Centro «spazio famiglia»
Convegno
BEN-ESSERE IN FAMIGLIA
Volerci bene per volere il bene dei figli
Codigoro 23 Marzo 2014
Il bene dell’ascolto:
dall’ascolto di sé all’ascolto dei figli
Dott. Dario Contardo Seghi
Psicologo-Psicoterapeuta
FASE DELLA SCOPERTA: SCOPRIRE SE STESSI
•
•
•
•
•
Ogni ambito della vita per essere modificato, modellato, in base alle proprie
esigenze necessita un bagaglio di conoscenze tale da permettere poi la gestione
stessa del progetto nella sua fase di realizzazione.
Per costruire un tavolo è necessario prima avere una serie di conoscenze sui nodi
per poter poi utilizzarle nella costruzione.
Per orientarsi bisogna conoscere i punti cardinali, conoscere la bussola o conoscere
i segni che ci possono indicare nella natura i punti cardinali.
Per costruire la tenda devo conoscere le componenti di quella tenda, tant’è vero
che quando dobbiamo montare una tenda sconosciuta e senza istruzioni,
dobbiamo prima separare le componenti tra loro uguali per capire poi come
andranno assemblate.
Per andare con la propria canoa in esplorazione bisogna conoscere almeno come
pagaiare, per non girare inutilmente su se stessi come capita all’inizio ai
principianti.
•
Se per ogni ambito della vita la conoscenza è importante per poi riuscire a gestire
quell’ambito con reale libertà di scelta, ancora di più nell’ambito interiore dove
posso scoprire le motivazioni profonde al mio agire o non agire e diventa
fondamentale scoprire le componenti specificatamente, coglierne le somiglianze e
le differenze, identificarne la funzione, collegarle tra loro in linea con l’obiettivo
finale.
•
Esercizio introspettivo di “IDENTIFICAZIONE DELL’IO” per fare esperienza della
propria molteplicità interiore in modo strutturato
L’IO E’ CONSAPEVOLEZZA
E LE SUE FUNZIONI
PERCEZIONI
SENSAZIONI
EMOZIONI
SENTIMENTI
INTUIZIONE
VOLONTA’
IO
PENSIERI
IMMAGINAZIONE
DESIDERI
PULSIONI
L’Io centro di pura consapevolezza
E’ l’unica parte di noi che rimane sempre uguale;
E’ coscienza, consapevolezza allo stato puro;
E’ come un occhio mentale che può mettere a fuoco
ogni elemento interno;
Prende spontaneamente la forma di tutto ciò che
osserva ( processo di identificazione);
Può dirigere con la volontà tutte le funzioni dell’Io;
La libertà dipende dal grado di consapevolezza;
Ascoltare, osservare senza giudicare inizialmente e
senza voler cambiare i vissuti interni, permette poi di
guidarli;
Quale rapporto con le emozioni/desideri
(funzioni io)?
1 Rimozione:
–
Blocco le emozioni perchè le considero sbagliate, segno di
debolezza, morali, contrarie ai miei valori.
Non le consapevolizzo ed esse si trasformano, si somatizzano o
diventano comportamento reattivo
2 Esaltazione:
–
Considero ciò che sento l’indicazione prima di cosa devo fare, le
emozioni prendono il posto dei valori
3 Prendo coscienza:
–
–
–
Di ogni sentimento ed emozione ( i sentimenti non sono morali, ne
giusti, ne sbagliati)
Riconosco i bisogni collegati
Percepisco che per realizzarmi pienamente devo scoprire e
realizzare i valori
FASE DELLA COMPETENZA:
Dalle Funzioni dell’Io ai Bisogni
BISOGNI
Dalle funzioni dell’io ai Bisogni
PERCEZIONI
SENSAZIONI
INTUIZIONE
Bisogno
Di essere
amato
Bisogno
di essere
valido
EMOZIONI
SENTIMENTI
VOLONTA’
Bisogno
Di Trascendenza
IO
Bisogno
di appartenenza
IMMAGINAZIONE
PENSIERI
Bisogno
di Libertà
Bisogno
di autonomia
DESIDERI
PULSIONI
FASE DELLA
RESPONSABILITA’
Dai Bisogni ai Valori
VALORI
Dai Bisogni ai Valori
PERCEZIONI
SENSAZIONI
AMARE
Bisogno
Di essere
amato
INTUIZIONE
Bisogno
di essere
valido
DARE FIDUCIA
EMOZIONI
SENTIMENTI
VOLONTA’
FEDE
RESPONSABILE
Bisogno
Di Trascendenza
IO
Bisogno
di appartenenza
IMMAGINAZIONE
FARE CIO’
CHE E’ GIUSTO
DIVERSI
IN DIALOGO
PENSIERI
Bisogno
di Libertà
Bisogno
di autonomia
RESPONSABILITA’
DESIDERI
PULSIONI
DAI BISOGNI AI VALORI
EMOZIONI
GIOIA
BISOGNI
NATURALI
DI ESSERE
AMATO
DI ESSERE
VALIDO
COMPENSAZIONI
VALORI
FARSI
AMMIRARE
AMARE
VANTARSI
DARE FIDUCIA
RABBIA
DI
FUSIONE
APPARTENENZA
PAURA
DI AUTONOMIA
DI LIBERTA’
DIVERSI IN
DIALOGO
INDIPENDENZA
RESPONSABILITA’
FARE SOLO
CIO’ CHE SENTO
FARE CIO’ CHE E’
GIUSTO
MAGIA
FEDE
RESPONSABILE
TRISTEZZA
DI
TRASCENDENZA
La relazione si costruisce col Dialogo
• Dialogo:
–
–
–
–
Condivisione di esperienze
Condivisione di sentimenti
Condivisione di bisogni
Proporre regole (negoziate dopo l’ascolto e la
condivisione) e valori legati ai bisogni, soprattutto con la
testimonianza coerente della propria vita :
• Essere riferimento nella confusione, per favorire:
– l’identificazione ( vorrei essere come te)
– la reazione all’identificazione (siamo diversi e ci rispettiamo)
– l’individuazione ( sono me stesso)
LA LEGGENDA DEL SAMURAI E
L’INFERNO E IL PARADISO
Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu
destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche
all'inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti
colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che
sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
"Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida.
"Con tutto quel ben di Dio davanti!"
"Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono
essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo
alla bocca"
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non
riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti
ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più
di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben
pasciuta, sprizzante di gioia.
“Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise:
“All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria
bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al
contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di
imboccare il proprio vicino”.
Paradiso e inferno sono nelle tue mani.
Oggi.
- fiaba cinese-
ASCOLTARE I SENTIMENTI (tratto da Gordon, Genitori efficaci)
(Risposte esatte)
IL FIGLIO DICE
IL FIGLIO SI SENTE
Esempio: Non so cosa non va. Non riesco a capire. Forse
dovrei solo smettere di provarci
Scoraggiato
rinunciare
1 - Ehi, mancano solo dieci giorni alla fine della scuola
Felice, sollevato.
2 - Papà, guarda! Ho fatto un aeroplano con i miei attrezzi
nuovi.
Orgoglioso, compiaciuto.
3 - Mi tieni per mano quando entriamo a scuola.
Impaurito, timoroso.
4 - Uffa, non mi sto divertendo. Non riesco a pensare a qualcosa
da fare.
Annoiato, sconcertato.
5 - Non sarò mai bravo come Gianni. Mi alleno in
continuazione, ma lui è sempre più bravo di me.
Inadeguato, scoraggiato
6 - Il nuovo insegnante dà troppi compiti. Non riesco mai a
finirli. Che devo fare?
Affaticato, sconfitto.
7 - Tutti gli altri bambini sono andati al mare. Non ho nessuno
con cui giocare.
Abbandonato, solo.
8 - I genitori di Giovanni lo lasciano andare a scuola in bici, ma
io ci so andare meglio.
Vittima di un’ingiustizia, amareggiato.
9 - Non avrei dovuto essere così ingiusto con il piccolo Giulio.
Credo di essere stato cattivo.
In colpa, pentito.
10 - Voglio tenere i capelli lunghi come mi pare. Sono i miei
capelli, no?
Risentito dell’intromissione dei genitori.
sconcertato
tentato
di
10 - Voglio tenere i capelli lunghi come mi pare. Sono i miei
capelli, no?
Risentito dell’intromissione dei genitori.
11 - Pensi che vada fatto così questo compito? Sarà fatto
abbastanza bene?
Dubbioso, insicuro.
12 - Ma perché quella vecchia strega mi ha fatto stare a scuola
più a lungo? Non ero l’unico a parlare. Mi piacerebbe darle un
pugno in faccia.
Arrabbiato, vittima di un’ingiustizia.
13 - Posso farlo da solo. Non c’è bisogno che tu mi aiuti. Sono
grande abbastanza per farlo da me.
Capace.
14 - L’aritmetica è troppo difficile. Sono troppo stupido per
capirla.
Frustrato, incapace.
15 - Vattene, lasciami solo. Non voglio parlare con te, né con
nessun altro. E comunque a te non importa niente di quello che
mi succede.
Ferito, non amato, trascurato, arrabbiato.
16 - Per un certo periodo stavo andando bene, ma adesso va
peggio di prima. Io ci provo, ma mi sembra di non ottenere
alcun risultato. Che mi sforzo a fare?
Scoraggiato, rinunciatario.
17 - Mi piacerebbe tantissimo parlarci, ma non riesco a
chiamarla. E se poi glielo chiedo e mi ride in faccia?
Timoroso.
18 - Non voglio giocare mai più con Pamela. E’ proprio stupide
e meschina.
Arrabbiato.
19 - Sono proprio felice di essere figlio tuo e di papà invece che
di altri genitori.
Grato, felice.
20 - Credo di sapere cosa vorrei fare, ma forse mi sbaglio.
Sembra che io faccia sempre la cosa sbagliata. Che devo fare,
papà, lavorare o continuare a studiare ?
Incerto, insicuro
• La tua capacità di riconoscere i sentimenti di
tuo figlio è:
• Alta se hai raggiunto61/80
• Buona 41/60
• Sufficiente 21/40
• Scarsa 0/20
RICONOSCERE I BISOGNI DEI FIGLI
(Risposte esatte)
IL FIGLIO DICE
IL FIGLIO SI SENTE
Esempio: Non so cosa non va. Non riesco a capire. Forse
dovrei solo smettere di provarci
Scoraggiato
rinunciare
1 - Ehi, mancano solo dieci giorni alla fine della scuola
Felice, sollevato.
Libertà
2 - Papà, guarda! Ho fatto un aeroplano con i miei attrezzi
nuovi.
Orgoglioso, compiaciuto.
Validità, approvazione.
3 - Mi tieni per mano quando entriamo a scuola.
Impaurito, timoroso.
Vicinanza, sicurezza.
4 - Uffa, non mi sto divertendo. Non riesco a pensare a qualcosa
da fare.
Annoiato, sconcertato.
Agire, Validità
5 - Non sarò mai bravo come Gianni. Mi alleno in
continuazione, ma lui è sempre più bravo di me.
Inadeguato, scoraggiato
Validità, incoraggiamento
6 - Il nuovo insegnante dà troppi compiti. Non riesco mai a
finirli. Che devo fare?
Affaticato, sconfitto.
Rassicurazione,
programmazione
7 - Tutti gli altri bambini sono andati al mare. Non ho nessuno
con cui giocare.
Abbandonato, solo.
Compagnia, socializzazione
8 - I genitori di Giovanni lo lasciano andare a scuola in bici, ma
io ci so andare meglio.
Vittima di un’ingiustizia, amareggiato.
Fiducia, riconoscimento
9 - Non avrei dovuto essere così ingiusto con il piccolo Giulio.
Credo di essere stato cattivo.
In colpa, pentito.
Comprensione, rassicurazione
10 - Voglio tenere i capelli lunghi come mi pare. Sono i miei
capelli, no?
Risentito dell’intromissione dei genitori.
Autonomia
sconcertato
Il figlio ha bisogno di
tentato
di
Ascolto, validità, sicurezza.
Il figlio dice
Il figlio si sente
11 - Pensi che vada fatto così questo compito? Sarà fatto
abbastanza bene?
Dubbioso, insicuro.
12 - Ma perché quella vecchia strega mi ha fatto stare a scuola
più a lungo? Non ero l’unico a parlare. Mi piacerebbe darle un
pugno in faccia.
Arrabbiato, vittima di un’ingiustizia.
13 - Posso farlo da solo. Non c’è bisogno che tu mi aiuti. Sono
grande abbastanza per farlo da me.
Capace.
Validità Sicurezza
14 - L’aritmetica è troppo difficile. Sono troppo stupido per
capirla.
Frustrato, incapace.
Incoraggiamento Rassic
15 - Vattene, lasciami solo. Non voglio parlare con te, né con
nessun altro. E comunque a te non importa niente di quello che
mi succede.
Ferito, non amato, trascurato, arrabbiato.
Essere Amato, capito, as
16 - Per un certo periodo stavo andando bene, ma adesso va
peggio di prima. Io ci provo, ma mi sembra di non ottenere
alcun risultato. Che mi sforzo a fare?
Scoraggiato, rinunciatario.
17 - Mi piacerebbe tantissimo parlarci, ma non riesco a
chiamarla. E se poi glielo chiedo e mi ride in faccia?
Timoroso.
18 - Non voglio giocare mai più con Pamela. E’ proprio stupide
e meschina.
Arrabbiato.
19 - Sono proprio felice di essere figlio tuo e di papà invece che
di altri genitori.
Grato, felice.
20 - Credo di sapere cosa vorrei fare, ma forse mi sbaglio.
Sembra che io faccia sempre la cosa sbagliata. Che devo fare,
papà, lavorare o continuare a studiare ?
Incerto, insicuro
Il figlio ha bisogno di
Sicurezza
Giustizia
Comprensione Incoragg
Amicizia Incoraggiamen
Lealtà Amicizia
Essere amato, Di
appartenenza
Sicurezza Validità
Scarica

Il Bene dell`ascolto (presentazione)