ISIS COLOMBO
TORRE DEL GRECO
SEZ. ASS. I.T.T.L. (ex capitani)
CLASSE 1C a.s. 2011/2012
DIRIGENTE SCOLASTICO
L.CIMMINO
DOCENTE
L.MANGANO
AUTORI
FILIPPO BENCIVENGA
GENNARO BORRELLI
ELISA DE CRESCENZO
I pianeti
I pianeti si dividono in terrestri e in gioviani.
I pianeti terrestri sono:Mercurio,Venere,Terra e Marte.
I pianeti gioviani sono:Giove,Saturno,Urano e Nettuno.
Mercurio
Mercurio era il pianeta meno noto, a causa delle sue piccole dimensioni e della sua
vicinanza al Sole: non si conosceva nemmeno il periodo di rotazione. Le sonde de Mariner
10 (1974-75) e Messenger (2008) hanno svelato un corpo con una superficie molto simile a
quella lunare, completamente coperto di crateri , fra cui il più grande bacino da impatto
conosciuto Bacino Caloris , di 1550 km di diametro.
Il periodo di rotazione è di 58,646 giorni, pari a due terzi del periodo di rivoluzione attorno
al Sole, 87,969 giorni. Questo accoppiamento fa si che su Mercurio il ciclo del di e della
notte duri il doppio del periodo di rivoluzione , cioè quasi 176 giorni terrestri . In qualsiasi
punto di Mercurio , quindi il Sole è visibile per 88 giorni terrestri, durante i quali la
temperatura superano i 400° C ; nella notte ,altrettanto lunga, la temperatura scende a 100°C.
Venere
A causa della densa coltre di nubi che lo circonda,Venere è ancora oggi un pianeta
misterioso.
Dal punto di vista delle esplorazioni spaziali,ha rappresentato una grande delusione,in
quanto gli astronomi,considerandolo il gemello della Terra,lo ritenevano un probabile
candidato a ospitare la vita. Le sonde russe della serie Venera hanno dissipato ogni
speranza:dopo nove tentativi infruttuosi,la sonda fu rivestita di ceramica così da resistere
all’atmosfera acida del pianeta e potè atterrare. Sulla superficie di Venere le condizioni si
rivelarono infernali:una densa atmosfera ricchissima di diossido di carbonio genera una
pressione al suolo di 90 atm,dando origine a un intenso effetto serra che porta la
temperatura media a circa 470 °C.
Inoltre,su tutto il pianeta soffiano venti a una media di 400 Km/h.
Per ottenere una mappa della superficie del pianeta,nel 1990 è stata mandata in orbita la
sonda Magellano che ha disegnato una mappa radar,rilevando molti
vulcani,probabilmente ancora attivi.
Attualmente ,la sonda europea,Venus Express,in orbita dal 2006,sta completando l’opera
della Magellano dalla sua orbita popolare.
Marte
Marte è stato la meta principale delle missioni spaziali:35, fino al 2007. I primi importanti
risultati si ottennero con il Mariner 9 e le sonde Viking, che rivelarono un pianeta diviso
in due emisferi dall’aspetto molto diverso: un emisfero meridionale notevolmente
craterizzato , costituito da terreni molto antichi, e un emisfero settentrionale decisamente
più recente. Su Marte sono stati rilevati numerosi grandi vulcani, fra cui il più grande di
tutto il sistema solare, il Monte Olimpo,alto 26000 m; inoltre, sono state osservate estese
tempeste di polvere che avvolgono periodicamente tutto il pianeta.
Numerose missioni più recenti( i rover Spirit e opportunity e le sonde Mars Express e
Phoenix) hanno analizzato il suolo marziano e accertato la presenza nel sottosuolo del
pianeta di una grande quantità di ghiaccio. L’esistenza di alcune strutture simili ai bacini
idrografici terrestri sembra confermare che, in un lontano passato, le condizioni di Marte
dovessero essere molto diverse e l’acqua fosse un elemento abbondante. Esito negativo
hanno dato invece le ricerche di materiale di origine organica, testimonianza della
presenza, se non attuale almeno passata, di forme di vita.
Attualmente sono in corso missioni su Marte e altre sono programmate per un futuro non
lontano.
Giove
La prima grande missione spaziale verso i pianeti esterni è stata quella delle sonde Voyager,
che li hanno visitati tutti e quattro. Insieme ad altre che hanno visitato Giove di
passaggio,hanno fornito un quadro abbastanza preciso del pianeta e dei suoi satelliti.
Giove è costituito in prevalenza da idrogeno allo stato liquido e gassoso e da elio:il pianeta
ha una struttura liquida all’interno della quale, probabilmente , si trova un nucleo di roccia
e ferro. Il tutto è avvolto da una densa atmosfera di idrogeno, con grandi nubi di
ammoniaca e metano disposte parallelamente all’equatore a causa della grande velocità di
rotazione. Al bordo di queste fasce , l’interazione fra le diverse sostanze determina vortici
che danno origine a fenomeni simili ai nostri tifoni ,di durata lunghissima.
Molto interessanti sono le strutture esterne al pianeta:l’anello scuro , difficilmente visibile ,
e un complesso sistema di satelliti , fra cui ne spiccano quattro di grandezza planetaria.
Questi ultimi sono stati studiati in dettaglio dalla sonda Galileo .Il satellite Europa , in
particolare , dovrebbe essere costituito da un nucleo roccioso avvolto da uno spesso oceano
di acqua , coperta da uno strato di ghiaccio dello spessore di un paio di kilometri soltanto.
Forse in queste condizioni potrebbero nascere forme di vita.
Saturno
E’ il pianeta gemello di Giove,seppure di minori dimensioni. Le missioni Voyager ne hanno
rilevato la struttura,i numerosissimi satelliti e il complesso sistema di anelli,formati da
miriadi di particelle ghiacciate e polveri che possono assumere dimensioni assai variabili,da
quelle di un corpuscolo fino al metro cubo.
Ciascun anello ruota intorno al pianeta su una propria orbita.
La missione Cassini-Huygens è stata lanciata nel 1997 proprio con l’obiettivo di studiare il
sistema di satelliti e anelli di Saturno. Nel gennaio 2005 il modulo Huygens è atterrato su
Titano,il più grande satellite di Saturno e dell’intero Sistema Solare,che presenta una densa
atmosfera,probabilmente molto simile a quella primordiale della Terra. A una temperatura
di circa -170 °C,l’acqua in superficie si trova allo stato solido ed è costellata da ampi bacini di
metano liquido
Urano e Nettuno
L’unica sonda passata nelle vicinanze di Urano e Nettuno è stato la Voyager 2, deviata dalla
propria rotta nel 1989 per approfittare della disposizione favorevole dei due corpi celesti in
quel periodo. Urano e Nettuno apparvero di un bel colore azzurro a causa della riflessione
selettiva dello spettro della luce operata dal metano gassoso presente nella loro atmosfera,
più tranquilla di quella di Giove e Saturno. La struttura non è molto diversa da quella degli
altri pianeti gioviani, ma la massa più piccola modifica la distribuzione interna, dove il
nucleo solido dovrebbe essere, in percentuale, più grande. Entrambi presentano un sistema
di anelli: numerosi, ma molto sottili, quelli di Urano, particolari quelli di Nettuno, la cui
struttura appare di spessore diverso nelle varie parti.
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