• Healthcare and Reusable Technical Textiles from an international point of view
• Sanità e tessuto tecnico riutilizzabile da un punto di vista internazionale
• Focus on Italy and Germany/Focus su Italia e Germania
•
• Speakers/Relatrice
• Dott.ssa Patrizia Ferri
• Secretary General Assosistema/Segretario Generale Assosistema
• Italy/Italia
SCENARIO SULL'UTILIZZO DEL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
e
SUL GRADO DI ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI INTEGRATI
Paese
Utilizzo
TTR (%)
Austria
80
Belgio
15
Danimarca
5
Francia
15
Germania
Irlanda
ITALIA
Paesi Bassi
15
25
70
40
Norvegia
5
Spagna
40
Svezia
15
Svizzera
30
Inghilterra
Media
58
31,8
Ospedali Pubblici
Outsourscing
Ospedali Privati
Insourcing
Outsourscing
30
95
70%
70
30%
90%
80
20
80
85
98
10
90
50
50
20
70
20
100
20
95
10%
nd
5%
80
80
20
30
60%
80
70
12%
15
100
33,69
80,73
78%
66,34
20
40%
88%
85
5
nd
95%
20
30
1%
90%
80
50
42%
99%
80
10
15%
58%
80
2
65%
85%
50
20
5%
nd
25%
35%
90
5
10%
95%
nd
75%
15
Insourcing
22%
19,27
L’Ambiente
Risorsa «non infinita»
• Negli ultimi decenni il nostro pianeta ha continuato a subire
un processo di degradazione ambientale difficilmente
arrestabile, dovuto in massima parte alle attività umane.
• La necessità di politiche organiche volte alla salvaguardia
dell’ambiente è stata riconosciuta a livello internazionale nel
1972, con la creazione, da parte dell’ONU, dell’UNEP (United
Nations Environment Programme); mentre 20 anni più tardi,
con la conferenza di Rio de Janeiro, è stato sancito il legame
tra tutela ambientale e sviluppo sostenibile.
Impatto ambientale e
costi collettivi
• Alcuni economisti hanno cercato di stimare i costi economici
aggregati netti dei danni causati dai mutamenti climatici. Tali stime
sono lontane dal presentare conclusioni definitive: su circa un
centinaio di stime, i valori variano da 10 $ per tonnellata di carbonio
(3 dollari per tonnellata di anidride carbonica) fino a 350 dollari (95
dollari per tonnellata di anidride carbonica), con una media di 43
dollari per tonnellata di carbonio (12 dollari per tonnellata di
anidride carbonica).
• Lo Stern Review, un rapporto molto pubblicizzato sull'impatto
economico potenziale, ha ipotizzato una riduzione del PIL globale
dell’1% a causa degli eventi meteorologici estremi e nello scenario
peggiore la riduzione del 20% dei consumi globali pro capite. La
metodologia e le conclusioni di questa pubblicazione sono state
criticate da molti economisti, mentre altri hanno accolto
favorevolmente il tentativo di quantificare il rischio economico.. Gli
studi preliminari suggeriscono che i costi e i benefici della
mitigazione del fenomeno di riscaldamento globale sono a grandi
linee attorno alla stessa cifra.
Misure correttive
• Una forte sensibilizzazione sui temi ambientali e il consenso
scientifico attorno agli effetti negativi dell’inquinamento
(riscaldamento globale e previsione di aumento delle temperature)
hanno convinto varie nazioni, aziende ed individui ad adottare delle
misure per cercare di limitare questo fenomeno.
• Molti gruppi ambientalisti incoraggiano inoltre linee di condotta per
i consumatori ed è stato suggerito l'impiego di quote sulla
produzione mondiale di combustibili fossili, indicandoli come una
fonte diretta di emissioni di CO2.
• Una tassa sulle emissioni è in vigore in Danimarca dal 1990 e ha
portato alla riduzione delle emissioni del 15% dal 1990 al 2008.
• Sono attualmente in progetto delle misure per ridurre le emissioni
causate dalla deforestazione, specialmente nei paesi in via di
sviluppo.
Protocollo di Kyoto
• Il principale accordo internazionale per il controllo del riscaldamento globale è il Protocollo
di Kyōto, un emendamento allo United Nations Framework Convention on Climate
Change negoziato nel 1997. Il Protocollo copre 180 nazioni globalmente e più del 55% delle
emissioni di gas serra globali.
• Fu messo in atto il 16 febbraio 2005.
• Solo gli Stati Uniti e il Kazakhstan non hanno ratificato il trattato.
• Il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha contestato il Protocollo di Kyoto
giudicandolo ingiusto ed inefficace per la soluzione del problema del riscaldamento globale,
affermando che "esclude l'80% del mondo, tra i principali stati per popolazione come Cina e
India e potrebbe costituire una seria minaccia per l'economia degli Stati Uniti«.
• Il governo statunitense ha invece proposto il miglioramento delle tecnologie per
l'energia, mentre alcuni stati e città statunitensi hanno iniziato a supportare localmente il
Protocollo di Kyoto, attraverso la Regional Greenhouse Gas Initiative.
• Lo U.S. Climate Change Science Program è invece un programma di cooperazione tra più di
20 agenzie federali per indagare sui cambiamenti climatici.
• L'Europa ha recentemente proposto come soluzione al riscaldamento globale, oltre al
supporto al Protocollo di Kyoto, il cosiddetto "Pacchetto Clima 20-20-20", che prevede
l'aumento del 20% nell'efficienza energetica, la riduzione del 20% delle emissioni di gas
serra e l'aumento del 20% della quota di energie rinnovabili entro il 2020
L’utilizzo del
tessuto tecnico riutilizzabile
• Le imprese del settore negli ultimi 10 anni hanno investito
molto nel miglioramento continuo, con la ferma convinzione
che il primo cambiamento che era necessario produrre
riguardava i propri modelli mentali. Tale obiettivo di
efficientamento continuo ha garantito:
-30% consumo di gas
-30 % consumo di energia elettrica
-60% consumo di acqua
Anche quando lo scenario è il peggiore per il prodotto tessile riutilizzabile si
ricava un profilo ambientale migliore di qualsiasi altro prodotto alternativo
Ambiente Italia –LCA su prodotto tessile riutilizzabile
-53% riscaldamento globale (gas a effetto serra)
-30% impoverimento strato di ozono
-45% ossidazione fotochimica (smog)
-28% acidificazione del terreno
-95% eutrofizzazione delle acque
Valore aggiunto ambientale
nell’uso di TTR
Un prodotto in TTR può sopportare fino a 70 cicli di lavorazione
mantenendo integri requisiti di legge obbligatori alla sua destinazione d’uso
Quando non è più idoneo esce dal ciclo di produzione
LA DISMISSIONE PRODUCE OGNI ANNO 25.000 t DI
TESSILI A FINE VITA contro 1.750.000 t da uso di prodotti
alternativi
Lo smaltimento dei rifiuti è un costo vivo per l’impresa
e un costo ambientale per la società
Valore aggiunto economico
nell’uso del TTR
IL SETTORE:
FATTURA 4.200 Ml di euro
OCCUPA 35.000 lavoratori
93% a tempo indeterminato
65% donne
25 dip in media – 5° posto fra i 24 settori censiti ISTAT
Valore aggiunto economico
nell’uso del TTR
l’80% del valore aggiunto è
concentrato nelle attività di
fornitura di tessili sterilizzati.
Per ogni 1€, 0,80€ generano
reddito e redditi in Italia
Le leggi a supporto dello
sviluppo sostenibile
• Vi sono diverse proposte di legge tutte orientate, in linea di
principio, a promuovere azioni di riduzione dei rifiuti da
smaltire in discarica o negli inceneritori e a regolare la
gestione degli acquisti, nella pubblica amministrazione, a
partire dal costo di vita del prodotto/servizio
Proposta di legge di iniziativa popolare: «Rifiuti Zero, per una
vera società sostenibile»
Proposta di legge di iniziativa parlamentare: «Disposizioni in
materia ambientale per promuovere misure di green
economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse»
L’opinione pubblica
Per il 61% delle imprese intervistate migliorare l’efficienza
e diminuire gli impatti ambientali rappresenta una sfida
positiva
Per il 76% delle imprese intervistate considerare
l’ambiente come motore centrale dell’economia
rappresenta una grande opportunità di crescita economica
Per il 92% della popolazione e il 96% delle imprese del
campione risultano particolarmente sensibili ai temi della
tutela dell’ambiente
Istituto Piepoli 2015 ricerca sulla Sicurezza Ambientale
L’obiettivo sostenibile
Per quanto ci riguarda, riteniamo che
un’organizzazione che adotti una
politica e una strategia sostenibili,
monitorando e rispondendo alle attese
economiche, ambientali e sociali,
coglie in pieno l’obiettivo di conseguire
un vantaggio competitivo e di
massimizzare i ritorni di lungo periodo
L’obiettivo sostenibile in Sanità
• La tenuta, lo sviluppo e il successo del
sistema sanitario dipendono molto dalla
capacità di porre in campo soluzioni
organizzative economiche efficaci ed
efficienti.
Il vantaggio complessivo
Il vero vantaggio è nell’impegno
ETICO, inteso come valore
intimamente incardinato in un
processo produttivo che
prospetta nuove leve competitive
coerenti con uno SVILUPPO
SOSTENIBILE per la COLLETTIVITA’
BEST PRACTICE ITALIA
• L’ITALIA FRA I PAESI VIRTUOSI PER LO
SVILUPPO SOSTENIBILE
Grazie per l’attenzione!
Scarica

Patrizia Ferri. Eorna 2015