LA GLOBALIZZAZIONE
GLOBALIZZAZIONE
Ha determinato una distinzione
a livello mondiale
Aspetti fondamentali :
_Economia globale
NORD DEL MONDO
SUD DEL MONDO
_Internet
_Liberismo economico
Opportunità di
sviluppo
PROGETTI: «L’ acqua
arriva dal mare»
Problemi
SFRUTTAMENTO:
«Nestlé e lo
sfruttamento del
lavoro»
Vantaggi
MERCATO DEL
LAVORO: «l’ UE:
attuare le riforme
del lavoro per
superare rigidità»
Svantaggi
La delocalizzazione
ASPETTI FONDAMENTALI
La globalizzazione è il processo che ha unificato il mondo dal punto di
vista economico, sociale, dei costumi e dei consumi.
L’ economia globale ne è l’ elemento centrale ed è stata determinata
dall’ espansione dell’ industria e della finanza. Grazie all’ economia si
sono integrati i mercati di diversi paesi, perciò gli eventi che accadono in
un paese si ripercuotono su tutti gli altri( ad esempio nella Borsa).
Internet ha favorito il commercio globale poiché ha eliminato la
necessità di spostare materialmente merci, persone e capitali; inoltre la
diffusione della rete ha influenzato lo sviluppo culturale della società in
cui viviamo.
Nella globalizzazione l’ economia è improntata al liberalismo
economico, secondo il quale lo stato deve ridurre al minimo gli interventi
in campo economico, togliendo i dazi, riducendo le tasse e permettendo
la libera concorrenza. A questa teoria si oppongono i no global, poichè la
ritengono causa delle disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo; essi
sostengono infatti che il mercato debba basarsi su principi di solidarietà e
sostenibilità. Effettivamente la globalizzazione ha determinato un divario
mondiale tra Nord e Sud, creando per entrambi vantaggi e svantaggi.
SUD DEL MONDO: OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO
Con la globalizzazione per i paesi sottosviluppati si sono aperte nuove possibilità di crescita: le principali sono il
progresso tecnologico, un’ istruzione più elevata e la libertà culturale.
Il progresso tecnologico è molto utile poiché favorisce la trasmissione delle informazioni e la diffusione del sapere;
è altrettanto vero che in questo modo l’ evoluzione delle singole parti è legata a quella dell’ intero sistema in cui
sono inserite, caratteristica che accomuna gli elementi della globalizzazione.
La globalizzazione oltre all’ economia ha influenzato anche l’ istruzione. Più precisamente, questo è stato possibile
grazie alla tecnologia: essa ha contribuito all’ acquisizione delle conoscenze, si può quindi osservare che la
rivoluzione c’ è stata anche per quanto riguarda l’ informazione.
La globalizzazione nel Sud del mondo può rendere più liberi attraverso il rispetto dei diritti individuali, ma anche
dell’ ambiente, elementi a cui la politica dei paesi sottosviluppati non presta
Attenzione. E’ necessario quindi rafforzare associazioni come l’ Organizzazione
Internazionale del Lavoro per garantire quei diritti essenziali che prima
non esistevano.
LA DISSALAZIONE DELL’ ACQUA DI MARE
Buona parte delle terre emerse si trova in una situazione di
scarsità d’ acqua: basti pensare che 1,2 miliardi di persone vivono
In questi territori, situati per lo più nel Sud del mondo.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con alcune
multinazionali che si occupano di energia, sono stati attuati dei
progetti per risolvere questo problema. Per esempio Abengoa,
una multinazionale spagnola che ha costruito impianti per la
dissalazione in Algeria, India e Cina, ne realizzerà uno in Ghana che coprirà il fabbisogno d’ acqua di 500 mila
persone. Fino a poco tempo fa questi progetti erano ostacolati dagli elevati costi per la realizzazione e per l’
energia impiegata; ora questi ultimi si stanno abbassando, aprendo così nuovi orizzonti. Per quanto riguarda i
costi per il consumatore, il prezzo dell’ acqua proveniente da questi impianti varia tra 0,50 e 0,60 dollari al
metro cubo. Un’ altra sfida sarà quella di ridurre l’ impatto ecologico gestendo al meglio i prodotti di scarico e
servendosi delle energie rinnovabili.
Per la dissalazione dell’ acqua, dal MIT di Boston è stato inventato un altro sistema che prevede l’ utilizzo di un
foglio di grafene come filtro: esso è in grado di separare le molecole d’ acqua dagli ioni di sodio e cloruro con il
minimo dispendio di energia.
Deserti. L'acqua arriva dal mare
SUD DEL MONDO: PROBLEMI
La globalizzazione nel Sud del mondo con le opportunità ha
portato con sé anche problemi piuttosto gravi quali l’ inquinamento
ambientale e lo sfruttamento del lavoro, di cui le multinazionali
sono ritenute le principali responsabili.
La povertà esercita una forte pressione sulle popolazioni e
sulle nazioni e spinge questi soggetti ad accettare occupazioni
ecologicamente dannose e sottopagate per conto di
multinazionali che spesso corrompono i governi.
Le nazioni povere, nello sforzo di pagare il debito estero, sono costrette ad accettare lo sfruttamento delle
proprie risorse naturali.
Lo sfruttamento del lavoro è l’ altro grande problema che affligge il Sud del mondo. Spesso si tratta di lavoro
minorile: i bambini sono sfruttati e costretti a rinunciare agli studi, in modo tale che l’ignoranza impedirà al
giovane, una volta adulto, di difendere i propri diritti. Si tratta di una specie di circolo vizioso dal quale le
multinazionali traggono vantaggi economici , non portando alcuna ricchezza nei luoghi “ospitanti” e tarpando le
ali dello sviluppo ai popoli autoctoni.
Sfruttamento del lavoro: Nestlè
Nel 2005 Nestlé è stata denunciata per sfruttamento del lavoro minorile in Africa occidentale. Secondo l’ accusa,
dei bambini furono spostati dal Mali alla Costa d’ Avorio e furono obbligati a lavorare 13 ore al giorno senza paga
e spesso frustati. In Costa d’ Avorio i politici sono per gran parte corrotti e non compiono nulla contro le
multinazionali del cacao, nelle cui piantagioni dell’ Africa occidentale lavorano 284 000 bambini.
Ciononostante Nestlè ha firmato un protocollo per dimostrare che non utilizza lavoro minorile nelle sue
piantagioni, anche se successivamente si è scoperto che tale protocollo è stato eluso.
Usa: Nestlè denunciata per lavoro minorile forzato in Africa
NORD DEL MONDO: ASPETTI POSITIVI
La globalizzazione ha portato molti vantaggi al Nord del
Mondo, il mercato del lavoro e la libera concorrenza sono i
più importanti.
La nostra società è, come dice l’ art. 1 della Costituzione,
fondata sul lavoro. Il lavoro produttivo ha assunto un’importanza
sociale tale che il diritto stesso di cittadinanza si è ritenuto
indissolubilmente legato al diritto al lavoro.
Il lavoro è l’elemento fondamentale che permette la costruzione
di una propria identità sociale, la collocazione dell’individuo
all’interno della stratificazione sociale.
La libera concorrenza è la libertà d'iniziativa economica, cioè la presenza sul mercato di più imprenditori
che offrono beni o servizi simili e che perciò sono in competizione fra loro per conquistare il pubblico dei
consumatori e conseguire il maggiore successo economico. Nel perseguire questi obiettivi ciascun
imprenditore gode di ampia libertà di azione e può porre in atto le strategie che ritiene più proficue per
attrarre a se la clientela sottraendola ai propri concorrenti. E’ però interesse generale che la concorrenza
si svolga in modo corretto e leale da qui nasce l'esigenza di determinare alcune regole di
comportamento.
MERCATO DEL LAVORO: L’ UE E LA RIFORMA SUL LAVORO
Nell’ ambito della UE la riforma del lavoro prevede un legame più stretto
fra i salari e la produttività, valorizzando la contrattazione di secondo
livello, cioè per mezzo di intese sottoscritte a livello aziendale o
territoriale. Inoltre è in arrivo un piano di garanzia per i giovani e le
donne: per i paesi con un alto tasso di disoccupazione giovanile
(oltre il 25 %) verranno messia disposizione 6 miliardi di euro dal 2014
al 2020 per favorire il proseguimento degli studi, l’ apprendistato o il
tirocinio. Per quanto riguarda l’ Italia, Enrico Letta sta negoziando per
ricevere in anticipo questi fondi.
Infine la UE richiede di ridurre le tasse che gravano sul lavoro e di aumentarle sul
capitale e sui consumi.
L' UE: "Attuare la riforma del lavoro per superare le rigidità"
NORD DEL MONDO: SVANTAGGI
La delocalizzazione è una delle conseguenze negative più evidenti della globalizzazione e colpisce i paesi del Nord del
mondo. Con questo termine si intende la scelta di spostare un'attività economica da un luogo d'origine ad uno di
destinazione, allo scopo di ridurre i costi della produzione. La scelta di una nuova ubicazione può essere motivata da:
_ Vicinanza al mercato di vendita poiché la vicinanza del luogo di produzione a quello di vendita riduce notevolmente i
costi di trasporto.
_ Costo del lavoro più basso, perché nella nuova ubicazione il costo della manodopera è minore. Ad esempio,
appartiene a questa categoria la tendenza alla delocalizzazione delle attività produttive verso i paesi asiatici in cui il
costo del lavoro è minore.
_Minore carico fiscale: un’ impresa può decidere di evitare un carico
fiscale elevato trasferendo l'attività produttiva in un'area a minore
pressione fiscale o caratterizzata dal riconoscimento di agevolazioni fiscali.
Qualunque sia la motivazione particolare, ciò che spinge una impresa alla
delocalizzazione è essenzialmente la massimizzazione del profitto e la
minimizzazione dei costi. Entrambi questi elementi sono fattori
determinanti della competitività di una impresa sul libero mercato e,
pertanto, sono fondamentali per la sua stessa sopravvivenza.
Se da un lato la delocalizzazione aumenta la competitività dell'attività
produttiva, dall'altro aumenta la disoccupazione del paese di origine. Ciò
accade, in particolar modo, se i lavoratori fuoriusciti dalle attività
produttive non sono reimpiegati in altre attività lavorative nell'economia
locale. L'aumento della disoccupazione equivale ad un costo sociale a
carico della collettività.
BIBLIOGRAFIA
LIBRI:
Paul Collier, “Globalizzazione, crescita economica e povertà”
QUOTIDIANI:
Avvenire
Il sole 24 ore
SITI: http://www.villaggiomondiale.it
http://www.unimondo.org
www.okpedia.it
http://www.onuitalia.it
www.missione lavoro.tgcom24.it
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