VITA
RELIGIOSA ED
ECONOMIA
LE RAGIONI DI UN DIVORZIO…
LA DIMENSIONE
ECONOMICA
Nelle nostre comunità si fa fatica a mettere la dimensione
economica accanto alle altre
Come se non fosse una normale dimensione della vita
PERCHE’?
LE RAGIONI
LA VITA RELIGIOSA SEMPRE PIU’ “SPIRITUALIZZATA”
L’ECONOMIA SEMPRE PIU’ LONTANA DA QUELLO CHE E’
ESSENZIALE PER UNA VITA BUONA
L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI…
COMINCIAMO
DALL’ECONO
MIA
ESEMPI
I due condomini…
I regali di Natale
L’altruismo
Waldfogel (1993) dimostra che lo scambio di
regali a Natale distrugge tra un decimo e un terzo
del valore dei regali.
somma spesa =$ 438.20
stima del valore del dono ricevuto: $413.40
La spiegazione economica:
le scelte di consumo sono fatte da qualcuno che
non è il consumatore finale.
La conclusione: sarebbe meglio regalare denaro.
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L’autore dimentica il valore del legame sociale
e, dimenticandolo, si rischia di distruggerlo.
Bernheim e Stark, sostengono che l’altruismo
potrebbe essere una forza sociale
controproducente:
se A, altruista, ama B e B è infelice, allora l’amore di
A può essere causa, per A, di infelicità (in quanto la
sua utilità è influenzata dal grado di soddisfazione di
B).
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Ancora peggio, se anche B ama A (quindi la sua utilità
è influenzata dal “bene-stare” di A), questo amore lo
renderà del tutto infelice. Insomma, un B infelice
dovrebbe scegliere un A poco altruista, che si curi
poco, cioè dell’utilità di B, in modo che B stesso (la
cui utilità risente dell’utilità di A) ne possa trarre
vantaggi. (Bernheim e Stark 1988, Allen 1992)
DUE DOMANDE
A. Perché questi beni sono essenziali anche per l’economia?
B. Perché la scienza e la politica economica non li vedono?
• Sono beni senza dei quali la vita non fiorisce, e l’economia
non funziona
• L’economia non li vede principalmente per due “peccati
originali” di questa scienza (per altre cose straordinaria): vede
individui e non relazioni; vede le motivazioni più semplici, non
quelle profonde che muovono la gente …
L’EVOLUZIONE DELLA SCIENZA
ECONOMICA
Tutto ciò che ha a che fare con dono, gratuità, fraternità…
• Deve stare, rispetto al mercato
e alla sfera economica prima,
dopo, o comunque fuori
• nella scienza economica si è venuta via via
affermando l’idea che la gratuità o la reciprocità
siano categorie ‘inefficienti’, in quanto creano attriti
al modo normale di procedere del mercato.
IL PECCATO ORIGINALE DI
ADAM SMITH
Non è dalla benevolenza del macellaio, o da
quella del birraio o del fornaio che noi ci
attendiamo il nostro pranzo, ma dal loro
interesse personale. Ci rivolgiamo non al loro
senso di umanità ma al loro interesse [selflove], e non parliamo mai loro delle nostre
necessità ma dei loro vantaggi (Smith
1976[1776], p. 26).
INDIPENDENZA
Il messaggio nascosto in questo brano è il voler sottolineare
l’indipendenza dalla “benevolenza dei nostri concittadini” come una
virtù positiva associata alla nuova forma di socialità introdotta
dall’economia di mercato.
Le relazioni di mercato ci permettono di soddisfare i nostri bisogni
senza dover dipendere dall’amore degli altri, poiché dipendendo tutti
impersonalmente e anonimamente dalla “mano invisibile” del
Mercato (con la M grande), non dipendiamo personalmente da
alcuno, non dobbiamo incontrarci in modo personale (e
potenzialmente doloroso) con nessuno
Invece, qualunque azione che si proponga
come scopo diretto quello di promuovere il
bene comune produrrà effetti perversi per
l’impresa e per la società.
Da questo teorema scaturisce poi anche un
corollario: “Non ho mai visto fare qualcosa di
buono da chi pretendeva di commerciare per il
bene comune” (La ricchezza delle nazioni,
1776, p. 456).
L’INSIDIA
“La gratuità è meno essenziale della giustizia per
l’esistenza della società. La società può sussistere senza
gratuità”
“La società civile può esistere tra persone diverse…sulla
base della considerazione dell’utilità individuale, senza
alcuna forma di amore o di reciproco affetto”
Pareto e le azioni logiche
Wicksteed e il ‘non-tuismo’
La società civile può funzionare e svilupparsi
senza gratuità
Il contratto di mercato è un buon sostituto del
dono
Il dono lega… il contratto libera
GLI EFFETTI
L’espulsione di gratuità, reciprocità, fraternità
dalla sfera economica
L’allontanamento della dimensione economica
da parte di chi vuole ispirare i propri
comportamenti a gratuità
L’invasione della razionalità economica anche
nelle altre sfere della vita
TORNARE ALLE ORIGINI
LA VITA
RELIGIOSA E
I CARISMI
charis
Carisma
cos’è
In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato,
v’è un punto accessibile al bene
Compito di un educatore
è
trovare quella corda
sensibile
Carisma: cos’è
e farla
vibrare
.
Carisma… è storia
LA DIMENSIONE OGGETTIVA
DEL CARISMA
Il carisma è un dono che ha una sua
operatività oggettiva, che, sebbene dipenda
sempre dall’impegno e dalla capacità di
trafficarlo da parte di chi lo riceve, non
dispiega la sua efficacia nella storia grazie alle
qualità morali o virtuose di chi lo detiene.
INDIVIDUALE O
COLLETTIVO?
Il carisma, almeno quelli che hanno effetti
sociali ed economici significativi, sono sempre
una faccenda al tempo stesso tutta individuale
e tutta collettiva o comunitaria. Chi riceve un
carisma lo riceve per altre persone e assieme
ad altre persone: e questo non è vero solo per
i grandi carismi dei leader religiosi, ma anche
per i fondatori di cooperative, di imprese
sociali, di partiti politici, movimenti culturali.
LA TENDENZA AUTO-DISTRUTTIVA
DEL CARISMA E DELLE COMUNITÀ
CARISMATICHE
Il carisma, se non vuole morire con i fondatori, si deve
istituzionalizzare. Al tempo stesso, l’istituzione
carismatica resta tale quando e se aperta all’azione
profetica del carisma, soprattutto nei tempi in cui il carisma
inizia ad istituzionalizzarsi.
È qui che si colloca la legge paradossale insita nei
movimenti carismatici: i movimenti carismatici hanno un
bisogno vitale di persone creative capaci di sviluppare e
far rivivere il carisma anche oltre la stagione dei fondatori,
ma il governo di tali comunità ha una tendenza quasi
invincibile a ostacolare i membri più creativi e originali e
riformatori.
Per due ragioni fondamentali:
a) i membri più creativi non rientrano all’interno delle
regole formali e burocratiche che le istituzioni
carismatiche si devono necessariamente dare per
sopravvivere;
b) la presenza di soggetti creativi e riformatori mette in
dubbio la purezza del carisma originario, e quindi
scatta nei responsabili di queste comunità l’imperativo
morale di “salvare” la purezza e l’ortodossia del
carisma, reprimendo le componenti creative.
COME CONTINUARE?
• La gemmazione
• la riforma, che consiste in una minoranza che riesce
a diventare maggioranza, in seguito ad un processo,
spesso conflittuale
• lo scisma, dove invece la minoranza non riuscendo
nella sua idea di riforma, lascia l’istituzione
originaria per crearne una nuova
• la via del dialogo e del discernimento per i quali i
carismi, e in particolare gli ordini religiosi di più
antica tradizione, si sono dotati di strumenti
LE NOZZE DI CANA
L’episodio delle nozze di Cana è l’immagine più
eloquente di Maria come icona dell’azione dei
carismi nella storia
Maria che durante la festa di nozze per prima si
accorge che i commensali “non hanno più vino”
NON HANNO PIU’
VINO
I carismi vedono più lontano, in particolare
vedono cose diverse che altri (discepoli, amici,
istituzioni...) non vedono.
I carismi sono stati e sono ancora oggi i luoghi
delle grandi “innovazioni” umane:
COS’È L’INNOVAZIONE?
L’innovazione
[che dalla prospettiva economica può essere di
prodotto, di processo, l’apertura di nuovi mercati o un cambiamento di
tipo organizzativo] è anche la cifra dell’azione dei carismi.
✤ Infatti «l’innovazione è prima di tutto
una questione di occhi, di sguardo
diverso sulle cose e sul mondo; è la
conseguenza
di
persone
che
guardano diversamente la realtà (…)
È l’intelligenza delle persone (cioè il
sapere “leggere e vedere dentro” le
cose) la chiave di ogni vera
innovazione» (Bruni, 2010)
L’innovatore è poi seguito da uno “sciame” di imitatori
attratti dal profitto generato dall’innovazione, i quali
entrando nei settori nei quali si sono verificate le
innovazioni e creati profitti, fanno sì che presto il
prezzo di mercato di quel prodotto diminuisca fino a
quando il mercato riassorbe interamente il profitto
generato dall’innovazione, riportando così l’economia
e la società nello stato stazionario – finché una nuova
innovazione non ri-inizia il ciclo dello sviluppo
economico.
La storia dell’umanità, anche quella
economica e sociale, è anche il frutto di carismi;
Senza carismi non c’è progresso civile e umano
Sono questi “doni” che “spostano in là i paletti
dell’umano”; l’istituzione segue
Sono i carismi che innovano nell’umano,
non le istituzioni
Carisma… storia… società
ORA ET LABORA
Rivoluzione
economica e civile
Prime forme di innovazioni
contabili
Primi distretti industriali
Carisma… esempi
dalla scelta radicale di
povertà nascono le
prime
BANCHE MODERNE
Banchi di pietà:
i prodromi
del microcredito
Carisma… esempi
CURA DELLA “POVERTÀ”
• i carismi redimono le povertà perché vedono nel
povero, nel malato, nel carcerato, anche un
valore, un dono
•“
”
(Teresa di Calcutta).
• Nella persona che vive un carisma sono
all’opera tutte le forme dell’amore,
dall’amore di desiderio (eros), alla philia,
all’agape.
IL VINO E IL PANE
Cana è anche icona del vino considerato importante come il
pane: si vede anche il vino, non solo il pane; si considera il
vino primario come il pane; si vede la sete d’acqua, ma
anche l’arsura di bellezza, di rapporti, di dignità, di senso.
Per questo motivo i carismi spostano in avanti i paletti
dell’umano.
ALTRI MOTIVI
PER CUI È
IMPORTANTE
RICONGIUNGERCI
CON L’ECONOMIA
SFIDE
INTERNE
ESTERNE
DIMINUZIONE VOCAZIONI/
AUMENTO ETÀ MEDIA
MAGGIORI ADEMPIMENTI NELLE
OPERE
SEMPRE PIÙ COLLABORATORI
LAICI
VISIONE RIDUTTIVA DELLA
GRATUITA’
PROCESSI DECISIONALI LUNGHI
LA CRISI ECONOMICA
Quest’ultimo punto merita un’attenzione
particolare: nella maggior parte degli Istituti
l’ingresso di laici in posti di lavoro prima
occupati da religiosi non è frutto di un progetto.
Molte volte si è cominciato ad assumere
personale laico in sostituzione dei religiosi man
mano che i religiosi erano costretti a lasciare. Il
punto è che oggi nelle opere, pensate per una
gestione fatta dai religiosi, lavorano quasi solo
laici.
Difficoltà
economiche e
finanziare: le opere
non si sostengono
economicamente; i
costi per il
personale si fanno
sempre più ingenti.
Difficoltà a far
‘brillare’ il carisma:
a volte le opere
forniscono servizi
in maniera più o
meno efficiente, ma
non si distinguono
da altre agenzie di
servizi
circoli viziosi negli istituti, che iniziano a
vendere immobili per sostenere le opere,
risolvendo così solo temporaneamente il
problema di sostenibilità
I pochi religiosi che lavorano in un’opera che
si distingue poco da altre organizzazioni,
molte volte hanno problemi di motivazioni; si
domandano se sono diventati religiosi per
fare i ‘managers’ di organizzazioni
complesse. Le conseguenze sono le uscite
dei membri e la scarsa capacità di attrarre
nuove vocazioni.
alcuni pensano che
sia arrivato il momento
di cambiamenti
radicali, di lasciare
tutte le opere e
ritrovare l’essenziale
della Vita Consacrata
trovando nuove vie
per portare l’amore di
Dio al mondo.
Altri continuano ad
andare avanti come se
niente fosse, credendo
che quello che si sta
attraversando sia solo
un periodo che prima
o poi passerà.
coraggio
economica
sostenibilità
spirituale
relazionale
Ascoltare i
segni dei tempi
caratteristiche
CHE COS’È LA
GRATUITÀ?
Che cosa non è:
• Gratis
• Filantropia
• “fare” cose
Ma è questione di anima, di atteggiamento che ci porta ad
agire per vocazione, e basta:
• Verso gli altri, Dio, la natura, se stessi
«Ma ad Auschwitz ho notato spesso un
fenomeno curioso: il bisogno del “lavoro
ben fatto” è talmente radicato da
spingere a far bene anche il lavoro
imposto, schiavistico. Il muratore
italiano che mi ha salvato la vita,
portandomi cibo di nascosto per sei
mesi, detestava i tedeschi, il loro cibo,
la loro lingua, la loro guerra; ma quando
lo mettevano a tirar su muri, li faceva
dritti e solidi, non per obbedienza ma
per dignità»
Le opere di un carisma
nascono come risposta
a bisogni di persone concrete,
non da disegni astratti a tavolino
Sono esperienze popolari semplici
nascono sempre dalla prassi
mai da esperti o da professionisti
Bisogni a cui rispondere
Sono esperienze fortemente
legate alla persona del
fondatore/i
Sono sempre esperienze
con forti identità
Le esperienze che nascono dal
carisma e dalla gratuità attribuiscono
naturalmente un ruolo importante alla
bellezza: interessa anche il bello
non solo il buono.
In tali esperienze non ci si
accontenta di fare le cose
bene, si vuole farle
anche “belle”
«nella mia clinica vorrei assumere
parrucchieri per le pazienti, i migliori
cuochi che preparino pranzi buoni
serviti in modo bello nelle corsie.
Perché non si guarisce mai del
tutto in luoghi brutti e con cibo
offerto in modo sciatto».
Si muore anche
di “bruttezza”
LA VULNERABILITA’
La vita è più
bella
Ma anche
più difficile
Maggiori
possibilità di
conflitto
portare avanti le nostre opere, sapendole gestire
bene, per assicurarne la continuità.
Due errori da evitare
cercare l’efficienza e la professionalità a
tutti i costi (asservendoci alle tecniche
aziendali), con il rischio di PERDERE IL
CARISMA PER STRADA
credere che basti la buona volontà per
rivitalizzare le opere, assicurare
continuità e vitalità al carisma. Dietro
questa visione si nasconde la paura che
occuparsi di gestione sia un po’ come
soffocare il carisma.
Un’opera carismatica
La paura può portare a
che perde il CARISMA
CHIUDERE le case e le opere
è destinata alla morte
proprio perché le forze diminuiscono
In molti istituti c’è una forte cultura di amministrazione
e rendicontazione economica, e questa è una bella
tradizione che non va persa. Ma la sfida che abbiamo
oggi di fronte è quella del passaggio da una cultura
amministrativa ad una cultura gestionale: in tempi di
vincoli di bilancio e problemi di sostenibilità, non ci si
può limitare a rendicontare, ma bisogna attuare piani
strategici e avere ben chiara la direzione verso cui si
vuole portare l’opera nel breve-medio periodo,
altrimenti ci si lascia facilmente ingabbiare dai mille
problemi di sostenibilità che sono all’ordine del giorno.
In altre parole, se, per risolvere i problemi quotidiani
non metto mai in atto strategie di futuro, l’opera non
potrà mai sostenersi.
ALCUNE PISTE
Formazione alla dimensione economica: iniziare dalla
formazione (dalla formazione iniziale) e sensibilizzazione, ma
non fermarsi lì;
Riorganizzazione interna, degli economati, del rapporto delle
case con il centro
cominciare a sperimentare
separare, a livello di gestione la vita della comunità da quella
delle opere (le opere devono sostenersi)
avviare comitati di gestione
mettere in rete le opere
il tutto funziona se avviene nella condivisione e comunione dei
beni
Comunione
dei beni
Gestione
Povertà
Sostenibilità
ASPETTIAMO…
A. McIntyre, dopo aver riconosciuto a Benedetto un ruolo
decisivo nella salvezza della cultura europea dopo la crisi
dell’impero romano (l’età oscura), così commenta:
“Se la tradizione delle virtù è stata in grado di sopravvivere
agli orrori dell’ultima età oscura, non siamo del tutto privi di
fondamenti per la speranza. Questa volta, però, i barbari non
aspettano di là dalle frontiere: ci hanno già governato per
parecchio tempo. Ed è la nostra inconsapevolezza di questo
fatto a costituire parte delle nostre difficoltà. Stiamo
aspettando: non Godot, ma
”.
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