Progetto di media education
Insegnare ai nativi digitali
Fuori, sopra, di fianco o dentro?
 Un racconto emblematico di biografia
famigliare
…novità
…attrattività
…inclusività/esclusività
…fascino
…pervasività
Di cosa stiamo parlando?
La scuola non può ignorare il ruolo delle comunicazioni sociali, a cominciare
dalla vita degli studenti, che dai media ricevono una mole di
informazioni, con giudizi e pregiudizi, ben superiore a quella che
attingono in classe.
I media costituiscono una sorta di ‘scuola parallela’ ben più persuasiva e
seducente.
Alla scuola, ancora una volta, spetta fornire agli studenti gli strumenti
critici che ne facciano utenti liberi e responsabili.
E’ un’alfabetizzazione, un ’leggere e scrivere’ di genere più raffinato ma
non meno fondamentale.[1]
[1] Direttorio CEI Comunicazione e Missione 2004, N° 80
POSSIAMO AVERE ANCHE RESISTENZE, e non sarebbe la prima volta!
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“…e ora tu, per benevolenza verso questa invenzione, hai esposto il contrario del suo vero effetto.
Essa infatti impoverirà la memoria di chi lo usa, e le cose saranno richiamate con segni esterni invece
che dall’interiorità del pensiero. Chi userà di questa invenzione? I dotti? No, tutti potranno usarla
perché per mezzo suo arriverà a tutti e così tutti si crederanno dotti, mentre non conoscono nulla, ma
ne hanno solo sentito parlare”
( Fedro – Platone a proposito della scrittura)
Nuova alfabetizzazione
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Non è una solo o tanto una questione di tecnologia….i nativi digitali ci battono!
E’ piuttosto una questione di SENSO, il senso della grande passione che accompagna
l’uomo dal papiro al silicio : COMUNICARE
Una socializzazione orizzontale?
- senza padri né madri?
- bambino competente e tiranno!
- 72% degli adolescenti chiede consigli al web
prima e al posto di genitori ed insegnanti
- Autorevolezza riconosciuta alla fonte tecnologica
- Circolarità senza verticalità delle relazioni
educative: evanescenza del riferimento autorevole
- Non un soggetto educativo ma uno spazio emotivo
affascinante e pervasivo. E la ragione?
ri – prendere posizione
 Senza sudditanza
 Senza superficialità
 Senza pigrizia
Il corpo insegnante non dovrà rinchiudersi in se stesso come una cittadella assediata
dall’irruzione della cultura mediatica esterna alla scuola, ignorata e disdegnata dal
mondo intellettuale. La conoscenza di questa cultura è necessaria(…)e gli insegnanti,
anziché ignorare le serie televisive, mentre i loro allievi se ne nutrono, potrebbero
mostrare che queste, con le loro convenzioni e visioni stereotipate, parlano, come la
tragedia ed il romanzo, delle aspirazioni, delle paure e delle ossessioni delle nostre
vite[1].
[1] Edgar Morin. La testa ben fatta,Milano 2000, pagg. 82-83
Cosa è una competenza mediale?
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1. leggere i media
Leggere
e comprendere criticamente i media, superando la loro opacità
mediante la conoscenza della grammatica, una alfabetizzatine di base per
assicurare lo sviluppo della capacità di comprendere linguisticamente il contenuto
dei testi mediali
2. scrivere con i media
Produrre e realizzare testi mediali e di utilizzare i linguaggi digitali a scopo
creativo/produttivo, promuovendo la riflessione sulla intenzionalità comunicativa e
sui mezzi più idonei alla costruzione di messaggi che raggiungano l’obiettivo
prefissato
3. valutare criticamente i media
Prendere distanze dall’oggetto osservato per coglierne le peculiarità linguistiche e
di contenuto etico, estetico, culturale e valutandolo, collocarlo all’interno del
proprio orizzonte di senso
4. fruire i media
Compiere scelte consapevoli di consumo mediale in risposta ai propri bisogni
cognitivi ed emotivi personali ed indotti, calibrando luoghi e tempi per giungere ad
una governance personale
Nuovi stili cognitivi – nuovi stili di insegnamento
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1. non lineare ma per interazione
Proporre uno schema di lavoro non troppo rigido e sequenziale, ma aperto a molte fonti, molti
contributi ed alternative, un progetto che faccia apprendere per interazione più che
sequenzialmente
2. intenzionale ed attivo
Usare il mondo dei media che i ragazzi abitano può attivare il loro desiderio di apprendere ed
allargare i propri orizzonti
3. costruttivo
Far emergere le rappresentazioni mentali degli studenti, spesso ingenue anche sui media, per
riflettere su di esse, evidenziarne incongruenze e debolezze per giungere a rappresentazioni più
ampie, mature e fondate
4. sociale
Favorire lo scambio ed il confronto tra i soggetti in atto
5. autoriflessivo
Più che offrire soluzioni occorre sviluppare le capacità di auto-riflessione sulle proprie azioni,
scelte, consumi per giungere alla autoregolazione su di essi.
6. situato
Ogni aspetto della realtà e di quanto proposto dai media può essere punto di aggancio per
l’apprendimento di quanto la scuola desidera insegnare
7. contiguo
Sollecitare lo scambio tra ciò che è appreso fuori e ciò che è appreso dentro la scuola
Un approccio diacronico:
invece di vedere un film….
COMPETENZA
Approccio consapevole al mondo digitale
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ABILITA’
sviluppo di abilità nell’uso degli strumenti digitali
sviluppo di abilità di lavoro in equipe
sviluppo di abilità di analisi ed individuazione degli elementi base
sviluppo di abilità di sintesi per la costruzione del testo
sviluppo di abilità espressive secondo i diversi mezzi necessari (audio, video, parlato, grafica…)
sviluppo di abilità specifiche all’interno del gruppo (regista, attori, sceneggiatori, tecnici, truccatori, costumisti…)
sviluppo di abilità critiche e riflessive
(…)
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CONOSCENZE
dati essenziali sullo sviluppo storico dei media
dati essenziali sulle scoperte scientifiche e tecnologiche utilizzate nei media
dati essenziali sui generi, la grammatica e la sintassi del linguaggio audiovisivo
dati essenziali sugli elementi del set (oggetto, arredi, professioni…)
dati essenziali sulle modalità operative di produzione e postproduzione
dati essenziali sui costi di produzione e postproduzione
dati essenziali sulle normative applicabili (sicurezza, contratto…)
dati essenziali sul marketing del prodotto e sull’analisi del mercato
(…)
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PRODOTTO DA VALUTARE
Realizzazione di un filmato a soggetto con colonna sonora, grafica e lancio pubblicitario del prodotto
Un approccio sincronico: guardiamo per capire
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competenza
- riconoscere gli elementi che compongono il linguaggio video
abilità
sviluppo di abilità di analisi
sviluppo di abilità espressive
sviluppo di consapevolezza nell’uso dello strumento comunicativo
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conoscenza
grammatica dell’immagine
sintassi dell’immagine
tecniche di produzione
contenuto e obiettivi del testo
(…)
prodotto da valutare
Analisi grammaticale di uno spot pubblicitario
Un approccio sincronico: guardiamo per interrogare e capire
 Siamo in una società secolarizzata
 Cosa significa esattamente? Quali le spinte
forti verso l’abbandono dei criteri di giudizi
cristianamente ispirati?
 Cesaroni – papà
 Lino Banfi
I verbi della comunicazione
domanda – spunto di approfondimento
Quanti verbi della comunicazione esistono?
Comunicare, parlare, scrivere, dire, gridare, cantare, incontrarsi,
conoscere, scoprire, disegnare, gesticolare, filmare, ascoltare
intrattenersi, socializzare, abbracciare, chiamare, rispondere, …
Cosa significa comunicare?
dire/dirsi/darsi
Tutta questa tecnologia comunicativa a disposizione dell’uomo
migliora la sua capacità di rispondere al desiderio che l’ha
generata?
Connesso, in contatto o conto per qualcuno?
Antropologicamente decisivo
 Se l’uomo desidera comunicare quale è la sua natura profonda?
Cosa si nasconde di antropologicamente decisivo dentro questo
suo uscire da se’?
 Soggetto, persona o individuo?
 Autosufficiente o aperto al rischio dell’incontro?
L’individualismo, prima di essere amorale, disobbedisce alla
natura dell’uomo?
Comunicare come darsi o ricevere, possesso o dono di sé?
E se il massimo della comunicazione fosse l’amore?
Un percorso storico
 Un approccio maggiormente teorico, pur con il ricorso a
possibili incursioni laboratoriali, si può proporre sul fatto
comunicativo in sé. In effetti si potrebbe condurre una
ricerca a due livelli, uno per la scuola primaria, uno per la
scuola secondaria.
 Si possono infatti seguire le fasi dello svolgersi della storia
umana scandita dalle sue principali invenzioni per
consentire una migliore comunicazione. L’attività
potrebbe essere strutturata su questi capitoli:
Periodo storico
Invenzione comunicativa
Conseguenze positive /negative
Cosa è rimasto oggi
Chi c’è in casa?
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i libri, il giornale (1450 in
Germania - 1600 in
Inghilterra nasce il primo
quotidiano), l
a fotografia ( 1827 Nièpce
e 1849 Daguerre) il cinema
(nel 1895 f.lli Lumiere a
Lione),
la radio (1900 Marconi –
1920 introdotta come
medim famigliare),
la televisione (1935
BBC,1936 Olimpiadi di
Monaco per pochi
televisori),
il telefono (1854 Meucci) lo
stereo (fonografo di Edison
del 1877),
il computer (anni 70),
il cellulare e internet(anni
90).
Io e la mia famiglia
Sms generation
• 40 milioni di sms al
giorno in Italia
• Solo il 5,5% dei giovani in
età di obbligo non ha il
cell
• Primo cell in media a 10
anni
• Il 40% lo tiene acceso
durante le lezioni alle
scuole dell’obbligo e
raggiunge l’80% alle
superiori
• La maggioranza assoluta
dei genitori non conosce o
conosce poco You
Tube…..
Ricevere un sms significa…
• Gestire la crisi della
solitudine?
• Sentirsi importanti per
qualcuno?
• Fa crescere
l’autostima?
• Favorisce
l’identificazione tra
pari?
• …un salvataggio
psicologico e
sociologico
E per finire…
 Es 3,1-6
- Pensare cammini
- Fare esperienze
- Spettacoli per accendere domande e
curiosità
- Andare dentro ed oltre le apparenze
- Aprire al contatto tremendo e affascinante
col mistero della vita, di Dio e dell’uomo
… dal vedere all’incontrare!
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Prof. Giovanni Baggio - Progetto di media education macerata