“faina puzzolente ladra” in riferimento al carattere e all'odore
intenso che emanano i soggetti non sterilizzati.
Il furetto è un animale
domestico a tutti gli effetti, e
può essere considerato una
sottospecie della puzzola
europea, a partire dalla quale
è iniziata la sua selezione.
Il suo
addomesticamento
risale a circa 2000
anni fa ad opera di
greci e romani, il cui
scopo era quello di
sfruttare i furetti
per la caccia, data la
loro intelligenza,
l’olfatto e il loro
corpo
morfologicamente
adatto alla caccia da
tana.
Nella caccia i
furetti sono stati
utilizzati sia per il
controllo della
popolazione dei
conigli che come
mezzo per gli
esseri umani di
ottenere cibo
In Italia, oggi la
caccia col furetto è
vietata, ad eccezione
della Sicilia dove è
regolamentata in
maniera molto
precisa. I restanti ex
cacciatori si sono
organizzati per
contribuire al
ripopolamento dei
conigli con i loro
furetti in
collaborazione con la
guardia forestale.
Oggi il furetto rappresenta
soprattutto un animale da compagnia al
pari del cane e del gatto.
Le sue caratteristiche
Il furetto è un mustelide (un
carnivoro), anche se spesso viene
erroneamente identificato come un
roditore.
Le dimensioni variano in base al sesso: il
maschio è circa il doppio della femmina
con un peso che si aggira attorno ad 1,7
Kg contro gli 800 gr della femmina. Il
peso può subire variazioni in relazione alla
stagione e a seconda che l’animale sia o
meno sterilizzato.
La distinzione tra maschio e femmina si
basa anche sulla distanza ano-genitale:
nella femmina la vulva è posta subito
davanti all'ano; nel maschio si può notare
il prepuzio poco sotto l'ombelico.
Il furetto si presenta con un aspetto
allungato, longilineo per entrare meglio
nelle tane.
Il muso è appuntito, gli occhi vispi e
rotondi, il cui colore può variare dal
marrone, al nero, al rosso nei soggetti
albini. La vista è poco sviluppata.
La dentizione è tipica dei carnivori,
con canini molto sviluppati e taglienti.
Il corpo è interamente ricoperto dalla
pelliccia, composta da un sottopelo più
chiaro e un pelo primario più scuro.
La coda è lunga e folta; le zampe sono
corte e munite di cinque dita ciascuna.
Un’altra caratteristica del furetto è
quella di possedere delle ghiandole
perianali scernenti una sostanza
dall’odore pungente e sgradevole.
L’animale usa queste ghiandole per
marcare il territorio e per difendersi
dai nemici.
Il furetto ha un odore “muschiato”
caratteristico che è prodotto dalle
ghiandole sebacee. Questo odore è
molto intenso durante il calore
soprattutto nel maschio; si attenua
molto nei soggetti sterilizzati.
Le ghiandole sudoripare sono poco
sviluppate: il furetto soffre molto il
caldo ed è soggetto a colpi di calore.
Esistono molte differenze tra i vari
standard. La colorazione e la consistenza
del mantello possono essere influenzate
da molti fattori: mute, stagione, età,
sesso, stato riproduttivo. Per definire
una colorazione occorre individuare:
• il colore del pelo primario e del
sottopelo
• il pattern, ovvero la distribuzione del
colore
• presenza di macchie
COLORI
SOTTOPELO
PELO PRIMARIO
OCCHI
NASO
bianco/crema
bianco/crema
rossi
rosa
bianco/crema/dorato
marrone
marroni/neri
marrone/nero
BLACK SABLE
bianco/crema
nero
marroni/neri
marrone/nero
BLACK
bianco/dorato
nero
blu/neri/verdi
nero
CHAMPAGNE
bianco/crema
marrone chiaro
rossi/marroni
rosso mattone/beige/rosa
CHOCOLATE
bianco/dorato
rosso-marrone
rossi/marroni
rosso mattone/beige/rosa
ALBINO
SABLE / ZIBELLINO
MACCHIATI/ ARLECCHINI
MITT
PANDA
BLAZE
BOCCA DI LATTE
DESCRIZIONE
Le estremità degli arti devono essere bianchi. Possono essere presenti
pettorina e macchie bianche su coda e ginocchia
Testa, collo, gola e zampe completamente bianchi. Possono essere presenti
macchie su coda e ginocchia. Naso rosa.
Si distinguono per una strscia bianca che parte dalla fronte e arriva fino alla
base del collo. La mascherina è variabile, ma non sono accettate maschere
piene o a T. Sono presenti anelli colorati attorno agli occhi. Possono essere
presenti delle macchie bianche su coda, addome, ginocchia.
Hanno un'unica macchia bianca che si espande dagli occhi fino alla gola.
Naso rosa.
PATTERN
CONCENTAZIONE DEL COLORE
MASCHERINA
NASO
Netta distinzione tra il corpo e le
estremità
deve essere una V
Rosa/beige/contornato a T
STANDARD
il pelo primario colorato deve essere
del 90-100% rispetto al bianco. Il
tronco appare più chiaro.
piena o a T
a seconda degli standard
SOLIDO
il pelo primario deve essere colorato
al 100%. Il colore corpo appare
uniforme.
piena o a T
a seconda degli standard
Mantello dello stesso colore
No
stesso colore del mantello
50-60% di peli di diversi colore e 4050% di peli primari bianchi
varia in base al colore
varia in base al colore
POINT/SIAMESE
SELF
ROANO
black sable solid
Black solid
Black Roan/Silver Mitt
Alimentazione
Il furetto è un carnivoro, si nutre pertanto di
prede come piccoli roditori e volatili.
Ha un tratto digestivo molto corto, per cui ha
bisogno di alimentarsi in piccole quantità, ma più
volte durante il giorno. Le quantità ideali di
nutrienti necessari al furetto sono:
•
•
•
•
•
36-40% di proteine di origine animale
20-25% di grassi
20% di carboidrati
Non oltre il 9% di ceneri
Non oltre il 3% di fibre
Questi dati sono tuttavia indicativi, e
sono variabili con l’età, lo stato
riproduttivo, il movimento dell’animale.
In cattività non è sempre facile fornire
all’animale una dieta equilibrata,
tuttavia sono state proposte delle linee
guida che comprendono sia carne sia
mangime secco.
La carne deve essere fornita cruda,e
deve possibilmente rispettare quella
che l’animale troverebbe in natura.
È possibile somministrare carne a
pezzi, frullata, ma è preferibile
fornire prede intere, poiché c’è un
maggior rispetto delle abitudini
naturali del furetto ed un apporto di
nutrienti adeguato. Per quanto
riguarda il cibo secco, ve ne sono
diversi in commercio, ma occorre
tuttavia prestare attenzione alla
tabella nutrizionale.
La riproduzione
Il furetto raggiunge la pubertà
attorno ai 6 mesi, ed è sessualmente
maturo tra i 7 e i 10 mesi. Sia i
maschi che le femmine raggiungono la
maturità sessuale la primavera
dell’anno successivo alla loro nascita.
Nei furetti già sessualmente maturi la
ripresa dell’attività sessuale, dopo la
sospensione invernale, avviene in
primavera.
Il calore è condizionato dal
fotoperiodo, e generalmente si
presenta da marzo a ottobre.
Nei furetti che vivono in condizioni di
luce artificiale, che provoca
un’alterazione del fotoperiodo può
essere anticipato.
Nel maschio il calore si presenta con la
discesa dei testicoli ed il loro aumento di
volume.
Altri segnali sono dati dall’aumento
dell’aggressività nei confronti di altri
maschi e dall’aumento dell’odore
muschiato.
Il calore dura medialmente da dicembre/
gennaio fino a settembre/ottobre.
Nella femmina il calore si presenta
principalmente con un ingrossamento
della vulva. Si ha la presenza di un
essudato giallo biancastro dalla vulva e
l’aumento dell’odore muschiato, anche
se in maniera minore rispetto al
maschio.
Nella furetta il calore persiste fino a
che non avviene l’accoppiamento, oppure
finché non diminuisce il fotoperiodo al
sopraggiungere dell’autunno. In media il
calore si presenta da febbraio/marzo
fino a settembre/ottobre.
Il persistere del calore può causare gravi
problemi di salute. La presenza di elevati
livelli di estrogeni causa una serie di
disturbi sotto il nome di
iperestrogenismo.
Può sopraggiungere la morte per anemia
aplastica.
Nei furetti l’accoppiamento è
particolarmente rude.
Il maschio infatti afferra la femmina
per la nuca e la trascina, mentre
questa resta passiva.
I due animali si accoppiano più volte
ad intervalli ravvicinati.
I primi segni di
gravidanza si
manifestano con:
aumento del volume
dei capezzoli e di
quello addominale. Si
presentano inoltre un
aumento del peso, del
sonno e dell’appetito.
La gestazione può
durare dai 38 ai 44
giorni con una media
di 42.
Dopo i 45 giorni i
cuccioli muoiono.
Il numero di cuccioli è in media di otto, può
variare notevolmente da uno a quattordici.
Se la cucciolata è particolarmente numerosa
è difficile che tutti i piccoli riescano a
sopravvivere.
I piccoli alla nascita pesano mediamente 810 grammi e sono immaturi: ciechi, sordi e
privi di pelo. A causa delle ridotte dimensioni
dei cuccioli è raro che le furette vadano
incontro a problemi di parto, tuttavia
possono esserci problemi dovuti a feti morti
in utero, oppure all’espulsione contemporanea
di due feti.
Man mano che i piccoli nascono la madre
istintivamente inizia a leccarli,
liberandoli dagli invogli fetali e
lacerando il cordone ombelicale.
In genere le placente vengono mangiate.
La madre provvede poi ad allattare i
cuccioli.
La crescita dei piccoli è molto rapida.
Dopo alcuni giorni di vita spunta il pelo
primario.
Attorno ai 10-14 giorni di vita spuntano i
denti da latte.
Tra la 4° e la 5° settimana di vita si hanno
l’apertura degli occhi e delle orecchie, inoltre
il cucciolo inizia ad uscire dal “nido”.
Il primo svezzamento viene effettuato dalla
3° settimana di vita, tuttavia si completa
attorno all’8° settimana. Il cucciolo svezzato
ha un peso che si aggira attorno ai 300-600
grammi.
I piccoli possono essere separati dalla
madre dopo le sei settimane di età;
per permettere una riduzione graduale
della produzione di latte è opportuno
sottrarre alla furetta un cucciolo al
giorno.
Terminato lo svezzamento la femmina
ritorna in calore, a meno che non sia
autunno, stagione che segna il termine
dell’attività riproduttiva. Il calore
successivo si ripresenterà la primavera
seguente.
Il comportamento
Il furetto ha due livelli di attività: o dorme
profondamente, o è attivamente impegnato
nel gioco. È un animale molto curioso,
propenso all’esplorazione ed alla caccia.
Caratteristica del furetto è anche quella di
rubare tutto ciò che lo attira e nasconderlo
nella sua tana, cibo compreso.
Come gatti e cani, impara ad accorrere al suo
nome, ad uscire al guinzaglio e a fare i
bisogni nell’apposita cassetta.
Nonostante siano predatori, solitamente
non sono aggressivi, salvo alcune
eccezioni che sono dovute soprattutto
ad una scarsa abitudine al contatto
umano.
Il furetto convive bene anche con altri
furetti, cani e gatti. Tra furetti si
instaurano rapporti gerarchici a seconda
dell’età e del carattere.
La convivenza con volatili e roditori
invece è impossibile, dato che questi
rappresentano le sue prede principali in
natura.
Un furetto arrabbiato o impaurito
soffia, in modo simile al gatto, gonfia
il pelo ed emana un odore sgradevole.
Al contrario un furetto felice è
incurvato a virgola, salta ed emette il
suo particolare verso, definito come
“potpottio”.
Tipica del furetto è la cosìddetta
“retromarcia, cosa che avviene
solitamente subito prima di effettuare
un agguato.
Il furetto gioca mimando la lotta. Il
gioco tra simili prevede che i due
furetti si mordano sulla collottola e si
rotolino sul pavimento, cosa che viene
fatta anche per stabilire la gerarchia.
Durante il gioco i furetti emettono il
loro tipico verso, e nel caso in cui
l’altro esageri anche delle piccola
grida.
Altro tipico gioco è l’inseguimento alla
preda, che può avvenire sia tra
furetti, ma anche con l’uomo.
Con l’uomo il furetto giocherà
utilizzando sempre la bocca, ma già
dopo i primi mesi imparerà ad
autoregolarsi.
Bibliografia
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•
http://www.blackferrets.it/
http://unfurettoinfamiglia.wordpress.com/
http://www.furettomania.it/
http://www.aaeweb.net/Schedafuretto/furett
o.htm
• Alcune immagini sono state prese dal web
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Il furetto - Black Ferrets