTI DI CARICO
ACCELERAZIONE
FRENATA
I TRASFERIMENTI DI CARICO
STERZATA
A SINISTRA
STERZATA
A SINISTRA
STERZATA
A DESTRA
MOTORI A BENZINA E DIESEL
DEVONO ESSERE GUIDATI IN MANIERA DIVERSA
MOTORE A BENZINA
• Coppia motrice a regime di giri più alto (3000-4000 rpm)
• Si utilizzano marce più corte
MOTORE DIESEL
• Coppia motrice a regime di giri più basso (2000 – 3000 rpm)
• Si utilizzano marce più lunghe
E’ INUTILE E DANNOSO UTILIZZARE UN MOTORE
DIESEL AD ALTO NUMERO DI GIRI, COSI’ COME UN
MOTORE BENZINA AD UN REGIME DI GIRI TROPPO
BASSO (RISCHIO DI DETONAZIONE)
TRAZIONE ANTERIORE E POSTERIORE
QUASI TUTTE LE AMBULANZE SONO
A TRAZIONE ANTERIORE
Le due soluzioni tecniche manifestano differenze di
comportamento soltanto nel caso del sovrasterzo di potenza
SOTTOSTERZO  Perdita di aderenza delle ruote anteriori
SOVRASTERZO  Perdita di aderenza delle ruote posteriori
La trazione anteriore ha avuto maggior diffusione perché
generalmente più facile da guidare, con minor tendenza a
sbandare in caso di variazioni di trazione o manovre brusche
SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA
ALLA GUIDA
QUANDO CI SI METTE ALLA GUIDA DI UN VEICOLO E’
OPPORTUNO SAPERE SE ESSO E’ DOTATO DI SISTEMI
ELETTRONICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA
TRA I PIU’ COMUNI:
•
ABS (Anti Blocking System): sistema anti bloccaggio delle ruote in
frenata
•
EBD e BAS (Electronic Brakes Device / Brake ASsistance): sistemi di
ripartizione della frenata in maniera differente sulle ruote
•
ESP(Electronic Stability Program): sistema elettronico di controllo della
stabilità
•
TCS e ASR (Traction Control System / Anti Spin Regulation): sistemi di
anti pattinamento in accelerazione
LA PERCEZIONE DELLA VELOCITA’
• Relativa, ovvero percepita sulla base di ciò che ci sta
intorno (spazi aperti o vie strette)
• Reale, ovvero la velocità effettiva
E’ NECESSARIO SEMPRE
• Avere un’idea precisa dello spazio necessario a fermare
il mezzo
• Guardare lontano
TECNICHE DI GUIDA
• USO DEL FRENO
– La frenata d’emergenza senza ABS
– La frenata d’emergenza con ABS
• USO DEL CAMBIO E DELLA FRIZIONE
• USO DELLO STERZO
– Tecniche di sterzata
– Evitamento di un ostacolo improvviso
• PERDITA DI ADERENZA
• ACQUAPLANO
USO DEL FRENO
• Il freno deve essere premuto il più dolcemente
possibile, e progressivamente rilasciato verso la fine
della frenata
• L’uso del freno provoca uno sbilanciamento del mezzo
• La frenata deve essere fatta con il tacco destro sollevato
dal pavimento
• A bassa velocità è meglio bloccare le ruote che frenare
in maniera poco efficace
• Ad alta velocità è da evitare assolutamente il bloccaggio
delle ruote
USO DEL CAMBIO E DELLA FRIZIONE
• La guida di un mezzo di soccorso richiede la massima dolcezza e
fluidità
• Non scalare mai prima di aver rallentato sufficientemente il
mezzo, provochereste un inutile innalzamento dei giri motore che
può portare al bloccaggio delle ruote motrici o comunque a
strattonamenti
• Rimanete sempre con il regime di giri corretto
• Utilizzate la frizione in fase di accelerazione e frenata per evitare
strappi
• Ricordatevi che nel vano sanitario ogni accelerazione viene
percepita amplificata
• Non guidate con la mano destra sulla leva del cambio
• Cenni sul punta-tacco e la doppietta
USO DELLO STERZO
Premesso che nella stragrande maggioranza delle curve che ci
troviamo ad affrontare non abbiamo bisogno di muovere le mani
dalla loro posizione originaria, se tale eventualità si dovesse
verificare
LE TECNICHE DI STERZATA SONO
SOSTANZIALMENTE DUE
Con movimento delle mani
dopo il cross-arms
Con movimento delle mani
prima di iniziare la sterzata
USO DELLO STERZO
• Le curve veloci devono sempre essere affrontate a velocità
costante
• Nella fase di inserimento di curve lente si può iniziare a
sterzare con il piede ancora sul freno
• Al crescere della velocità si deve agire sullo sterzo con più
dolcezza e dando meno angolo
• Nel caso di frenata improvvisa raddrizzare lo sterzo
EVITAMENTO DI UN OSTACOLO
IMPROVVISO
• Cercate sempre di prevedere tutto ciò che può diventare
un potenziale ostacolo (bambini, animali, oggetti a bordo
strada)
• Guardate lontano, questo vi consentirà di avere più tempo
di reazione
• Agite sempre per scelta e non per istinto: evitare un
ostacolo finendo nella corsia opposta può creare un
incidente di proporzioni ben più gravi
• Valutate se è meglio evitare l’ostacolo o investirlo.
ACQUAPLANO
• Fenomeno che si può verificare in caso di pozzanghere,
pioggia forte, asfalto poco drenante, sedi stradali
concave…
• E’ la perdita di aderenza, solitamente sull’asse
anteriore, a causa della formazione di un “cuscinetto”
d’acqua sotto le ruote, che i pneumatici non riescono ad
evacuare
• Mantenere le ruote dritte, senza frenare: il mezzo
rallenterà sino a riprendere aderenza
• Tenere lo sterzo con forza: il mezzo tenderà a sbandare
RAFFICHE DI VENTO
•
Si possono verificare sbilanciamenti che devono essere previsti e
contrastati con lo sterzo
•
Attenzione soprattutto ai ponti ed all’uscita delle gallerie
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
IN SERVIZIO
• Uso della radio: ricordarsi di comunicare il “caricato” e
“l’attesa”
• Posizionamento delle attrezzature: è compito dell’autista
– Nel caso di soccorso in casa posizionare la barella in prossimità del
portone con la testa rivolta verso quest’ultimo, abbassare le spondine,
slacciare le cinghie
• Indicazioni all’equipaggio: ricordarsi di comunicare ai
colleghi QUANDO possono scendere e da DOVE.
SVOLGIMENTO DI SERVIZI IN
CONDIZIONI PARTICOLARI
• GUIDA CON PIOGGIA
• GUIDA CON NEVE E GHIACCIO
• GUIDA NOTTURNA
• GUIDA CON NEBBIA
• SERVIZI CON INCENDI
• SERVIZI CON PALI O TRALICCI CADUTI
• FUORIUSCITA DI SOSTANZE PERICOLOSE
• AVVERTENZE IN CASO DI INTERVENTO
DELL’ELIAMBULANZA
INTERVENTO DI ELIAMBULANZA
Ove - per gravità dell'incidente – dovesse intervenire
l'eliambulanza, l'autista dovrà:
• Disporre il proprio veicolo in "zona di sicurezza" in modo tale da
lasciare lo spazio necessario per l'atterraggio dell’elicottero.
• Accertarsi che siano in funzione i dispositivi lampeggianti a luce
blu, in modo da rendere maggiormente visibile dall’alto il luogo
d’intervento.
• Non avvicinarsi mai con l’ambulanza all’elicottero qualora questo
abbia ancora le pale in rotazione. Il tetto dell’ambulanza è più alto
dell’asse orizzontale delle pale. Il contatto accidentale con queste
porta ad una inevitabile catastrofe.
INTERVENTI IN
COLLABORAZIONE CON LE
FORZE DELL’ORDINE
A cura di Adolfo Vescovo e Paolo Meani
LE FORZE DELL’ORDINE
Le forze di polizia sono 5:

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
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Polizia di Stato
Arma dei Carabinieri
Guardia di Finanza
Corpo degli Agenti di Custodia
Corpo delle Guardie Forestali
Nell’ambito più ampio delle forze dell’ordine è compresa
Polizia Municipale (oggi Polizia Locale)
Le forze di polizia
Sul posto può essere presente personale in borghese
Si riconosce in tal caso da:
 Giubbotto del corpo per reparti in borghese
 Distintivo di riconoscimento (tesserino e/o placca metallica)
 Distintivo di riconoscimento “alt polizia” ovvero la “paletta”
La Polizia di Stato è presente in alcuni contesti
con le “specialità”
Quando serve la pattuglia?
Solitamente l’intervento è
preordinato tramite
interscambi fra le C.O.T. e
il 118
Per cui la pattuglia arriverà
in posto automaticamente
La richiesta della pattuglia
Se l’invio della pattuglia non è stato già
predisposto tramite accordi con la centrale
bisogna richiedere al 118 di contattare le
forze dell’ordine
nel caso di:
 Interventi in soccorso di persone che presentano
lesioni
a seguito di un fatto-reato
 Incidenti stradali
 Esecuzioni di T.S.O.
 Pazienti violenti (psichiatrici, ubriachi), molesti o minacciosi
 Presenza di persone terze ostili (parenti di vittime)
 Trasporto persone sottoposte a misure limitative della libertà
personale
 In ogni caso in cui sia in corso una situazione di pericolo per le
cose o le persone (incendio, sparatorie) o sia necessario il
mantenimento o il ripristino dell’ordine pubblico
Interventi in collaborazione
Può sembrare banale ma spesso nascono incomprensioni
 La pattuglia dice di non trasportare perché tanto il paziente è morto
 La pattuglia dice che se lo trasportiamo la scena del crimine s’inquina e che
dobbiamo essere sicuri che non sia morto
 La pattuglia crede che magari qualcuno di voi sia un medico
ERRORE!
solo il 118 e l’equipaggio dell’ambulanza decidono sul
trattamento del paziente!
Interventi in collaborazione
 Ricordiamo la regola base: non siamo
medici per cui non possiamo fare diagnosi
di morte
 Il trasporto non viene eseguito solo in
caso di lesioni palesemente incompatibili
con la vita (corpo decapitato, maciullato,
depezzato, eviscerazione del cuore)
Problemi di coordinamento
Possono venire a crearsi due situazioni poco piacevoli:
 Da una parte l’agente che continua a chiedere i documenti mentre
il paziente è esaminato dai soccorritori;
 Dall’altra i soccorritori che caricano il paziente e senza dire nulla
alla pattuglia sul posto partono per l’ospedale.
Da parte nostra, prima di partire alla volta dell’ospedale,
informiamo la pattuglia operante della destinazione e delle
condizioni del paziente: se le sue condizioni lo
permettono, lasciamo spazio agli adempimenti delle forze
dell’ordine
Persona violenta
Nei casi in cui l’intervento presupponga il contatto con soggetti
violenti o presumibilmente tali (risse, liti, persone ubriache, pazienti
psichiatrici, TSO, manifestazioni di piazza, parenti ostruzionisti)
LA TUTELA DELLA NOSTRA PERSONA E’
PREVALENTE RISPETTO ALL’ESPLETAMENTO DEL
SOCCORSO
Ricordiamoci che l’Art 54 c.p. indica fra le scusanti lo STATO DI
NECESSITA’ e il soccorritore volontario non rientra fra i soggetti
che hanno obbligo giuridico a esporsi al pericolo
In tal caso è doveroso richiedere e pretendere l’intervento delle
FF.OO. e attendere il loro arrivo prima di operare
Persona violenta
Avvicinarsi con cautela e senza movimenti bruschi
 Chiamare con la voce, a distanza, un soggetto che dorme
 Non trattarlo come un deficiente o peggio ancora con arroganza
 Se non risponde avvicinarsi tenendo libera la via di fuga
 Non posizionarsi a “cavalcioni” sul paziente o in posizione di
equilibrio labile
 Non utilizzare orecchini, capelli sciolti lunghi o cinturoni che
sono punti di presa
 Non mettere la mani “alla cieca”: tenere conto che spesso i
tossicomani occultano siringhe nei risvolti dei pantaloni, nelle
tasche interne delle giacche, nelle calze o nei pantaloni
 I clochard per difendersi dormono a volte con “cocci” di
bottiglia in mano o coltelli
 Se lo girate o sollevate utilizzare punti a vista e non frugate nelle
coperte
 Attenti agli “amici” o presunti tali che possono schierarsi contro
di voi
IN CASO DI REAZIONE VIOLENTA ALLONTANARSI E INFORMARE IL 118
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