Esortazione di San
Francesco ai Fratelli e alle
Sorelle della Penitenza
Prologo della Regola OFS
Che cos’è il Prologo?
O Il Prologo è l’Esortazione
di San Francesco ai
Fratelli e alle Sorelle della
Penitenza, il cuore della
nostra Regola: San
Francesco rimane quindi
l’ispiratore della Regola.
O È un compendio dei
pensieri che
Francesco predicava
ai cristiani del suo
tempo uniti a lui
spiritualmente:
metanoia, povertà,
preghiera, fraternità
ossia le quattro fonti
che hanno
alimentato la prima
comunità cristiana.
Quali sono i contenuti?
O Il Prologo rivela il
contenuto più intimo della
vita religiosa di San
Francesco.
O Manifesta la sua cura e
sollecitudine per la
salvezza delle anime a lui
consegnate.
O È il programma per
svolgere una vita di
penitenza e la sintesi di
tutta la sua predicazione:
fare penitenza.
Ma che cosa significa
“fare penitenza”?
O Significa vivere nella conversione, cioè impegnarsi
O
O
O
O
totalmente con Cristo.
Significa prendere coscienza che è una grazia, che
l’iniziativa è partita da Dio.
Significa progressivamente staccarsi da sé e “vestirsi di
Dio”.
Significa vivere i Comandamenti, in particolare quello
dell’amore.
Significa scegliere di abbandonarsi al Signore
La conversione è un atto di Dio: Dio si converte all’uomo (“E il
Verbo si fece carne”) e l’uomo risponde convertendosi ogni
giorno.
Come è strutturato il
Prologo?
Il testo della lettera si divide in due capitoli, nettamente
distinti secondo la classica divisione tra le due vie,
quella del bene e quella del male:
O a quelli che fanno penitenza, cioè a coloro che amano
Dio;
O a quelli che non fanno penitenza, cioè a coloro che
non amano Dio;
O esortazione finale a coloro a cui perverrà la lettera: un
invito ad accoglierla con generosità come Parola di
Dio.
Di quelli che fanno
penitenza
O Questo è il
programma di
vita di quelli
che si
“convertono”.
Esortazione
O Tutti coloro che
amano il Signore con
tutto il cuore, con
tutta l'anima e con
tutta la mente, con
tutta la loro forza ed
amano il loro
prossimo come se
stessi.
Sacra Scrittura
O Mc 12, 30: Amerai
dunque il Signore Dio
tuo con tutto il tuo
cuore, con tutta la
tua mente e con
tutta la tua forza.
O Mt 22, 39 : E il
secondo è simile al
primo: Amerai il
prossimo tuo come
te stesso.
O Fare penitenza è prima di tutto
un consacrarsi totalmente
all’amore di Dio e del prossimo,
cioè attuare il grande
comandamento dell’amore.
Esortazione
O ed odiano il
proprio corpo
con i suoi vizi e
peccati
O Il cristiano deve
staccarsi da sé:
dall’orgoglio, dal corpo
carnale, dai vizi e dai
peccati. È il cammino
della Passionemortificazione per
formare l’uomo nuovo
Esortazione
O e ricevono il Corpo O RiceverLo è l’obbedienza
d’amore al suo
ed il Sangue del
commando ed è fare
Signore nostro
comunione con Lui:
Gesù Cristo e
l’Eucaristia è la parte
fanno degni frutti
sacramentale della vita di
di penitenza
penitenza e dimostrano
con molteplici
atteggiamenti di stare in
stato di conversione.
I frutti di penitenza :
Esortazione
O quanto mai sono felici
questi e queste,
facendo tali cose e
perseverando in esse,
perché su di esse
riposerà lo spirito del
Signore
Sacra Scrittura
O Is 11, 2 : Su di lui si
poserà lo spirito del
Signore, spirito di
sapienza e di
intelligenza, spirito di
consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e
di timore del Signore.
Esortazione
O e stabilirà in essi
la sua abitazione
e la sua dimora
Sacra Scrittura
O Gv 14, 23 : Gli rispose
Gesù: «Se uno mi ama,
osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà
e noi verremo a lui e
prenderemo dimora
presso di lui.
Esortazione
O e sono figli del Padre
celeste, di cui fanno
le opere, e sono
sposi, fratelli e madri
del nostro Signore
Gesù Cristo
Sacra scrittura
O Mt 12, 50 : perché
chiunque fa la
volontà del Padre
mio che è nei cieli,
questi è per me
fratello, sorella e
madre».
O L’immagine di madri
sviluppa i due
momenti della
gestazione: la
gravidanza (“quando
lo portiamo nel
cuore”) e il parto (“lo
portiamo per mezzo
del santo operare,
che deve risplendere
ad altri in esempio”).
Per ricapitolare
Quali sono le caratteristiche di
quelli che fanno penitenza?
O Amano Dio e il loro prossimo.
O Sono pronti a combattere il male.
O Si accostano all’Eucaristia.
O Si convertono ogni giorno.
Quali sono le relazioni speciali di
queste persone con le tre divine
persone?
O Con lo Spirito Santo: perché riposerà su
di essi lo Spirito del Signore, e farà
presso di loro la sua abitazione.
O Con il Padre: e sono figli del Padre
celeste del quale fanno le opere.
O Con il Figlio Gesù Cristo: e sono sposi,
fratelli e madri del Signore nostro Gesù
Cristo.
Esortazione
O Siamo sposi quando
con il vincolo dello
Spirito Santo l'anima
fedele si congiunge
al nostro Signore
Gesù Cristo.
O È il Mistero dell’unione
tra Verbo incarnato e
umanità, Vergine Maria
e Spirito Santo.
Esortazione
O Gli siamo fratelli,
quando facciamo
la volontà del
Padre che è nei
Cieli.
Sacra Scrittura
O Mt 12, 50 : perché chiunque fa
la volontà del Padre mio che è
nei cieli, questi è per me fratello,
sorella e madre.
O In questa vita suscitata dallo
Spirito Santo c’è una sola
attitudine che crea somiglianza
fraterna con Cristo: fare la
volontà del Padre”: si tratta di
un’obbedienza totale.
Esortazione
O Madri, quando lo
portiamo nel
nostro cuore e nel
nostro corpo.
O 1Cor 6, 20 :Infatti
siete stati comprati a
caro prezzo.
Glorificate dunque
Dio nel vostro corpo!
Esortazione
O per virtù dell'amor di
Dio e di pura e
sincera coscienza; lo
partoriamo con le
opere sante, che
debbono illuminare
gli altri con l'esempio
.
O Mt 5,16 : Così risplenda
la vostra luce davanti
agli uomini, perché
vedano le vostre opere
buone e rendano gloria
al vostro Padre che è
nei Cieli.
O La Maternità
Spirituale:
dobbiamo dare
l’esempio per
essere d’esempio
e specchio di
tutta l’umanità.
O Qui Francesco rivela la
Esortazione
O O come è cosa
gloriosa, avere un
Padre santo e grande
nei Cieli! O come è
cosa santa, avere un
tale sposo, paraclito,
bello e ammirabile!
sua coscienza ecclesiale.
Il Vangelo non è soltanto
annunciato ma per
Francesco è
un’esperienza di vita: chi
si converte può vivere
questa realtà sponsale
con Cristo, una realtà
magnifica ed
indescrivibile. Ed è
questa la gioia che dà
senso alla vita umana.
Esortazione
O O come è cosa santa e
come è cosa amabile,
possedere un tale fratello
ed un tale figlio,
piacevolissimo, umile,
pacifico, dolce, amabile e
sopra tutte le cose
desiderabile: il Signore
nostro Gesù Cristo, che
diede la sua vita per le
pecore
O Gv 10,C15 : come il
Padre conosce me e
io conosco il Padre; e
offro la vita per le
pecore.
Esortazione
Sacra Scrittura
O Gv 17, 11: Io non sono più nel
O e pregò il Padre
dicendo: Padre
santo, conserva nel
tuo nome quelli che
mi hai dato nel
mondo; erano tuoi e
Tu li hai dati a me
mondo; essi invece sono nel
mondo, e io vengo a te. Padre
santo, custodisci nel tuo
nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola,
come noi.
O Gv 17, 6 : Ho fatto conoscere
il tuo nome agli uomini che
mi hai dato dal mondo. Erano
tuoi e li hai dati a me ed essi
hanno osservato la tua
parola.
O Qui Francesco manifesta la
sua cura e sollecitudine per
la salvezza delle anime che il
Signore gli ha consegnato.
Esortazione
O E le parole che hai
dato a me, io le ho
date a loro; ed essi le
hanno ricevute ed
hanno creduto
veramente che io
sono uscito da te ed
hanno conosciuto
che Tu mi hai inviato
Sacra Scrittura
O Gv 17, 8 : perché le
parole che hai dato a
me io le ho date a
loro; essi le hanno
accolte e sanno
veramente che sono
uscito da te e hanno
creduto che Tu mi hai
mandato.
Esortazione
O Prego per essi e
non per il mondo
O Gv 17, 9 : Io prego
per loro; non prego
per il mondo, ma per
coloro che mi hai
dato, perché sono
tuoi.
Esortazione
O Benedicili e
santificali e per
essi io santifico
me stesso
Sacra Scrittura
O Gv 17, 17: Consacrali
nella verità. La tua
parola è verità.
O Gv 17, 19: per loro io
consacro me stesso,
perché siano anch'essi
consacrati nella verità.
Esortazione
Sacra Scrittura
O Gv 13, 20 : In verità, in verità
O Non prego solo per
essi, ma anche per
quanti crederanno in
me per la loro parola
affinché siano
santificati nella unità
come noi.
vi dico: Chi accoglie colui che
io manderò, accoglie me; chi
accoglie me, accoglie colui
che mi ha mandato».
O Gv 17, 23: Io in loro e tu in
me, perché siano perfetti
nell'unità e il mondo sappia
che tu mi hai mandato e li hai
amati come hai amato me.
O Gv 17, 11: Io non sono più nel
mondo; essi invece sono nel
mondo, e io vengo a te. Padre
santo, custodisci nel tuo nome
coloro che mi hai dato, perché
siano una cosa sola, come
noi.
Esortazione
Sacra Scrittura
O Gv 17, 24: Padre, voglio
O E voglio, o Padre,
che, dove sono io,
siano anch'essi con
me, perché possano
vedere la mia gloria
nel tuo regno.
Amen.
che anche quelli che mi
hai dato siano con me
dove sono io, perché
contemplino la mia gloria,
quella che mi hai dato;
poiché tu mi hai amato
prima della creazione del
mondo.
O Mt 20, 21: Egli le disse:
«Che cosa vuoi?». Gli
rispose: «Di' che questi
miei figli siedano uno alla
tua destra e uno alla tua
sinistra nel tuo regno».
O Quest’ultima parte del
testo concentra
l’attenzione sulla figura
del Cristo e viene
riportata una buona
parte della “preghiera
sacerdotale”: Cristo
offre la sua vita per le
sue pecore e si appresta
ad affrontare
liberamente la passione.
Francesco dà la linea essenziale
della vita francescana secolare:
O Abbandonarsi alla Grazia
donata e improntarne tutta
la propria vita come
risposta di gratitudine.
O Bisogna lasciarsi
plasmare dallo Spirito di
Gesù e abitare in Dio.
O E questa fede deve essere
visibile: letizia, carità,
mitezza, giustizia…
Di quelli che non fanno
penitenza
O Ovvero quelli
che non
amano Dio
Esortazione
O Tutti quelli e quelle, invece,
che non fanno penitenza, e
non ricevono il corpo ed il
sangue del nostro Signore
Gesù Cristo, e vivono nei vizi e
peccati e camminano dietro
alla cattiva concupiscenza ed
alle cattive brame della loro
carne, e non osservano
quanto promisero al Signore
cioè vengono meno ad un
impegno vitale che
avevano preso
Esortazione
O e servono col corpo al
mondo, ai desideri
carnali ed alle
sollecitudini del secolo
ed agli affari di questa
vita: schiavi del diavolo.
Cioè sono “prigionieri”:
non compiono più la
volontà del Padre, i suoi
Comandamenti ma le
opere del diavolo
Esortazione
O Schiavi del diavolo di
cui sono figli e di cui
fanno le opere, sono
ciechi, perché non
riconoscono la vera
luce, il Signore nostro
Gesù Cristo.
Sacra Scrittura
O Gv 8, 41: Voi fate le
opere del padre
vostro». Gli risposero:
«Noi non siamo nati
da prostituzione, noi
abbiamo un solo
Padre, Dio!».
Esortazione
O Non possiedono la sapienza
spirituale, perché non
possiedono il Figlio di Dio che
è la vera sapienza del Padre,
dei quali è scritto: La loro
sapienza è stata divorata); e:
Maledetti coloro che si
allontanano dai tuoi
comandamenti. Vedono e lo
riconoscono, sanno di fare il
male e lo fanno e così
consapevolmente mandano
in rovina la loro anima.
O Questi versetti fanno la
“diagnosi” di quei
comportamenti, e
cercano di
evidenziarne le cause:
l’assenza di Dio nella
loro vita. E qual è la
conseguenza? Sono
condannati.
Per ricapitolare:
Quali sono le caratteristiche di quelli che non fanno
penitenza?
O Non fanno penitenza.
O Non si accostano all’Eucaristia.
O Hanno atteggiamenti malvagi e peccaminosi.
O Hanno desideri carnali.
O Non osservano quelle cose che hanno promesse al
Signore: le promesse del Battesimo.
O Servono il mondo invece di servire Dio.
Questa è l’esortazione di Francesco
per la salvezza elle anime
Esortazione
O Aprite gli occhi, o ciechi,
ingannati dai vostri nemici:
dalla carne, dal mondo e dal
diavolo ; poiché è cosa dolce
per il corpo commettere il
peccato e gli è cosa amara
farlo servire a Dio; poiché tutti
i vizi ed i peccati escono dal
cuore degli uomini e da lì
procedono, come dice il
Signore net Vangelo
Sacra Scrittura
O Mc 7, 21: al di dentro
infatti, cioè dal cuore
degli uomini, escono
le intenzioni cattive:
fornicazioni, furti,
omicidi,
O Qui si fa riferimento al cuore come
all’origine dei peccati, alla coppia
amaro/dolce, e si sottolinea la vanità
illusoria del possesso legato al
peccato.
O Nel Testamento il Signore sfida
Francesco a cercare le cose amare e
a lasciar perdere le cose dolci. Si
legge nel Libro dei Proverbi: “A chi è
affamato, ogni cosa amara è dolce”.
Quali sono i sintomi della non
penitenza?
O L’opera del maligno di cui sono
prigionieri ma anche figli.
O La cecità spirituale: non riconoscono
Gesù Cristo.
O Non possiedono la sapienza, cioè non
si riferiscono a Dio.
O Sono consapevoli delle loro colpe e
scelgono volontariamente di peccare.
La scenetta finale del moribondo
impenitente ossia gli effetti di questo
atteggiamento di rifiuto di Dio:
O
E così non avete niente di buono in questo mondo e non ne avrete per il futuro. E
pensate di possedere a lungo le cose vane di quaggiù, ma vi fate imbrogliare,
poiché verrà un giorno ed un'ora, che non pensate, che non conoscete e che
ignorate ; s'ammala il corpo, s'avvicina la morte e così l'uomo muore di una
morte amara. E dovunque, in qualsiasi tempo e modo l'uomo muoia in peccato
mortale senza penitenza e soddisfazione, se può soddisfare e non soddisfa,
allora il diavolo rapisce la sua anima dal suo corpo con tanta angustia e
tribolazione, che nessuno può immaginare, tranne colui che ciò subisce. E
saranno loro tolti tutti i talenti ed il potere e la scienza e la sapienza, che
credevano di possedere. E lasciano tutto ai parenti ed agli amici e dopo che essi
si sono tolti e divisi i suoi beni soggiungono: Maledetta sia l'anima sua, poiché
avrebbe potuto darci di più e guadagnare di più di quanto non abbia guadagnato.
I vermi (intanto) divorano il corpo, e così hanno mandato alla malora il corpo e
l'anima nel breve periodo di tempo di questo mondo, e se ne andranno
all'inferno, ove saranno tormentati all'infinito.
O Francesco parla della
caducità dei beni di
questo mondo che
crediamo di possedere
ma che in realtà sono
provisori.
Post-scriptum
O Il testo si conclude con un post-
scriptum (frequente nei testi
medievali perché molti non sapevano
leggere) dove Francesco si rivolge ai
destinatari della lettera e li invita alla
perseveranza.
Esortazione
O Per la carità che è Dio,
preghiamo tutti coloro,
ai quali giungerà
questa lettera, di
ricevere benignamente
per amore di Dio
queste olezzanti parole
del nostro Signore
Gesù Cristo, come
sopra riferite.
Sacra Scrittura
O 1 Gv 4, 16: Noi
abbiamo riconosciuto
e creduto all'amore
che Dio ha per noi.
Dio è amore; chi sta
nell'amore dimora in
Dio e Dio dimora in
lui.
Francesco è convinto che quanto sta
scritto in questa lettera non è dottrina
propria ma parole del Signore
Esortazione
O E quanti non sanno
leggere, se le facciano
leggere spesso; e le
conservino presso di
sé mettendole
santamente in pratica
sino alla fine, perché
sono spirito e vita
O Gv 6, 64: È lo Spirito che
dà la vita, la carne non
giova a nulla; le parole
che vi ho dette sono
spirito e vita.
O Cioè le imparino a
memoria! Perché il
cammino di conversione
non ha fine, è impegno di
ogni giorno: bisogna
sempre ricominciare da
capo.
Esortazione
O E coloro che non
faranno ciò, saranno
tenuti a rendere conto
nel giorno del giudizio
davanti al tribunale del
nostro Signore Gesù
Cristo.
Sacra Scrittura
O Mt 12, 36: Ma io vi dico
che di ogni parola
infondata gli uomini
renderanno conto nel
giorno del giudizio;
O Rm 14, 10: Ma tu, perché
giudichi il tuo fratello? E
anche tu, perché disprezzi
il tuo fratello? Tutti infatti ci
presenteremo al tribunale
di Dio,
O Francesco minaccia il rimprovero di Cristo per quelli che
non mettono in pratica tutto questo: dell’eventuale non
osservanza si dovrà rendere conto a Dio.
O La seconda parte è suddivisa in tre sezioni:
O nella prima si parla in terza persona plurale;
O nella seconda si passa alla seconda persona;
O nella terza si passa alla terza persona singolare e il
soggetto è l’uomo.
O La riflessione, prima generale, diventa un’esortazione
agli ascoltatori poi si riallarga in termini più generali con
la morte colorita dell’empio.
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